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martedì 30 giugno 2020

SCANZANO JONICO. ESTATE 2020. HA APERTO IL CHIRINGUITO DEL SOL

TERZO MADONNA. IL CHIRINGUITO DEL SOL
CHI LA DURA LA VINCE. E PIPPO CORRADO, ARTIGIANO ED OPERATORE TURISTICO, HA VINTO LA SUA SCOMMESSA, CONTRO TUTTO E TUTTI, ANCHE IN QUESTA STAGIONE. IL SUO STABILIMENTO BALNEARE, SULLA SPIAGGIA DI TERZO MADONNA, HA APERTO I SUOI OMBRELLONI. “SINO A QUANDO CI SARÀ UN METRO DI SABBIA, PUR TRA TANTI PROBLEMI, IO APRIRO'. PER ME E' UNA PASSIONE”.
VIDEOINTERVISTA SULLA PAGINA FACEBOOK FILIPPO MELE GIORNALISTA CLICCANDO SUL LINK IN CODA ALL'ARTICOLO

SCANZANO JONICO - Pippo Corrado è un operatore turistico del lido Terzo Madonna ed è il gestore dello stabilimento balneare Chiringuito del sol. Ogni estate un problema, oltre a quello pauroso dell'erosione costiera, ma il nostro interlocutore ha sempre detto che sino a quando ci sarà un metro di spiaggia lui aprirà.
Ed è così anche nella stagione 2020. Siamo aperti. Pur con tanti disagi”.
Pare, però, che ci sia qualche metro di arenile in più ed anche qualche ombrellone in più. Cosa è accaduto?
Il mare ci ha dato un po' di tregua ma gli ombrelloni sono gli stessi. Noi operiamo allo stesso modo delle altre estati. Speriamo di poter continuare”
Nel 2020, però, un problema in più. Un'ordinanza di chiusura di parte della tua struttura collegata anche a motivi extralavorativi. Come hai risolto la questione?
Mi è stata revocata la possibilità di scarico nella fossa biologica del Comune per i miei bagni. Ora uso quelli chimici”.
Usavi la fossa del Comune ed in cambio garantivi la pulizia della stessa oltre che dei bagni pubblici. Quest'anno invece la revoca e l'uso di bagni chimici. Così hai risolto il problema? Hai avuto tutte le licenze?
Si, è tutto in regola. Però i miei bagni non sono sufficienti per tutti”
Già. Qui a Terzo Madonna c'è un cantiere aperto, i bagni pubblici sono chiusi, la fontanina è senza un filo d'acqua. E ci sono tremila persone sulla spiaggia. Dove fanno i loro bisogni questi bagnanti?
Quello dei bagni pubblici chiusi è un disagio vero. La gente va per strada o nella pineta. Vengono anche da noi ma noi non possiamo ospitarli tutti. Non siamo attrezzati per tante persone. Cerchiamo di state in piedi. Ma diventa difficile se non apriranno i bagni”
Quindi tutta Terzo Madonna vuole utilizzare i bagni di Pippo?
Ma noi non siamo in grado di sopportare questo carico”.
Facciamo un appello, dunque, a chi gestisce il Comune di fare in modo che la spiaggia libera di questo lido sia dotata dei servizi essenziali. Ma eccoci all'ultima domanda. La Regione spenderà dei soldi sulla fascia jonica lucana contro l'erosione della costa. Saranno effettuati interventi anche qui?
Si. Più volte sono venuti i tecnici ed hanno dato notizie positive. Sinora, però, non sono arrivati i fatti. Speriamo che qualcuno si accorga di questo e ci dia una mano”.
E speriamo che qualcuno alla Regione tra questi nuovi amministratori sappia che qui in dieci anni la spiaggia è venuta meno per 150 metri. C'erano quattro stabilimenti balneari ora c'è solo il tuo. Perchè?
E' stata sempre una mia passione da bambino quella di gestire un lido. Ho rilevato il Chiringuito e continuerò sino a quando l'acqua arriverà alla strada”.
Gli altri tre operatori turistici, invece, avrebbero dovuto montare i loro ombrelloni sulle palafitte, all'interno del mare. Speriamo che alla Regione qualcuno legga e senta queste cose e provveda. 

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INFORMAZIONI MEDICHE. L'USO IMPROPRIO DEGLI INTEGRATORI ALIMENTARI

FOTO ISS

L'ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITA' (ISS): “L'UTILIZZO DI QUESTE SOSTANZE A SCOPO TERAPEUTICO E' IMPROPRIO E POTENZIALMENTE PERICOLOSO. SI RACCOMANDA DI DIFFIDARE DAI PRODOTTI PROPAGANDATI COME "MIRACOLOSI" E DI SEGNALARE EVENTUALI EVENTI AVVERSI AL PROPRIO MEDICO OD AL FARMACISTA E SU VIGIERBE. QUEST'ULTIMA È L'APPLICAZIONE DELL'ISS SU CUI SEGNALARE LE REAZIONI AVVERSE AI PRODOTTI NATURALI. POSSONO INVIARE LA SEGNALAZIONI SIA I MEDICI E GLI ALTRI OPERATORI SANITARI SIA I CITTADINI.


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELL'ISS


ISS 22 GIUGNO 2020

Gli integratori alimentari possono essere usati per migliorare lo stato di benessere dei soggetti sani, ma il loro utilizzo a scopo terapeutico è improprio e potenzialmente pericoloso per la salute. Ciò è ancora più vero nei confronti di una malattia “nuova” come il COVID-19. Nell’ultimo rapporto dell’ISS “Integratori alimentari o farmaci? Regolamentazione e raccomandazioni per un uso consapevole in tempo di COVID-19” sono pubblicati chiarimenti sul ruolo differente degli integratori e dei farmaci e fornite raccomandazioni sul loro uso consapevole ed informato rispetto alle loro funzioni, proprietà ed interazioni con farmaci. Nell’ambito dell’emergenza COVID-19, avvertono gli autori del rapporto - le numerose proposte di utilizzo degli integratori alimentari hanno creato una forte aspettativa da parte della popolazione. Tale aspettativa non presenta tuttavia dei riscontri oggettivi sia in merito all’efficacia (che necessita di essere studiata in sperimentazioni cliniche) che alla sicurezza d’uso.
Le indicazioni:
  • Gli integratori non devono mai essere intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata né di uno stile di vita sano
  • Prima della loro assunzione si consiglia di consultare preventivamente il medico se non si è in buona salute e se si è in trattamento con farmaci per evitare controindicazioni o la possibilità di interazioni;
  • Gli integratori non devono essere assunti per periodi prolungati né in dosi superiori a quelle consigliate in etichetta
  • Diffidare di integratori reperibili al di fuori dei comuni canali commerciali, quali ad esempio la rete Internet, e propagandati per proprietà ed effetti “miracolosi” sulla salute
  • Tenere sempre presente che gli integratori sono concepiti per contribuire al benessere e non per la cura o la prevenzione di condizioni patologiche che vanno trattate con i farmaci
  • In caso di effetti indesiderati o inattesi sospendere l’assunzione, informare il medico o il farmacista e segnalare l’evento avverso tramite #VigiErbe.

lunedì 29 giugno 2020

POLICORO. PAOLO GIACCHINO SI RIVOLTA NELLA TOMBA

IL CASALE DI PAOLO GIACCHINO. LATO NORD

IL CASALE CHE PORTA IL SUO NOME È IN STATO DI COMPLETO ABBANDONO. RISTRUTTURATO 20 ANNI FA COME OSTELLO DELLA GIOVENTÙ NON HA MAI FUNZIONATO. GIA' NEL 2010 CI OCCUPAMMO DELLO STABILE AFFACCIATO SULLA CITTÀ DI ERACLEA E SUL MUSEO DELLA SIRITIDE. POTREMMO RIPORTARE PARI PARI LO STESSO TESTO CAMBIANDO I NOMI DEI SINDACI (ALLORA LOPATRIELLO OGGI MASCIA CON INTERMEZZO DI LEONE) MA LA SOSTANZA NON CAMBIEREBBE. PAOLO GIACCHINO È IN ROVINA.

