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domenica 31 dicembre 2017

FERRANDINA. CARLO LEONARDO CERABONA, ACCUSATO DI ESTORSIONE E USURA, OTTIENE GLI ARRESTI DOMICILIARI DAL GIP DEL TRIBUNALE DI MATERA

IL TRIBUNALE DI MATERA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 31.12.17

FERRANDINA – Il Gip del tribunale di Matera, Angela Rosa Nettis, ha concesso gli arresti domiciliari a Carlo Leonardo Cerabona, 51 anni, accusato di usura, estorsione e tentata estorsione in danno di persone della città aragonese. Il magistrato, così, ha accolto parzialmente l'istanza di scarcerazione formulata in favore del loro assistito dai difensori Pietro Damiano Mazzoccoli e Giuseppe Cristalli. Cerabona fu tratto in arresto su ordine di custodia cautelare del Gip Angelo Onorati l'11 settembre scorso poiché coinvolto in una indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Pisticci e della stazione di Ferrandina, coordinati dalla sostituto procuratore Annafranca Ventricelli, avviata a seguito delle denunce di artigiani ferrandinesi. Artigiani che si erano rivolti all'indagato per ricevere piccoli prestiti che nel giro di pochi mesi erano diventati somme spropositate per gli elevatissimi tassi d’interesse maturati. E le vittime, non più in grado di far fronte ad un debito crescente, secondo l'accusa, venivano vessate, minacciate ed anche percosse dal presunto usuraio per garantirsi pagamento e silenzio. Per l'avvocato Mazzoccoli, invece, “Cerabona, sin dal momento del provvedimento restrittivo, ha ribadito la sua estraneità ai fatti. Egli dimostrerà la sua innocenza nel corso della fase istruttoria o dibattimentale. Trattasi di una vicenda grave che ha visto coinvolto un uomo per fatti che non gli appartengono ma con l’unica colpa di essersi prodigato a tutela degli altri. Qualche precedente penale, poi, non autorizza ipotesi preventiva di colpevolezza. A breve il mio assistito si sottoporrà ad interrogatorio davanti al magistrato competente e darà la sua versione dell'accaduto”. Sulla vicenda intervennero, nell'immediatezza dei fatti, Don Basilio Gavazzeni, presidente della Fondazione lucana antiusura, ed Angelo Festa, presidente dell'Associazione “Famiglia e Sussidiarietà”, auspicando che quanto avvenuto a Ferrandina “potesse smuovere altre vittime a fronteggiare l’usura con il giusto coraggio civico e la decisa denuncia”. Fondazione ed Associazione diedero la loro disponibilità a fiancheggiare le vittime ed a costituirsi parte civile con loro.

ONORIFICENZA PROFESSIONALE ALLA CARRIERA A TRENTO A QUATTRO CHEF LUCANI. SI TRATTA DI ANDREA UCCELLI, PIERPAOLO BATTAFARANO, MASSIMO TRUNCELLITO E ALESSANDRO FERRARA

POKER D'ASSI. I QUATTRO CHEF PREMIATI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 31.12.17

L'onorificenza professionale alla carriera è stata conferita a quattro chef lucani nel corso dell'ultimo congresso nazionale, il 17esimo, dell'Associazione professionisti cuochi italiani (Apci), denominato “ Les toques blanches d’honneur” e svoltosi a Trento. Onorati del prestigioso riconoscimento sono stati Andrea Uccelli, di Senise, titolare del ristorante Villa del lago; Pierpaolo Battafarano, di Policoro, chef del Sigillo resort di Marconia di Pisticci; Massimo Truncellito, di Canna, anche lui del Sigillo resort; e Alessandro Ferrara, di Tursi, dell’agriturismo Le tre colonne della città di Pierro. Insomma, la cucina lucana cresce e viene apprezzata con i suoi protagonisti a livello nazionale dopo la formazione del direttivo Apci di Basilicata con il maestro chef Mario Demuro alla presidenza. La delegazione lucana, intanto, ha in cantiere progetti con cui, con il sostegno di Apci Italia diretta da Sonia Re e presieduta da Roberto Carcangiu, punterà alla sponsorizzazione dei prodotti tipici del territorio regionale e nazionale. Tra questi c’è quello della pasta ”Molisana” con Uccelli nominato ambasciatore unico della Basilicata dall'azienda per creare una “fusion” tra la cultura lucana e quella molisana. Un altro progetto è quello intitolato “La cucina dei paesi” ed è stato ideato da Demuro e Battafarano con protagoniste le ricette della tradizione raccontate dalle nostre nonne.

POLICORO. MOTOCICLISMO. GIANLUCA VIZZIELLO CORRERA' NEL 2018 NEL NATIONAL TROPHY 1000 CON IL TEAM FALSINI

VIZZIELLO IN GINOCCHIO COL TEAM FALSINI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 

POLICORO - “Con immenso piacere vi comunico che ho appena chiuso l'accordo con il Team Falsini per la stagione 2018. Il team mi metterà a disposizione la mitica Yamaha R1. Oltre a ringraziare Massimo Falsini ringrazio anche Dunlop che mi fornirà le gomme per tutta la stagione. Ciaooooo Vizzy45”. Con questo testo, sulla sua pagina facebook, il pilota professionista Gianluca Vizziello, nato 37 anni fa nel centro jonico, ha annunciato il 14 dicembre scorso, la firma del contratto che lo vedrà correre nel 2018 nel National Trophy 1000. Si tratta di un driver inossidabile. Il pilota lucano, infatti, è reduce dalla frattura di tibia e perone della gamba sinistra procuratasi il 16 settembre 2017 a Vallelunga dove gareggiava in una tappa della Dunlop Cup 1000 ancora con una Yamaha R1. Alla caduta è seguito l'intervento effettuato al San Filippo Neri di Roma e la riabilitazione. “Ne avrò ancora per un mese – ha detto Gianluca alla Gazzetta -. Spero di essere pronto per la prima gara in calendario del Campionato italiano di velocità. Sono contento, ovviamente, di poter tornare in pista con la Yamaha R1 del team Falsini Racing. Io sono uno che non si arrende mai. Il mio obiettivo per il 2018 , lo dico chiaro e tondo, è quello di vincere il National Trophy 1000”. Il pilota di Policoro, infatti, uno dei pochi sportivi lucani ad avere una pagina sull'enciclopedia on line Wikipedia, è amatissimo dagli appassionati del motociclismo italiano per i suoi importanti trascorsi nei mondiali Superbike e Supersport. Nel 2004, ad esempio, con il team Italia Lorenzini by Leoni, sempre su Yamaha, nella Superstock 1000 FIM Cup, chiuse la stagione al secondo posto staccato di soli nove punti dal vincitore ottenendo sette piazzamenti a podio in sette gare disputate, di cui quattro vittorie, tre giri veloci in gara e quattro pole position. Nel 2006 il trasferimento nel mondiale Supersport alla guida di una Yamaha YZF-R6 dello Yamaha Team Italia, con il nono posto finale totalizzando 69 punti. Poi tanti anni nel mondiale Superbike con il gran ritorno nel 2016 come sostituto dell'infortunato Roman Ramos alla guida della Kawasaki del Team Go eleven partecipando ai Gran Premi d'Italia di Imola e di Malesia a Sepang. A partire dal Gran Premio di Misano Adriatico l'accordo col team Grillini Racing. Vizziello, così, arrivò due volte in zona punti: gara 2 al Lausitzring, in Germania, e gara 2 a Jerez, in Spagna, chiudendo la stagione al ventottesimo posti della classifica piloti.

IL SINDACO COSMA CHIEDE IL RADDOPPIO DELLA SINNICA: “QUEL TRATTO È PERICOLOSO MA PREFETTURA E POLIZIA STRADALE CI HANNO FATTO SPEGNERE L'AUTOVELOX”

L'INCIDENTE DI TURSI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 31.12.17
TURSI – “Quel tratto di Sinnica è pericoloso. Avevamo rimediato con l'autovelox non per recuperare fondi al Comune ma per garantire la sicurezza. Ma Prefettura e Polizia stradale hanno ritenuto quella parte di superstrada non pericolosa facendoci spegnere l'apparecchio 7 mesi fa. Rimanemmo esterrefatti. Ed oggi constatiamo un incidente con la morte di 2 persone”. Lo ha detto il sindaco Salvatore Cosma dopo il terribile scontro di venerdì scorso aggiungendo: “Raccomando prudenza agli automobilisti e chiedo alle istituzioni di mettere in sicurezza l'arteria facendo la manutenzione del manto stradale periodicamente e non ad ogni morte di Papa”. Il primo cittadino, poi, ha lanciato un appello: “La Sinnica va adeguata al suo traffico. Urgono 2 corsie per senso di marcia e spartitraffico centrale”. 

