Nuovo scoop de l’Altravoce - Il quotidiano della Basilicata. Nel numero oggi in edicola è stato pubblicato l’articolo “Corte dei conti. Terzo avviso a Bardi”, con richiamo in prima pagina, a firma di Leo Amato.
Nel testo si legge: “Avrebbero causato un danno erariale pari a 273mila euro rinnovando l’incarico di direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Carlo a Giuseppe Spera, e non sancendone la decadenza dopo la bocciatura della commissione incaricata di valutare il suo operato pregresso.
E’ questa la contestazione
per cui nei giorni scorsi il sostituto procuratore regionale della Corte dei
conti, Ida Coluzzi, ha spiccato un invito a dedurre nei confronti del
governatore Vito Bardi e degli altri presunti responsabili del “buco” nelle
casse di via Verrastro. Vale a dire gli assessori dell’attuale giunta
regionale: Cosimo Latronico, Pasquale Pepe, Carmine Cicala, Laura Mongiello e
Francesco Cupparo, e i loro predecessori Francesco Fanelli, Alessandro Galella,
Michele Casino e Gerardina Sileo. Più l’attuale direttore generale del
Dipartimento sanità, Domenico Tripaldi, e i dirigenti regionali Massimo
Mancini, Emilia Piemontese e Francesco Bortolan.
Gli accertamenti sarebbero partiti da una relazione della sezione di controllo
della Corte dei conti sul bilancio 2022 della Regione”.
Il quotidiano, inoltre,
spiega che “al centro della contestazione c’è quanto compiuto a dicembre 2023
dalla Giunta regionale, rinnovando l’incarico di direttore generale di Spera
«nonostante l’assenza di valutazione» sui risultati raggiunti nel primo
triennio alla guida dell’Azienda ospedaliera regionale.
Il pm contabile sottolinea che la valutazione effettuata dal laboratorio di
management della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa sarebbe arrivata soltanto a
luglio 2024 e avrebbe sancito il «non raggiungimento dell’obiettivo
dell’equilibrio economico-finanziario e dell’obiettivo del governo dei tempi di
attesa». Oltre alla «non valutabilità» del parametro del raggiungimento di
alcuni livelli essenziali di assistenza.
Ampiamente discussi nei mesi
scorsi questi e altri rilievi anche in Consiglio regionale, creando persino
qualche fibrillazione all’interno della maggioranza. Alla fine, però, il
governatore aveva fatto scudo a Spera, accogliendo le sue contro-deduzioni in
cui si faceva riferimento soprattutto agli effetti della pandemia da covid 19,
e al boom dei prezzi dell’energia seguito all’esplosione della guerra in
Ucraina.
«Non si comprende per quale motivo (…) la giunta – che aveva incaricato un
soggetto esterno altamente qualificato per la valutazione – si faccia carico
direttamente di superare le obiezioni dell’ingegner Spera – peraltro
accogliendole tutte – in un segmento procedimentale molto complesso che attiene
proprio alla decadenza o meno del direttore». Così il pm Ida Coluzzi
nell’invito a dedurre”.
Ci sarebbe stato, inoltre, si legge nell’articolo di Amato, “il mancato raggiungimento di due obiettivi. «Delle due l’una». Prosegue il magistrato. «Se la regione ha necessità di un soggetto esterna qualificato per la valutazione (come tutti gli enti pubblici italiani che affidano ad organismi esterni indipendenti la valutazione dci propri dirigenti per assicurarne l’imparzialità), detto soggetto dovrà anche controdedurre alle contestazioni della valutazione e, solo all’esito, la Regione potrà decidere sulla decadenza o meno; se invece vi provvede direttamente la giunta viene meno la motivazione dell’affidamento all’esterno del la valutazione. La verità che in ogni caso ed inequivocabilmente emerge dalla relazione della commissione sistema di valutazione è il chiaro mancato raggiungimento di due obiettivi e, peraltro, di obiettivi prioritari non solo per da regione, me anche per il legislatore nazionale che ha normato il sistema di valutazione dei direttori delle aziende sanitarie cercando di assicurare proprio il rispetto ali quei due obiettivi mancati».
Secondo il pm contabile, quindi, la giunta regionale in carica e il direttore generale del Dipartimento salute, Tripaldi, avrebbero motivato il superamento del mancato raggiungimento degli obiettivi con «osservazioni generiche e assolutamente non pertinenti al singolo obiettivo mancato (…) Gli eventi sopravvenuti sono proprio quelli che determinano la revisione e il ridimensionamento degli obiettivi laddove siano suscettibili di condizionarne l’esito. In questo caso non è stato richiesto dal direttore, né è stata disposta dalla giunta regionale alcuna revisione/ ridimensionamento degli obiettivi nel corso del mandato del direttore. Peraltro, quando sopravviene un evento imprevedibile, si effettua una stima sulla percentuale di influenza dell’evento sull’obiettivo è si rivede il grado di raggiungimento dell’obiettivo atteso in ragione dell’evento avverso, ma non si annulla del tutto l’aspettativa di risultato come in questo caso».
Con quello oggetto dell’articolo di oggi, intanto, sono tre gli inviti a dedurre inoltrati a Bardi, assessori e dirigenti, dalla corte dei conti.
“Tra le irregolarità commesse
dai vertici della Regione, infine, viene indicato anche l’inserimento di «una
clausola risolutiva espressa impossibile» nella delibera di conferma
dell’incarico di Spera.
Quello appena notificato è il terzo invito a dedurre spiccato dalla procura
regionale della Corte dei conti nei confronti di Bardi e i suoi assessori e
dirigenti di fiducia da giugno a oggi.
Il primo è stato quello per
un presunto danno erariale da 11milioni di euro perché dopo anni di tentativi
di indire una nuova gara per il trasporto pubblico locale in Regione si
sarebbero piegati alle richieste del Cotrab, il consorzio che lo gestisce dal
2009. Riconoscendogli 10.655.535 euro in più del dovuto, secondo i pm, per
chiudere il contenzioso pregresso.
Il secondo invito a dedurre è arrivato a fine settembre, invece, e riguarda
un’ipotesi di danno erariale da 530.685,47 euro per illegittimità nelle nomine
dei direttori generali dei dipartimenti di via Verrastro”.
PER APPROFONDIRE
FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - 1 OTTOBRE 2025
REGIONE BASILICATA. LA CORTE DEI CONTI HA CHIESTO 530.685,47 EURO AL PRESIDENTE BARDI, AI SUOI ASSESSORI E A DUE DIRIGENTI. L’ACCUSA: “NOMINE DI DIRIGENTI ESTERNI SENZA RISPETTARE I VINCOLI NORMATIVI E SENZA FORNIRE ALCUNA MOTIVAZIONE”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/10/regione-basilicata-la-corte-dei-conti.html
FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - GIOVEDÌ 2 OTTOBRE 2025
REGIONE BASILICATA. LA NOMINA DEI DIRETTORI GENERALI. LA DIFESA DEL PRESIDENTE VITO BARDI DALLE ACCUSE DELLA PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI. IPOTESI DI DANNO ERARIALE DA 500MILA EURO. LE CONTESTAZIONI DELLE OPPOSIZIONI. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/10/regione-basilicata-la-nomina-dei.html .
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| LA GIUNTA BARDI IN CARICA |
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