POTENZA – Se un dibattito in Consiglio regionale, il massimo organo rappresentativo a livello istituzionale della Basilicata, si conclude senza un documento approvato, possibilmente alla unanimità, ma per mancanza del numero legale, allora significa che vengono meno le prerogative di rappresentanza su problemi, importantissimi, come quello della emergenza idrica.
Significa anche che i vari interventi dei vari consiglieri sono ispirati a conquistare una presenza, un comunicato stampa dei vari uffici, ma non a costruire una proposta valida da confrontare con il Governo Nazionale, con la Regione Puglia, e da affidare agli enti istituzionali subregionali e non, Consorzio di bonifica, Acquedotto lucano, e via discorrendo.
No, così non va. L’agricoltura lucana sta morendo ma la Regione dà risposte singole, frammentate fra loro, non unitarie, possibilmente, ma neanche di maggioranza o di minoranza.
Buona norma di democrazia, infatti, prevede che un dibattito si concluda con un documento. Meglio unitario, vista la gravità della crisi. Ma troncare una discussione sulla crisi idrica per scioglimento del numero legale cosa significa?
Ovviamente, la responsabilità è della maggioranza che deve garantire la presenza necessaria per la funzionalità del Consiglio… .
Tuttavia, noi non vogliamo usare parole forti, che pure sarebbero giustificate. Lasciamo il giudizio ai nostri lettori. Sperando soltanto che Giove Pluvio, a questo punto, ci dia una… mano!!!
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