TURSI. FINE ANNO DI SANGUE SULLA SINNICA. DUE MORTI E TRE FERITI IN UN GRAVE INCIDENTE STRADALE. LE VITTIME SONO ROCCO DE PALMA E GIUSY VITALE. NO AI FUOCHI D'ARTIFICIO A SENISE E LATRONICO

L'INCIDENTE DI TURSI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 31.12.17
GIUSY VITALE, 21 ANNI

ROCCO DE PALMA, 30 ANNI
TURSI – Fine anno di sangue sulla superstrada Sinnica, una di quelle con il più alto tributo di vite umane della Basilicata. Due persone, un uomo di 30 anni, Rocco De Palma, ed una ragazza di 21, Giusy Vitale, sono decedute sul colpo mentre altre tre accompagnate dai mezzi del 118 hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale di Policoro. E' il tragico bilancio del terribile incidente stradale avvenuto attorno alle 22.30 di venerdì scorso in un tratto dell'arteria di collegamento tra la Statale Jonica da una parte ed il Pollino e la Salerno-Reggio Calabria dall'altro caratterizzato da una curva, subito sopo lo svincolo di accesso alla Città di Pierro. Uno svincolo, lo ricordiamo, sino a qualche mese fa temutissimo per la presenza di un autovelox fisso al fine di ridurre la velocità dei mezzi in transito. E lo stesso segmento della trafficatissima strada, ad una sola corsia per senso di marcia e senza spartitraffico centrale, è stato già sede di altri incidenti stradali mortali in passato. Il violento scontro, frontale, è avvenuto tra una Mini Cooper diretta verso Policoro ed una Bmw che viaggiava in senso contrario. L'altra automobile interessata dall'impatto, una Jaguar, è stata urtata dagli altri due mezzi venuti in collisione. I due deceduti, De Palma, di 30 anni, nato a Chiaromonte ma residente a Senise, e Vitale, 21 anni, originaria di Latronico ma trasferitasi a Roma, erano a bordo della Mini Cooper. L'altro occupante del mezzo è stato ricoverato nel nosocomio Giovanni Paolo II di Policoro. Una prognosi di 7 giorni, invece, è stata assegnata al conducente della Bmw mentre nessun particolare problema è stato accusato dall'uomo alla guida della terza auto incidentata. Sul posto sono arrivati per primi i carabinieri della stazione di Tursi guidati dal comandante Giampiero Ricciardi seguiti da tre autoambulanze del 118 e da mezzi dei vigili del fuoco dotati di una torre con un potente faro per far luce sul luogo dell'impatto. Lo scenario apparso agli uomini dell'Arma è stato raccapricciante. I militari si sono subito accorti della gravità del “frontale”. Per De Palma e Vitale non c'è stato nulla da fare. Deceduti sul colpo. I sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Il traffico sulla Sinnica è rimasto bloccato per ore. I rilievi per ricostruire la dinamica dell'incidente sono stati effettuati dai carabinieri di Tursi. I sindaci di Senise. Rossella Spagnolo, e di Latronico, Fausto De Maria, intanto, stingendosi al dolore delle famiglie De Palma e Vitale, pur non emanando apposita ordinanza di divieto, hanno invitato i loro concittadini “ad accogliere il nuovo anno senza fuochi d'artificio in segno di rispetto e vicinanza alle giovani vittime ed ai loro familiari”. 

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 31.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Tursi. Sangue sulla Sinnica, due morti e tre feriti. Scontro frontale dopo una curva. 2) Il sindaco Cosma chiede il raddoppio della strada: “Quel tratto è pericoloso ma Prefettura e Polizia stradale ci hanno fatto spegnere l'autovelox”. 3) Ferrandina. Carlo Leonardo Cerabona, accusato di estorsione e usura, ottiene dli arresti domiciliari. 4) Matera. Ospedale. Con l'arrivo del nuovo anno la cicogna dell'Asm consegna il parto indolore. 5) Motociclismo. Vizziello raggiunge l'accordo con il team Falsini e correrà con la Yamaha R1. 6) Gastronomia. Congresso dei cuochi. Premiati a Trento quattro chef lucani.

sabato 30 dicembre 2017

ARTI MARZIALI. RUBINO, IL CAMPIONE DELL'MMA, È IN VACANZA A MATERA: “PORTO LA MIA CITTA' DI NASCITA NEL MONDO”



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.12.17

MATERA – “Porto la mia città nel mondo. Matera 2019 campeggia sul mio profilo facebook”. Lo ha detto Angelo Rubino, il campione di arti marziali miste (Mma), così denominate perchè durante gli incontri sono consentite sia di tecniche di percussione (calci, pugni, gomitate e ginocchiate) sia di lotta (proiezioni, leve e strangolamenti), nato nella città dei Sassi 29 anni fa, in vacanza nella sua Basilicata. Reduce dalla sua prima vittoria all'estero, a Lugano, contro Ismael "El sisma" Foscarini pur avendo riportato la frattura del quarto metacarpo della mano destra, il “combattente” nella disciplina più violenta della arti marziali, trascorrerà Capodanno e la Befana con la sua famiglia. Ma ecco una sua auto presentazione: “Vivo a Verona e sono professionista di Mma. Da un anno ho creato il Team Rubino con allenatori che scelgo in base ai miei incontri. Prevalentemente mi alleno alla Boxing club. Prima delle Mma ho fatto karate con 2 quinti posti alle finali nazionali e 6 primi di fila a quelle regionali lucane nella specialità kumite. Poi, le arti marziali miste, le più dure, con i due contendenti chiusi in una gabbia, come ai tempi degli antichi romani. Negli Usa sono uno degli sport che vanno per la maggiore. In Italia stanno crescendo. Sinora ho fatto 10 incontri da professionista con 6 vittorie, 3 sconfitte ed un pari. Ho vinto gli ultimi 2 combattimenti del 2017”. Quali i progetti futuri? “Intanto debbo curare la mano fratturata prima di tornare a combattere a marzo in una manifestazione internazionale. Poi continuerò a gareggiare in Europa”. Ma sarà solo riposo il soggiorno lucano di Rubino? “No, dovrò allenarmi anche in questi giorni. Lo farò nella palestra Black corner di Policoro del mio amico Nicola Carella, uno dei maestri di muay thai più importanti d'Italia”.

POLICORO. INQUINAMENTO ENEA-SOGIN. ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E CITTADINI. CHIESTA ANCHE LA PUBBLICAZIONE DELLE MAPPE DEGLI INQUINANTI SUL SITO DEL COMUNE

LA CONFERENZA STAMPA DI POLICORO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.12.17


POLICORO - “Basta ritardi, sottovalutazioni, mancanza di trasparenza. E basta con la favola che in Basilicata tutto può accadere senza colpa di nessuno come, ad esempio, per un terremoto. Abbiamo inviato un nostro esposto alla Procura della Repubblica di Matera affinchè apra un fascicolo di indagine sull'inquinamento “storico”, denunciato nel lontano 4 giugno 2015, dell'area Enea-Sogin ormai diffusosi anche all'esterno”. Lo hanno detto in conferenza stampa i rappresentanti delle associazioni Mediterraneo no scorie, Giovanna Bellizzi; medici per l'ambiente, Giampaolo Farina; il consigliere comunale di Policoro futura, Gianni Di Pierri; e le mamme portavoci di un gruppo facebook costituto sull'argomento, Vittoria Cesena e Anna Baglivo. Ma non è solo la richiesta di far chiarezza a livello di responsabilità penali e civili da parte della magistratura l'unica fatta da cittadini ed ambientalisti. Di Pierri ha reso noto ci aver formalizzato nella mattinata di ieri al Comune di Policoro la proposta di pubblicare le mappe sulla diffusione dell'inquinamento e quelle dei pozzi esaminati sul sito internet dell'ente proprio al fine di informare e fare chiarezza. “Mappe - ha aggiunto Bellizzi – di cui noi siamo venuti in possesso solo dopo aver inoltrato legale richiesta di accesso agli atti al Comune di Rotondella. Sino ad allora di questi documenti si conosceva solo l'esistenza ma non erano state pubblicate da nessuno”. E Farina ha reso noto che dalla stessa documentazione si evince chiaramente che tra i metalli pesanti e le sostanze inquinanti rilevate al di sopra dei limiti di legge consentiti non ci sono solo trielina e cromo esavalente ma anche il manganese. “Sostanze – ha spiegato – cancerogene per l'uomo e tossiche per l'ambiente”. Accorato l'appello delle due mamme presenti alla conferenza stampa: “Vogliamo sapere in quale mondo viviamo, cosa diamo da mangiare e da bere ai nostri figli. Per noi questo Natale, con i problemi di inquinamento di cui stiamo trattando, non è sereno”. Cittadini ed ambientalisti, dunque, sono tornati all'attacco di enti ed istituzioni interessate accusate di ritardi ed inefficienze “tanto - ha concluso Di Pierri - che all'ultima conferenza di servizio svoltasi a Rotondella il 19 dicembre scorso erano assenti il Comune di Policoro e la Regione Basilicata con il rinvio della stessa al 13 gennaio prossimo. Inconcepibile. Sconcertante”.

