SCENE DA
INCUBO: ERBACCE, MARCIAPIEDI CHE NON SONO PIÙ TALI, AIUOLE
INCUSTODITE, RACCOLTA DIFFERENZIATA CHE NON TUTTI FANNO, TOPI
LE VOCI DEI
RESIDENTI: “MA COME FANNO A VENIRE QUI I TURISTI?”
Giuseppe Toma |
Angelo Laurenzana e Giuseppina Ruggieri |
LA GAZZETTA
DEL MEZZOGIORNO 2.7.16
METAPONTO - “Se ne avessi l'opportunità andrei via. Sicuro. Poi, come fanno i
turisti a venire in questo degrado? Siamo abbandonati. Sia al Borgo
sia al Lido”. Lo hanno detto, urlando, Angelo Laurenzana e la
moglie, Giuseppina Ruggieri, che da 50 anni vivono nella frazione di
Bernalda. Una frazione in cui siamo stati invitati a verificare le
denunce di alcuni cittadini recapitate al nostro giornale. Così,
giovedì scorso, attorno a mezzogiorno, siamo arrivati nella realtà
turistica che dovrebbe essere quella “principe” dello Jonio
lucano. Ed abbiamo iniziato il nostro tour accompagnati da Giuseppe
Toma, altro residente nel Borgo, dalla strada antistante il Museo
nazionale. Le erbacce ai lati dei marciapiedi non si contano. Ed i
marciapiedi non sono più tali: sconnessi, con le mattonelle venute
vie. Impossibile camminarci su. Le aiuole, poi, sono incustodite.
Anche quelle davanti alla chiesa. Altre sono un accumulo di erbacce
incolte. Laurenzana e Ruggieri: “Siamo incazzati neri. Nessuna
ombra di pulizia. Magari verranno attorno al 10 agosto, per la festa
di San Leone. Ci sentiamo abbandonati. Non sappiamo se c'è un
assessore delegato o quanto meno non si vede in giro. Ed alla
delegazione comunale non viene mai nessuno. La raccolta differenziata
dei rifuti c'è chi la fa e chi no. Perchè non fanno le multe per
non vedere più immondizia buttata via? Qui dobbiamo stare attenti ai
serpenti ed ai ratti. C'è un locale abbandonato nel pieno centro del
Borgo dove dovevano fare una fabbrica di pellet. I ratti abbondano. E
noi paghiamo le tasse. Al Lido è uguale. Un disastro”. Ovviamente,
siamo andati anche al Lido. “Quardi – ha detto Toma – questa è
un'area pic nic all'ingresso della città turistica. E' in completo
abbandono. Così, le erbacce lungo la pista ciclabile non vengono
tagliate. Ed escono serpenti. Il lungomare, di notte, non ha quasi
pubblica illuminazione. I lampioni funzionano si e no al 50%”.
Intanto, abbiamo girato per le strade di quella che una volta era
definita “la spiaggia degli dei”. In molti tratti l'asfalto è
sconnesso. Le aiuole non sono belle a vedersi come quelle delle
località turistiche di moda. E, quando ci siamo affacciati
sull'arenile, nella piazza con la statua di Alessidamo, abbiamo
fotografato un cumulo di materiale di pulizia poco distante dagli
ombrelloni. Alle 13. “I turisti – ha concluso Toma – ci
chiedono del perché questa realtà è in questo stato di abbandono.
E noi restiamo senza parole”. Forse del problema Metaponto dovrebbe
farsi carico, di concerto col Comune, la Regione Basilicata, con un
finanziamento speciale.
“Al
cittadino che vorrebbe andar via dico che gli faremo cambiare idea.
Già abbiamo fatto tanto. Ma a breve risolveremo tutti i problemi
segnalati dai residenti”. Lo ha detto il sindaco di Bernalda,
Domenico Tataranno, quando gli abbiamo chiesto “lumi”
sull'abbandono che avevano verificato nel nostro tour a Metaponto.
“Quest'anno – ha detto Tataranno – la raccolta differenziata
dei rifiuti funziona. La scorsa estate c'erano discariche a cielo
aperto ed incendi di spazzatura. Per il verde abbiamo fatto due gare
d'appalto ed a Pasqua Metaponto era ben mantenuta. L'area pic nic è
privata ma ne ordineremo la pulizia. L'immondizia sulla spiaggia era
lì temporaneamente. Domani non ci sarà più. E per la pubblica
illuminazione abbiamo appaltato ad una ditta le nuove lampade. Le
monteremo appena arriveranno. I marciapiedi sono così da anni ma noi
abbiamo tagliato i pini che erano la causa della distruzione. Ci
vorrà una finanziamento ad hoc come per i manti stradali. Ma al Lido
abbiamo rifatto viale Jonio. Il problema delle erbacce? Lo
risolveremo presto. Magari con un diserbante”.
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