SCANZANO
JONICO. RIVOLUZIONE PRODUTTIVA NEL RISPETTO DEL PROTOCOLLO DI KYOTO
SPERIMENTATI
CON SUCCESSO DUE PROGETTI DIRETTI AD ABBATTERE I GAS SERRA
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 12.12.14
SCANZANO
JONICO – “Abbiamo ottenuto applicando i processi scientifici
studiati in ambito universitario 30 ettari di albicoccheti e 35 di
fragoleti del Metapontino ad emissione zero di anidride carbonica
(CO2) nell'ambiente. Anzi, questi prodotti ne sono diventati
incubatori”. Una sorta di “rivoluzione” produttiva, nel pieno
rispetto del Protocollo di Kyoto tendente ad abbattere i gas serra
come, appunto, la C02, annunciata in conferenza stampa, nella sede di
Assofruit, dal prof. Bartolomeo Dichio, del Dipartimento culture
europee e del Mediterraneo dell'università della Basilicata.
Università che ha operato con due partner: Frutthera (la filiale
commerciale di Assofruit), che ha fornito i frutteti e gli orti delle
aziende socie; e la Agreenment srl, lo spin off (sviluppatore di
processo) con cui è stato possibile trasferire le innovazioni
tecnologiche dai laboratori alla fase produttiva. “Ovviamente –
ha spiegato Dichio – i nostri percorsi sono stati e saranno
validati da una certificazione che verrà rilasciata da un ente
terzo, indipendente, come la DNV. La DNV ha già studiato le nostre
applicazioni rilasciandoci il documento di certificazione”. “Una
innovazione sul piano internazionale - ha aggiunto il direttore
generale di Assofruit, Andrea Badursi. Frutthera ha captato le
esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla qualità e alla
sostenibilità ambientale, ed ha voluto la realizzazione del progetto
Carbon footprint con Università ed Agreenment. Già nel 2015
riusciremo ad avere albicocche e fragole che hanno un impatto molto
più contenuto rispetto agli anni precedenti di CO2. Un valore
aggiunto che avrà il suo peso sui mercati”. Ora si tratterà di
estendere il “processo produttivo” alla gran parte delle
produzioni Frutthera. “Divulgheremo i risultati definitivi – ha
concluso l'amministratore delegato della srl, Francesco Nicodemo –
nel gennaio 2015. Ma siamo molto fiduciosi perché abbiamo sempre
creduto nella difesa delle produzioni e dell'ambiente”.
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