mercoledì 3 giugno 2015

LO STUDIO DEL PROF. PASTORE SUL PLANETARIO DI ARCHIMEDE

ARCHEOLOGIA. LO STUDIOSO LUCANO LO PRESENTA OGGI A FIRENZE

GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.6.15
 

POLICORO - “Il Planetario di Archimede ritrovato”, lo studio curato dall’ing. Giovanni Pastore, sarà presentato oggi, 3.6.15, a Firenze, dalle ore 16, nel prestigioso “Museo Galileo” di Piazza dei Giudici, diretto dal professor Paolo Galluzzi. Sarà l’autore, nato a Rotondella ma dal 1982 trasferitosi a Policoro, ad illustrare i contenuti di un lavoro scientifico - ingegneristico arricchito da fonti storiche e letterarie nonché da documentazioni archeologiche, ed a sintetizzare le conclusioni alle quali è giunto. La pubblicazione, uscita nel 2010 con una successiva edizione in inglese del 2013 (The recovered Archimedes planetarium), continua a suscitare interesse. Il volume raccoglie tre studi di Pastore. Il primo sul planetario attribuito ad Archimede con la minuscola ruota dentata (datata tra la fine del III e la metà del II sec. a. C.), ritrovata nel corso di scavi della piazza del Mercato civico di Olbia, che doveva far parte del complesso ingranaggio. Nel secondo viene trattato un altro ingranaggio, definito di Antikythera (dal nome dell’isoletta dell’Egeo dove venne ritrovato nel 1902), risalente al I sec. a. C. e considerato parte di “uno strumento astronomico che rappresenterebbe il primo calcolatore ad oggi conosciuto”. Il terzo studio riguarda la “Brocchetta di Ripacandida”, un reperto archeologico proveniente da una tomba femminile conservato nel Museo di Melfi, riportante affreschi che raccontano della caduta di un meteorite sul nostro pianeta. Nel corso della serata verrà anche proiettato il documentario “Pitagora tra noi” auto prodotto dal ricercatore lucano.

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