SARÀ UN AFFARE PER LA BASILICATA RADDOPPIARE IL TETTO DEI MIGRANTI

SCANZANO JONICO. L'OPERAZIONE PORTEREBBE A UN INVESTIMENTO DI 24 MILIONI L'ANNO E A 300 POSTI DI LAVORO

POTREBBERO COSTITUIRE LA FORZA LAVORO IN EDILIZIA E IN AGRICOLTURA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.6.15

SCANZANO JONICO - “Per la Basilicata raddoppiare l'arrivo dei migranti, come proposto dal presidente Marcello Pittella, sarà un affare. L'operazione significherà un investimento di 24 milioni l'anno, 300 posti di lavoro, ed un ricasco sulle strutture abitative e dell'accoglienza. I centro storici dei paesi dell'interno sono vuoti. Di chi sono quelle case? Degli emigrati. Li riempiremo con gli immigrati. Che pagheranno l'Ici. E' una questione di economia sociale e di ripopolamento perchè noi stiamo andando verso lo spopolamento”. Lo ha detto, nudo e crudo, Pietro Simonetti, responsabile dell’Organismo di coordinamento regionale in materia di immigrati e rifugiati politici, nel corso del dibattito svoltosi nel centro jonico per la Giornata del rifugiato, istituita nel 2000 dall'Onu. Dibattito in cui sono anche intervenuti il vice ministro all'Interno, Filippo Bubbico; il sindaco Salvatore Iacobellis ed il suo collega di Sant'Arcangelo, Vincenzo Parisi; il parroco Antonio Polidoro; il presidente dell'Arci di Basilicata, Ottorino Arbia; il presidente della coop sociale Il sicomoro, Michele Plati; il dirigente della Fondazione Città della Pace, Valerio Giambersio; e l'avvocato Paolo Pesacane. Simonetti, che ha parlato in rappresentanza di Pittella, ha così spiegato la proposta che domani sarà portata in Consiglio regionale: “La Basilicata può sopportare il raddoppio dei migranti. La regione ha una situazione demografica che la porterà tra poco alla mancanza di forza lavoro in edilizia ed in agricoltura”. Insomma, i lucani non fanno più figli e le istituzioni sostituiscono le mancate nascite con gli immigrati: “Non c'è altra alternativa. Questo motivo fa il paio con la necessità dell'accoglienza. Nel mondo ci sono un milione di lucani. Perchè fuori sì e dentro no? La gente, però, è smemorata”. E quelli che si lamentano che nel Metapontino lavorano solo rumeni per pochi euro al giorno? Simonetti: “Perchè molti italiani si rifiutano di lavorare in campagna. Se non ci fossero stati i rumeni le fragole sarebbero rimaste per terra. Ed il costo di un bracciante rumeno è di circa 32 euro. Il resto va al caporale. Ci vorrebbero i trasporti giusti. E molti sindaci mi chiamano perchè vogliono un bambino con famiglia di immigrati per formare una classe. Non ho notizie, poi, di fatti delinquenziali da parte dei migranti nostri ospiti. Loro rispettano la legge più di noi ”.


IL VICE MINISTRO BUBBICO: “NO A ELETTORALISMI E EGOISMI”

PIÙ VOCI DICONO SI ALL'ACCOGLIENZA SUL TERRITORIO LUCANO

SCANZANO JONICO – Si all'accoglienza di migranti in Basilicata. Lo hanno ribadito il neo sindaco di Sant'Arcangelo, Vincenzo Parisi (Azione Comune); quello di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis (Pd); ed il vice ministro agli Interni, Filippo Bubbico (Pd). Parisi: “Continueremo nel progetto “Città della pace” riservandoci un pò di riflessione. Da noi ci sono 25 persone. Ci vuole impegno per veicolare la conoscenza sugli arrivi. Ma non ci sono state criticità”. Iacobellis, dal canto suo, ha promesso di ultimare un'ala del Centro di formazione della “Città” in costruzione a Terzo Cavone “entro la prossima primavera”. E Bubbico: “No agli elettoralismi e agli egoismi. I grandi Paesi non si comportano così. La via politica è l'unica in grado di dare sicurezza con costi molto più ridotti che non quelli per guerre e conflitti. La Regione ha fatto bene a chiedere il raddoppio degli immigrati”.