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venerdì 31 ottobre 2025

METEO ITALIA. NUOVA PERTURBAZIONE NEL WEEKEND DI OGNISSANTI. QUALI REGIONI SONO A RISCHIO PIOGGIA

 

Previsioni meteo per il fine settimana di inizio novembre. Ecco le previsioni del sito specializzato 3bmeteo.com.

Il mese di novembre inizierà con la pioggia su alcune regioni e con temperature sopra media su gran parte della Penisola. Entrambe le condizioni saranno determinate dalla risalita di correnti molto miti dal nord Africa che entreranno in contrasto con correnti più fresche di matrice atlantica collegate ad un vortice sul nord Europa. Nel contempo si assisterà anche al definitivo allontanamento del minimo di bassa pressione che sta portando maltempo sulle regioni meridionali. Vediamo allora come andranno queste due giornate.

METEO SABATO OGNISSANTI - Nord, nuvoloso con poche aperture, più probabili sulle zone alpine. Qualche debole pioggia è attesa sulla Liguria e qui e la sui settori prealpini e pedemontani, occasionalmente anche l'alta pianura padana. In nottata rovesci sulla Liguria. Centro, nuvoloso sull'alta Toscana con qualche isolata pioggia o pioviggine, più soleggiato altrove. Sud, variabilità e qualche residuo piovasco tra Sicilia e Calabria, soprattutto ionica. Più soleggiato altrove. Temperature in aumento. Venti che si dispongono dai quadranti meridionali. Mari mossi.

METEO DOMENICA - Nord, molto nuvoloso o coperto con piogge e temporali, localmente a carattere intenso, tendenza a schiarite dal pomeriggio su Piemonte e ponente ligure. Centro, nubi in aumento sull'area tirrenica con piogge in intensificazione serale sull'alta Toscana, poco nuvoloso altrove. Sud, nubi in aumento in Sardegna ma con scarsi fenomeni, nubi in arrivo sull'area tirrenica ma senza piogge significative. Residua variabilità tra Sicilia orientale e Calabria ionica. Più sole sull'Adriatico. Temperature stabili o in ulteriore lieve aumento. Venti meridionali. Mari mossi.

 

REGIONE BASILICATA. IL PASTICCIACCIO DEL CONGUAGLIO DEL BONUS GAS DA RESTITUIRE. FEDERCONSUMATORI: “LE BOLLETTE RECAPITATE DALLE COMPAGNIE STANNO GENERANDO FORTE PREOCCUPAZIONE TRA GLI UTENTI". COSA FARE? TUTTI I CONSIGLI DELL'ASSOCIAZIONE SINDACALE


FOTO ILSALVAGENTE.IT
 
Comunicato sindacale inviatoci da Michele Catalano, della Federconsumatori Basilicata, avente per oggetto “Contestazione conguagli Bonus Gas – Diffida alle società di vendita”.

Federconsumatori Basilicata intende informare con fermezza e chiarezza tutti i cittadini coinvolti nella grave e inaccettabile vicenda dei conguagli richiesti dalle compagnie di distribuzione del gas in relazione al cosiddetto “Bonus gas”. Le bollette recapitate in queste settimane, contenenti importi inattesi e spesso ingiustificati, stanno generando un clima di forte preoccupazione e disorientamento tra gli utenti, già provati da una congiuntura economica difficile e da un sistema tariffario sempre più opaco.

La nostra Associazione, da sempre impegnata nella tutela dei diritti dei consumatori, ha già provveduto a inoltrare formali reclami alle società di vendita e a contestare le fatture che riportano conguagli non trasparenti, privi di adeguata giustificazione e comunicazione preventiva. Tuttavia, non avendo ricevuto alcun riscontro soddisfacente, né chiarimenti puntuali da parte delle aziende coinvolte, riteniamo doveroso procedere con maggiore determinazione.

Abbiamo pertanto conferito mandato al legale dell’Associazione affinché possa diffidare formalmente le società di vendita e intimare loro di fornire, senza ulteriori indugi, tutti i chiarimenti necessari in merito agli importi richiesti, alle modalità di calcolo adottate e alla legittimità delle richieste avanzate.