POLICORO – Riproporre un articolo di dieci anni fa cambiando solo i nomi di qualche protagonista. E' stato così per questo testo sulle condizioni di degrado del casale di Paolo Giacchino. Il 10 giugno del 2010, infatti, pubblicammo su La gazzetta del mezzogiorno un articolo dal titolo, “Esempio di spreco di soldi pubblici. La masseria Giacchino ristrutturata è in preda al degrado da dieci anni”, che, a distanza di altri dieci anni, è ancora attuale. Il tutto accade nella città considerata la “capitale”, quantomeno economica, del Metapontino. Il casone o casolare o masseria intitolata a Paolo Giacchino, forse un massaro od uno dei protagonisti della vita “baronale” del feudo Berlingieri od uno dei suoi proprietari, è stato prima ristrutturato, con fondi pubblici, e poi abbandonato al suo destino. 

LA FACCIATA SUD

Ed ora occorreranno nuove risorse per riadeguarlo alla sua destinazione. Il casone, che si raggiunge da via Barletta, è posto alla periferia Nord-Est dell’abitato su un altopiano che si affaccia su via Colombo, proprio di fronte alla collina dove sorgeva, all’epoca della Magna Grecia, l’antica Heraclea, ed al Museo nazionale della Siritide. Siamo andati a verificare come stanno le cose. Ebbene, la stradina di accesso al manufatto non ha più la sbarra che 10 anni fa impediva il passaggio ad auto e mezzi pesanti ed era stracolma di erbacce. Il fondo il casale. 
 
L'ACCESSO DA VIA BARLETTA. IN FONDO IL CASALE

Il fabbricato presenta i segni tipici dell’abbandono: vetri infranti, porte scrostate dal sole, erbacce tutt’intorno, fari spaccati. Gli accessi, dopo i vandalismi, sono stati murati.

INGRESSI MURATI
 Nei pressi, l'impianto ed i fili elettrici bene in vista sono un pericolo anche se, crediamo, non ci sia alcuna fornitura Enel.
 
UN PERICOLO. QUADRO E FILI ELETTRICI IN BELLA VISTA

Una domanda ci assillò 10 anni fa e ci ha assillati anche nel corso dell'ennesimo sopralluogo: com’è possibile che una struttura venga recuperata con fondi pubblici e poi abbandonata? Lo Stato non finanzia opere che hanno già una precisa destinazione d’uso? Il solito “bene informato” ci fece sapere nel 2010 che il «Paolo Giacchino è costato circa 1,2 milioni di euro per farne qualcosa a favore dei giovani, un ostello, ma che da circa 10 anni è rimasto nella desolazione. Ora non resta che chiedere nuove somme per rimetterlo a nuovo”. 
 
LA BELLISSIMA SCALA LATO OVEST

Per farne cosa? Domanda che girammo al sindaco dell'epoca, Nicola Lopat r i e l l o, che riconobbe la condizione pietosa in cui versava lo stabile: «Come è accaduto per il Palaercole ed il Palaolimpia, però, così faremo per palazzo Giacchino. Il problema è che mancano le utenze, come la fogna e l’acqua. Il fine per cui era stato ristrutturato è quello turistico. L’assessore Nicola Trupo sta lavorando ad un bando per assegnarlo come ostello della gioventù poiché ha 12 camere doppie, cucina, uno spazio comune. Per quel che mi risulta ci sono già società interessate. Faremo, tuttavia, un avviso pubblico che potrebbe comprendere anche la riattazione dell’immobile. Comunque, non è che abbiamo la bacchetta magica… Ma, ripeto: come è accaduto per Palercole e Palaolimpia accadrà per Paolo Giacchino». Così dieci anni fa. Ed oggi? Così ci ha risposto l'assessora Maria Teresa Prestera, con delega al turismo: “Il casale è nato come ostello della gioventù e, quindi, bisogna mantenere la destinazione d'uso aggiungendoci magari una struttura laboratoristica per giovani collegata all'archeologia. Il problema è che manca la fogna e non possiamo mettere a bando una struttura che non ha l'agibilità. Ci servirebbe una manifestazione di interesse da parte di qualche imprenditore da cui noi potremmo prendere spunto per un bando. Pare che un certo interessamento ci sia”. Ma farla una fossa biologica come per le case di campagna senza fognature? “ C'è il vincolo archeologico e non abbiamo i soldi. Ripeto, gli uffici, pensano di risolvere il problema con l'arrivo di una richiesta di affidamento con scomputo delle spese per la fogna o la fossa biologica”. Insomma, parola più parola meno siamo a dieci anni fa. Per quanto tempo Paolo Giacchino continuerà a rivoltarsi nella tomba?

COMPRENSORIO MATERANO. FINANZA DENUNCIA AZIENDA PER FRODE IN COMMERCIO

LA SEDE DEL COMANDO PROVINCIALE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI MATERA
C'ERA DA ASPETTARSELO. C'È CHI CERCA DI APPROFITTARE DELL'EMERGENZA CORONAVIRUS. COSÌ, LA GUARDIA DI FINANZA DI MATERA HA SOTTOPOSTO A SEQUESTRO PREVENTIVO 14 TONNELLATE DI PRODOTTO INDEBITAMENTE VENDUTO, SECONDO QUANTO ACCERTATO DALLA FIAMME GIALLE, COME “SANIFICANTE”. ABBIAMO CERCATO DI CONOSCERE IN QUALE COMUNE DELLA PROVINCIA OPERASSE L'AZIENDA DEFERITA ALL'AUTORITÀ GIUDIZIARIA MA ABBIAMO SOLO SAPUTO CHE LA SEDE NON È NELLA CITTÀ DI MATERA MA NEL SUO IMMEDIATO COMPRENSORIO.

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DEL COMNADO PROVINCIALE DI MATERA DELLA GUARDIA DI FINANZA

Nell’ambito dei servizi di istituto relativi anche all’attuale emergenza epidemiologica da COVID-19, i Finanzieri della Compagnia di Matera, presso un’azienda di questa provincia, hanno proceduto al sequestro preventivo di oltre 14 tonnellate di prodotti venduti indebitamente come “sanificanti” in quanto riportanti in etichetta diciture e/o segni che riconducevano ad un’azione biocida degli stessi, ma sprovvisti della prescritta indicazione del Ministero della Salute.
L’assenza della prescritta autorizzazione ministeriale e la circostanza che sulle relative etichette, mediante diciture e/o segni, erano riportate indicazioni e caratteristiche qualitative tali da indurre in inganno il compratore, hanno portato a configurare l’ipotesi delittuosa di “frode nell’esercizio del commercio”, reato previsto e punito dall’art. 515 del codice penale, in capo al legale rappresentante della società, con conseguente deferimento alla locale Autorità Giudiziaria.
Le Fiamme Gialle, in questo delicato momento storico, hanno intensificato le attività mirate al contrasto delle condotte più marcatamente illegali e fraudolente, con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini e l’attività degli operatori commerciali onesti, nonché di individuare e di contrastare coloro i quali, approfittando dell’attuale situazione emergenziale, pongono in essere pratiche commerciali scorrette per soli fini di lucro.

domenica 28 giugno 2020

SCANZANO JONICO. TERZO MADONNA. AL MARE CON CRITICITÀ EXTRA COVID-19


TERZO MADONNA DI SCANZANO JONICO. IL CANTIERE CENTRALE IN ABBANDONO
ERA LA SPIAGGIA SCOMPARSA CAUSA PAUROSA EROSIONE COSTIERA. ADESSO È RITORNATA, PER QUALCHE METRO. MA I VACANZIERI TROVANO AL LORO ARRIVO UN CANTIERE ABBANDONATO CON IN PIÙ I BAGNI PUBBLICI CHIUSI CON UN LUCCHETTO E L'UNICA FONTANINA ESISTENTE DA CUI NON ESCE UNA SOLA GOCCIA D'ACQUA.

SCANZANO JONICO – Al mare di Terzo Madonna, la spiaggia che era scomparsa, a causa di una paurosa erosione costiera, anche se questa estate è “ritornata” con qualche metro di arenile in più, ma con criticità extra Covid-19. 

