venerdì 12 dicembre 2014

AD ARLEO E MALETTA IL TROFEO CERAMICHE COCCI D'AUTORE

GOLF. METAPONTO. LA COMPETIZIONE SI E' SVOLTA CON LA TRADIZIONALE FORMULA 18 BUCHE STABLEFORD



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.12.14

METAPONTO – I golfisti Rosario Maletta (portacolori del Golf club San Michele), primo netto della prima categoria con 36 punti, ed Andrea Arleo (in gara con il circolo organizzatore dell'evento sportivo, il Golf club Riva dei Tessali – Metaponto, presieduto da Angelo Zella), primo lordo della stessa categoria, hanno vinto i relativi primi premi in palio per la Coppa Ceramiche “Cocci d'autore”. Competizione svoltasi sul percorso di contrada Pizzica, l'unico, sinora, di tutta la Basilicata, con la formula ormai classica per questo sport, la 18 buche stableford, due categorie. Dietro a Maletta, si è classificato secondo netto Alessandro Meligrana (San Michele), con 33 punti. Per la seconda categoria, invece, sono stati premiati il primo ed il secondo netto nelle persone rispettivamente dei giocatori Carlo Maria Dragone (Rdt / Met), 37, e Francesco Fossanova (Metaponto – Palese), 35. Trofei, ovviamente, in ceramiche di Grottaglie (Taranto), sono andati anche alla prima lady, Maria Dispoto (RdT / Met), 32 punti; al primo junior, Alberto Maria Dragone (RdT / Met), 23; al primo senior, Luciano Corazza (Rdt / Met ) 34. Ed al termine della competizione sportiva ha preso l'hcp Roberto Majorano (Metaponto – Palese), con 35 punti. Si avvia alla conclusione, dunque, la stagione agonistica 2014 sul percorso tra aranci ed ulivi affacciato sulla pianura ionica appulo – lucana gestito da un circolo nato, addirittura, 37 anni fa. A testimonianza di come sia “antico” il Golf club Riva dei Tessali / Metaponto (RdT / Met), l'unico in Italia ad avere a disposizione tre green, quello di contrada Pizzica, a Metaponto; quello nella pineta di Riva dei Tessali, nel comune di Castellaneta; e quello a nove buche di Bari Palese. Percorsi su cui si può gareggiare o semplicemente allenarsi o prendere lezioni da tecnici professionisti anche nel periodo invernale. Cosa difficilissima, per non dire impossibile, sulla gran parte dei campi dell'Italia Centrale e, soprattutto, Settentrionale.

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