SCANZANO JONICO. INDAGINI DEL
COMMISSARIATO DI POLIZIA DI POLICORO E DEI CARABINIERI DELLA STESSA
CITTA'
DUE COLPI IN 24 ORE. RAPINATO ANCHE UN
COLLETTORE DI SLOT MACHINE
SCANZANO JONICO – Criminalità senza
freni nel centro del Metapontino. Ieri, infatti, sono stati messi a
segno ben due “colpi”. Nella notte è stato svaligiato il
deposito – officina di una gommista – artigiano riparatore di
biciclette; nel pomeriggio è stato rapinato un collettore di monete
di slot machine. Per il primo caso indagano gli agenti del
commissariato di Polizia di Policoro; per il secondo i carabinieri
della Compagnia sempre di Policoro. Affranto, Leonardo Guarino, 63
anni, esercente da 40 di “Cicli & gomme”, in piazza Giordano
Bruno. “Da 15 anni – ha detto alla Gazzetta – non subivo furti.
Mercoledì sera ho messo i lucchetti ed ho chiuso. Ieri mattina, ho
trovato i lucchetti per terra. Mi è venuto lo sconforto. Mi hanno
portato via tutti i caschi per motocicli, otto biciclette, i
copertoni che avevo sul soppalco, le catene da neve, le batterie per
auto. Un furto da circa 18 mila euro. Un mese fa mi era scaduta
l'assicurazione. Costava mille euro. Una cifra eccessiva per me. Non
ho antifurto, nè nella zona ci sono telecamere. Si tratta di
specialisti che, magari, hanno lavorato su commissione. Hanno portato
via la roba che costava di più. Gli agenti della Polizia di Stato
hanno fatto i rilievi. Ho presentato denuncia ma non credo che gli
investigatori scopriranno chi mi ha svaligiato l'officina. Avevamo il
Commissariato di Polizia e se lo sono portati a Policoro. Purtroppo,
in questo paese siamo dimenticati da tutti”. Lo sfogo amarissimo di
un artigiano che si è visto, di colpo, azzerata la sua attività. O
quasi. Un colpo durissimo per Guarino sul cui volto abbiamo visto una
profonda delusione. Chi saprà dargli coraggio? Nel pomeriggio, poi,
attorno alle 15.15, l'altro “colpo”. Un rapinatore, pistola in
pugno ed a volto coperto, ha bloccato il furgone di un collettore
degli incassi delle slot machine attive in alcuni bar del rione Santa
Sofia, intimandogli l'alt e costringendolo a scendere dal mezzo. Arma
in pugno, il ladro si è messo al volante e si è allontanato a tutto
gas. Ovviamente, è stato dato subito l'allarme e nel rione sono
arrivati i carabinieri. Che si sono messi sulle tracce del mezzo.
Ritrovato nei pressi della “scena del delitto”. Il ladro,
presumibilmente al “lavoro” con complici che hanno fatto da palo
e da autisti, avrebbe portato via la metà dei sacchetti di monete
raccolte dal dipendente di una azienda specializzata.
DOPO LA
PERDITA DEL COMMISSARIATO
CI VUOLE SUBITO UNA RISPOSTA DELLO
STATO
SCANZANO JONICO - “In questo paese
siamo stati abbandonati da tutti”. Lo ha detto ieri alla Gazzetta
l'artigiano gommista – riparatore di biciclette Leonardo Guarino,
vittima di un furto da 18mila euro. Un colpo durissimo per lui. Ma la
sua frase è quella più ricorrente nel centro del Metapontino che
più di tutti è nel “mirino” della criminalità. Ma che è anche
quello privo di un qualsiasi presidio delle forze dell'ordine dopo il
“saluto” del Commissariato di Polizia. Lo Stato deve dare una
risposta alla sindrome da abbandono dei cittadini di Scanzano Jonico.
Le forze politiche e sindacali facciano sentire la loro voce. Urge un
Consiglio comunale aperto in cui gli scanzanesi possano urlare la
loro rabbia per quanto sta accadendo. Polizia e carabinieri si
organizzino per far stazionare, e girare dappertutto, una loro
pattuglia, nottetempo, dalle 20 alle 8, in questa realtà disperata.
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