PER QUALCHE METRO DI ARENILE IN PIU'

Oggi, attorno alle ore 10, abbiamo rinvenuto ancora fermo il cantiere dei lavori di ricostruzione della rotonda centrale e dei parcheggi circostanti all'ultimo nostro sopralluogo del 18 maggio scorso. Con la recinzione che, in alcuni punti, è stata abbattuta. Così, anche la rete catarifrangente rossa. I cartelli di “Scavi. E' severamente proibito...” non sono proprio da vacanza estiva. 

SCAVI. E' SEVERAMENTE PROIBITO...

Il lido, dunque, sia pur fruibile, è per la sua parte centrale, un cantiere con i segni dell'abbandono. Di fatto i lavori, eseguiti negli scorsi mesi con fondi regionali dalla civica amministrazione, sono sospesi. Si attendeva e si attende, evidentemente, col “pericolo” di ripresa in pieno luglio od agosto, il via libera regionale all'impiego delle economie recuperate nell'esecuzione del lavoro pubblico al fine di realizzare il nastro d'asfalto mancante tra quello esistente e il muro di pietre realizzato ex novo. Dopo di che Terzo Madonna dovrebbe, il condizionale è d'obbligo, riacquistare una sua fisionomia. Ma ci sono altre criticità. I bagni pubblici sono chiusi. La porta-cancello è bloccata da un grosso lucchetto. 

BAGNI PUBBLICI RIGOROSAMENTE... CHIUSI

Se ad un bagnante, un bambino, un anziano, una donna, gli... scappa dove la fa? O direttamente nello Jonio od in pineta o chiedendo il permesso al gestore dell'unico stabilimento balneare (dei quattro esistenti alcuni anni fa). Insomma, bagni pubblici cercasi a Terzo Madonna di Scanzano Jonico. Infine, l'unica fontanella esistente non eroga una sola goccia d'acqua. 
 
IL FONTANINO SENZA RUBINETTO

E l'estate al tempo della pandemia da Coronavirus si dimostra, almeno su questo lido, carica anche di problemi di diversa natura. A quando la loro risoluzione?

sabato 27 giugno 2020

VALSINNI. GIORNATA FAI SU MONTE COPPOLO CON POLEMICHE

DALL'ALTO DEL MONTE COPPOLA (FOTO DI FILOMENA PINCA)

LA CONSIGLIERA DI OPPOSIZIONE PINCA: “NON C'ERANO I SIGILLI DEL SEQUESTRO DEL LUGLIO 2017 MA LE TRAVERSINE AL CREOSOTO DEL PERCORSO ERANO MALEODORANTI”. IL SINDACO CELANO: “IL TRIBUNALE, DOPO LA PERIZIA DEL CONSULENTE TECNICO D'UFFICIO, CHE HA CERTIFICATO L'ASSENZA DI INQUINAMENTO DEL SUOLO, HA DISSEQUESTRATO L'AREA. DA QUI LA NOSTRA INIZIATIVA DI PROMOZIONE DEL TERRITORIO”.

VALSINNI – La Giornata Fai (Fondo ambiente italiano) all'aperto sul monte Coppolo (o Coppola) e sugli scavi archeologici che secondo l'archeologo Lorenzo Quilici potrebbero essere quelli dell'antica Lagaria fondata da Epeo, il costruttore del cavallo di Troia, è stata seguita da polemiche. Ecco cosa ci ha inviato su Messanger la consigliera di opposizione del gruppo “Risvegliamo Valsinni”, Filomena Pinca: “Mi sono iscritta alla passeggiata FAI a Valsinni, visto che la zona interessata era stata oggetto di un'interrogazione da parte dell'europarlamentare Piernicola Pedicini, c'era stato un sequestro, un processo ancora in corso e considerato che il 23 agosto 2019 avevo presentato un'interrogazione al Sindaco sulla questione, senza aver mai ottenuto risposta. Poi un incendio il 30 settembre 2019 proprio in quella zona. Insomma, oggi salgo anch'io insieme a 6 turisti, alcuni ragazzi del servizio civile, il loro olp, l'archeologa Rosa Zaccone, l'assessore Giuseppe Truncellito e fidanzata (penso come volontaria Pro loco), sindaco Gaetano Celano e ex sindaco Gennaro Olivieri (questi ultimi due però non fanno il percorso). La zona non ha più i sigilli ma le traversine maleodoranti sono sempre presenti”. 

LE TRAVERSINE AL CREOSOTO (FOTO DI FILOMENA PINCA)

Ricordiamo che il sequestro giudiziario avvenne nel luglio del 2017 dopo gli accertamenti dei carabinieri seguiti ad una interrogazione di Pedicini in cui affermò che il percorso era tracciato “da una scalinata di traversine ferroviarie impregnate di sostanze tossiche quali il creosoto (utilizzato per renderle «impermeabili» agli agenti atmosferici) che conformemente a decisione della CE dovrebbero essere smaltite come rifiuti speciali pericolosi anziché riutilizzati. Secondo l'Agenzia per le sostanze tossiche e registro malattie e l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro il creosoto è probabilmente cancerogeno per l'uomo”. Da qui l'intervento dei giudici. Ovviamente, abbiamo chiesto “lumi” al sindaco Celano che, così, ci ha risposto replicando indirettamente alla sua consigliera comunale: “E' andata benissimo. Tenete presente che era possibile accettare per la passeggiata massimo 15 persone che sono arrivate anche dalla Puglia e dalla Calabria. E c'erano i volontari del servizio civile con la guida, l'archeologa Zaccone, che è di Valsinni e che ha fatto la sua tesi di laurea proprio su Monte Coppola e l'antica Lagaria. Io e Olivieri non abbiamo preso parte alla passeggiata perchè abbiamo dovuto interloquire con la troupe della Rai Basilicata che ha fatto un bel servizio sull'evento”. Okay, sindaco. Ma che fine hanno fatto le traversine al creosoto? Celano: “Il percorso è stato dissequestrato nel settembre scorso dopo la perizia del Consulente tecnico d'ufficio del tribunale. Perizia in cui il perito ha accertato e concluso che non c'era inquinamento del suolo. Ed io ero parte lesa nel procedimento. Chi vuole può studiarsi la sentenza. A seguito del dissequestro, pertanto, il percorso è libero all'accesso di tutti i visitatori. Da qui la nostra iniziativa di oggi di concerto con il Fai”.

L'ISS NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA DROGA. E' ALLARME FENTANILI, LA "DROGA DELLE STAR"

FOTO ISS

I FENTANILI SONO SOSTANZE SINTETICHE PRODOTTE IN LABORATORI CASALINGHI CON UNA POTENZA DA CENTINAIA A MIGLIAIA DI VOLTE PIU' ALTA DI QUELLA DELLA MORFINA E DELL'EROINA. MA SONO TANTO POTENTI QUANTO TOSSICHE E PROVOCANO UNA RAPIDA OVERDOSE DIFFICILMENTE REVERSIBILE. IN TUTTO, PERÒ, SONO 304 LE NUOVE SOSTANZE PSICOATTIVE RILEVATE DALLO SNAP (SISTEMA NAZIONALE DI ALLERTA PRECOCE) AFFIDATO DAL 2016 AL CENTRO NAZIONALE DIPENDENZE E DOPING DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA'.


