LA RISPOSTA E’ IN UN PROTOCOLLO
SOTTOSCRITTO DALLA PREFETTURA DI MATERA E DALL'ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA
FONTE UFFICIO STAMPA PREFETTURA MATERA
SOTTOSCRITTO IN PREFETTURA IL PROTOCOLLO PER LA PREVENZIONE CRIMINALITA' AI DANNI DELLE BANCHE E DELLA CLIENTELA
Sottoscritto, nel Palazzo del Governo, tra il Prefetto di Matera, dott.ssa Cristina Favilli, e il Responsabile nazionale per la sicurezza dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), dott. Marco Iaconis, in forma di rinnovo, il Protocollo per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela nella provincia di Matera.
Presenti alla firma, il Questore, dott. ssa Emma Ivagnes, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Matera, Col. Giovanni Russo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Matera, Col. Roberto Maniscalco, il dott. Gianfranco Mancini per la Commissione Regionale ABI Basilicata, e i rappresentanti delle Banche aderenti: Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Nazionale del Lavoro, Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca Popolare Pugliese, Bcc Alberobello, Sammichele e Monopoli, Bcc Santeramo in Colle, BDM Banca del Mezzogiorno, Bper, Cassa Rurale ed Artigiana di Castellana Grotte, Compass, Mediobanca Premier, Intesa San Paolo e Unicredit.
Il documento pattizio, attuativo dell'accordo stipulato in sede nazionale tra ABI e Ministero dell'Interno, è volto a rafforzare le sinergie tra le Istituzioni preposte e il mondo bancario per promuovere ulteriormente le misure per la sicurezza anticrimine attraverso la prevenzione dei reati predatori ai danni degli istituti bancari e della clientela, delle aggressioni al personale non a scopo predatorio, nonché dei nuovi rischi della criminalità che si evolve a seguito delle nuove tecnologie, stimolando la cultura della 'cyber physical security' , e cioè della sicurezza contro attacchi multivettoriali in cui vengono usate congiuntamente tecniche di violazione di tipo fisico e informatico.
Sulla scorta di quanto emerso nel corso delle riunioni di coordinamento con le Forze di Polizia tenutesi in Prefettura, il 'Protocollo' prevede specifiche misure a protezione degli sportelli ATM, al fine di corrispondere alla domanda di sicurezza che emerge dal settore bancario di fronte all'incremento di questa nuova modalità di reato predatorio.
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