LE MAPPE DEGLI INQUINANTI
E PEDICINI (M5S) NTERROGA SUL CASO L'UNIONE EUROPEA


ROTONDELLA - Le notizie sulla contaminazione delle falde acquifere vicine all’impianto nucleare Itrec sono state portate all’attenzione della Commissione europea con una interrogazione dell'eurodeputato Piernicola Pedicini (M5s). L'esponente pentastellato ha chiesto “di far sapere se e quali azioni sono state messe in campo dalle autorità locali della Basilicata per eliminare la fonte di inquinamento e garantire la salute dei cittadini. I primi sondaggi effettuati nel sito erano del maggio 2015. Da allora niente è stato fatto. Nell’area in questione, dove i residenti hanno da sempre utilizzato l’acqua dei pozzi per scopi agricoli e domestici, si registra un incremento dei decessi per patologie tumorali nel disinteresse delle autorità locali”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 30.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Matera. I cavalieri al merito della Repubblica oggi per solidarietà alla casa di riposo Brancaccio. 2) Policoro. Inquinamento Enea-Sogin, esposto alla Procura della Repubblica delle associazioni ambientaliste. 3) Contaminazione falde. E Pedicini (M5s) interroga la Commissione Europea. 4) Arti marziali. Rubino, il campione dell'Mma, è in vacanza a Matera, la sua città di nascita. 5) Euroband Murgia's street band in concerto itinerante oggi a Policoro.

venerdì 29 dicembre 2017

CICLOCROSS. PRESI ANCORA DUE PODI DALL'HERACLEA BIKE CON MARINO E COFANO A BARLETTA. E MARINO E BONAVITA SONO LEADER NELLE LORO CATEGORIE NEL TROFEO TRE MARI

MARINO, SECONDO DA SX, SUL PODIO A BARLETTA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.12.17
 
POLICORO – Ancora due podi per l'Asd Heraclea bike – Marino bici & sport impegnata nella competizione di ciclocross svoltasi a Barletta. E Pasquale Marino e Walter Bonavita si sono confermati leader della classifica generale del Trofeo dei tre mari ad una tappa dal termine nelle categorie Master 6 ed Elite Master. La gara in terra di Puglia, infatti, era valida come penultima prova sia del “Tre Mari” sia della Challenge Puglia ed ha visto la partecipazione di 200 atleti sfidatisi su di un percorso ricavato all’interno del fossato del Castello Svevo. Ma andiamo con ordine. Nella prima batteria sono partiti Marino ed Antonio Manolio. Quest’ultimo è arrivato al traguardo a piedi per la rottura della catena quando mancavano 2 giri al termine piazzandosi al decimo posto nella categoria Master 4. Il primo, invece, in ottimo stato di forma, ha messo a segno un’altra ottima prestazione occupando la prima posizione dopo il primo giro e dominando tutto il resto della gara. Quando tutto sembrava andare per il meglio, però, un salto di catena a 150 metri dall’arrivo lo ha costretto ad uno stop che gli ha pregiudicato la vittoria chiudendo in seconda posizione nella categoria Master 6. Un risultato, però, che gli ha consentito di rafforzare la sua classifica nel “Tre Mari” con 11 punti di vantaggio sugli inseguitori confermandosi secondo nella “Challenge Puglia”. Nella successiva batteria, inoltre, altro acuto di Stanislao Cofano che ha chiuso anche lui secondo nella categoria Master 1 dopo una prova senza sbavature. Walter Bonavita, infine, seppur al termine di una buona gara, ha concluso al quarto posto nella categoria Elite Master confermando la sua leadership nella classifica generale del Trofeo dei tre mari con 8 punti di vantaggio sul suo più immediato inseguitore.

POLICORO. MA IL CENTRO DI DECONTAMINAZIONE NUCLEARE IN OSPEDALE C'E' O NON C'E'? ED E' EFFICIENTE O MENO ? RISPOSTE RASSICURANTI ALLE PAURE DA “ITREC” DAL SOPRALLUOGO EFFETTUATO DAL SINDACO-MEDICO ENRICO MASCIA


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.12.17

POLICORO – In caso di contaminazione al centro atomico Itrec della Trisaia c'è nell'ospedale Giovanni Paolo II il Centro di decontaminazione di cui si è parlato negli anni scorsi? E se c'è risponde ai canoni di efficienza che la struttura dovrebbe avere? Risposte alle domande precedenti, venute fuori dopo l'inquinamento chimico non radioattivo del sito Enea-Sogin, sono arrivate dal sopralluogo che il sindaco Enrico Mascia ha effettuato nel nosocomio col direttore sanitario di Matera e Policoro, Gaetano Annese; il direttore amministrativo Rocco Ierone; il consigliere comunale Tommaso Buono; e Francesco Riccardi, della locale direzione sanitaria. Ebbene risultanze positive sono arrivate dal “blitz” del primo cittadino, tra l'altro ammiraglio e medico della Marina militare, e del consigliere Buono, medico pediatra. Come dire, c'è da fidarsi. Così, la prima constatazione è che il Centro, al piano terra, esiste ed è pronto ad assistere coloro che in attività all'Itrec, se feriti e contaminati, devono essere decontaminati prima di avere accesso al Pronto soccorso e ad altri reparti e servizi. Per la civica amministrazione “la struttura è oggetto di periodiche verifiche sul suo stato complessivo al fine di mantenerne l’operatività mentre la preparazione del personale medico e paramedico è oggetto di aggiornamento. E la dotazione di farmaci specifici è regolarmente ripristinata a seconda delle scadenze”. Annese, dal canto suo, ha sottolineato che “la formazione del personale è effettuata dall’Asm con il concorso di Sogin (la spa che ha la gestione dell'Itrec, ndr) e il supporto dell’esperto qualificato aziendale e che il Centro è dotato di un contatore Geiger per rilevare il livello di contaminazione radioattiva e di impianti specifici di purificazione e filtraggio dell’aria, di un lavabo oculare, di docce e servizi sanitari i cui reflui confluiscono in uno scarico esclusivo”. Tutto ok? Speriamo solo che il Centro di cui sopra non venga mai messo realmente alla prova.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 29.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Ospedale, blitz di Mascia sulla “decontaminazione”. 2) Metaponto. Alsia, incontro su olio extravergine di qualità. 3) Ciclocross. Presi ancora due podi dall'Heraclea bike con Marino e Cofano a Barletta. 4) Uno spettacolo tra musica e arte. Policoro, “Le madame” nel castello.

giovedì 28 dicembre 2017

POLICORO. CADE IN CASSAZIONE L'ACCUSA A SALVATORE SCARCIA GIA' CONDANNATO A 20 ANNI DI CARCERE: “DOPO 15 ANNI HO AVUTO GIUSTIZIA. SONO PRONTO A CHIEDERE IL RISARCIMENTO ALLO STATO PER INGIUSTA DETENZIONE”

SALVATORE SCARCIA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.12.17

POLICORO - “Finalmente un Natale sereno, in famiglia, anche per me. Ho aspettato il 21 dicembre scorso il verdetto della Cassazione a casa, coi miei figli. Ero sicuro dell'assoluzione. Altrimenti avrei atteso i carabinieri per scontare la pena, ingiusta, a 20 anni di carcere, a cui ero stato condannato”. Lo ha detto alla Gazzetta, Salvatore Scarcia, 50 anni, dopo che la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di primo grado, di appello, ed anche del Tribunale di Salerno dopo un primo giudizio della stessa Cassazione, a 20 anni e 10 mesi di carcere. Era stato considerato dagli investigatori prima e dai tribunali citati dopo “il boss”, il capo di una banda accusata di associazione a delinquere di stampo mafioso, accusa caduta già in primo grado, e di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. Erano i contenuti della cosiddetta “Operazione revival”, condotta il 19 gennaio 2006, contro un clan, secondo il capo di imputazione, dedito a rapine, estorsioni, usura, traffico di armi e droga. Trentadue gli arrestati. Per carabinieri e Direzione distrettuale antimafia il clan Scarcia, guidato da Salvatore, allora detenuto in semilibertà, voleva tornare a dominare sulla costa jonica lucana fino a Taranto, anche con alleanze nel clan Parisi di Bari. Invece? “Invece – ha continuato il nostro interlocutore – la II° Sezione penale della Corte di Cassazione di Roma ha annullato, senza rinvio, il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed ha annullato, con rinvio alla Corte di Appello di Napoli, il reato di ipotesi di spaccio. Reato di cui sarò assolto o che andrà in prescrizione e per cui ero stato condannato a due mesi di detenzione”. Ed ora? “Ed ora attenderò anche questo verdetto finale prima di rivalermi contro lo Stato. Per quelle gravi accuse, tutte cadute, ho subito una dura carcerazione preventiva di oltre 6 anni. Sono pronto coi miei legali a chiedere il risarcimento per ingiusta detenzione”. Insomma per Scarcia, giustizia è fatta. “Si - ha concluso - sono contento. Vivo del lavoro di pescatore, con l'associazione che abbiamo costituito, e non temo i giudizi di nessuno. So anche, tuttavia, che a Policoro ci sono tante persone che mi vogliono bene. Mi basta, per ora, l'affetto della famiglia e la sentenza della Cassazione. Finalmente, lo ripeto, un Natale felice anche per me”.

