martedì 7 luglio 2015

SCANZANO JONICO. TENTATO OMICIDIO PER UN PUGNO DI EURO

SPARI AL “CLUB 106”. SABATO NOTTE VIOLENTO

L'ACCUSA: HA SPARATO IL FIGLIO DI UN NOTO PREGIUDICATO DELL'AREA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.7.15


Sarebbe stata una richiesta di qualche centinaio di euro non soddisfatta il movente del tentato omicidio di Pierluigi Sinisgalli consumatosi nella notte tra sabato e domenica. Soldi che uno dei tre aggressori, quello che ha sparato, sosteneva in qualche modo di avanzare dalla vittima. E' quanto emerge dalle indagini che, al momento, hanno portato al fermo di tre persone in attesa di convalida. I tre, a quanto trapela dal riserbo degli investigatori, avrebbero confermato di essere le persone riprese dalle telecamere di sorveglianza e si sarebbe anche chiarito chi dei tre materialmente ha fatto fuoco. Si tratta di due uomini e di una donna tutti della zona, e uno, il presunto sparatore, sarebbe in stretti legami di parentela con un noto pregiudicato locale. Più defilati sarebbero i ruoli degli altri due in una vicenda che, nel suo complesso, viene ritenuta non un piano criminale ma una situazione sfuggita di mano. La parola ora è al pubblico ministero del tribunale di Matera, Annafranca Ventricelli, che dovrà convalidare i due fermi e verificare la posizione del terzo componente del gruppo. Insomma, dopo le risultanze investigative, si attendono quelle giudiziarie sul sanguinario gesto criminale che ha scosso, ancora una volta, il centro del Metapontino. Tutti gli uomini del Commissariato di pubblica sicurezza di Policoro, coadiuvati da personale della Squadra mobile e della Sezione scientifica giunti apposta da Matera, hanno trascorso molte ore ad ascoltare testimoni, raccogliendo prove concrete a carico delle persone ritenute da subito indiziate di delitto. E' stato il dirigente del Commissariato di Pisticci, il commissario capo Gianni Albano, che a scavalco, sta reggendo anche il Commissariato di Policoro, ad aver portato a conclusione la complessa attività di attività di indagine, rintracciando le tre persone ritenute responsabili. Di tutta l'attività sarà reso conto all'opinione pubblica se l'autorità giudiziaria condividerà i risultati della attività investigativa. É stato lo stesso pm di turno Ventricelli a seguire a Scanzano Jonico e Policoro tutta l'inchiesta, coordinando il lavoro della Polizia affinché si portasse a termine un prodotto investigativo solido e indiscutibile. Vanno definiti, però, ancora i ruoli di ognuna delle tre persone coinvolte nel caso ed il movente che ne è alla base. Su questi aspetti si sta continuando a lavorare. Non resta che attendere. Sinisgalli, intanto, è ancora in stato di coma farmacologico nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Policoro. La prognosi per lui, dopo un difficile intervento durato 4 ore da parte dell'equipe chirurgica guidata dal primario Vincenzo Sassone, rimane riservata. Al 37enne ferito è stata asportata la milza. Ovviamente, investigatori ed inquirenti si attendono “lumi” sulla vicenda anche dalla sua testimonianza diretta. Un miracolo gli avrebbe salvato la vita. Il proiettile, uno soltanto, che ha colpito il titolare – gestore del “Club 106” è entrato dalla parte anteriore sinistra del torace ed ha assunto una direzione dall'alto verso il basso uscendo dalla schiena. Se avesse proseguito la sua corsa orizzontalmente o dal basso verso l'altro per Sinisgallli non ci sarebbe stato più nulla da fare.

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