mercoledì 11 settembre 2024

HAI PIÙ DI 55 ANNI, VUOTI DI MEMORIA, DIFFICOLTÀ NEI COMPITI QUOTIDIANI, DISORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPO, PERDI OGGETTI? SONO ALCUNI DEI SEGNI PRECOCI DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER. PRENOTATI ALLO SCREENING GRATUITO DELLA ASM DI MATERA

SOLO LA DIAGNOSI PRECOCE POTRÀ AIUTARTI CONTRO QUESTA INSIDIOSA E TEMIBILE MALATTIA. COME FARE PER PRENOTARSI? ENTRO QUANDO? LE RISPOSTE SONO NELLA SEGUENTE NOTIZIA INTEGRALE


FONTE FEDERAZIONE ALZHEIMER ITALIA

FONTE FEDERAZIONE ALZHEIMER ITALIA
FONTE ASM MATERA

SCREENING COGNITIVO GRATUITO OVER 55

In occasione del mese di settembre dedicato alla Malattia di Alzheimer, l’Azienda Sanitaria locale di Matera ha organizzato per gli over 55 uno screening neuropsicologico gratuito presso la propria sede.

Le visite verranno effettuate nel reparto di Neurologia-Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (C.D.C.D.) dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera con il Responsabile Michele Grieco e con la neuropsicologa Claudia Lograno.

Per prenotazioni e informazioni sullo screening presso l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera è possibile contattare il numero 0835252129.

Gli screening si svolgeranno solo previa prenotazione il giorno 20 e 27 settembre 2024 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

Le prenotazioni si chiuderanno lunedì 16 settembre.

Tutte le informazioni raccolte resteranno anonime.

L’età adulta può comportare dei cambiamenti legati all’assunzione di nuovi ruoli (es. ricollocamento delle energie verso nuove attività, pensionamento), alle dinamiche familiari (es. separazione dai figli, prendersi cura dei genitori anziani e nipoti, morte del partner), e ai cambiamenti psicologici (es. rallentamento psico-motorio, variazioni dell’efficienza della memoria, mutamento nella spinta motivazione).

In questa fase, la prevalenza della malattia di Alzheimer è pari circa al 5%, aumenta con l’età e spesso si sviluppa in modo lento ed insidioso, mascherata da un’apparente lucidità ed autonomia della persona anziana.

Sia nei casi di invecchiamento fisiologico che patologico, la valutazione neuropsicologica (entro cui rientra lo screening cognitivo) è il primo passo da compiere per conoscere i punti di forza e di debolezza del profilo cognitivo individuale e prevedere, quando necessario, la pianificazione e il monitoraggio di un programma riabilitativo o di potenziamento delle funzioni cognitive.

Questa iniziativa di prevenzione, non è destinata a persone che hanno un Disturbo Neurocognitivo accertato e non fornisce una diagnosi, ma può far emergere alcune criticità che potranno essere approfondite tramite una successiva presa in carico clinica.

Lo screening consisterà in un incontro con gli esperti in neuropsicologia dei C.D.C.D. che somministreranno dei test standardizzati volti ad esplorare specifiche funzioni cognitive in modo strutturato, ripetibile e tarato sulla popolazione normale. La compilazione di un questionario sull’umore completerà la procedura. Al termine, verrà fornito un riscontro rispetto a quanto emerso dall’indagine.

“Modificare il proprio stile di vita – afferma il Commissario Straordinario Maurizio Friolo – significa sia eliminare abitudini scorrette di cui siamo spesso inconsapevoli, ma anche non sottovalutare sintomi che possano indicare un disturbo che il medico riesce ad individuare tempestivamente. La diagnosi precoce rappresenta l’unica arma di prevenzione perché riconoscendo tempestivamente un disturbo è possibile mettere in atto interventi volti a circoscrivere gravi conseguenze.”.

Grazie all’adesione al Fondo per l’Alzheimer e le demenze 2021-2023, la Regione Basilicata ha dato vita ad una serie di attività progettuali orientate al perseguimento degli obiettivi del Piano Nazionale delle Demenze (PND). Tra le varie attività promosse dalle Regione c’è stato il potenziamento dell’equipe di neurologi e geriatri dei centri, con l’introduzione della figura del neuropsicologo decisiva per l’implementazione della diagnosi differenziale e precoce. Quest’ultima, è fondamentale per intervenire tempestivamente e mettere in atto strategie che, pur non potendo arrestare o invertire il decadimento, rallentano la progressione della malattia e sono di supporto alle famiglie nella gestione delle varie fasi.

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