OPERAZIONE REVIVAL. TUTTI GLI ASSOLTI DALLA CASSAZIONE DALL'ACCUSA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA AL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI

L'AVV. PIETRO D. MAZZOCCOLI: “PERSONE CHE DOPO 15 ANNI HANNO OTTENUTO GIUSTIZIA”

ROMA. CORTE DI CASSAZIONE
POLICORO - L'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti dell'Operazione revival è stata annullata senza rinvio dalla Cassazione per Salvatore Scarcia e per Abele Vincenzo Casulli, già condannato a 10 e 2 mesi di reclusione; Alessandro De Bernardis, 7 anni; Giuseppe De Padova, 7 anni e 2 mesi; Luigi De Padova, 10 anni e 2 mesi. Annullate con rinvio alla Corte di appello di Napoli le ipotesi di spaccio. Nutrito il collegio di difesa con gli avvocati Armando Veneto, Domenico Di Terlizzi, Pietro Damiano Mazzoccoli, Rocco Mauro e Maria Delfino. “Si tratta di una vicenda – ha detto l'avv. Mazzoccoli - allarmante, che ha portato agli imputati sofferenze devastanti sulla loro vita. Persone che dopo 15 anni hanno ottenuto giustizia”.

AGRICOLTURA. CONTRIBUTO EIPLI DEL CONSORZIO DI BONIFICA. COLDIRETTI: “FINALMENTE LA SOLUZIONE”. E CASTELLUCCIO (FI): “ATTENTI A CANTARE VITTORIA”

POTENZA. LA SEDE EIPLI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.12.17

MATERA – L'annuncio tanto atteso dai produttori agricoli, soprattutto di quelli del Metapontino che hanno bisogno della risorsa idrica per le loro campagne come il pane, è arrivato dalla Coltivatori Diretti: “E' ormai imminente lo sgravio prospettato per l’inizio del nuovo anno relativo al contributo da versare all'Eipli (Ente per lo sviluppo dell'irrigazione di Puglia, Lucania ed Irpinia) da parte del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto. Un onere di diversi milioni di euro a carico delle azienda agricole”. Ed il vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio, ha avvertito: “Prima di cantare vittoria sulla cancellazione delle cartelle vogliamo vedere i provvedimenti che seguiranno”. Ma ecco il presidente regionale della Coldiretti, Piergiorgio Quarto: “Da anni ci battiamo per la cancellazione di una iniqua tassa che abbiamo da subito contestato. Ora, sapere che la giustizia ordinaria avrebbe sgravato gli imprenditori dal pagamento dell'imposta ci riempie di soddisfazione, anche perché la notizia arriva al termine di un’annata difficile soprattutto per l'arco jonico lucano che, oltre alla crisi da prezzi di mercato, ha dovuto fare i conti nel 2017 con le gelate che hanno distrutto numerose piantagioni e con la carenza idrica di questa estate. Gli imprenditori dovrebbero essere sgravanti dal pagamento della tassa per gli anni arretrati, per il 2017 e per il futuro”. E Castelluccio: “Da anni il portavoce degli agricoltori e consigliere comunale di Montalbano Jonico, Enzo Devincenzis, ha guidato la mobilitazione per contestare una tassa che appesantisce il settore agricolo con un debito pregresso verso il Consorzio pari a circa 600 euro per ettaro. Poiché le prenotazioni irrigue sono pari a circa 20 mila ettari, tutti gli utenti dell'ente hanno un debito di circa 12 milioni di euro. Devincenzis e coltivatori rivendicano pari dignità rispetto ad altri operatori economici rifiutando l'idea che l’agricoltura lucana sia destinata al fallimento”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 28.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Agricoltura. Imminente lo sgravio sul contributo all'Eipli. La coldiretti (Finalmente soluzione”. E Castelluccio (FI): “Attenti a cantar vittoria”. 2) Policoro. Operazione revival. Cade in Corte di Cassazione l'accusa a Salvatore Scarcia. Rispondeva di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti. 3). Tutti i nomi degli altri assolti: A. Casulli, A. De Bernardis, G. De Padova, L. De Padova. L'avv. Pietro D. Mazzoccoli. “Un verdetto che arriva dopo 15 anni”.

venerdì 22 dicembre 2017

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 22.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Matera. Battaglia sul grano Cappelli “Pronti ad adire le vie legali”. Manifestanti a Montecitorio per cercare di aprire un fronte comune con la politica. 2) Nova Siri. Red zone, il sindaco Stigliano: “Non siamo la periferia della Basilicata”. Il giorno dopo lo shock dell'operazione sui falsi contratti di lavoro in agricoltura per immigrati pakistani. 3) Lippo, ex presidente del Consiglio comunale di Policoro coinvolto nella Red zone: “Non so nemmeno di cosa vengo accusato”. 4) Policoro. Anche due lucani nell'indagine sul riciclaggio di auto rubate. Da un'operazione della Polizia stradale di Torino si è giunti all'arresto di Mario Rago e Nicola Mitidieri. 5) Rotondella. Il presidente Testa: “Enea ha garantito massimo impegno dopo l'inquinamento”. 6) Ciclocross. Marino primo in classifica generale del “Trofeo tre mari” quando restano solo due tappe dalla conclusione. 7) Golf. Metaponto. Giancarlo Porta si aggiudica il Trofeo di Natale. Sul green di Pizzica la prima lady è Anda Furfaro. 8) Teatro a Scanzano Jonico a cura di Unitrè. Va in scena “Natale in casa Esposito”. 8) Luca Sirianni a Policoro “elogia” la lingua italiana.

giovedì 21 dicembre 2017

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 21.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Policoro. Le premiazioni del concorso in memoria di Enzo Gallitelli. Prima edizione della iniziativa di educazione stradale. 2) Riconoscimento. Il Premio Fair Play Città dei Sassi assegnato a Gaudiano e Mongelli.

mercoledì 20 dicembre 2017

NOVA SIRI AL CENTRO DELL'OPERAZIONE “RED ZONE”. TRE ITALIANI SOTTOPOSTI A MISURE CAUTELARI DALLA PROCURA DI POTENZA

LA CONFERENZA STAMPA DI OGGI A POTENZA

DOMANI I NOMI DI TUTTI GLI INDAGATI SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Nova Siri al centro dell'operazione “Red zone” condotta dalla Procura di Potenza e dalla Digos di Matera. Nelle prime ore della giornata odierna sono state eseguite misure cautelari anche nei confronti di tre persone di nazionalità italiana. Si tratta di Giuseppe Corrado, nato a Potenza il 6.10.1971, agli arresti domiciliari nella propria abitazione di Nova Siri; Antonio Corrado, nato a Nova Siri il 11.5.1969, divieto di esercizio di attività imprenditoriale; Giuseppe Montagna, nato a Taranto il 30.3.1965, divieto di esercizio di attività imprenditoriale. I particolari dell’operazione sono stati illustrati oggi, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dai pm Anna Gloria Piccininni e Francesco Basentini, e dalla dirigente della Digos di Matera, Maria Rosaria Contuzzi.

DOMANI I NOMI DI TUTTI GLI INDAGATI SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

ROTONDELLA. M5S ALL'ATTACCO CON I DATI DEI ANALISI “INQUINAMENTO PEGGIO DI PRIMA”. AGGIORNATA LA CONFERENZA DI SERVIZIO PER L'ASSENZA DI REGIONE ED ARPAB. DI MOLTO OLTRE I LIMITI TRIELINA, CROMO, ORGANOALOGENATI CANCEROGENI

LA MAPPA ATTUALE DEI POZZI DEL SITO ENEA-SOGIN
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.12.17

ROTONDELLA - “Con l'inquinamento del sito Enea-Sogin e dintorni siamo peggio di prima”. Sono le poche parole con cui il Gruppo nucleare del Metapontino del M5s ci ha inviato la copia delle analisi condotte il 28 settembre scorso su un campione di acqua di falda del pozzetto C08. Intanto in municipio, nella stessa mattinata di ieri, si teneva la conferenza di servizio convocata dal sindaco Vito Agresti per approvare le relazioni di Enea per la realizzazione di nuovi pozzi esterni al sito per bonifica e monitoraggio e per la rimozione del serbatoio e delle tubature dell'ex impianto nucleare Magnox. Ma cominciamo dal nuovo allarme lanciato dagli esponenti pentastellati. Nel rapporto di prova inviatoci ed eseguito da un laboratorio di Chieti per conto della Sogin, la spa deputata alla messa in sicurezza dell'Itrec, sono riportati i risultati delle analisi condotte sul piezometro C08. Tra i vari dati risaltano quelli della trielina, 99 microgrammi per litro contro una Concentrazione soglia di contaminazione (Csc) di 1,5, quasi 100 volte superiore; del cromo esavalente, 23,4 contro 5; del cloroformio (triclorometano) 0,186 contro 0,15; e degli organoalogenati cancerogeni, 99 contro 10, quasi 10 volte la Csc. Tanto basta per un nuovo appello del M5s a far presto contro l'inquinamento in corso. Appello arrivato mentre in Comune veniva aggiornata la conferenza di servizio. “Abbiamo fatto un buon lavoro – ha detto Agresti – ma l'assenza di Regione ed Arpab ci ha impedito di varare i provvedimenti all'ordine del giorno. Lo faremo il 16 gennaio. Intanto, però, Enea ha mostrato gli esami dei pozzi del Sinni da cui prelevava l'acqua per l'antincendio. I risultati sono rassicuranti, non ci sono contaminanti. Non abbiamo revocato, tuttavia, l'ordinanza di divieto di pompaggio al fine di decidere con Regione ed Arpab”. Sui dati diffusi del M5s, infine, abbiamo sentito Marco Citterio, della Direzione centrale infrastrutture di Enea, che non si è mostrato sorpreso: “Si tratta di valori già noti relativi ad uno dei pozzetti poco lontano dall'ex Magnox. A gennaio ed a marzo-aprile effettueremo una campagna di monitoraggio su circa 40 punti per avere nuovi dati di falda dopo le piogge. Da settembre ad oggi non sono stati effettuati da Sogin ed Arpab nuovi esami. Enea ha fatto prelievi nei pozzi al confine e subito fuori il sito dove il cromo esavalente sforava la Csc. A breve avremo i risultati”.


