DA CINQUE ANNI GIORGIO FINA
COSTRUISCE IL SUO “RIFUGIO” LONTANO DALLE FOLLE ESTIVE. PERCHÉ? LA RISPOSTA È
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La prima immagine che viene alla mente quando ci si imbatte, passeggiando sulla spiaggia di Scanzano Jonico, per la precisione a circa un chilometro tra i lidi di Terzo Madonna e di Bufaloria, in perfetta solitudine, è quella della baracca di Robinson, il protagonista di “Robinson Crusoe”, il romanzo di Daniel Defoe. E lui, il costruttore del singolare manufatto, accetta il, forse irriverente, paragone. Lui è Giorgio Fina, dipendente del ministero della pubblica istruzione, con lavoro nel centro del Metapontino da anni. Così, da cinque estati, fedele al motto “meglio soli che male accompagnati”, ha preso l’iniziativa di costruirsi il suo “rifugio” lontano dai clamori delle folle ferragostane. “All’inizio di agosto arrivo qui - ha detto Giorgio - rigorosamente in bicicletta, e costruisco la mia baracca. Usando tutti materiali autoctoni, reperiti sul posto: tronchi, legna, canne, arbusti. Ogni anno cerco di migliorarmi. Resto sino alla sera e alla fine delle vacanze, fin quando il clima lo permette. Perché lo faccio? Perché mi piace star qui coi miei pensieri a meditare, in solitudine”. La baracca di Giorgio del 2023, però, è quella meglio riuscita. Ma è proprio vero che rimane un mese circa in perfetta solitudine? “Veramente, no. Quasi tutti quelli che passano da qui vogliono scattare foto con la capanna e con me. Qualcuno viene apposta per vederla. E’ una attrazione. Ed io sono contento”. Ma, abbiamo scherzato, la licenza edilizia ce l’ha? Non vorremmo che qualcuno legga questo servizio e le mandi l’ordinanza di demolizione… La risposta: “La licenza ce l’abbiamo per diritto di nascita. Tuttavia, nel caso, le Fosse Ardeatine sono pronte per me. Non ho nulla da perdere”. Giorgio Fina, tuttavia, ha, come suol dirsi, il “piede leggero”. Aspetta il trasferimento al suo paese di origine, San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto. Nel caso, chi costruirà la “baracca di Robinson” al lido di Scanzano Jonico? “Io – ha concluso - l’avrò sempre nella mia mente. Non la dimenticherò mai”.