IL POST INTEGRALE DELL'ISS

DROGA: DAL 2016 RILEVATE DALL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ 304 NUOVE SOSTANZE PSICOATTIVE

ISS 25 GIUGNO 2020 - Sono 304 le nuove sostanze psicoattive rilevate dal Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP) affidato dal 2016 al Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS. I dati, diffusi oggi 26 giugno in occasione della Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, istituita dall’ONU, rilevano che queste nuove sostanze circolanti appartengono principalmente alla classe dei catinoni, dei cannabinoidi e degli oppioidi sintetici.  Tra questi ultimi destano preoccupazione soprattutto i fentanili, con una potenza da centinaia a migliaia di volte più alta di quella della morfina e dell'eroina. Sono sostanze sintetiche prodotte in laboratori casalinghi. Si vendono come sostituti a basso costo dell'eroina. Sono tanto potenti quanto tossiche e provocano una rapida overdose difficilmente reversibile.
Nel corso della gravissima emergenza sanitaria determinata dal Covid-19 – dice Roberta Pacifici, direttore del Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS -  le regole sul rimanere in casa impostate dalle autorità hanno determinato un sensibile calo dello spaccio degli stupefacenti su strada. Uno scenario che apre all'ipotesi che i consumatori di sostanze d’abuso, si stiano rivolgendo al mercato illecito presente nella darknet per procurarsi droghe classiche come la cocaina, l’hashish o l’eroina”.
La darknet, ossia il web sommerso, è raggiungibile solo attraverso specifici software, configurazioni e accessi autorizzativi, e viene utilizzata per le molteplici offerte di nuove sostanze psicoattive, per la raccolta degli ordinativi e dei pagamenti in modalità che garantiscono il totale anonimato sia del venditore che dell’acquirente, approfittando poi dei normali corrieri postali per il loro invio a domicilio.
Il veloce ritmo con cui le NPS appaiono e scompaiono dal mercato della droga e il ritardo nella messa a punto dei corrispettivi standard necessari all’identificazione analitica di queste sostanze rappresentano il “tallone d’Achille” del sistema di allerta a livello non solo nazionale ma anche europeo e mondiale. Nonostante in Italia, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce abbia rilevato dal 2016 circa 30 casi di intossicazione acuta o decesso correlati all’assunzione delle NPS, è presumibile che tali sostanze siano coinvolte nel gran numero di ospedalizzazioni droga-correlate in cui si fa riferimento a sostanze miste o sconosciute.
Diviene quindi rilevante – conclude Roberta Pacifici -  non solo l’azione di monitoraggio dello SNAP, ma anche la sua attività di messa a punto e diffusione ai laboratori farmacologici e tossicologici presenti su territorio nazionale di metodiche analitiche valide, in grado di integrarsi e coordinarsi nella risposta a questo fenomeno”.

POLICORO. GIORDANO (UGL): “TOPI E UN SERPENTE NELL'AMBULATORIO DI ORTOPEDIA”

AMBULATORIO ORTOPEDIA OSPEDALE POLICORO (FOTO DALLA PAGINA FB PINO GIORDANO)

MA IL PRIMARIO GIANFREDA SMENTISCE: “DI TOPI NON NE HO SENTITO PARLARE E, POICHE' L'OSPEDALE È CIRCONDATO DALLA CAMPAGNA, QUALCHE BISCIA PUÒ CAPITARE”

POLICORO - Ospedale Giovanni Paolo II al centro di una lunga dichiarazione del segretario dell’Ugl Matera, Pino Giordano. Il sindacalista ha chiesto “a chi governa la Regione e ai Carabinieri del Nas di capire e avere risposte certe su quanto fortemente denuncia sul degrado del nosocomio ossia sulle pessime condizioni dell’ambulatorio di ortopedia dislocato in uno ‘scantinato’ totalmente interrato. Stiamo parlando di una struttura dove si dovrebbe difendere il diritto alla salute. L’assessore Rocco Luigi Leone e i Nas hanno l’obbligo di verificare, cosa che non è avvenuta dal 2013, da quando l’Ugl denuncia, se a Policoro esistano le minime condizioni di sicurezza per il personale e per l’utenza che quotidianamente frequentano l’ambulatorio: assenza delle vie di esodo in caso d’incendio, scarsa illuminazione, assenza di areazione e finestre, tombini che si aprono alle prime piogge, persistente puzza di fogna, scarsa igiene. Così, nell’ambulatorio di ortopedia fanno visita grandi topi e nei giorni scorsi anche un serpente di grosse dimensioni. Per non parlare dell’unico ascensore esistente che più delle volte non è funzionante: allora si assiste a scene da ‘Comicità’ con pazienti da scendere ‘a spalla’ dalle scale su carrozzelle o su barelle”. Giordano ha concluso ribadendo “l’urgenza di verifiche e controlli dei Carabinieri Nas prima di intraprendere iniziative pacifiche di proteste per arrivare a soluzioni definitive tese ad attutire al più presto gli inaccettabili disagi che ledono i diritti elementari dei cittadini e che penalizzano i pazienti policoresi, le loro famiglie e soprattutto chi lavora giorno e notte nei reparti con grande senso di sacrificio”. Sulle dichiarazioni del sindacalista abbiamo sentito il primario del reparto ortopedia Pietro Gianfreda: “L'ambulatorio va ristrutturato e mi risulta che c'è un progetto già predisposto dalla struttura tecnica. Non è in uno scantinato ma in un seminterrato. Di fronte c'è la fisiatria che è stata rimodernata e che funziona tranquillamente. Il nostro ambulatorio, perciò, va anch'esso ristrutturato. Di topi io non ho sentito parlare e qualche biscia può capitare visto che il nosocomio è circondato dalla campagna. Non è vero che gli ascensori non funzionano. Ce ne sono due. Ne avevano chiuso uno nel periodo Covid per meglio controllare gli accessi dei pazienti e per evitare che tutti andassero dappertutto. Le visite urgenti e quelle di controllo ai traumatizzati sono regolamentate secondo le norme del distanziamento e degli ingressi programmati. Aggiungo che spazi così ampi per i pazienti ortopedici nell'ospedale di Policoro non ne abbiamo. Posto migliore di quello non ce ne sono. Vanno ristrutturati, ripeto, i locali”.

venerdì 26 giugno 2020

VALSINNI. AIDO PROVINCIALE IN ASSEMBLEA

SI SVOLGERA' DOMENICA PROSSIMA, DALLE 18, NEL SALONE DEL CASTELLO DI ISABELLA MORRA L'ASSEMBLEA ELETTIVA DELLA SEZIONE PROVINCIALE DI MATERA DELL'AIDO (ASSOCIAZIONE ITALIANA DONATORI DI ORGANO). DUE MIEI ARTICOLI SULL'ARGOMENTO ED UN VIDEO SONO NEL POST INTEGRALE LEGGIBILE CLICCANDO SU:
https://www.facebook.com/Aido.onlus/videos/247451090014085/
L'AIDO È UNA ASSOCIAZIONE BENEMERITA PER I TRAPIANTI IN ITALIA. VA SOSTENUTA E VANNO SOSTENUTI GLI IMPEGNI DI CHI SI APPRESTERÀ A GESTIRE L'ORGANISMO IN PROVINCIA DI MATERA. CHI SCRIVE HA SEMPRE SEGUITO L'ATTIVITÀ DI QUESTA ASSOCIAZIONE E DI QUANTI SI OCCUPANO DI TRAPIANTI IN BASILICATA. TRA GLI ARTICOLI CHE HO SCRITTO SULL'ARGOMENTO PER LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO CHE HO RECUPERATO SU GOOGLE A MIA FIRMA VE NE PROPORRÒ DUE.
IL PRIMO È DEL 28 MAGGIO 2012. ECCOLO:
TRAPIANTO DI ORGANI. QUANDO I DONATORI MOLTIPLICANO LA VITA
di FILIPPO MELE

Sette giorni per sensibilizzare alla donazione degli organi ed ai trapianti culminati, ieri, con la Giornata nazionale dedicata alla problematica etica e sociale. Così, nella città dei Sassi è stata l’Aned (Associazione nazionale emodializzati) ad organizzare una serie di iniziative in collaborazione con il Centro regionale trapianti (Crt). “Motori” delle iniziative Donato Andrisani, presidente regionale dell’Aned, e Angela Latorraca, del Crt. «È importantissimo - ha dichiarato Andrisani - entrare anche noi in una azione di sensibilizzazione nazionale che vede coinvolti il Ministero della salute, il Centro nazionale trapianti, le Regioni, le associazioni dei pazienti e di volontariato. E noi, come Aned, rappresentiamo e tuteliamo tutti i nefropatici, dializzati e trapiantati». Così, è stato allestito nella hall dell’ospedale Madonna delle Grazie un punto di incontro e di distribuzione di materiale informativo. Mercoledì scorso, invece, un convegno ha fatto il punto della situazione dei trapianti in Basilicata con concerto finale dell’orchestra giovanile del Conservatorio “E. R. Duni” e dei ragazzi della scuola media “G. Pascoli” diretto dal maestro Demetrio Lepore. 