Questa situazione, che si configura come una violazione dei principi di trasparenza, correttezza e buona fede contrattuale, non può essere tollerata. I cittadini non possono essere trattati come meri destinatari passivi di bollette gonfiate, né possono essere chiamati a pagare somme non dovute senza alcuna possibilità di verifica o contraddittorio.

Invitiamo pertanto tutti gli associati a NON procedere al pagamento degli importi contestati e ad attendere le comunicazioni ufficiali che Federconsumatori Basilicata provvederà a fornire nei prossimi giorni, a seguito delle azioni legali intraprese.

Inoltre, chiediamo a tutti coloro che abbiano ricevuto comunicazioni dalle compagnie di distribuzione contenenti:

- l’indicazione dell’importo del conguaglio richiesto,

- l’invito ad aderire a una rateizzazione dell’importo stesso, 

di inviarci copia della documentazione ricevuta, così da poter integrare il materiale utile alla contestazione collettiva e rafforzare la nostra azione legale.

Questa battaglia non è solo una questione di bollette: è una questione di dignità, equità e rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini. Federconsumatori Basilicata non intende arretrare di fronte a pratiche scorrette e vessatorie, e continuerà a difendere con forza e determinazione gli interessi degli utenti, anche ricorrendo alle sedi giudiziarie competenti.

Non siete soli. Siamo al vostro fianco.

FEDERCONSUMATORI BASILICATA

PER APPROFONDIRE

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - MERCOLEDÌ 27 AGOSTO 2025

BASILICATA. REBUS CONGUAGLI BONUS GAS. LA “VIA DI FUGA” DELLA FEDERCONSUMATORI: “SE SONO TRASCORSI DUE ANNI SI PUÒ ECCEPIRE L’AVVENUTA PRESCRIZIONE”. MA A CHI RIVOLGERSI PER INFORMAZIONI? TUTTI I CONTATTI DEI DUE SPORTELLI GRATUITI MESSI A DISPOSIZIONE DEGLI UTENTI. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/08/basilicata-rebus-conguagli-bonus-gas-la.html


MICHELE CATALANO

CRISI IDRICA. MALA TEMPORA CURRUNT. VERSO SOSPENSIONI DELL’EROGAZIONE TEMPORANEE E NOTTURNE IN BASILICATA. LO HA COMUNICATO ACQUEDOTTO LUCANO AI SINDACI DELL’AREA DI MATERA – MONTESCAGLIOSO, ALTO BRADANO E VULTURE-MELFESE

 

Sospensioni temporanee e notturne dell'erogazione idrica potrebbero rendersi necessarie "già nei prossimi giorni" per una decina di Comuni lucani, tra cui la città di Matera. Lo ha reso noto l’agenzia Ansa specificando che in merito “una comunicazione è stata fatta da Acquedotto lucano ai primi cittadini del Vulture-Melfese, dell'Alto Bradano e dall'area di Matera e Montescaglioso perché a seguito della progressiva riduzione delle disponibilità delle dighe del Sinni e del Pertusillo e stante la grave carenza degli apporti dalle sorgenti campane, Acquedotto Pugliese ha attivato interventi di regolazione delle portate e rimodulazione delle assegnazioni tra le sub-distribuzioni lucane. In particolare, "si sono rese indispensabili riduzioni dei volumi disponibili già dallo scorso 20 ottobre, per un totale di 60 l/s, distribuite nelle aree del Vulture-Melfese e dell'Alto Bradano, di Matera e di Montescaglioso (schemi idrici alimentati da forniture di Aqp)".

Le sospensioni potrebbero essere necessarie "considerando che Acquedotto Lucano non dispone della possibilità di attingere da ulteriori risorse locali in queste zone".
Le misure "che potranno essere adottate - è scritto nella comunicazione inviata ai sindaci - avranno anche carattere preventivo, qualora il trend negativo delle condizioni meteorologiche dovesse perdurare. La necessità di interruzioni programmate per gli schemi sopra indicati si inserisce in una situazione di criticità che interessa tutto il territorio regionale". Negli ultimi mesi, infatti, si è registrato un significativo abbassamento dei contributi sorgentizi, accompagnato da un deficit negli accumuli idrici. Le principali riserve, sia interne (le dighe di Monte Cotugno e del Pertusillo) sia esterne (diga di Conza in Campania), mostrano livelli di invaso estremamente ridotti, raggiungendo valori che destano seria preoccupazione. Il quadro attuale è aggravato dall'assenza di precipitazioni e, in particolare, dai ridotti fenomeni nevosi, che negli ultimi anni hanno inciso negativamente sulle captazioni sorgentizie come per le sorgenti dell'Alta Val d'Agri e del gruppo Frida, che hanno raggiunto minimi storici o come per le sorgenti campane (Caposele e Cassano Irpino) che sono essenziali per l'approvvigionamento delle aree del Vulture e dell'Alto Bradano". 