ENEA SULLE PROCEDURE DI GARA PER L'AFFIDAMENTO DEI LAVORI: “MESSA IN SICUREZZA SUBITO DOPO LE AUTORIZZAZIONI”

ROTONDELLA - “Enea attiverà le procedure di gara per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza al sito della Trisaia non appena ricevute le necessarie autorizzazioni dall'apposita Conferenza dei servizi. Secondo il cronoprogramma previsto, gli interventi dovranno completarsi entro il maggio 2018”. Lo ha reso noto l'ufficio stampa dell'Ente di ricerca impegnatosi, come è noto, ad accollarsi gli oneri del disinquinamento salvo a rivalersi sui responsabili. Se saranno individuati. “L’Agenzia – è stato ricordato - ha inviato alla Conferenza dei servizi la sua relazione per la realizzazione dei piezometri necessari al potenziamento dell’emungimento dell’acqua di falda. E Sogin ha inviato la relazione per la rimozione della condotta e del serbatoio Magnox”. Relazioni che, si spera, saranno approvate nella nuova seduta della Conferenza convocata da Agresti il 16 gennaio prossimo.

POLICORO. MAXI TRUFFA SCOPERTA DALLA FINANZA, DENUNCIATI 113 BRACCIANTI AGRICOLI. OLTRE 400MILA EURO IL RAGGIRO DI UN'AZIENDA AGRICOLA

FIAMME GIALLE AL LAVORO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.12.17


POLICORO – I furbetti delle truffe all'Inps non demordono. Anzi, si moltiplicano. L'ennesima maxi truffa ai danni dell'Istituto nazionale della previdenza sociale è stata scoperta dalle Fiamme Gialle del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Matera. Oltre 400mila euro il “valore commerciale” del raggiro organizzato dal titolare di una azienda agricola con sede nella fascia jonica lucana e da una sua collaboratrice. Entrambi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Matera. Con loro sono stati anche denunciati i 113 falsi braccianti agricoli protagonisti della vicenda. L’attività investigativa portata avanti dai militari della Guardia di Finanza ha portato alla luce l'attività dell’azienda del settore primario che, con artifici e raggiri consistiti nell’omettere di comunicare la cessata disponibilità di terreni e nel segnalare, nelle previste denunce trimestrali, fittizie assunzioni e giornate lavorative, ha indotto in errore l’Inps facendo conseguire ai falsi lavoratori indennità di disoccupazione non dovute erogate a seguito della fraudolenta presentazione di domande presso le sedi dell’ente di previdenza. I finanzieri hanno individuato oltre diciannovemila giornate lavorative fittizie e indebite erogazioni di prestazioni assistenziali per oltre 400mila euro. A totale dispregio della normativa sul lavoro, tra l'altro, l’impresa in questione si è avvalsa di 11 lavoratori irregolari in nero per i quali ha dolosamente omesso di indicare le date di occupazione consentendo loro di beneficiare di prestazioni assistenziali non dovute per il superamento del numero di giornate previste. L'operazione condotta dalle Fiamme gialle di Matera ha fatto il paio con l'altra similare scoperta all'inizio dello scorso mese di novembre dalla Guardia di finanza di Montegiordano (CS). Anche in quel caso l'azienda agricola interessata, inesistente ma operante “sulla carta”, era ubicata nel Metapontino ed era stata capace di assumere, fittiziamente, nel 2014 ben 160 braccianti agricoli a tempo determinato. Il tutto per frodare l'Inps per oltre 110mila euro.

TRE ARTISTE LUCANE ALLA RASSEGNA INTERNAZIONALE "WOMEN IN...ART" DI BARI



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.12.17

Tre artiste lucane esporranno nella rassegna internazionale “Women in art”, da oggi, inaugurazione alle 18, al 30 dicembre a Bari, nella chiesa di Santa Teresa dei Maschi. Si tratta di Carmen Toscano, Nilde Mastrosimone de Troyli e Vittoria Falcone. Con loro altre artiste di Cina, Corea del Sud, Croazia, Puglia, Trentino Alto Adige e Sicilia. Organizzazione: Federico II eventi e Artoteca Vallisa. Orario visite (no 24 e 25 dicembre): 11-13 e 18-20.30.

METAPONTINO. OPERAZIONE “RED ZONE” DI DIGOS ED ANTIMAFIA. UNDICI ARRESTI, CINQUE IN CARCERE, CENTODICIANNOVE INDAGATI

IL COMMISSARIATO DI POLICORO, BASE LOGISTICA DELL'OPERAZIONE RED ZONE
DOMANI AMPI ARTICOLI SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Operazione “Red zone” con 11 arresti, 5 in carcere e 6 ai domiciliari, e 119 indagati condotta nel Metapontino dalla Digos di Matera e dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza. Favoreggiamento all'ingresso ed alla permanenza illegale di lavoratori stranieri, falsità ideologica e reati fiscali degli imprenditori agricoli coinvolti, i reati ipotizzati. Due le associazioni a delinquere sgominate. Base logistica dell'operazione è stato il Commissariato della Polizia di Stato di Policoro. 

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ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 20.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Rotondella. M5s all'attacco con i dati dei analisi “Inquinamento peggio di prima”. Aggiornata la conferenza di servizio per l'assenza di Regione ed Arpab. Di molto oltre i limiti trielina, cromo, organoalogenati cancerogeni. 2) Enea sulle procedure di gara per l'affidamento dei lavori: “Messa in sicurezza subito dopo le autorizzazioni”. 3) Policoro. Maxi truffa scoperta dalla Finanza, denunciati 113 braccianti agricoli. Oltre 400mila euro il raggiro di un'azienda agricola. 4) Policoro. I clown dell'Oasi del Sorriso tra i malati dell'ospedale. 5) Arti marziali. Acuti in Piemonte di Gallicchio e Oriolo. 6) Tre artiste lucane in mostra a “Women in art”. A Bari nella chiesa di santa Teresa dei maschi.

martedì 19 dicembre 2017

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 19.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

1) Policoro. Castelluccio (FI) e Gruppo Avanti: “Tassa di soggiorno utilissima se si saprà usarla bene”. 2) Scanzano Jonico. Dipendenze patologiche, workshop al Palazzaccio. 3) Calcio. Prima categoria. Policoro-Tramutola 2-1. 4) Un convegno nella biblioteca a Policoro. Si discute della ricchezza dei dialetti.

lunedì 18 dicembre 2017

POLICORO. CASO PASSARELLI, LETTERA A MATTARELLA. IL PADRE ANTONIO: “MIO FIGLIO NON SI È SUICIDATO, LUI AMAVA LA VITA. PUNITE I COLPEVOLI DI UN ATROCE DELITTO”

GIUSEPPE PASSARELLI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.12.17


POLICORO - “Mio figlio Giuseppe non si è suicidato, a 20 anni, nella caserma dei carabinieri di Cassano allo Jonio (CS), dove prestava servizio, il 24 marzo 1997, non aveva motivo per farlo perchè amava la vita. Chiedo che venga fatta giustizia e vengano puniti i colpevoli di un atroce omicidio”. Lo ha scritto Antonio Passarelli, padre di Giuseppe, il carabiniere nato nel centro jonico e deceduto in circostanze che non hanno mai convinto la sua famiglia, in un memoriale inviato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; al ministro della giustizia, Antonio Orlando; degli interni Marco Minniti; della difesa Roberta Pinotti; ed al comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette. Nel testo Antonio ha elencato tutto ciò che l'ha indotto a dedurre che l'amato figlio fu ucciso. Fino ad arrivare ad indicare chi pianificò il delitto e chi lo eseguì in concorso con altri. Ma ecco stralci del memoriale: “Giuseppe fu trattenuto in caserma per 32 ore senza prestare servizio. Forse per non farlo parlare con la famiglia su ciò che aveva scoperto in quella caserma e per poterlo uccidere in comodità?” Ed ancora: “La presenza di sostanza ematica all’interno dell’arma e la pulizia esterna indicano che essa fu pulita per cancellare le impronte digitali. Da chi? E perché? E mai è stata rinvenuta la scheda che attribuiva quella pistola a Giuseppe”. Ma ci sarebbe di più: “Che non fu la sua mano a sparare è stato comprovato dagli stubs: negativi sulle mani, positivo sul lato destro del viso; e sulla manica destra della giacca della divisa non c'erano tracce di polvere da sparo. Non fu, perciò, la mano destra di mio figlio ad azionare l’arma”. I dubbi, però, non sono finiti: “Sulla camicia e sulle scarpe furono rivenute tracce di terriccio dando l'idea che il corpo fosse stato trascinato attraverso una zona in terra o in erba. Da dove provengono?” Da ultimo, il “mistero” delle macchie ematiche e di materia cerebrale solo all’interno della giacca e non all'esterno: “Una persona sparandosi non si macchia sulla giacca ma il suo sangue miracolosamente fluisce solo al di sotto di essa? Forse mio figlio non indossava al momento dello sparo la giacca che gli fu messa addosso dopo il colpo per far credere che avesse con sé la pistola custodita nella fondina attaccata all'indumento a mezzo di un moschettone”. Da qui la richiesta di giustizia, dopo 20 anni, alle istituzioni.



