sabato 2 luglio 2016

REPORTAGE. BORGO E LIDO A METAPONTO TRA DEGRADO ED ABBANDONO

SCENE DA INCUBO: ERBACCE, MARCIAPIEDI CHE NON SONO PIÙ TALI, AIUOLE INCUSTODITE, RACCOLTA DIFFERENZIATA CHE NON TUTTI FANNO, TOPI

LE VOCI DEI RESIDENTI: “MA COME FANNO A VENIRE QUI I TURISTI?” 




Giuseppe Toma
Angelo Laurenzana e Giuseppina Ruggieri  
 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 2.7.16

METAPONTO - “Se ne avessi l'opportunità andrei via. Sicuro. Poi, come fanno i turisti a venire in questo degrado? Siamo abbandonati. Sia al Borgo sia al Lido”. Lo hanno detto, urlando, Angelo Laurenzana e la moglie, Giuseppina Ruggieri, che da 50 anni vivono nella frazione di Bernalda. Una frazione in cui siamo stati invitati a verificare le denunce di alcuni cittadini recapitate al nostro giornale. Così, giovedì scorso, attorno a mezzogiorno, siamo arrivati nella realtà turistica che dovrebbe essere quella “principe” dello Jonio lucano. Ed abbiamo iniziato il nostro tour accompagnati da Giuseppe Toma, altro residente nel Borgo, dalla strada antistante il Museo nazionale. Le erbacce ai lati dei marciapiedi non si contano. Ed i marciapiedi non sono più tali: sconnessi, con le mattonelle venute vie. Impossibile camminarci su. Le aiuole, poi, sono incustodite. Anche quelle davanti alla chiesa. Altre sono un accumulo di erbacce incolte. Laurenzana e Ruggieri: “Siamo incazzati neri. Nessuna ombra di pulizia. Magari verranno attorno al 10 agosto, per la festa di San Leone. Ci sentiamo abbandonati. Non sappiamo se c'è un assessore delegato o quanto meno non si vede in giro. Ed alla delegazione comunale non viene mai nessuno. La raccolta differenziata dei rifuti c'è chi la fa e chi no. Perchè non fanno le multe per non vedere più immondizia buttata via? Qui dobbiamo stare attenti ai serpenti ed ai ratti. C'è un locale abbandonato nel pieno centro del Borgo dove dovevano fare una fabbrica di pellet. I ratti abbondano. E noi paghiamo le tasse. Al Lido è uguale. Un disastro”. Ovviamente, siamo andati anche al Lido. “Quardi – ha detto Toma – questa è un'area pic nic all'ingresso della città turistica. E' in completo abbandono. Così, le erbacce lungo la pista ciclabile non vengono tagliate. Ed escono serpenti. Il lungomare, di notte, non ha quasi pubblica illuminazione. I lampioni funzionano si e no al 50%”. Intanto, abbiamo girato per le strade di quella che una volta era definita “la spiaggia degli dei”. In molti tratti l'asfalto è sconnesso. Le aiuole non sono belle a vedersi come quelle delle località turistiche di moda. E, quando ci siamo affacciati sull'arenile, nella piazza con la statua di Alessidamo, abbiamo fotografato un cumulo di materiale di pulizia poco distante dagli ombrelloni. Alle 13. “I turisti – ha concluso Toma – ci chiedono del perché questa realtà è in questo stato di abbandono. E noi restiamo senza parole”. Forse del problema Metaponto dovrebbe farsi carico, di concerto col Comune, la Regione Basilicata, con un finanziamento speciale.


IL SINDACO TATARANNO: “RISOLVEREMO TUTTI I PROBLEMI SEGNALATI

Al cittadino che vorrebbe andar via dico che gli faremo cambiare idea. Già abbiamo fatto tanto. Ma a breve risolveremo tutti i problemi segnalati dai residenti”. Lo ha detto il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, quando gli abbiamo chiesto “lumi” sull'abbandono che avevano verificato nel nostro tour a Metaponto. “Quest'anno – ha detto Tataranno – la raccolta differenziata dei rifiuti funziona. La scorsa estate c'erano discariche a cielo aperto ed incendi di spazzatura. Per il verde abbiamo fatto due gare d'appalto ed a Pasqua Metaponto era ben mantenuta. L'area pic nic è privata ma ne ordineremo la pulizia. L'immondizia sulla spiaggia era lì temporaneamente. Domani non ci sarà più. E per la pubblica illuminazione abbiamo appaltato ad una ditta le nuove lampade. Le monteremo appena arriveranno. I marciapiedi sono così da anni ma noi abbiamo tagliato i pini che erano la causa della distruzione. Ci vorrà una finanziamento ad hoc come per i manti stradali. Ma al Lido abbiamo rifatto viale Jonio. Il problema delle erbacce? Lo risolveremo presto. Magari con un diserbante”.

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