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venerdì 31 ottobre 2025

BASILICATA. MALATI GRAVI COSTRETTI A PROTESTARE PER DIFENDERE DIRITTI E DIGNITÀ. AISLA DENUNCIA: “SENZA FONDO SLA SI CONDANNA ALLA SOLITUDINE CHI LOTTA PER VIVERE”. MOBILITAZIONE PUBBLICA IL 7 NOVEMBRE, A POTENZA, DAVANTI AL PALAZZO DELLA REGIONE

 

MILANO/POTENZA, 31 OTTOBRE – Ezio ha 53 anni, è lucano, vive con una tracheotomia e una PEG. La sua vita è segnata dalla SLA, una malattia implacabile che non lascia scampo. Eppure, Ezio non si arrende: venerdì 7 novembre sarà in piazza a Potenza, davanti alla sede della Regione Basilicata, per chiedere ciò che dovrebbe essere scontato: il diritto a vivere con dignità. Con lui ci saranno le altre famiglie lucane colpite dalla SLA, insieme ai volontari e ai cittadini che hanno deciso di stringersi attorno a un appello disperato ma civile. Lo ha reso noto in un comunicato stampa l’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) spiegando che la causa della mobilitazione è chiara: “Il Fondo regionale SLA non è stato ripristinato, gli assegni di cura rimangono bloccati e ridotti a 500 euro, e le cure domiciliari non hanno prospettive di rafforzamento. Da mesi più di 50 famiglie lucane vivono in un limbo di silenzio e incertezza, con promesse di dialogo e attenzione che non si sono mai concretizzate».

Secondo AISLA, quello della Regione Basilicata non è un semplice ritardo burocratico, ma una scelta politica e istituzionale.

«Non è accettabile che le persone più fragili debbano scendere in piazza per vedere riconosciuti i propri diritti — dichiara Mimmo Santomauro, referente AISLA Basilicata — ogni giorno di silenzio pesa come un torto sulla vita dei cittadini più vulnerabili».

«Abbiamo scritto, chiesto, sollecitato incontri e risposte — afferma Pina Esposito, Segretario nazionale AISLA — e nulla è arrivato. La Regione ha scelto di non decidere. Questo silenzio non è neutrale: è una precisa responsabilità politica che pesa sulle famiglie, ogni giorno.»

Dal febbraio scorso, AISLA ha inviato PEC, lettere e richieste di incontro formale con l’Assessorato alla Salute, senza mai ottenere risposte concrete. Il 15 luglio l’associazione era stata ricevuta, con promesse di attenzione mai mantenute. A settembre un nuovo appello formale era stato inviato al Presidente della Regione, gen. Vito Bardi, e all’Assessore alla Salute, Latronico, senza alcun riscontro. Ieri sera, fino all’ultimo, AISLA ha rinnovato un appello disperato al Presidente Bardi e all’Assessore Latronico: il Fondo SLA deve essere ripristinato immediatamente, con risorse stabili e adeguate.

«Ci si chiede: se una Regione non è in grado di rispondere a poco più di cinquanta famiglie, come può pensare di governare?» sottolinea AISLA. Sono cinquanta famiglie che ogni giorno lottano contro una malattia implacabile, eppure vengono ignorate, lasciate sole, costrette a rivolgersi alla piazza per vedere riconosciuto un diritto fondamentale.

«Le istituzioni parlano del diritto alla morte — dichiara Fulvia Massimelli, Presidente nazionale AISLA — ma qui c’è una comunità che sta chiedendo semplicemente di poter vivere. Chi lotta ogni giorno contro una malattia che toglie tutto non può essere lasciato indietro. La vita è il primo diritto da difendere.»

La manifestazione pacifica del 7 novembre, che si svolgerà dalle 11:00 alle 15:00 in via Vincenzo Verrastro 4 a Potenza, non è solo una protesta. È un atto di responsabilità civile, un monito morale: se lo Stato non garantisce i diritti dei cittadini fragili, è la comunità tutta a subire la sconfitta. AISLA ha informato Prefettura, Questura, ANCI Basilicata, Province di Matera e Potenza, Sindaci dei Comuni interessati, Organizzazioni Sindacali, Ordini Professionali, Forum del Terzo Settore, Università di Basilicata, Provveditorato agli Studi e Conferenza Episcopale di Basilicata.

«Saremo in piazza con Ezio e tutte le famiglie — conclude Mimmo Santomauro — per chiedere ciò che non può più essere rinviato: il ripristino immediato del Fondo SLA con risorse stabili e adeguate. La dignità non si negozia e la vita non può attendere».

AISLA invita la cittadinanza a scendere in piazza: la mobilitazione non è solo delle persone con SLA, ma di tutti coloro che credono che diritti e dignità siano sacri e inviolabili.

PER APPROFONDIRE

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - MERCOLEDÌ 10 SETTEMBRE 2025

SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA (SLA). “IN BASILICATA OLTRE 50 FAMIGLIE LASCIATE SOLE: FONDO REGIONALE NON RIPRISTINATO, ASSEGNI DI CURA FERMI A MAGGIO, CURE DOMICILIARI SENZA PROSPETTIVE DI RAFFORZAMENTO”. L’ASSOCIAZIONE AISLA DENUNCIA IL SILENZIO DELLA POLITICA. LETTERA AL PRESIDENTE BARDI SENZA RISPOSTA LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/09/sclerosi-laterale-amiotrofica-sla-in.html.

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - MERCOLEDÌ 10 SETTEMBRE 2025

SANITÀ. BUFERA POLITICA DOPO LA DENUNCIA DELL’AISLA: “I MALATI DI SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA ABBANDONATI IN BASILICATA”. APPELLI AD INTERVENIRE DI CHIORAZZO (BCC), MARRESE (BD) E LACORAZZA (PD). MA L’ASSESSORE LATRONICO: “LA REGIONE CONFERMA IL PROPRIO IMPEGNO VERSO LE PERSONE CON DISABILITÀ GRAVISSIME E ALLE LORO FAMIGLIE”. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/09/sanita-bufera-politicia-dopo-la.html.

FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - SABATO 18 OTTOBRE 2025

SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA. UNA PAZIENTE: “MEGLIO CHE CI LASCIAMO MORIRE! DA 2.000 EURO MENSILI AI 500 DEL NUOVO BANDO DIFFUSO DAGLI AMBITI SOCIO TERRITORIALI”. ANCORA SOLE OLTRE 50 FAMIGLIE IN BASILICATA. PERCHE’ A PAGARE DEBBONO ESSERE SEMPRE I PIÙ FRAGILI? ATTESA LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE LATRONICO. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE https://filippomele.blogspot.com/2025/10/sclerosi-laterale-amiotrofica-una.html.


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