POTENZA – Scoop de L’altravoce – Il quotidiano di Basilicata, oggi in edicola. In un articolo di prima pagina, infatti, dal titolo “Bardi guai con la Corte dei Conti”, a firma di Leo Amato, viene resa nota la richiesta da parte della procura regionale della corte dei conti della somma di 530.685,47 euro inoltrata al presidente bardi, ai suoi assessori e a due dirigenti.
Così, il quotidiano: «La
giunta regionale, dopo i rilievi sollevati dalla Corte dei conti in numero 3
decisioni di parifica, dopo l’apertura di un fascicolo da parte della Procura
regionale archiviato “con ammonimento” e dopo aver approvato una direttiva che
definisce il corretto iter amministrativo per le nomine di dirigenti esterni,
ha continuato a disporre nomine di dirigenti esterni all’amministrazione senza
rispettare affatto i vincoli normativi e senza fornire alcuna motivazione».
È questa l’accusa per cui nei giorni scorsi la procura regionale della Corte
dei conti ha notificato un invito a dedurre al governatore Vito Bardi e ai
componenti della sua giunta: Carmine Cicala (FdI), Franco Cupparo (Fi), Cosimo
Latronico (FdI), Laura Mongiello (esterna in quota Iv) e Pasquale Pepe (Lega).
Più l’ex direttore dell’ufficio Risorse umane, Alfonso Morvillo, e l’ex
direttore generale del Dipartimento presidenza, oggi alla guida del
Dipartimento informazione digitale, Michele Busciolano”.
Ed ancora: “Nel mirino del pm
Ida Coluzzi, dopo un articolo-denuncia pubblicato su La Nuova del Sud, sono
finite le nomine dei direttori generali scelti dalla giunta, su proposta del
governatore, nell’estate del 2024, e a giugno 2025.
Il sostituto procuratore generale ipotizza un danno erariale di 530.685,47 euro
che «va imputato (…) a titolo di dolo eventuale in concorso a tutta la giunta e
ai direttori che hanno sottoscritto le deliberazioni di nomina, proprio per
l’evidente intenzionalità di affidare gli incarichi desiderati accettando
consapevolmente anche di violare platealmente le norme di riferimento».
Nei prossimi giorni Bardi, gli assessori e i dirigenti coinvolti nell’inchiesta contabile potranno presentare le loro controdeduzioni. Poi il pm deciderà se archiviare il caso o formalizzare una citazione a giudizio innanzi alla Corte”.



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