SCANZANO JONICO (MT). PIOVE? E LA VIABILITÀ STATALE, 106 JONICA E VAL D’AGRI, VA IN TILT. IL VIDEO

 

SCANZANO JONICO (MT) – Piove? E la viabilità statale, Jonica e Val d’Agri, va in tilt. In particolare nel pomeriggio di oggi si sono allagati il sottopasso dell’ultima statale, nell’area dello svincolo proprio con la 106, ed il tratto in avvallamento tra la galleria e lo svincolo Scanzano Nord della Jonica. Si tratta dei punti più bassi degli assi viari di competenza Anas che vanno in sofferenza dopo una pioggia, come dire, sostenuta. Nel primo caso, al sottopasso della Val d’Agri sono intervenuti anche i Vigili del fuoco, attorno alle ore 16, per liberare un mezzo che era rimasto bloccato dall’acqua. La situazione è monitorata costantemente, tuttavia, dall’assessore municipale alla Protezione civile, Francesco Puppio. 

IL VIDEO 

RACCORDO STATALE 7 - BASENTANA. INCIDENTE STRADALE. TRE MEZZI COINVOLTI. TRE FERITI TRASPORTATI IN OSPEDALE, UNO IN CODICE ROSSO CON ELIAMBULANZA. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE

  

Incidente stradale sul raccordo tra la Strada statale 7 e la Basentana, attorno alle ore 14.45. Lo scontro tra tre mezzi in transito, un furgone, un pulmino ed una Fiat Panda, è avvenuto in un tratto oggetto di lavori di ammodernamento nei pressi del ponte sul fiume Basento. Un ferito è stato trasportato con eliambulanza in codice rosso all’ospedale di Matera. Altri due feriti, in codice giallo, sono stati anche loro trasportati, in autoambulanza, al pronto soccorso del Madonna delle Grazie. Sul posto anche i vigili del fuoco ed i carabinieri. La strada è attualmente interdetta al traffico in entrambe le direzioni di marcia e sarà liberata dopo aver rimosso i mezzi incidentati dalla carreggiata.

PROVA D’INCHIESTA. POLEMICA SENZA FINE. “SOLIDARIETA’ ALLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MELONI E CONDANNA PER IL LINGUAGGIO E I TONI USATI VERSO LA PREMIER DALLA SINDACA DI GENZANO DI LUCANIA (PZ), CERVELLINO”, DEL GOVERNATORE BARDI. MA CHIORAZZO E VIZZIELLO: “NO ALL’EPISODIO COME STRUMENTO DI LOTTA POLITICA E BASTA OFFESE ALLA PRIMA CITTADINA”. SUL CASO ANCHE GLI INTERVENTI DELL’ANCI DI BASILICATA, DELLE CONSIGLIERE REGIONALI DI M5S, ARANEO E VERRI SUL CASO ANCHE GLI INTERVENTI DELL’ANCI DI BASILICATA, DELLE CONSIGLIERE REGIONALI DI M5S, ARANEO E VERRI, E DEI CONSIGLIERI PD, CIFARELLI E LACORAZZA

 

GIORGIA MELONI E VITO BARDI (FOTO DI REPERTORIO9

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, interviene con una nota ufficiale per condannare il linguaggio e i toni usati dal sindaco di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino, in riferimento alla Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. “Le parole pronunciate dal primo cittadino sono inopportune”, ha detto Bardi. “Il dibattito politico, anche quando aspro e su temi divisivi, deve sempre svolgersi entro i confini del rispetto reciproco, specialmente quando si ricoprono ruoli istituzionali”. Bardi ha sottolineato che l’attacco personale non solo è irrispettoso verso la massima carica del Governo nazionale, ma getta anche un’ombra negativa sull’intera comunità lucana e sulla sua classe dirigente: “Non possiamo permettere che la Basilicata venga così rappresentata. La nostra regione è terra di civiltà e merita che i suoi amministratori siano all’altezza della funzione che ricoprono”. Il governatore lucano ha espresso piena solidarietà alla Presidente Meloni per l’attacco subito, ribadendo la necessità di riportare il confronto politico a un livello di serietà e responsabilità, “affinché – ha concluso Bardi – le energie siano concentrate sui problemi reali dei cittadini e non dissipate in polemiche strumentali”.

