domenica 5 luglio 2015

LEONE “AFFAMATO" DALLE TRIVELLE. MA STOP ALLO SCIOPERO DELLA FAME ALLE 19.30

PETROLIO. LE MIRE SULLO JONIO

IL SINDACO DI POLICORO: “MEGLIO MORIRE COMBATTENDO CHE DI PETROLIO”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 5.7.15


Meglio morire combattendo che affogato dal petrolio. Un sindaco deve difendere il suo territorio anche a rischio della sua vita”. Lo ha detto il primo cittadino di Policoro, Rocco Leone (FI), sofferente di cuore, dalle 8 di ieri in sciopero della fame ad oltranza contro il rilascio da parte del Governo guidato da Matteo Renzi della prima autorizzazione a ricercare idrocarburi nel Golfo di Taranto “con la tecnica assassina di cetacei dell'Air gun”. Solidarietà al primo cittadino dagli operatori turistici e dagli ambientalisti presenti. E l'assessore regionale all'ambiente, Aldo Berlinguer, ha rivelato che venerdì scorso una lettera dei tre presidenti delle Regioni Basilicata, Marcello Pittella, Puglia, Michele Emiliano, e Calabria, Mario Oliverio, è stata indirizzata al ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, per un incontro urgente. Ma andiamo con ordine. “Dopo l'incontro di Roma con il sottosegretario all'ambiente Silvia Velo – ha spiegato Leone - con Berlinguer, l'assessore di Taranto Gionatan Scasciamacchia e quello di Rossano Calabro (CS) Rodolfo Alfieri, ho capito che il Governo ci sta preparando un bel “capotto”. Un'autorizzazione alla ricerca di idrocarburi nello Jonio è stata già concessa. Ne seguiranno decine. Il passo successivo sarà la coltivazione dei giacimenti. La mia protesta nasce da qui. Renzi trivelli l'Isola del Giglio. Andrò avanti sino a quando i parlamentari lucani non otterranno un decreto contro l'Air gun ed una conferenza Stato – Regioni che affermi l'autonomia dei territori a programmare lo sviluppo. Non vogliamo più Taranto, Valbasento, Crotone, Bagnoli. Deve crescere una marea montante contro il disastro che ci stanno catapultando addosso”. Presenti in municipio alcuni operatori turistici ed ambientalisti. Salvatore Lorusso è il presidente dell'associazione Policoro Turistica: “Solidarietà al sindaco Leone. Le trivelle nello Jonio sono negative al 1000 per 1000, uno scempio. Estrarre petrolio dal mare significherà violentare la natura senza provocare sviluppo”. E Gianpaolo Farina, dalle associazioni Cova contro e Medici per l'ambiente, ha aggiunto: “Noi, come movimenti No triv ci incontriamo ma siamo anche destrutturati. Scanzano ha dimostrato che la mancanza di strutturazione in presenza di unità di intenti può portare al successo insieme alle istituzioni. Spero che l'iniziativa di Leone sia utile alla comunità”. Assente a Policoro ma raggiunto al telefono l'assessore Berlinguer ha invitato, bonariamente, Leone “a non debilitarsi molto. Abbiamo bisogno di lui in forze. Il fronte dei sindaci, però, sia unito. Siamo andati a Roma insieme per mantenere un fronte comune di tre regioni. Ed una lettera dei tre presidenti di Basilicata, Puglia e Calabria, per un incontro è stata inoltrata al ministro Guidi. Adiremo anche la via giudiziaria. Serve una posizione unica dei sindaci jonici per ottenere ciò che ci interessa. Anche per la Regione Basilicata le trivelle nel golfo di Taranto non passeranno”. Poi, alle 19.30, dopo l'incontro col presidente della Regione, Marcello Pittella, lo stop allo sciopero della fame. Tutti i particolari della sospensione sulla Gazzetta del mezzogiorno di domani.

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