ROTONDELLA.
LA RICHIESTA AL VATICANO, A PAPA FRANCESCO ED ALLA DIOCESI DI TURSI E
LAGONEGRO DI ALCUNE ASSOCIAZIONI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.5.15
ROTONDELLA –
“Rotondella, Tursi e Senise, tre comunità lucane portatrici di
esperienze di pace, fratellanza e vita – acqua, siano parte
integrante dei percorsi per il Giubileo 2015 – 2016”. Lo hanno
chiesto sia al Vaticano, a Papa Francesco, sia alla Diocesi di Tursi
– Lagonegro, le associazioni Noscorie Trisaia e Muoviamo Tursi con
il supporto e l'interesse dichiarato, per ora, del Comune dell'antica
Rotunda Maris. Quali sono le tre comunità lucane interessate? Lo
hanno rivelato nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala
consiliare “Antonio Bianco”, Felice Santarcangelo (Noscorie
Trisaia) ed Antonio Di Matteo e Isabella Buccoliero (Muoviamo Tursi).
“Per la Pace – hanno spiegato i promotori dell'iniziativa -
proponiamo la Comunità di Tursi. Si tratta di una città fondata dai
Bizantini e conquistata dai Saraceni. Èd è proprio verso il Medio
Oriente e le comunità islamiche che noi vogliamo creare un ponte di
pace nel Mediterraneo. Troppo odio viene seminato ogni giorno in nome
della religione o di altre ideologie che comunque non fanno parte
della visione di pace che può avere una mamma verso il proprio
figlio. Per la Vita proponiamo la Comunità di Senise - Città
dell’acqua. Senise dà risorsa idrica a tre regioni, il primo
bacino in Europa in terra battuta. Abbiamo identificato nell’acqua
la fonte della vita, un bene prezioso che Nostro Signore ci ha
donato. L’uomo fa poco per difenderlo, tutelarlo e renderlo alla
portata di tutti. Vorremmo offrire al mondo acqua di conciliazione e
non petrolio di contesa e di guerra. Infine, per la Fratellanza
proponiamo la Comunità di Rotondella - Città dell’accoglienza.
Negli anni ‘90 questa realtà ha ospitato i primi albanesi sbarcati
in Italia e le prime comunità curde. Gran parte di questi immigrati
sono rimasti a Rotondella, per vivere e lavorare, integrandosi
perfettamente. Si stima che nel solo centro collinare di circa mille
anime ci siano ben 150 cittadini di origine curda e albanese. In
questo periodo di forte immigrazione e di forti tensioni sociali sul
tema, vogliamo portare questo esempio. Il Santuario di Santa Maria di
Anglona, dal 1931 monumento nazionale, dal 1999 Pontificia Basilica
Minore, può rappresentare il fulcro di questi percorsi di Pace, Vita
e Fratellanza”. Il sindaco Vito Agresti ha
fatto propria l'iniziativa che mira a valorizza i valori e le
comunità locali in vista del Giubileo 2015 - 2016.
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