L'AVVOCATO SANASI PRECISA: “LA FAMIGLIA HA SEMPRE CERCATO DI FARE EMERGERE LA VERITÀ”

POLICORO - “Esprimo a nome della famiglia Passarelli il disappunto e rammarico provati nel leggere il titolo “Fu suicidio” dell'articolo del 10 dicembre 2017 della Gazzetta del Mezzogiorno il quale, seppure virgolettato, sembra dare un verdetto finale e certo sulle cause della morte di Giuseppe Passarelli. La famiglia si è sempre battuta per far emergere la verità negando l'ipotesi del suicidio e sostenendo la tesi dell'omicidio”. Lo ha scritto al nostro giornale l'avv. Daniele Luigi Sanasi chiedendo una rettifica. Nessuna difficoltà a riportare la precisazione da parte nostra chiarendo che il virgolettato indicava solo che quella è stata la sentenza della magistratura che mai ha convinto i familiari di Giuseppe ed anche, ad esempio, l'associazione Libera. Del resto la Gazzetta ha sempre dato voce alle istanze della famiglia Passarelli alla ricerca da 20 anni di giustizia e verità.

ATLETICA. TRIONFANO MINERVA E LA DE SANCTIS. I DUE PODISTI PUGLIESI VINCONO LA STRAHERAKLEIA. AL TERZO POSTO DELLA CLASSIFICA FEMMINILE LA POTENTINA NUNZIA DANZI

DA SX: ENRICO MASCIA, FRANCESCO MINERVA, LUIGI CAPPUCCI, SALVATORE COSMA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.12.17
POLICORO – Francesco Minerva, dell'Asd Montedoro Noci, ha vinto la Straherakleia half marathon con il tempo record di 1 ora, 10minuti e 33 secondi. E Francesca De Sanctis, dell'Alteratletica Locorotondo, si è aggiudicata il primo premio donne per aver coperto i 21 km in 1 ora, 24 minuti e 43 secondi. Sul podio anche la lucana Nunzia Danzi, della Podistica amatori Potenza, terza con 1 ora 29 primi e 55. Secondo e terzo maschile sono arrivati rispettivamente Giuliano Gaeta, della stessa società di Minerva, e Luca Quarta, dell'As Action running di Monteroni. Medaglia d'argento al femminile è stata Damiana Monfreda, dell'Amatori atletica Acquaviva. Insomma, dominio pugliese in questa gara del circuito nazionale Fidal a cui hanno partecipato 356 atleti. “Siamo in crescita - ha detto l'addetta stampa Lucia Stefania Manco -. Ormai qui arrivano podisti, oltre che dalla Basilicata, da Puglia, Calabria, Campania, Marche, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia. Abbiamo una partecipazione nazionale”. Soddisfatto della riuscita della kermesse il patron Luigi Cappucci, presidente della società organizzatrice, l'Asd Amatori podistica dilettantistica di Policoro: “Un altra edizione di successo. Quest'anno abbiamo legato lo sport al No alla violenza sulle donne ed abbiamo confermato la convenzione con Esercito italiano ed Avis. Abbiamo anche avuto il sostegno della Provincia di Matera e dei Comuni di Policoro, Tursi, Nova Siri, Rotondella, Scanzano Jonico e Montalbano Jonico. L'anno prossimo la nostra half marathon si correrà il 23 dicembre”. Infine ecco due dei premiati. Minerva: “Nel 2008 sono stato a New York classificandomi 23esimo ed ho un record sulla maratona di Bari di 2 ore e 17 minuti. Questa vittoria la dedico a Giovanni Augello, oggi assente per la morte del padre. L'anno scorso arrivai terzo, oggi primo, sono contento”. Danzi: “Sono molto soddisfatta del mio risultato dopo un anno abbastanza difficile. Non è stato il mio tempo migliore ma sono contenta di essere arrivata al traguardo e sul podio. Più facile sfilare in passerella (tredici anni fa l'atleta di Potenza fu finalista a Miss Italia, ndr) che correre? Sfilare in passerella è di gran lunga più facile”.

SANITÀ. “NOI, IDONEI E PRECARI ALL'INFINITO”. GLI OPERATORI SOCIO SANITARI ENTRATI IN GRADUATORIA RESTANO A CASA. L'ASM: “LEGITTIMO INDIRE I CONCORSI PER I POSTI DI NUOVA ISTITUZIONE”



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.12.17
MATERA - “Un altro Natale è alle porte e noi poveri Operatori socio sanitari (Oss) aspettiamo dal 2008 l'attesa assunzione che è diventata un miraggio. Abbiamo partecipato ad un concorso dell'Azienda sanitaria del Materano n. 4, abbiamo superato le prove e siamo in una graduatoria valida a tutt'oggi. Non chiediamo la luna ma vorremmo che la graduatoria possa scorrere se non alla Asm nelle altre aziende della regione”. Lo hanno scritto gli Oss precari dell'Azienda materana al governatore Marcello Pittella ed a tutti gli assessori e consiglieri regionali invitandoli “a riflettere con coscienza confidando nel Bambin Gesù”. Ma ecco stralci della lettera: “Abbiamo lavorato tamponando le emergenze dell'Asm, mettendo in pratica conoscenze tecniche e saper fare acquisite negli anni tra formazione, tirocinio e servizio sempre a tempo determinato. L'ultima assunzione a tempo indeterminato risale al 1 novembre 2015 e da allora per noi si è riscritta la stessa poesia di Giacomo Leopardi "L'infinito". Nel frattempo molti di noi sono stati assunti per 6 mesi o per rinnovo ma i contratti si sono risolti alla scadenza lasciandoci l'amaro in bocca. Oggi ci sentiamo delusi per ciò che l'uomo ci sta manifestando: disinteresse. Pochi giorni fa il Governo ha emanato un subemendamento che favorisce gli Enti, anche le Asl, a poter assumere a tempo indeterminato nel 2018, anno di ulteriore proroga, il personale precario e gli idonei delle graduatorie in essere, quali siamo noi. Per noi idonei e precari sarebbe un dono infinito". E la Asm, direttamente chiamata in causa, in attesa della risposta di Pittella e dei “regionali”, cosa ha sostenuto a proposito della nota degli Oss? “Che la legittimità in ordine al concorso indetto dall'Azienda nel 2014 è stata riconosciuta anche dal Tar di Basilicata a cui si era rivolto un gruppo di candidati collocati nella graduatoria di quello vecchio dell'Asl n. 4 del 2008. Il Tar ha confermato la validità del concorso sotto ogni punto di vista spiegando ai candidati che è lampante che nella specie l'Asm si è attenuta al dettato normativo nel senso di vietare lo scorrimento di vecchie graduatorie per posti di nuova istituzione o trasformati”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 18.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Sanità. “Noi, idonei e precari all'infinito”. Gli Operatori socio sanitari entrati in graduatoria restano a casa. L'Asm: “Legittimo indire i concorsi per i posti di nuova istituzione”. 2) Policoro. Caso Passarelli, lettera a Mattarella. Il padre Antonio: “Non si è suicidato, lui amava la vita. Punite i colpevoli di un atroce delitto”. 3) L'avvocato Sanasi precisa: “La famiglia ha sempre cercato di fare emergere la verità”. 4) Presentazione del libro “Recovery & territorio” a Policoro. Si discute di riabilitazione psicosociale. 5) Atletica. Trionfano Minerva e la De Sanctis. I due podisti pugliesi vincono la Straherakleia. Al terzo posto della classifica femminile la potentina Nunzia Danzi.

domenica 17 dicembre 2017

SCANZANO JONICO. IL METAPONTINO NON C'È NELLE MAPPE DEL GASDOTTO MA LA GUARDIA È ALTA. PROGETTO EASTMED, LA SOCIETÀ EDISON RENDE NOTO CHE IL TERMINAL DELL'INFRASTRUTTURA SARÀ AD OTRANTO. SANTORIELLO (COVA CONTRO): “CHIEDIAMO PIÙ TRASPARENZA”