Ma non è finita. «Grazie alla collaborazione della Azienda sanitaria di Potenza – ha continuato il presidente regionale Aned - abbiamo spedito materiale informativo ai medici di famiglia e pediatri della Basilicata, alle parrocchie, agli istituti scolastici e ai Comuni, mentre con l’aiuto della Federfarma di Matera e Potenza abbiamo raggiunto le farmacie della regione ». Insomma, si è trattato di una settimana intensa all’inse - gna dello slogan “Un donatore moltiplica la vita” a voler sottolineare l’importanza di un gesto che dà speranza alle persone in lista di attesa. Lo stesso Andrisani, infine, ha dato alcuni numeri sui trapianti nella nostra regione: «In Basilicata, purtroppo, il 2011 è stato l’unico anno che ha evidenziato un netto calo dell’attività con un indice di 6,8 prelievi di organi da cadavere per milione di abitanti contro la media nazionale di 18,4. Ma il dato ancor più preoccupante è stato l’aumento delle opposizioni passate dal 33,3% del 2010 al 64,3% del 2011. Le proiezioni al 31 marzo 2012, però, hanno fornito dati incoraggianti: aumentano i prelievi di organi da cadavere con un indice di 20,5 per milione di abitanti e diminuiscono le opposizioni al prelievo che si attestano al 20%. In Basilicata sono 33 i pazienti in lista di attesa per un trapianto».



IL SECONDO È DEL 28 AGOSTO 2016

POLICORO. UNA SCELTA IN COMUNE PER LA DONAZIONE DEGLI ORGANI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.8.16
Crescono anche in Basilicata i municipi in cui è stato adottato, in collaborazione con l'Aido (Associazione italiana donatori di organo) ed il Centro regionale trapianti, il progetto “Una scelta in comune. Esprimi la tua volontà sulla donazione di organi e tessuti”. L'ultima adesione in ordine di tempo registrata è quella del Comune di Policoro, come da comunicato sul sito istituzionale dell'Ente. “Dal 1 agosto – si legge nel testo – contestualmente alla richiesta od al rinnovo della carta di identità è possibile esprimere, presso l'Ufficio anagrafe, la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti”. Sullo stesso sito dell'ente locale è stata riportata la locandina, scaricabile, che illustra tutti i contenuti e le modalità di dichiarazione della scelta da parte dei cittadini.

INFINE ECCOVI UN VIDEO PER INVOGLIARE I CONTRIBUENTI ALLA DONAZIONE DEL 5X1000 ALL'AIDO. CLICCARE SU: https://www.facebook.com/Aido.onlus/videos/247451090014085/.

COVID-19. L'ISS: “LE ZANZARE NON TRASMETTONO IL VIRUS”

MA CHE BELLA ZANZARA!
SONO L'INCUBO DELLE NOSTRE SERATE E NOTTI ESTIVE: LE ZANZARE. FASTIDIOSISSIME, RONZANTI, PUNGENTI. E, PARE, SE PURE LA FANNO I NOSTRI COMUNI E PROVINCIA, CHE NON CI SIA DISINFESTAZIONE CHE SERVA. ORA, POI, C'È ANCHE L'EMERGENZA COVID-19. SE IL “FAMELICO” INSETTO PUNGE UN MALATO DI CORONAVIRUS PUÒ TRASMETTERE IL VIRUS ALLA SUCCESSIVA PERSONA CHE PUNGERA'? LA RISPOSTA È NO. LO DIMOSTRA UNO STUDIO DELL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ CONDOTTO IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DELLE VENEZIE: IL COVID-19, UNA VOLTA NELLA ZANZARA MEDIANTE UN PASTO DI SANGUE INFETTO, NON È IN GRADO DI REPLICARSI. MENO MALE

IL POST INTEGRALE DELL'ISS

ISS, 26 GIUGNO 2020 - Sia la zanzara tigre (Aedes albopictus) che la zanzara comune (Culex pipiens) non sono in grado di trasmettere il virus SARS-CoV-2. Lo dimostrano i dati preliminari di uno studio condotto da un team di entomologi e virologi dell’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, proprio per valutare, attraverso prove di infezione sperimentale, la competenza vettoriale delle due specie di zanzare.  La ricerca ha mostrato che il virus, una volta penetrato all’interno della zanzara mediante un pasto di sangue infetto, non è in grado di replicarsi e quindi di essere successivamente inoculato dalla zanzara attraverso una puntura. I risultati definitivi, che saranno pubblicati a breve dall’ISS e dall’IZSVe, forniranno quell’evidenza sperimentale, finora teoricamente ipotizzata, che permetterà di escludere in modo scientifico il coinvolgimento delle zanzare nella possibile trasmissione del COVID-19, rispondendo in modo chiaro e definitivo alle legittime preoccupazioni legate al ruolo delle zanzare nella trasmissione di numerose malattie. Preoccupazioni rese ancora più attuali dall’emergenza COVID-19 e dall’inizio della stagione calda.

giovedì 25 giugno 2020

LA LOTTA AL CORONAVIRUS E LO SCONTRO LEONE-MEDICI DI FAMIGLIA

MICHELE CAMPANARO, SEGRETARIO PROVINCIALE FIMMG MATERA
PARLA MICHELE CAMPANARO, SEGRETARIO PROVINCIALE DI MATERA DEL SINDACATO FIMMG: “L'ASSESSORE REGIONALE È UN ISTINTIVO E FA PASSI FALSI. CREDO CHE DIRÀ DI AVER DETTO DELLE COSE A SUA INSAPUTA. MA NON VOGLIAMO ROMPERE CON LUI. LO ASPETTIAMO AL CONFRONTO SULLA RIORGANIZZAZIONE DELLA MEDICINA DEL TERRITORIO. E SPERIAMO CHE SIA UN VINCENTE E NON UN PERDENTE COME IL GENERALE CUSTER. NOI MEDICI DI FAMIGLIA ABBIAMO IL 50% DEL SUCCESSO NELLA LOTTA ALLA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS IN BASILICATA”.  

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Michele Campanaro è il segretario provinciale di Matera della Fimmg, il sindacato più rappresentativo in termini di iscritti della regione e d'Italia. Con lui affronteremo una vicenda che negli ultimi giorni è tornata di attualità: la guerra ai ferri corti ingaggiata da Rocco Leone, pediatria del territorio, ed assessore regionale alla sanità, contro i medici di medicina generale della Basilicata. L'esponente della Giunta Bardi pochi giorni fa ha dichiarato di “non aver visto in campo (contro il Coronavirus, ndr) tra i medici di famiglia tanti eroi” e che ne citerà alcuni agli ordini dei medici di Potenza e Matera. Segretario perchè si è arrivati a questo punto?
Io credo che sia una schermaglia dialettica. Credo che il dottor Leone sia una persona d'istinto e che qualche volta eccede nelle sue dichiarazioni. Quest'ultima, però, è stata la seconda volta che ha fatto un piccolo passo falso e perciò oggi, con un comunicato stampa, gli ho risposto per le rime. Spero, tuttavia, di non aver rotto i rapporti con lui”. 