Sulla vicenda, intanto, c'è da registrare anche l'intervento di Angelo Chiorazzo e Gianni Vizziello, di Basilicata casa comune (Bcc).

Eccolo: "Un episodio che non può sovrastare una storia personale di rispetto e dedizione alle istituzioni, con un impegno quotidiano che ha spesso messo in secondo piano anche la stessa propria persona. Premesso che le Istituzioni si rispettano SEMPRE, che ogni Presidente del Consiglio rappresenta tutti gli Italiani e non solo quanti lo hanno sostenuto e che, al tempo stesso, ogni rappresentanza istituzionale è un bene di ogni cittadino e che ogni cittadino deve tutelare, per la stessa serietà istituzionale dobbiamo dire che non può una leggerezza diventare l’alibi per cacce alle streghe e regolamenti di conti". È quanto dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Chiorazzo, e il presidente del Gruppo consiliare Basilicata casa comune, Gianni Vizziello in merito alla polemica politica che sta coinvolgendo il Sindaco di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino. Le parole pronunciate dalla sindaca - sottolineano i Consiglieri regionali - alla trasmissione Prova d’inchiesta, peraltro citando quelle diventate un refrain e un meme social del governatore campano De Luca, hanno sicuramente risentito dell’aria ironica della trasmissione ma, pur sembrando avventate, rappresentano un episodio. Un episodio che non può sovrastare una storia personale di rispetto e dedizione alle istituzioni, con un impegno quotidiano che ha spesso messo in secondo piano anche la stessa propria persona. Utilizzare questa polemica come elemento di lotta politica - concludono Chiorazzo e Vizziello - dando anche la stura a un popolo di odiatori che si sta accanendo facendo la sindaca bersaglio di ogni genere di offese, è il vero segnale di un imbarbarimento che è paradossale veder mettere in atto da parte di chi lo fa invocando il rispetto di Istituzioni e persone".


SUL CASO È INTERVENUTA ANCHE L’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI (ANCI) DI BASILICATA

LA POLITICA DOVREBBE ESSERE UN'OPPORTUNITÀ PER COSTRUIRE E NON PER CREARE DIVISIONI E ALIMENTARE POLEMICHE.

Chi svolge una funzione politica di rappresentanza istituzionale dovrebbe adoperare sempre un linguaggio rispettoso della comunità che rappresenta e degli altri livelli istituzionali. Il confronto politico, pur nella vivace dialettica tra differenti punti di vista, non dovrebbe mai degenerare in un lessico non consono al ruolo delle istituzioni. Riteniamo che le recenti dichiarazioni della Sindaca di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino, nonostante manifestate in un programma di satira, non siano state fortunate e abbiano generato ulteriore confusione e tensione. Allo stesso tempo, riteniamo che le reazioni e le accuse che si sono susseguite siano andate oltre ogni limite e non abbiano contribuito a risolvere la questione in modo costruttivo. Invitiamo tutti a riflettere sull'importanza di mantenere un tono rispettoso e costruttivo nel dibattito pubblico, sia online che offlineÈ tempo di tornare a concentrarsi sui problemi reali delle nostre comunità e lavorare insieme per trovare soluzioni concrete. E soprattutto, è tempo di essere meno leoni da tastiera e più leoni sul campo, affrontando i veri problemi delle nostre comunità con determinazione e responsabilità. Solo così potremo far tornare la gente ad amare la politica, quella vera, fatta di impegno, di lavoro e di servizio per il bene comune. In quanto rappresentanti degli enti locali, è nostro dovere, anche come ANCI, garantire che la politica sia esercitata con serietà, rispetto e dedizione ai cittadini. Invitiamo tutti a riflettere su questo e a lavorare insieme per un futuro migliore per le nostre comunità, evitando quotidiane contumelie irrispettose della dignità delle persone."