LA MAPPA DEL TRACCIATO DI EASTMED SUL SITO DELLA IG POSEIDON

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17.12.17


SCANZANO JONICO – Alt, si cambia. Edison, la società partner del progetto del gasdotto Eastmed, 2.200 km da Israele in Italia, ha precisato che il terminal dell'infrastruttura non sarà nel Metapontino ma nel Salento, ad Otranto. Come da mappe pubblicate sia sul sito della Edison sia su quello della IGI Poseidon, la società di diritto greco partecipata da Depa sa e da Edison international holding. Ma Giorgio Santoriello, dell'associazione Cova Contro, non ci sta: “I sospetti che l'infrastruttura approdasse nel Metapontino ci sono arrivati partendo dall'ordinanza della Capitaneria di porto di Taranto, non trovata sul suo sito, sull'attività di due navi della società Lighthouse che nei mesi scorsi hanno lavorato nello Jonio lucano. Siamo partiti dalle coordinate dei punti autorizzati per indagini geofisiche alle due imbarcazioni e, mettendoli su una cartina, sono usciti fuori due corridoi dalla spiaggia entro il mare antistante Pisticci e Scanzano. Sommando questi indizi con le incongruenzE delle mappe, gli allarmi della stampa, le attrezzature utilizzate dalle due navi in questione, è venuta fuori l'ipotesi forte del Metapontino come terminal italiano”. Dirompente, però, è stata la foto del ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda, scattata a Tel Aviv il 4 aprile scorso, con i suoi colleghi di Israele, Cipro, Grecia, ed UE, con una mappa che indicava l'arco jonico lucano. Foto presente sul sito del Mise. Come è presente il servizio di Rai news 24 in cui più volte è stato mostrato il tracciato in questione. A questo punto dovrebbe essere lo stesso ministro a chiarire. “Ma sul sito del ministero – ha aggiunto l'esponente di Cova contro - non c'è nulla di tecnico in merito ad Eastmed. La popolazione dev'essere informata preventivamente e non dopo. Perchè non ci danno i dati delle indagini delle navi della Lighthouse? Il cittadino viene tenuto all'oscuro di tutto”. E come ha spiegato Edison la foto ed il servizio tv con Calenda e l'approdo metapontino? Con una mappa “artistica” disegnata per l'occasione dagli israeliani ed utilizzata, senza possibilità di cambiarla, sul momento, con una col tracciato originale. Cosa ha suscitato in Santoriello questa spiegazione? “Una risata amara – è stata la risposta -. Noi reputiamo le istituzioni più vicini alle lobby che ai cittadini. Per questo abbiamo nei loro confronti una pregiudiziale grande come una casa”.



IL SINDACO RIPOLI SOLLECITERÀ IL MINISTRO. CALENDA CHIARISCA IL MISTERO DELLE CARTE GEOGRAFICHE

SCANZANO JONICO – Il ministro delle attività produttive, Carlo Calenda, chiarisca il “mistero” delle diverse mappe del mega gasdotto Eastmed che dal giacimento israeliano Leviathan porterà il gas in Grecia ed in Italia. All'esponente del Governo, tra l'altro, si rivolgerà il sindaco del centro del Metapontino, Raffaello Ripoli, come da suo impegno al termine del convegno su “Mega gasdotto Eastmed (Israele-Italia). Rischio per la costa jonica”. Sarebbe il caso che sulla vicenda intervenissero anche quei consiglieri ed assessori regionali nonchè parlamentari lucani sempre pronti a presentare interrogazioni le più svariate. Il dato che il nuovo Tap sbarchi ad Otranto e non a Scanzano Jonico o Pisticci, del resto, non toglie dalla testa agli ambientalisti che quel gas, anche in parte, possa essere utilizzato per operazioni di reiniezione nei pozzi dismessi della Valle del Basento.

POTENZA. OLIMPIA FUINA “POTENTINA”, DA UN ANNO C'È IL SILENZIO. NESSUNA RISPOSTA DAL COMUNE ALLA PROPOSTA DELLE ASSOCIAZIONI LE ALI DI FRIDA E LIBERA BASILICATA DI ASSEGNARLE LA CITTADINANZA ONORARIA

OLIMPIA FUINA, CON SALVINO PATERNO' ALLA SUA SINISTRA, PREMIATA A CATANIA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17.12.17
POTENZA – La proposta delle associazioni Le ali di Frida e Libera Basilicata inviata al sindaco Dario De Luca il 15 gennaio scorso per l'attribuzione della cittadinanza onoraria ad Olimpia Fuina, la madre di Luca Orioli, il giovane rinvenuto senza vita insieme a Marirosa Andreotta, “i fidanzatini di Policoro”, il 23 marzo del 1988 nella città jonica, non ha ottenuto ancora risposta. “Per questo – ha dichiarato alla Gazzetta Franca Coppola (Le ali di Frida) – chiederemo un incontro al presidente del Consiglio comunale Luigi Petrone. Vogliamo sapere a che punto è l'iter della pratica sulla nostra segnalazione”. Ed Anna Maria Palermo (Libera Basilicata) ha aggiunto: “Vogliamo un si oppure un no motivato. E' passato quasi un anno dalla nostra lettera al sindaco. Ci sembra un tempo sufficiente per assumere una decisione”. Ma ecco ancora Coppola: “Riteniamo che Olimpia meriti questo riconoscimento dalla città capoluogo della Basilicata. Ella è diventata il simbolo della lotta per i diritti dei familiari ad avere giustizia e verità sui casi di delitti irrisolti. Come quello dei “fidanzatini”, avvenuto in circostanze ancora da chiarire. Ci sembra, infatti, che, al di là del suo dolore, ella stia lottando non più solo per se stessa ma per tutti coloro che chiedono alle istituzioni legalità e giustizia. Pensiamo che l'attribuzione della cittadinanza onoraria di Potenza a questa mamma coraggio sia un segnale significativo da parte della sua terra. Altre istituzioni a distanza si sono mosse in tal senso. Ci pare assurdo che nella sua Basilicata questo ancora non sia avvenuto e continui a non avvenire”. Fuina, lo ricordiamo, sinora, ha ricevuto a Catania, insieme al colonnello dei carabinieri Salvino Paternò, che indagò sul caso di Luca e Marirosa quando era alla Compagnia di Policoro, il Premio internazionale all’impegno sociale 2015 istituito in memoria della professoressa Antonietta Labisi nell’ambito del XXI Memorial “Rosario Livatino-Antonio Saetta-Gaetano Costa”. Memorial intitolato ai tre magistrati uccisi dalla criminalità organizzata. Nel 2016, inoltre, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria dal Comune di Alpignano (TO) e nel 2017 da quello di Caselette (TO). Nei mesi scorsi, infine, il Comune di Massafra (TA) ha intitolato a Luca Orioli il suo sportello sociale. “Il conferimento dell'onorificenza da noi richiesta – ha spiegato Palermo – è di competenza del Consiglio comunale. Così, dopo la lettera al sindaco De Luca ne abbiamo inviata un'altra al presidente Petrone ma invano. Il fatto che non si riesca a portare in Consiglio a distanza di un anno la nostra proposta ci preoccupa. Non riusciamo a capire perchè in questa Regione non si muova nulla a favore di una donna divenuta il simbolo in tutta Italia per la ricerca della verità e della giustizia”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 17.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Potenza. Olimpia Fuina “potentina”, da un anno c'è il silenzio. Nessuna risposta dal Comune alla proposta delle associazioni Le ali di Frida e Libera Basilicata di assegnarle la cittadinanza onoraria. 2) Matera. Al via la Settimana della trasparenza dell'Asm per far valere partecipazione e controllo. 3) Scanzano Jonico. Il Metapontino non c'è nelle mappe del gasdotto ma la guardia è alta. Progetto Eastmed, la scoietà Edison rende noto che il terminal dell'infrastruttura sarà ad Otranto. Santoriello (Cova contro): “Chiediamo più trasparenza”. 4) Il sindaco Ripoli solleciterà il ministro. Calenda chiarisca il mistero delle carte geografiche. 5) Policoro. Stasera cena di beneficenza dell'associazione Arcobaleni rosa di Scanzano Jonico nell'Heraclea residence hotel. 6) Calcio. Eccellenza. Il tecnico Pino Viola tiene la guardia alta: “Mertapontino si ritrova la Murese, un osso duro”. 7) Equitazione. Martedì. Emanuele Gaudiano ritirerà il premio “Fair play 2017” del Panathlon club di Matera.

sabato 16 dicembre 2017

SCANZANO JONICO. IL MEGA GASDOTTO EASTMED APPRODERA' DA ISRAELE NEL METAPONTINO. AMBIENTALISTI E COMUNI ORGANIZZANO LA PROTESTA

LA MAPPA DEL TRACCIATO DEL GASDOTTO EASTMED PRESENTATA A TEL AVIV (Fonte: Ministero attività produttive)