Anche perchè la prima volta fece una lettera ai medici non chiedendo scusa ma affermando di essere stato frainteso. Questa volta non è arrivato alcun fraintendimento...
No. Questa volta penso che dirà di averlo detto a sua insaputa”.
Si tratta, quasi, di una lotta intestina sul territorio. Voi siete medici di famiglia, lui è un pediatra di libera scelta ed opera anche lui nel vostro stesso ambito. Parafrasando il dottor Tersilli, portato sugli schermi di Alberto Sordi, se voi siete medici della mutua lui è un pediatra della mutua. Perchè lo scontro?
Intanto io non vedo scontro tra le due categorie. Io credo che Leone veste i panni dell'assessore e pensa di farlo in questa maniera. Spero che la finisca con questo suo atteggiamento. Noi lo aspettiamo sul piano delle proposte e non su quello delle chiacchiere come ha detto il mio segretario regionale Antonio Santangelo”.
Ecco voi dovrete “contrattare” con la Regione la nuova medicina del territorio. La pandemia ha dimostrato che dove la medicina di base, la pediatria di libera scelta, la Continuità assistenziale, il 118, erano forti il virus non ha attaccato mentre dove erano state indebolite ha colpito a più non posso. Arriveranno soldi dallo Stato perchè nel decreto Rilancio ci sono fondi per potenziare le unità Covid e l'assistenza domiciliare integrata, introdurre l'infermiere di quartiere. Voi ritenete Leone ancora il vostro interlocutore o vi rivolgerete direttamente al presidente Vito Bardi?
Il nostro interlocutore è l'assessore alla sanità. Anzi. Colgo l'occasione per informare che gli abbiamo già presentato una richiesta di incontro per un tavolo dove illustrare le proposte sugli argomenti che tu hai sinteticamente illustrato. Abbiamo un progetto ben delineato con le voci da te evidenziate più la riorganizzazione del territorio in Aft, Associazioni funzionali del territorio. Saranno il contenitore con le figure professionali da te citate. Aspettiamo Leone e non il presidente ad un confronto serio su proposte concrete. Come disse Totò: non so se a voi piace a ma me piace”.
Oggi, tuttavia, lei ha diramato un comunicato stampa in cui ha paragonato l'assessore regionale al generale Custer che da eroe è morto per difendere il territorio insieme ai suoi 600 soldati. E lei ha indicato questi ultimi nei medici di famiglia della Basilicata. C'è bisogno proprio di eroi in questa regione? Come finira?
Non abbiamo bisogno di eroi ma di gente che lavora continuamente e seriamente come i medici di medicina generale. Spero che non ci sia una seconda Little Bighorn. L'idea di paragonarlo al generale Custer è stata istintiva visto che Leone ha sempre utilizzato espressioni militaresche: i medici di base hanno abbandonato le armi, non vedo eroi tra di loro. Ovviamente non mi sono sentito di paragonarlo ad un generale vincente come Wellington o Napoleone. Mi è venuto in mente uno che in America è considerato un eroe ma che noi sappiamo benissimo che è stato un perdente. Spero che in questo l'assessore ci smentisca clamorosamente e si dimostri un generale vincente per noi 600 soldati sul territorio”.
Ultima domanda: c'è un caso Basilicata? In nessuna regione d'Italia l'assessore regionale alla sanità è contro i medici di famiglia. Invece, lei quanta percentuale di successo nella battaglia contro il Covid-19 attribuisce ai medici di medicina generale, da 0 a 100?
Devo essere modesto perchè non voglio togliere lo spazio ai colleghi ospedalieri che soprattutto in alcuni reparti se la sono vista veramente brutta. Per fortuna nella nostra regione non abbiamo avuto grandi numeri. Credo che il nostro onesto 50% ce lo abbiamo messo nella lotta al Coronavirus”. 
  
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CRACO. RIAPRE IL PARCO MUSEALE SCENOGRAFICO

CRACO. IL MONASTERO DI SAN PIETRO

SABATO 27 GIUGNO, DALLE 9 ALLE 20, CON I TOUR CHE PARTONO OGNI ORA, SI RIPARTE. LE CONDIZIONI DI VISITA, CON IL REGOLAMENTO POST COVID-19, LE TARIFFE, I CONTATTI. ACCESSO SOLO SU PRENOTAZIONE. IL PRESIDENTE DI CRACO RICERCHE, PINO LACICERCHIA: “LA NOSTRA ESPERIENZA AL VOSTRO SERVIZIO PER UNA GIORNATA PARTICOLARE DI EMOZIONI A CRACO”. IL PARCO MUSEALE: “IN 10 ANNI SIAMO PASSATI DAI 217 VISITATORI DEL 2009, AI 26.000 DEL 2019. UN TREND CRESCENTE CHE HA GENERATO 4 POSTI DI LAVORO PERMANENTI E AD UNA CONTINUA PULIZIA, MANUTENZIONE, MESSA IN SICUREZZA, TUTELA DEL NOSTRO STRAORDINARIO PATRIMONIO CULTURALE, STORICO E PAESAGGISTICO. CRACO È NELLA TOP TEN DELLE PIÙ AFFASCINANTI GHOST TOWN MONDIALI”. 
 


LA “GUERRA” COI MEDICI DI FAMIGLIA. ORA E' BUFERA SULL'ASSESSORE REGIONALE LEONE

IL PRESIDENTE DELL'ORDINE DEI MEDICI DI MATERA, SEVERINO MONTEMURRO
LETTERA APERTA AL SUO ISCRITTO-PEDIATRA DEL PRESIDENTE DELL'ORDINE DEI MEDICI DI MATERA, SEVERIMO MONTEMURRO: “RITENGO INGIUSTE LE SUE DICHIARAZIONI SUI MEDICI DI FAMIGLIA NELL’EMERGENZA CORONAVIRUS, AVENDO ESSI LAVORATO QUASI A “MANI NUDE” E CON SPIRITO DI SACRIFICIO E ABNEGAZIONE. MOLTI COLLEGHI, TRA CUI ANCHE UN NOSTRO ISCRITTO, HANNO SACRIFICATO LA VITA OFFRENDO LA PROPRIA PROFESSIONALITÀ A SERVIZIO DELL’INTERA COMUNITÀ. ANCORA OGGI MOLTI SONO SPROVVISTI DI DISPOSITIVI INDIVIDUALI DI PROTEZIONE (DPI) E, NONOSTANTE IL DECRETO CURA ITALIA PREVEDA LA FORNITURA DI TALI PRESIDI AI MEDICI, IVI COMPRESI QUELLI CONVENZIONATI, NESSUN PROVVEDIMENTO È STATO FINORA ADOTTATO DALLA REGIONE BASILICATA. LE CHIEDIAMO DI ASSICURARE LA PERIODICA ESECUZIONE DI TAMPONI A TUTTO IL PERSONALE SANITARIO. PERSONALE CHE ATTENDE DA LEI COMPRENSIONE, COLLABORAZIONE E NON ATTACCHI.

IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL PRESIDENTE MONTEMURRO A LEONE

Caro Assessore,
l’Ordine dei Medici di Matera, come già affermato in un precedente comunicato, ritiene ingiuste le Sue dichiarazioni sull’operato dei Medici di famiglia e in generale dei Medici durante l’emergenza coronavirus, avendo essi fronteggiato questa emergenza quasi a “mani nude” e con spirito di sacrificio e abnegazione.
Molti colleghi, tra cui anche un nostro iscritto, hanno sacrificato la vita offrendo la propria professionalità a servizio dell’intera comunità.
Ancora oggi molti medici sono sprovvisti di dispositivi individuali di protezione (DPI), tanto che l’Ordine di Matera ha stanziato una somma per il loro acquisto. Nonostante il testo convertito in legge del Decreto Cura Italia preveda la fornitura prioritaria di tali presidi ai medici, “ivi compresi quelli con rapporto convenzionale”, nessun provvedimento in tal senso è stato finora adottato dalla regione Basilicata.
Dal momento che l’emergenza non è affatto finita è necessario ridefinire in questa fase i percorsi organizzativi ed assistenziali utili a fronteggiare un’eventuale seconda ondata.
Perché questo si realizzi non basta l’impegno di un singolo ma il concorso di tutte le rappresentanze del comparto sanitario: è prioritario definire delle nuove linee guida che tengano conto delle più recenti evidenze scientifiche ed avviare quanto prima una campagna di vaccinazione antinfluenzale e pneumococcica per evitare pericolose sovrapposizioni tra forme influenzali e contagi da Covid-19.
Le chiediamo di assicurare la periodica esecuzione di tamponi a tutto il personale sanitario, come dichiarato dal Dirigente Generale Dott. Esposito, nell’ambito del piano delle tre T: TESTARE, TRACCIARE , TRATTARE.
Tutto il personale sanitario, dai medici ospedalieri ai medici di medicina generale, pediatri di libera scelta medici di continuità assistenziale attende da Lei comprensione, collaborazione e non attacchi alla loro professionalità.
Lei ben conosce le difficoltà quotidiane del lavoro dei medici e condividerà la necessità di un dialogo con loro per consentire di operare con serenità e in piena sicurezza a vantaggio dei cittadini.

