domenica 19 aprile 2015

“LE CLASSI DI PRIORITÀ STANNO DANDO BUONI FRUTTI”

LISTE DI ATTESA IN BASILICATA. LA NOSTRA INCHIESTA

I COMMENTI. ROCCO MAGLETTA E PIETRO QUINTO, DIRETTORI DEL SAN CARLO E DELL'ASM

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.5.15 



“Stiamo lavorando. Porteremo le liste di attesa nei range previsti dalla normativa”. Lo hanno assicurato sia il direttore generale dell'azienda ospedaliera San Carlo, Rocco Maglietta, sia il dg dell'Asm, Pietro Quinto. “Preciso - ha detto Maglietta – che l'ospedale è per acuti. Partecipa, tuttavia, anche alle attività ambulatoriali. L'introduzione delle classi di priorità sta dando buoni risultati. Occorre, però, lavorare sia sull'offerta, aumentandola, sia sulla domanda, che dev'essere appropriata. Per questo stiamo predisponendo linee guida condivise tra medici di medicina generale dell'Asp ed ospedalieri. Per quel che attiene alla vostra inchiesta evidenzio che la neurochirurgia già eroga una attività H24 per l'emergenza. Ma lavoreremo per introdurre le classi di priorità anche per le visite. Fermo restando che le classi B sono da erogare su scala regionale e non solo a Potenza o Matera. Poi, è un luogo comune il fatto che le prestazioni a pagamento si hanno subito e quelle con il Servizio sanitario in mesi. Il medico che fa l'intramoenia deve rispettare alcune percentuali tra attività pubblica e privata. Percentuali verificate mensilmente”. Ed alla Asm cosa sta accadendo su questo “fronte”? “Sono direttore generale da 3 mesi – ha detto Quinto - e, negli obiettivi affidatici dalla Regione, oltre a sostenibilità ed equilibrio di bilancio, c'è la riduzione delle liste di attesa in cardiologia e radiologia. Abbiamo aumentato l'offerta di prestazioni ma non basta. D'intesa con l'Ordine dei medici, un gruppo di medici di famiglia ed ospedalieri ha condiviso linee di accesso alle prestazioni per governare la domanda. Linee contenute in una delibera adottata il 14 aprile scorso. Stiamo, altresì, inserendo i centri privati accreditati nel Cup. Per quanto attiene alla classe di priorità B essa vale su scala regionale. Per l'intramoenia, infine, prima di ogni liquidazione mensile agli specialisti che la praticano, viene verificata da una commissione presieduta dal direttore sanitario Gaetano Annese la congruità di quanto effettuato nel pubblico e quanto nel privato”.


CONTROMISURE

COME ABBATTERE I TEMPI

Per abbattere le liste di attesa occorre lavorare sulla domanda e sull'offerta. Riducendo la prima, aumentando la seconda. Per far questo i “tecnici” stanno puntando su linee guida condivise tra medici di famiglia (prescrittori) ed ospedalieri (erogatori). A Matera alcuni membri dei due gruppi hanno elaborato un documento divenuto delibera della Asm relativamente agli accessi alle prestazioni di cardiologia e di radiologia. Basterà? Forse no. Sinora, infatti, le due categorie di professionisti hanno giocato allo scaricabarile. I medici del territorio hanno sempre lamentato, e lamentano, una caterva di prescrizioni cosiddette indotte, vale a dire da rendere mutuabili su indicazione degli specialisti ospedalieri. Che sembra abbiano una sorta di crampo alla mano ogni qual volta debbano prescrivere esami, accertamenti, prestazioni, da loro ritenuti essenziali per formulare la diagnosi, sul ricettario unico regionale. In mezzo ci sono i pazienti costretti a lunghe code ed ad un via vai continuo dai loro medici di famiglia agli ambulatori ospedalieri e distrettuali e viceversa. Finirà?

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