SCANZANO
JONICO. OGNI ANNO COSTRETTI A CHIEDERE IL RIFINANZIAMENTO
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.1.15
SCANZANO
JONICO - “Abbiamo lavorato in 86, tra cui 4 tecnici e 2
amministrativi, su 10 ettari di bosco artificiale lungo lo Jonio di
Basilicata. Guardate cosa abbiamo fatto. Se vi va bene, fateci
continuare a lavorare per la salvaguardia dell'ambiente”. Sono
stati chiari e diretti i lavoratori del progetto Ivam (Interventi di
valorizzazione ambientale e miglioramento forestale delle pinete
ioniche) nel workshop sul tema da loro organizzato nella sala
consiliare del municipio. Diretti verso chi ha seguito il dibattito
e, soprattutto, verso i sindaci del Metapontino; il presidente della
Provincia, Francesco De Giacomo; l'assessore regionale Michele
Ottati. Ma di cosa si sono occupati questi lavoratori che nel 2014
hanno raggiunto le 105 giornate lavorative utili per la
disoccupazione ridotta? “Ci siamo occupati – ha risposto
Raffaello Mangione, tecnico di cantiere – di pulizia del
sottobosco, di diradamento, di predisposizione di piste tagliafuoco,
di taglio di rami secchi, e di piantumazione di 2000 nuovi pini in
aree percorse dal fuoco”. Insomma, si tratta di lavori necessari in
un bosco che sino a 5 anni fa, quando Ivam è partito, era
nell'abbandono. Mangione, altresì, ha giurato che il progetto dà
una occupazione vera e non assistenziale: “Parliamo di un lavoro
reale che oggi presentiamo all'opinione pubblica ed alle istituzioni.
Poi, basta chiedere alla gente, agli operatori turistici, ai sindaci,
per sapere se il nostro impegno è serio”. Nonostante tutto, ogni
anno, queste maestranze sono costrette a scendere in lotta perchè
Ivam sia rifinanziato. Quando dovrebbe essere attivo tutto l'anno.
Mancano i soldi. Il progetto, infatti, è a gestione provinciale,
tramite l'Apea, ma con fondi regionali. Sarà “stato di
agitazione”, da qui a qualche settimana, anche quest'anno? “Noi –
ha spiegato De Giacomo – faremo di tutto perchè Ivam si ripeta. Ma
al momento non sappiamo se la forestazione sarà a noi delegata dalla
Regione o meno dopo la recente riforma. Per quanto ci riguarda
consideriamo il progetto utilissimo ai fini naturalistici e sociali”.
E la Regione metterà i fondi necessari? L'assessore Ottati ci ha
risposto con un “No comment”. Tutto dipenderà dal bilancio
regionale e dalla riforma dell'Apea, oggi doppia, Potenza e Matera,
ma che domani sarà unica.
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