IL PRESIDENTE
DR. SEVERINO MONTEMURRO

POLICORO. CARABINIERI FORESTALI SEQUESTRANO AREA COMUNALE

IL CARTELLO DI SEQUESTRO E IL NASTRO DEI CARABINIERI FORESTALI
L'INTERVENTO DEI MILITARI A SEGUITO DI SEGNALAZIONI DEI CITTADINI. SEGNALAZIONI GIUNTE ANCHE AL NOSTRO BLOG. L'ENTE LOCALE E' ACCUSATO DI AVER CREATO UNA DISCARICA ABUSIVA. NELLA ZONA VENIVANO ACCANTONATI GLI SCARTI DEGLI ALBERI PUBBLICI IN FASE DI POTATURA. LA STESSA AREA FU SEQUESTRATA, PER LO STESSO MOTIVO, IL 30 OTTOBRE DEL 2012. E NEL DICEMBRE 2015 IL COMUNE VI SMALTI', TRA LE POLEMICHE, I RESTI DELLE PALME DISTRUTTE DAL PUNTERUOLO ROSSO. IL SINDACO MASCIA: “IO ALL'OSCURO DELLO SMALTIMENO IN QUELLA ZONA DEGLI SCARTI DI POTATURA. C'E' UNA ISTRUTTORIA IN CORSO”
POLICORO – I carabinieri forestali della Stazione di Scanzano Jonico hanno sequestrato un'area di proprietà comunale nella zona soprastante le abitazioni degli ex dipendenti dello zuccherificio del centro Jonico, posta lateralmente ad un cash and carry. Attorno alle 13 siamo stati all'ingresso dell'area interessata e abbiamo verificato che i militari avevano apposto uno specifico cartello alla sbarra di ingresso delimitata con del nastro catarifrangente. Di fatto i “forestali” sono stati allertati da alcuni cittadini che hanno fotografato e ripreso con video un mezzo del municipio che a più riprese percorreva la stradina che porta al sito per andare a scaricarvi gli scarti della potatura degli alberi pubblici in corso di esecuzione. 
IL MEZZO COMUNALE CARICO DI SCARTI DI POTATURA FOTOGRAFATO DAI LETTORI MENTRE SI RECA ALLA ZONA TRASFORMATA IN DISCARICA ABUSIVA
Foto e video che sono stati inviati anche al nostro blog. Da qui le verifiche dei carabinieri e il conseguente sequestro. Insomma, il Comune è accusato di aver creato una discarica abusiva di rifiuti. Stessa accusa che già il 20 ottobre del 2012, come dimostra la collezione de La gazzetta del mezzogiorno, portò allo stesso procedimento investigativo. 
IL CARTELLO DI SEQUESTRO DEL 30 OTTOBRIE 2012
E nel dicembre 2015 polemiche furono sollevate dall'opposizione all'allora sindaco Rocco Leone perchè nella medesima zona vennero depositati i resti delle palme attaccate dal punteruolo rosso. Insomma, qualcuno al Comune di Policoro quando non sa dove e come smaltire rifiuti, come dire, particolari, utilizza il suolo a Nord dell'ex zuccherificio. Come stanno le cose? Ecco quel che ci ha detto, a proposito, il sindaco Enrico Mascia sorpreso dal nostro arrivo quasi sincrono con quello dell'avviso del sequestro penale ricevuto dai carabinieri forestali: “Siamo in fase istruttoria. E' storia vecchia e questo basta non a declinare responsabilità da parte mia. Appresa dai canali ufficiali la notizia sto attivando le contromisure per individuare i responsabili amministrativi. Non ero a conoscenza di quanto avveniva in quell'area. Sto preoccupandomi anche di tutti i problemi igienico-sanitari creati da una discarica abusiva nel territorio comunale”. Una discarica, abbiamo incalzato, creata dallo stesso Comune... 
IL SINDACO MASCIA, AMMIRAGLIO IN PENSIONE, CON LA MASCHERINA DELLA MARINA MILITARE
“Si, creata dal Comune per iniziative che non risiedono in questa amministrazione e nel sottoscritto. Sto prendendo le idonee iniziative”.

COVID-19. L'ASSESSORE REGIONALE LEONE CONTRO I MEDICI DI FAMIGLIA DI BASILICATA

L'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA', ROCCO LEONE

LA REPLICA DI CAMPANARO, SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA FIMMG DI MATERA: “LEI È COME IL GENERALE CUSTER, DI CUI CONOSCIAMO IL TRISTE EPILOGO NELLA BATTAGLIA DI LITTLE BIGHORN, SUO E PURTROPPO ANCHE QUELLO DEI SUOI CIRCA 600 UOMINI, GUARDA CASO PIÙ O MENO LO STESSO NUMERO DEI SUOI MEDICI TERRITORIALI. FORSE HA RAGIONE LEI, NON SIAMO STATI DEGLI EROI PERCHÉ NEL MASSIMO PERIODO EMERGENZIALE ABBIAMO NORMALMENTE CONTINUATO A FARE I MEDICI…NORMALI... MA CREDO CHE FARE IL PROPRIO DOVERE VAL MEGLIO DELL’EROISMO POICHÉ “È MOLTO PIÙ FACILE ESSERE UN EROE CHE UN GALANTUOMO. EROI SI PUÒ ESSERE UNA VOLTA TANTO; GALANTUOMINI, SI DEV’ESSER SEMPRE”, COME DISSE IL GRANDE PIRANDELLO”.


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELLA FIMMG DI MATERA

Caro Assessore Leone,
prima “i medici di base hanno ceduto le armi senza combattere”, dichiarazione poi smentita (in parte), infine “vede pochi eroi tra tra i medici di base”, insomma più che assessore alla sanità sembra che la sua aspirazione sia quella di impersonare il generale George Armstrong Custer, di cui conosciamo il triste epilogo nella battaglia di Little Bighorn, suo e purtroppo anche quello dei suoi circa 600 uomini, guarda caso più o meno lo stesso numero dei Suoi medici territoriali. Forse ha ragione Lei, non siamo stati degli Eroi perché nel massimo periodo emergenziale non abbiamo fatto nulla di diverso dal solito: abbiamo aperto normalmente e regolarmente i nostri studi, abbiamo visitato normalmente i nostri pazienti con qualche precauzione in più, siamo normalmente andati ai loro domicili, siamo stati reperibili telefonicamente come normalmente facciamo, addirittura qualcuno avrà sicuramente anche suturato qualche ferita, messo o tolto qualche catetere…. insomma abbiamo normalmente continuato a fare i Medici…normali... ma credo che fare il proprio dovere val meglio dell’eroismo, forse perché Eroe è chi fa il suo dovere ogni giorno, o citando Pirandello “È molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini, si dev’esser sempre”.
Per cui caro assessore, lasciamo a Lei il ruolo di Eroe anche perché non possiamo essere tutti eroi perché qualcuno deve pur applaudire mentre loro passano, ma soprattutto non abbiamo bisogno di Eroi che sacrifichino la loro vita perché per qualcuno “la vita sarà stupida, ma non abbastanza per preferirle una morte eroica”.


MICHELE CAMPANARO (SEG. PROV. FEDERAZIONE ITALIANA MEDICI DI MEDICINA GENERALE DI MATERA)

mercoledì 24 giugno 2020

GIORNATE FAI ALL’APERTO ANCHE A VALSINNI, BERNALDA E METAPONTO

VALSINNI. RESTI ARCHEOLOGICI DELL'ANTICA LAGARIA SUL MONTE COPPOLO

SABATO E DOMENICA PROSSIMI ANCHE IL SENTIERO PER MONTE COPPOLO, IL GIARDINO DI PALAZZO MARGHERITA ED IL LAGO SALINELLA, SARANNO TRA LE LOCALITÀ DELLA BASILICATA VISITABILI NELL'AMBITO DEL PROGRAMMA “GIORNATE FAI (FONDO AMBIENTE ITALIANO) ALL'APERTO”. PER CONSULTARE L’ELENCO COMPLETO DEI LUOGHI DI BASILICATA, PER INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI ED EVENTUALI CAMBIAMENTI DI PROGRAMMA: https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=BASILICATA. LE VISITE SONO A CONTRIBUTO MINIMO, DA 3 O 5 EURO, CON PRENOTAZIONE ONLINE OBBLIGATORIA SU WWW.GIORNATEFAI.IT (DA CONSULTARE ANCHE PER EVENTUALI MODIFICHE DI PROGRAMMAZIONE) FINO A ESAURIMENTO POSTI ED ENTRO VENERDÌ 26 GIUGNO ALLE ORE 15. IL NUMERO DI INGRESSI PER VISITA È LIMITATO E PREVISTO IN GRUPPI RISTRETTI PER RISPETTARE LE NORMATIVE DI SICUREZZA ANTI CORONAVIRUS.


