venerdì 4 ottobre 2024

LA BUONA SANITÀ. UN TUMORE DI 18 KG (60 CM DI DIAMETRO!) NELL’ADDOME ASPORTATO AD UNA PAZIENTE LUCANA NELL’OSPEDALE DI MATERA

DELICATISSIMO INTERVENTO MULTIDISCIPLINARE DELL’EQUIPE DIRETTA DAL GINECOLOGO GIUSEPPE TROIANO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE



FONTE UFFICIO STAMPA ASM MATERA

ASM, ESEGUITO CON SUCCESSO A MATERA INTERVENTO PER ASPORTARE UN TUMORE DAL PESO RECORD DI 18 CHILOGRAMMI

Nella giornata del 18 settembre scorso, all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, è stato eseguito, con successo, un delicatissimo intervento chirurgico su una paziente lucana di 59 anni, alla quale era stata diagnosticata una voluminosa massa tumorale all’addome. L’operazione è stata eseguita dall’Unità operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia diretta da Giuseppe Trojano in collaborazione con l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale, quella di Urologia e quella di Anestesia e Rianimazione. Con un diametro di circa 60 cm ed un peso di circa 18 chilogrammi, la tumefazione comprometteva diversi organi. Risvegliatasi dopo circa 6 ore di intervento, la paziente è stata affidata alle cure del personale del reparto di Rianimazione, che l’hanno accompagnata verso una completa e pronta ripresa.

“L’asportazione della massa nella sua totalità – afferma Trojano- permetterà non solo di definirne l’origine e le caratteristiche istologiche, indirizzando al meglio le successive terapie, ma soprattutto donerà alla paziente un sostanziale miglioramento della sua qualità di vita”.

Soddisfazione per l’esecuzione di questo difficile intervento è stata espressa dal Commissario Straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo che ha rimarcato l’importanza dell’approccio multidisciplinare.

“Faccio i complimenti a questo team che ha unito diverse competenze per una operazione molto complessa raggiungendo un risultato davvero straordinario – sottolinea Friolo - sia per le difficoltà tecniche sia per le dimensioni del tumore. La soddisfazione è doppia per l’essere riusciti a garantire alla nostra paziente non solo le migliori cure possibili ma una migliore qualità di vita".

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