GIORNATA DEL RENE.
DISTRIBUITO MATERIALE INFORMATIVO IN OSPEDALE ED EFFETTUATI ESAMI
GRATUITI DAGLI INFERMIERI DEL REPARTO NEFROLOGIA
ANDRISANI: “CHIEDIAMO UN REGISTRO PER LE MALATTIE RENALI CRONICHE”
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 13.3.15
MATERA
– I volontari dell'Aned (Associazione nazionale emodializzati
dialisi e trapianto) hanno distribuito nella mattinata di ieri, nella
hall dell'ospedale Madonna delle Grazie, materiale informativo sulla
insufficienza renale, in occasione della Giornata mondiale del rene.
E gli infermieri del reparto Nefrologia e dialisi hanno controllato
la pressione, misurato la frequenza cardiaca, ed effettuato un esame
delle urine, a quanti hanno voluto sottoporsi a queste indagini.
Hanno parlato con la gente avvicinatasi al punto informativo anche il
primario nefrologo, Franco Casino, ed il dottor Salvatore Mostacci.
Soddisfatto degli esiti dell'iniziativa, svoltasi all'insegna dello
slogan “Inizia la giornata con un bicchiere d'acqua”, il
segretario regionale dell'Aned, Donato Andrisani. “Invitare a bere
un bicchiere d'acqua – ha spiegato Andrisani – significa
ricordare che i reni sono organi vitali e che si dovrebbe avere cura
della loro salute. L’obiettivo è rendere le persone più
consapevoli delle loro scelte rispetto al proprio stile di vita.
L’insufficienza
renale cronica è una malattia silenziosa perché spesso non
presenta alcun sintomo, colpisce persone di qualsiasi età e razza e
può influenzare significativamente la qualità della vita. Il 10%
della popolazione mondiale soffre di malattie renali”. Secondo le
stime dell'Associazione è stato calcolato che in Italia vivono più
di 5 milioni di persone che non sanno di essere affette da una
malattia renale. Ecco perché è fondamentale conoscere quando si è
a rischio e come scoprire se i nostri reni sono sani o hanno problemi
e poterli tenere sotto controllo. Ancora il nostro interlocutore:
“Per rallentare le
malattie renali servono la prevenzione, la diagnosi precoce e la
ricerca. I nefrologi hanno oggi a disposizione strumenti efficaci per
rallentare la progressione della malattia e rinviare l’inizio della
dialisi. Il nostro benessere
dipende in gran parte dai reni. Solo quando funzionano bene,
riusciamo ad eliminare dall’organismo le scorie tossiche derivate
dal processo di digestione e trasformazione degli alimenti e l’acqua
in eccesso. Quando i reni non funzionano più è indispensabile la
dialisi”. Già, vivere attaccati ad una macchina. Una schiavitù.
Salvo sottoporsi, in presenza di un donatore, al trapianto. In
Basilicata i dializzati sono circa 460, in trattamento presso 11
Centri dialisi di cui uno privato. Oltre 200 sono i trapiantati. I
nuovi ingressi sono in linea con la media nazionale. Che fare?
Andrisani: “Recentemente è stato stilato un documento di indirizzo
per la malattia renale cronica dal gruppo di lavoro costituito presso
il Ministero della Salute, di cui fa parte anche l’Aned. È
uno strumento di lavoro utile per tutte le Regioni italiane. A tal
proposito lancio un appello all'assessore alla sanità, Flavia
Franconi, affinchè anche la nostra Regione adotti questo strumento
che ha diversi obiettivi tra cui quello di istituire un registro
nazionale delle malattie renali croniche, la collaborazione con i
medici di famiglia, l’adozione di stili di vita corretti”.
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