lunedì 11 novembre 2024

BASILICATA. PROCURA DELLA REPUBBLICA. OPERAZIONE ANTIDROGA, 23 MISURE CAUTELARI. IN AZIONE UN CENTINAIO TRA CARABINIERI E FINANZIERI

LE ACCUSE: TRAFFICO DI STUPEFACENTI E TRUFFE. SEQUESTRATI 100MILA EURO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE


FONTE PROCURA DISTRETTUALE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI POTENZA

In data odierna, a conclusione di un'articolata attività investigativa coordinata da questo Ufficio e condotta in piena sinergia dai Finanzieri del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria di Potenza e dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, su disposizione della DDA di Potenza è stata data esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Potenza su richiesta di questa Procura in un procedimento penale a carico di diversi ritenuti indiziati di essere componenti di una associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e di essere coinvolti in una serie di ulteriori vicende delittuose afferenti a reati contro la pubblica amministrazione e contro il patnmonio.

L'ordinanza, per la cui esecuzione sono stati impiegati circa un centinaio di militari delle due Forze di Polizia, supportati da unità cinofile, ha riguardato 23 soggetti, indiziati di reati tra il territorio del basso salernitano (Vallo di Diano) ed il capoluogo lucano, destinatari di varie misure personali (arresti in regime carcerario, domiciliari, obbligo quotidiano di presentazione alla PG e divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche e imprese).

Numerose le perquisizioni eseguite per assicurare il prezzo o il profitto dei vari reati contestati, quantificato nel sequestro preventivo, nella forma diretta o per equivalente, di somme di denaro per circa € 100.000,00.

Sulla base degli indizi raccolti — e ferma restando la presunzione d'innocenza fino a condanna definitiva. emergerebbe che ruolo centrale nell'attività criminosa avrebbe avuto il salese TERRUZZI Luigi, che avrebbe svolto le contestate anche nel periodo in cui era detenuto presso la Casa Circondariale "A. Santoro" di Potenza. Lo stesso, scrnpre sulla base degli indizi raccolti e da verificare in scde dibattimentale, avrebbe goduto della complicità dei suoi familiari e sodali TERRUZZ1 Christian, GINNETTI Michelina e TERRUZZI Giusimaria oltre chc dell'apporto del sodale PALADINO Pietro, tutti originari di Sala Consilina. Secondo le investigazioni svolte il cui contenuto, comc detto, è da verificare nei vari gradi di giudizio - l'organizzazione criminale in esame avrebbe avuto la finalità di commettere una serie di delitti, quali:

- l'acquisto svolto prevalentemente da PALADINO Pietro - e la successiva vendita e/o cessione a terzi di sostanze stupefacenti, attraverso una ramificata rete di spacciatori, tra cui CHIRICHELLA Toni. In proposito è da evidenziarc chc nel corso delle indagini, si è proceduto al sequestro di Kg. 2,100 di sostanza stupefacente, del tipo hashish, suddivisa in ventuno "panetti", minuziosamente occultata in un ambientE impervio di campagna;   

- la corruzione del Pubblico Ufficiale, CAMPANELLA Raffaele, agente della Polizia Penitenziana, all'epoca dei fatti in servizio presso l'IStituto Circondariale di Potenza, finalizzata all'ottenimento di illeciti favori da parte dell'Agente in ambito carcerario, in cambio di beni ed utilità a lui consegnati; 

- la costituzione e l'attribuzione a terzi consociati e/o meri amministratori formali di numerose società e/o rapporti finanziari, al di eludere le disposizioni di legge in matcria di misure di prevenzione di carattere patrimoniale. Tali imprese, cioè, erano state intestate a prestanome vari rimanendo la gestione reale delle impresc ai componenti della famiglia TERRUZZI, che, per via dei precedenti di polizia e delle condanne riportate, erano a ad essere sottoposti a misure di prevenzione patrimoniale.

- la commissione di numerose truffe aggravate ai danni dell'I.N.P.S., poste in essere pcr mezzo delle prefate società, attraverso le quali venivano eseguite fittizie assunzioni di lavoratori. Le indagini avrebbero permesso di appurare come in numerose circostanze gli "assunff' erano addirittura sottoposti al regime carcerario, o loro prossimi congiunti, nonché familiari e conoscenti, ai quali il citato Ente previdenziale ha, nel tempo, corrisposto tutta una serie di indennità/prebende in realtà non dovute, con conseguente realizzazione di illeciti profitti.

Si deve nuovamente precisarc che il procedimento penale versa attualmente nella fasc delle indagini preliminari, con la conseguenza che per gli indagati vigc il principio di presunzione di innocenza, fino ad cvcntuale sentenza definitiva di condanna.

POTENZA, 11 NOVEMBRE 2024

IL PROCURATORE DISTRETTALE DELLA REPUBBLICA

FRANCESCO CURCIO

IL VIDEO SULL'OPERAZIONE DIFFUSO DAL COMANDO PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI POTENZA E DAL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI SALERNO

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