ROTONDELLA – “Per contrastare
la criminalità organizzata occorre che ognuno faccia il proprio dovere. Prima
il dovere, infatti, è la lezione più importante lasciataci da Giovanni Falcone,
un genio italiano nel campo del contrasto alle mafie”. Lo ha detto nell’incontro
promosso nel centro del Metapontino il magistrato Catello Maresca, già
sostituto procuratore alla Procura generale di Napoli, colui che ha sgominato
il Clan del Casalesi arrestando nel 2011 il boss Michele Zagaria, ed
attualmente docente di Procedure di Contrasto alla Criminalità Organizzata
nell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Già come
contrastare la facile, e ingannevole, via della delinquenza per tantissimi
giovani, come rappresentata spesso anche dalle fiction tv? Proprio ai giovani si
è rivolto l’autore del volume “Il genio di Falcone. Prima il dovere” presentato
nel Palazzo Ricciardulli. Già Falcone, il magistrato vittima della mafia, deve
essere un esempio. Per tutti, nella vita reale. Come lo è stato per Maresca: “Io
sono cresciuto nel suo mito, ho creduto al suo esempio, ho seguito il suo
modello e ho avuto la fortuna di svolgere la sua stessa missione e di farlo con
grande passione ed amore. Grazie Giovanni, orgoglio italiano”.
All’incontro di Rotondella
hanno preso parte il sindaco Gianluca Palazzo; il presidente della associazione
agenti polizia locale in congedo Basso Sinni - Metapontino, Salvatore Tufaro; Elisabetta
De Sanzo, laureanda in giurisprudenza; il consigliere comunale e provinciale Giovanni
De Santis. Ha moderato il giornalista Pino Suriano. Ha concluso la presidente del Consiglio comunale Carmen Tufaro. Erano presenti il capitano della
Compagnia dei carabinieri di Policoro, Roberto Rampino, ed il Commissario di PS
di Policoro, Carmine Placino.




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