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DEL FAI
GIORNATE FAI ALL’APERTO

Sabato 27 e domenica 28 giugno 2020
Oltre 200 luoghi aperti in più di 150 località d’Italia

Visite a contributo minimo - da 3 o 5 euro - con prenotazione online obbligatoria su www.giornatefai.it (da consultare anche per eventuali modifiche di programmazione) fino a esaurimento posti ed entro venerdì 26 giugno alle ore 15.
Il numero di ingressi per visita è limitato e previsto in gruppi ristretti per rispettare le normative di sicurezza

I LUOGHI VISITABILI IN BASILICATA

Matera
La Grancia Parco dei Monaci. Parco dei Monaci è una grancia appartenuta all’Abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso. L’area dell’insediamento evidenzia un’antica frequentazione umana compresa tra fase preistorica, tardo imperiale e medievale.

Ferrandina (MT)
Il Patriarca L'olivo di Ferrandina. La pianta che ha reso famosa Ferrandina anche all’estero è l’Olivo. Tra i tanti il Patriarca, maestoso, di oltre mille anni, il più vecchio della Basilicata e il più grande con i suoi 8 metri di circonferenza. Il Patriarca non è solo, ma è circondato da altri olivi monumentali di età plurisecolare con irregolarità nel tronco: alberi dalle svariate forme, tra spirali, alveoli, cavità e portamenti

Grottole (MT)
Bosco Coste. Il bosco Le Coste rientra nel territorio dell’oasi naturale di san Giuliano. Situato a pochi chilometri dall’abitato, è il più grosso polmone verde, appendice naturale dell’oasi predetta. Di notevole importanza ambientale sono anche la Foresta, vasto territorio boschivo di proprietà privata, e l’altopiano di Sant’Antonio Abate, nella cui macchia mediterranea vi sono specie floristiche e faunistiche molto rare.

Salandra (MT)
Chiesa della Madonna del Monte. Il santuario della Madonna del Monte, citato nella bolla di Papa Lucio III del 1183 come “Monastero di Santa Maria de Cornu”, sorge in area extraurbana a 7 km da Salandra, all’interno di un ampio spazio verde con querce secolari e uliveti.

Tricarico (MT)
Dalla fontana vecchia agli orti saraceni tra storia e natura. Gli Orti saraceni di Tricarico sono costituiti da superfici terrazzate a ridosso delle mura dell'abitato altomedievale degradanti verso il vallone del torrente sottostante, il cui letto si articola in una miriade di appezzamenti, irrigati con tecniche di canalizzazione delle acque sorgive di matrice araba. I primi nuclei abitativi, spesso ipogei, comunicano con l'esterno mediante i prospicienti terrazzamenti su terreni coltivati a frutteti, ortaggi, erbe officinali. A distanza di quasi mille anni le tracce di queste coltivazioni sembrano essere rimaste nell'uso fortemente radicato di piante la cui comparsa nel territorio lucano è riconducibile al periodo arabo normanno.

Metaponto, Bernalda (MT)
Area Naturalistica Lago Salinella. Il lago si estende in una zona umida retrodunale (la più importante dell'arco jonico) originatasi nella vecchia foce del fiume Bradano. Il suo habitat lo rende ideale per il soggiorno delle cicogne. Anche per questo è divenuta un'area naturale protetta. 

METAPONTO. LAGO SALINELLA
Bernalda (MT)
Giardino di Palazzo Margherita. Il giardino, edificato dal podestà di Bernalda Giuseppe Margherita, rappresenta un esempio di architettura eclettica di fine ‘800: grandi alberi coprono l'intera superficie, in modo da creare un’ombra su cui padroneggiano anche piante esotiche.

Pomarico (MT)
Bosco della Manferrara: ristoro e ricchezza naturalistica. Il bosco della Manferrara, si estende per oltre 500 ettari ai margini dell'abitato urbano. Caratterizzato da una morfologia collinare e dal profilo piatto, ospita diverse specie di piante e alberi, a cominciare dall'acero, l'orniello, il pino d'Aleppo, la rosa canina fino ad arrivare a piante di sottobosco quali il mirto, il lentisco, il pungitopo e il biancospino.

Irsina (MT)
La Valle dei Greci. I visitatori saranno accompagnati in una “passeggiata sentimentale” extra moenia nella Valle dei Greci, in Contrada Peschiera (o degli Orti). L’area è di grande interesse naturalistico per la varietà di alberi e arbusti presenti e per l’organizzazione del paesaggio agrario.

Valsinni (MT)
Monte Coppolo. Il sentiero naturalistico-archeologico ci condurrà in un viaggio nel tempo, tra natura, storia e poesia. 
 
VALSINNI. IL SENTIERO SUL MONTE COPPOLO
Sasso di Castalda (PZ)
Passeggiata nella faggeta e nel borgo di Sasso di Castalda. All’interno del Parco dell'Appennino lucano è situato il comune di Sasso di Castalda, un piccolo borgo di circa 1.000 abitanti, a 949 metri s.l.m. Il particolare paesaggio, caratterizzato da montagne, corsi d'acqua, ricca vegetazione e variegata fauna, ne fa una perla rurale incastonata nel verde lucano più incontaminato. 


Bosco di Sasso di Castalda
All’interno del Parco dell'Appennino, uno dei tratti più affascinanti è il Sentiero Frassati: un percorso escursionistico ad anello che tocca interessanti siti storici religiosi e naturalistici, attraverso il suggestivo bosco della Costara, dove è possibile ammirare gli esemplari più belli e vetusti di faggio, tra cui il monumentale "faggio di San Michele", uno degli “alberi padri”, tutelato con legge regionale.

Lauria (PZ)
Piazzale panoramico dell'AssuntaDomenica 28 Giugno 2020, su prenotazione obbligatoria, si potrà "VIVERE L'APERTURA" della Rocca dell'Armo con un giro turistico della Valle del Noce "virtuale", superando le problematiche di distanziamento sociale e di assembramento, semplicemente IMMAGINANDO.

Tolve (PZ)
Villa romana di San Pietro possedimento di Domitia Lepida. Edificio di epoca romana datato tra il I e il VI secolo d.C. Secondo lo studioso H. Di Giuseppe apparteneva alla zia di Nerone, Domitia Lepida che aveva avviato un’intensa produzione e commercializzazione di lana, la cui gestione sarebbe stata affidata a un suo liberto, il cui nome L. Domiti Cnidi si trova iscritto al genitivo su alcune fuseruole rinvenute durante gli scavi.


E TRA I BENI DEL FAI

Matera
Casa Noha racconta il “verde rupestre” del Parco della Murgia Materana che circonda la città: spettacolari pianori si alternano a profonde rupi o gravine e si aprono in grotte naturali e scavate dall’uomo, che vi si è insediato fin dalla preistoria e che nel tempo le ha trasformate in case o in suggestive chiese, molte delle quali con preziosi affreschi; Matera è un fossile vivente della civiltà rupestre che nasce immersa nella natura per sfruttarne ogni risorsa: una forma di insediamento eco-sostenibile che infatti ha preservato un habitat intatto per flora e fauna locali.

Per consultare l’elenco completo dei luoghi visitabili in BASILICATA, per informazioni, prenotazioni ed eventuali cambiamenti di programma:
 https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=BASILICATA.