venerdì 17 luglio 2015

NO ALLE TRIVELLE. POLICORO FUTURO E NOSCORIE TRISAIA CHIEDONO ORDINANZE A COMUNE E REGIONE CHE VIETINO LE ESTRAZIONI PETROLIFERE

LEONE: “MA I PARLAMENTARI DA CHE PARTE STANNO?”

IL SINDACO ANCORA ALL'ATTACCO DOPO IL FLOP DELLA MANIFESTAZIONE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17.7.15

POLICORO – Scalpore per gli esiti della contestatissima manifestazione anti trivelle nello Jonio di mercoledì voluta dal sindaco Rocco Leone (FI) e sostenuta dal presidente della Regione, Marcello Pittella, con la partecipazione dei governatori di Puglia, Michele Emiliano, e Calabria, Mario Oliverio. Tutti e tre del Pd. E dopo la “doccia gelata” del ministro dello sviluppo economico Federica Guidi che nel pomeriggio dello stesso giorno, alla Camera, ha spiegato che il Governo Renzi intende proseguire con il programma di trivellazioni del Golfo di Taranto. “Un colossale insuccesso – ha dichiarato il consigliere comunale Gianni Di Pierri (Policoro Futuro) in riferimento a quanto accaduto sul lungomare - poichè a dispetto delle migliaia di manifestanti attesi vi erano poche decine di persone e svariate centinaia di pacifici “contro manifestanti” oltre alle forze dell'ordine”. Dalle considerazioni, la proposta: “Leone emani una ordinanza di precauzione ordinando il divieto di ogni attività di ricerca di idrocarburi nel proprio territorio e nel bacino jonico antistante”. Una ordinanza che Felice Santarcangelo, portavoce di Noscorie Trisaia, ha chiesto di adottare da parte di “Regione e Comuni fermando le trivelle in terra ed in mare”. L'avv. Giovanna Bellizzi, di Mediterraneo No triv, dal canto suo, ha contestato le asserzioni del ministro Guidi “sulla compatibilità della ricerca con air – guns con il turismo e sulla non pericolosità per i cetacei. Peccato che l'Ispra con una recente relazione dica l'esatto contrario. Forse Guidi non ha letto la relazione dell'Ispra o non ne ha compreso il contenuto”. Giuseppe Potenza, della Dc – Libertas, intanto, ha invitato “a superare lo strappo tra Regione e cittadini sul petrolio come manifestatosi a Policoro”. Il M5S, invece, con il consigliere regionale Gianni Leggieri, ha elencato le sue proposte: “Approvazione di una commissione di inchiesta sulle estrazioni in Val d’Agri; obbligo di sottoscrizione di una polizza fidejussoria per i soggetti che svolgono attività a rischio inquinamento; accelerazione della istituzione del Parco del Vulture; approvazione della pdl che il Movimento depositerà sulla Valutazione di impatto sanitario; sostegno alla proposta referendaria di abrogazione dell’articolo 35 della legge 22 giugno 2012 n. 83”. Il sindaco Leone, infine, ha chiesto: “I parlamentari lucani da che parte stanno? Dopo gli impegni precisi anti trivelle nello Jonio di Pittella, Oliverio ed Emiliano, mi chiedo quale sia la posizione dei nostri parlamentari che hanno il potere e il dovere di fermare lo scempio”.


LA RICHIESTA DI RETE IMPRESE A RENZI

“PIÙ TUTELE PER IL TURISMO”

POLICORO - “Le imprese turistiche operanti nella provincia di Matera sono preoccupate dalle continue voci che vedono il mar Jonio interessato alle trivellazioni petrolifere”. Lo hanno fatto sapere le aziende aderenti a Rete Imprese Italia che hanno anche chiesto al Governo Renzi “più tutele per continuare ad operare in un settore, il turismo, che sta ancora attraversando una fase di recessione economica. Il Materano è già penalizzato da decenni di trivellazioni e stoccaggi di scorie radioattive, per cui le trivellazioni del fondale marino finirebbero per far perdere il fascino che le nostre coste conservano a danno delle economie di centinaia e centinaia di imprese che sperano nell'inizio di una fase economica positiva”. Questa sera, intanto, nella sede del Pd, i Circoli del Metapontino illustreranno alla stampa le proprie proposte politiche in merito alle trivellazioni nello Jonio.

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