LISTE DI ATTESA IN BASILICATA. LA
NOSTRA INCHIESTA
I COMMENTI. ROCCO MAGLETTA E PIETRO
QUINTO, DIRETTORI DEL SAN CARLO E DELL'ASM
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 19.5.15
“Stiamo lavorando. Porteremo le liste
di attesa nei range previsti dalla normativa”. Lo hanno assicurato
sia il direttore generale dell'azienda ospedaliera San Carlo, Rocco
Maglietta, sia il dg dell'Asm, Pietro Quinto. “Preciso - ha detto
Maglietta – che l'ospedale è per acuti. Partecipa, tuttavia, anche
alle attività ambulatoriali. L'introduzione delle classi di priorità
sta dando buoni risultati. Occorre, però, lavorare sia sull'offerta,
aumentandola, sia sulla domanda, che dev'essere appropriata. Per
questo stiamo predisponendo linee guida condivise tra medici di
medicina generale dell'Asp ed ospedalieri. Per quel che attiene alla
vostra inchiesta evidenzio che la neurochirurgia già eroga una
attività H24 per l'emergenza. Ma lavoreremo per introdurre le classi
di priorità anche per le visite. Fermo restando che le classi B sono
da erogare su scala regionale e non solo a Potenza o Matera. Poi, è
un luogo comune il fatto che le prestazioni a pagamento si hanno
subito e quelle con il Servizio sanitario in mesi. Il medico che fa
l'intramoenia deve rispettare alcune percentuali tra attività
pubblica e privata. Percentuali verificate mensilmente”. Ed alla
Asm cosa sta accadendo su questo “fronte”? “Sono direttore
generale da 3 mesi – ha detto Quinto - e, negli obiettivi
affidatici dalla Regione, oltre a sostenibilità ed equilibrio di
bilancio, c'è la riduzione delle liste di attesa in cardiologia e
radiologia. Abbiamo aumentato l'offerta di prestazioni ma non basta.
D'intesa con l'Ordine dei medici, un gruppo di medici di famiglia ed
ospedalieri ha condiviso linee di accesso alle prestazioni per
governare la domanda. Linee contenute in una delibera adottata il 14
aprile scorso. Stiamo, altresì, inserendo i centri privati
accreditati nel Cup. Per quanto attiene alla classe di priorità B
essa vale su scala regionale. Per l'intramoenia, infine, prima di
ogni liquidazione mensile agli specialisti che la praticano, viene
verificata da una commissione presieduta dal direttore sanitario
Gaetano Annese la congruità di quanto effettuato nel pubblico e
quanto nel privato”.
CONTROMISURE
COME ABBATTERE I TEMPI
Per abbattere le liste di attesa
occorre lavorare sulla domanda e sull'offerta. Riducendo la prima,
aumentando la seconda. Per far questo i “tecnici” stanno puntando
su linee guida condivise tra medici di famiglia (prescrittori) ed
ospedalieri (erogatori). A Matera alcuni membri dei due gruppi hanno
elaborato un documento divenuto delibera della Asm relativamente agli
accessi alle prestazioni di cardiologia e di radiologia. Basterà?
Forse no. Sinora, infatti, le due categorie di professionisti hanno
giocato allo scaricabarile. I medici del territorio hanno sempre
lamentato, e lamentano, una caterva di prescrizioni cosiddette
indotte, vale a dire da rendere mutuabili su indicazione degli
specialisti ospedalieri. Che sembra abbiano una sorta di crampo alla
mano ogni qual volta debbano prescrivere esami, accertamenti,
prestazioni, da loro ritenuti essenziali per formulare la diagnosi,
sul ricettario unico regionale. In mezzo ci sono i pazienti costretti
a lunghe code ed ad un via vai continuo dai loro medici di famiglia
agli ambulatori ospedalieri e distrettuali e viceversa. Finirà?
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