E QUESTA LA DICHIARAZIONE DELLE CONSIGLIERE REGIONALI DEL M5S, ALESSIA ARANEO E VIVIANA VERRI

LA POLITICA SI UNISCA NEL CONDANNARE OGNI FORMA DI VIOLENZA VERBALE. BASTA ODIO

Nelle ultime ore si sta consumando una vicenda tanto spiacevole quanto inaccettabile perché estranea alla sana dialettica che dovrebbe connotare la politica. Ci riferiamo all’ondata di odio e insulti sessisti che sta colpendo la sindaca di Genzano Viviana Cervellino, rea di aver espresso un’opinione colorita sulla premier Giorgia Meloni.
Premesso che riteniamo che dal linguaggio politico andrebbe bandita ogni forma di turpiloquio, anche se detta con significato ironico, all’interno di un programma satirico, come in questo caso, non hanno alcuna giustificazione gli attacchi personali che sta subendo la sindaca, sintomo di un imbarbarimento dal quale la politica, tutta, dovrebbe prendere le distanze.
Per questo motivo esprimiamo solidarietà a Viviana Cervellino, auspicando che lo stesso facciano tutti gli esponenti politici, di ogni colore, compresi quanti negli scorsi giorni si sono precipitati a manifestare solidarietà alla premier Meloni, che immaginiamo intenta ad occuparsi di ben altre faccende piuttosto che interessata a beghe di bassa lega, create ad arte.
La ferocia manifestata verso la sindaca di Genzano è inaccettabile: la violenza, in qualsiasi forma essa si esplichi, verbale e non, non deve appartenere a nessuno spazio civile, sia esso sociale sia esso social. E basta accanirsi sul corpo delle donne. Nessuna di noi cerca approvazione o disapprovazione, che qualcuno se ne faccia una ragione.
È interessante notare il dispiegamento di forze di esponenti di destra a difesa della presidente Giorgia Meloni: tutti pronti a scrivere un comunicato “per Giorgia” e nessuna parola per l’odio che sta investendo la sindaca Cervellino, che pure ha commesso un errore, a cui ha fatto seguito una reazione sconsiderata.
Ah, se solo il centrodestra fosse così solerte nel prendere posizione come lo è quando si tratta di difendere la premier, forse si risolverebbe qualche problema in più per le lucane e per i lucani.


INTERVENTO CONSIGLIERI PIERO LACORAZZA E ROBERTO CIFARELLI

ANCHE IL LINGUAGGIO IN POLITICA HA VALORE, MA LA REAZIONE NON PUÒ ESSERE UN LINCIAGGIO

Siamo consapevoli che anche il linguaggio in politica ha un valore così come le reazioni non possono trasformarsi e, consapevolmente o inconsapevolmente, alimentare un linciaggio. L’episodio che ha coinvolto la Sindaca Cervellino, la quale durante una trasmissione satirica ha espresso un giudizio colorito nei confronti della Presidente del Consiglio Meloni, ha scatenato una reazione che per alcuni aspetti sembra voler alimentare il conflitto e richiamare le curve al tifo. Se serve dire che le espressioni sono state inadeguate, lo diciamo noi.
Ma permetteteci di dire qualcosa al riguardo, perché il vero tema è un altro. È l’impoverimento del linguaggio politico e la sua riduzione a strumento di intimidazione verso chi esprime dissenso. Oggi basta una parola fuori dal coro per scatenare indignazioni a comando, mentre ogni giorno si tollerano dichiarazioni ben più gravi, offensive e discriminatorie, provenienti da esponenti della stessa maggioranza di destra. Risuona ancora nelle nostre orecchie l’offesa rivolta alla sinistra: più fondamentalista di Hamas. Il linguaggio politico – concludono Lacorazza e Cifarelli – deve ritrovare il suo valore etico, ma anche la sua capacità critica. È tempo che la politica torni a confrontarsi sulle idee e sui fatti.

CHIORAZZO, A SX, E VIZZIELLO


ARANEO, A SX, E VERRI

LACORAZZA, A SX, E CIFARELLI

PINUCCIO E VIVIANA CERVELLINO