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 16.12.17

SCANZANO JONICO – Il gasdotto Eastmed, lungo 2.200 chilometri, che porterà riserve energetiche per 2mila miliardi di metri cubi dall'Est del Mediterraneo in Italia, approderà sulla costa del Metapontino. Lo si evince dalla pianta del tracciato mostrata il 4 aprile scorso a Tel Aviv dal ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda e dai suoi colleghi di Israele, Cipro, Grecia e UE, gli altri partner dell'investimento. Ma amministrazioni locali ed associazioni ambientaliste non ci stanno e cominciano ad organizzare la protesta. Un incontro su “Mega gasdotto Eastmed (Israele-Italia). Rischio per la costa jonica” si è tenuto in municipio per iniziativa di Comune, Noscorie Trisaia, Cova Contro, Notap Puglia e Jonica tv. E se non siamo alla costituzione di un movimento No Eastmed poco ci manca. “Siamo riusciti ad avere due documenti – ha detto Giampaolo Farina (Cova contro) – dalla Capitaneria di porto sulle attività svolte da due navi nei mesi scorsi nel mare antistanti il Metapontino. Le due imbarcazioni hanno lavorato ad indagini geofisiche in punti geo-referenziati. Da questi ultimi abbiamo estrapolato due corridoi che partono dalla linea di costa di Pisticci e di Scanzano e si inoltrano per qualche km nello Ionio. Ed i ministri europei hanno rinnovato nell'aprile scorso l'accordo già esistente per l'Eastmed che prima arrivava ad Otranto e dopo arriva proprio qui. Come si evince dalla mappa mostrata nell'occasione”. E Felice Santarcangelo (Noscorie Trisaia) ha aggiunto: “Stiamo facendo informazione nei confronti di cittadini ed enti locali. A noi lucani il gas israeliano non serve. Noi siamo produttori. Col rischio dell'impatto ambientale e con quello della possibile reiniezione dei pozzi dismessi di Pisticci, Ferrandina, Salandra”. Ha concluso il sindaco Raffaello Ripoli: “La foto con la mappa esibita da Calenda è chiara. Eastmed arriverà a Scanzano. Non voglio fare l'allarmista ma ci sarà un impatto sul nostro territorio con potenziali pericoli per la salute della popolazione. Quel che è accaduto in Austria è esplicativo. Le amministrazioni locali, poi, non sono state informate. Non siamo d'accordo”. Il primo cittadino si è impegnato a chiedere notizie al ministro Calenda ed a portare il problema al tavolo intercomunale tra i sindaci del Metapontino che si stanno occupando di Enea-Sogin. Eastmed potrebbe partire entro fine anno per entrare in funzione nel 2025.

IL MINISTRO CALENDA DISEGNA IL TRACCIATO EASTMED IN UN SERVIZIO DI RAI NEWS 24
IL PARERE DEL MINISTRO CALENDA. LE STRATEGIE DELL'ITALIA SULL'ACCORDO ENERGETICO

SCANZANO JONICO - "Eastmed unisce Paesi che hanno una lunga tradizione di cooperazione e amicizia. Il gas è una risorsa sempre più cruciale per l'Italia”. Così il ministro delle attività produttive, Carlo Calenda, in una dichiarazione sul sito del dicastero il 4 aprile scorso, il giorno del rinnovo a Tel Aviv dell'impegno per realizzare il gasdotto dalle coste israeliane al Metapontino. Sullo stesso sito è pubblicata la foto con il terminal sulla costa jonica. Ma ecco ancora il ministro italiano: “Siamo la seconda economia manifatturiera in Europa, la diversificazione e la qualità delle nostre fonti energetiche sono fondamentali anche in termini di competitività. Per questo l'approvvigionamento e la diversificazione delle fonti è il cuore della nuova Strategia energetica nazionale. In questo contesto attenzione deve essere riservata al tema della sicurezza degli approvvigionamenti di gas".

SCANZANO JONICO. BUCATE LE GOMME DI DIECI AUTO. ORA È CACCIA AL RESPONSABILE. LA POLIZIA DI STATO ALLA RICERCA DEL KILLER SERIALE DI PNEUMATICI DI MEZZI IN SOSTA IN VIA ROSSINI

LA POLIZIA DI STATO IN VIA ROSSINI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 16.12.17

SCANZANO JONICO – E' caccia aperta al “killer seriale” di pneumatici. Le gomme di dieci auto in sosta nella centralissima Via Rossini, tra il quartiere di Santa Sofia ed il primo nucleo abitato, sono state forate nella notte tra giovedì e venerdì da uno o più sconosciuti. La bruttissima, amarissima e salatissima sorpresa l'hanno avuta gli incolpevoli possessori dei mezzi che, ieri mattina, nell'andare al lavoro o per sbrigare servizi, hanno trovato le loro automobili danneggiate. Passata la rabbia mista a sconforto, la chiamata alle forze dell'ordine. Sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Policoro che hanno raccolto le prime testimonianze. Nessuno aveva visto o sentito nulla. Gli investigatori, tuttavia, hanno potuto stabilire l'ora del misfatto a dopo le ore 2 poiché alcuni testi hanno assicurato che sino a quel momento le cose erano nella normalità. Agli agenti non è rimasto che quantificare l'accaduto nelle sue esatte dimensioni e tentare di “acciuffare” il malvivente autore dell'inquietante fatto di cronaca. Gli uomini della Polizia di Stato, altresì, stanno visionando i filmati di telecamere di servizio anti-intrusione notturne di attività commerciali e di servizio presenti lungo via Rossini per tentare di venire a capo del misterioso “killer”. Dagli accertamenti, tuttavia, la cosa strana è che sono state forate due gomme per ogni automezzo. L'autore avrebbe agito con un coltellino. Quanto accaduto, nelle dimensioni citate, è la prima volta che accade nel comune jonico. In nessun centro del Metapontino, sinora, ha agito un foratore seriale di pneumatici di auto. Che ha operato senza preferenza alcuna. “A terra” sono rimasti i mezzi dell'operaio, del bracciante agricolo, del professionista. Insomma, si è trattato di un atto vandalico generalizzato. Ovviamente il rischio adesso è che la psicosi che possa ingenerarsi nella popolazione. “E' una cosa assurda – ha detto il sindaco Raffaello Ripoli -. Non so come interpretare un gesto simile non commesso contro una singola persona ma verso tante. Mi sono interfacciato con forze dell'ordine. Speriamo che riescano ad assicurare alla giustizia il od i responsabili. Purtroppo non abbiamo le risorse per dotare la città della necessaria copertura di videosorveglianza”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 16.12.17, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Matera. Tra i malati in ospedale i clown dell'Oasi del sorriso. 2) Policoro. Convegno della Fidapa sul sostegno alle famiglie a tutela dell'infanzia. 3) Scanzano Jonico. La via jonica del mega gasdotto Eastmed e già si leva la protesta. 3) Il parere del ministro Calenda. Le strategie dell'Italia sull'accordo energetico. 4) Scanzano Jonico. Bucate le gomme di dieci auto e ora è caccia al responsabile. Killer seriale di pneumatici di mezzi in sosta in via Rossini. 5) Musica dal vivo all'Absolute cafè. I Renanera in scena a Policoro.

venerdì 15 dicembre 2017

NOVA SIRI. UNGHIA FINTE, PIERCING E BRACCIALI TRA I PRODOTTI CINESI NON SICURI. E' IL SECONDO SEQUESTRO DELLA GUARDIA DI FINANZA IN POCHI GIORNI A TUTELA DELLA SALUTE E DEL MADE IN ITALY

PARTE DEI PRODOTTI SEQUESTRATI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 15.12.17

NOVA SIRI – La Guardia di finanza della Compagnia di Policoro, agli ordini del capitano Marco Cappetta, ha sequestrato circa 25mila prodotti importati dalla Cina ritenuti potenzialmente non sicuri in un negozio della Marina gestito da una commerciante originaria della Repubblica popolare cinese. In particolare, si tratta di 177 giocattoli; 34 articoli elettrici natalizi; 24.238 articoli di bigiotteria, quali bracciali, piercing, unghia finte, accessori per la bellezza. L'operazione, che fa seguito ad una analoga condotta il 4 dicembre scorso in un altro negozio di articoli “made in Cina” ubicato nella frazione del centro jonico, rientra nell'attività delle Fiamme gialle a tutela del Made in Italy e della sicurezza dei consumatori. Gli articoli sequestrati sono risultati mancanti di fondamentali elementi specifici, relativi alle etichette, alla composizione qualitativa ed al confezionamento. Ed è stata riscontrata, altresì, l’omessa indicazione delle informazioni in lingua italiana, della composizione merceologica, dell’importatore, del fabbricante, delle avvertenze e delle precauzioni d’impiego, come previsto dal “Codice del consumo”, in vigore dal 2006. I prodotti di bigiotteria, tra l'altro, risultavano sprovvisti del cartellino che deve riportare le informazioni previste, quali la provenienza, i materiali utilizzati per la produzione dell'articolo e le eventuali istruzioni per l’ utilizzo. Di particolare rilevanza l’assenza di informazioni sulla composizione della lega metallica su orecchini e piercing stante la possibile nocività della composizione di prodotti non “tracciati” e controllati, potenzialmente pericolosi per il consumatore finale: una volta in contatto con la pelle, come è noto, possono determinare irritazioni, dermatiti o intossicazioni. Gli articoli in questione, dunque, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo ai sensi della normativa sulla sicurezza giocattoli, sicurezza materiale elettrico e per violazione del “Codice del consumo”. Le violazioni accertate dai finanzieri sono state segnalate alla Camera di Commercio di Matera per l'applicazione delle previste sanzioni pecuniarie alla titolare dell’esercizio commerciale (da 2.516 a 40.823 euro) e per la conseguente confisca e successiva distruzione dei prodotti sequestrati.