giovedì 2 luglio 2015

IL SINDACO DI POLICORO, LEONE: “PIOVERANNO AUTORIZZAZIONI". ED ANNUNCIA LO SCIOPERO DELLA FAME

PETROLIO. ASSALTO AL MAR JONIO

IL PRIMO CITTADINO DELUSO DALL'INCONTRO DI ROMA: “SONO DEPRESSO”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 2.7.15
 
Comuni anti trivelle a Policoro il 17.12.2012
“Sono depresso. E' andata male. A breve potrebbero piovere decine di autorizzazioni alla ricerca di idrocarburi nello Jonio. E buona parte della classe politica italiana è venduta agli interessi delle compagnie petrolifere”. Sono durissime le prime dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Policoro, Rocco Leone, dopo l'incontro di Roma, al ministero dell'ambiente, con il sottosegretario Silvia Velo. Summit in cui il primo cittadino ha preso parte con l'assessore regionale all'ambiente Aldo Berlinguer, l'assessore del comune di Taranto Gionatan Scasciamacchia e quello di Rossano Calabro (CS) Rodolfo Alfieri Esponenti di 4 enti locali di 3 regioni, Puglia, Basilicata e Calabria, di diversa appartenenza politica ma uniti nella richiesta di revoca dell'autorizzazione rilasciata dal Governo alla Enel Longanesi developments srl per la ricerca di idrocarburi nel Golfo di Taranto. Richiesta respinta. Il nostro interlocutore ha attaccato: “Che parte della politica nazionale sia venduta ai petrolieri si evince dal fatto che una proposta di legge sul divieto della tecnica del'Air gun nella ricerca presentata al Senato è stata affossata alla Camera. Ed al ministero c'era un collaboratore del sottosegretario che, sottovoce, ci ha invitati a vedere i suoi studi sul pericolo per la fauna ittica ed i sonar dei cetacei dall'esplosione di bombe di aria compressa sotto ai fondali. Ma non ha avuto il coraggio di dirlo a voce alta. Il sottosegretario, poi, ha girato attorno al fatto che autorizzare una ricerca non significa autorizzare la coltivazione di un giacimento. Insomma, ha risposto picche alle nostre richieste”. Che fare? Leone: “ I parlamentari di Puglia, Basilicata e Calabria debbono avviare un'azione di protesta verso il premier Matteo Renzi. Ed occorre una Conferenza Stato - Regioni sulla questione petrolio. Vanno presentati, inoltre, i ricorsi al Tar del Lazio contro l'autorizzazione alla Enel Longanesi”. Altrimenti? “Non ci resterà che chiamare il popolo alla lotta”. Insomma, un'altra Scanzano, la battaglia del 2003 contro il deposito di scorie nucleari, si profila all'orizzonte.

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