ARCHEOLOGIA.
LO STUDIOSO LUCANO LO PRESENTA OGGI A FIRENZE
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.6.15
POLICORO
- “Il
Planetario di Archimede ritrovato”, lo studio curato dall’ing.
Giovanni Pastore, sarà presentato oggi, 3.6.15, a Firenze, dalle ore
16, nel prestigioso “Museo Galileo” di Piazza dei Giudici,
diretto dal professor Paolo Galluzzi. Sarà
l’autore, nato a Rotondella ma dal
1982 trasferitosi a Policoro, ad
illustrare i contenuti di un lavoro scientifico - ingegneristico
arricchito da fonti storiche e letterarie nonché da documentazioni
archeologiche, ed a sintetizzare le conclusioni alle quali è giunto.
La pubblicazione, uscita nel 2010 con una successiva edizione in
inglese del 2013 (The recovered Archimedes planetarium), continua a
suscitare interesse. Il volume raccoglie tre studi di Pastore. Il
primo sul planetario attribuito ad Archimede con la minuscola ruota
dentata (datata tra la fine del III e la metà del II sec. a. C.),
ritrovata nel corso di scavi della piazza del Mercato civico di
Olbia, che doveva far parte del complesso ingranaggio. Nel secondo
viene trattato un altro ingranaggio, definito di Antikythera (dal
nome dell’isoletta dell’Egeo dove venne ritrovato nel 1902),
risalente al I sec. a. C. e considerato parte di “uno strumento
astronomico che rappresenterebbe il primo calcolatore ad oggi
conosciuto”. Il terzo studio riguarda la “Brocchetta di
Ripacandida”, un reperto archeologico proveniente da una tomba
femminile conservato nel Museo di Melfi, riportante affreschi che
raccontano della caduta di un meteorite sul nostro pianeta. Nel corso
della serata verrà anche proiettato il documentario “Pitagora tra
noi” auto prodotto dal ricercatore lucano.
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