INTERROGAZIONE DEL DEPUTATO PD D'ALFONSO A MELONI,
GIORGETTI E PICHETTO: “VALUTARE LA NECESSITA’ DELL’ALLONTANAMENTO
DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO, ARTIZZU"
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ITREC DELLA TRISAIA
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IL DEPOSITO A PROVA DI MISSILE IN COSTRUZIONE
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LAVORI IN CORSO
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GIAN LUCA ARTIZZU
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LUCIANO D'ALFONSO
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FONTE AGEEI.IT
SOGIN, INTERROGAZIONE PD A
MELONI, GIORGETTI E PICHETTO: VALUTARE NECESSITÀ ALLONTANAMENTO AD ARTIZZU DA
SOCIETÀ
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA
SCRITTA
PRESENTATO DA
D'ALFONSO LUCIANO
LUNEDÌ 20 MAGGIO 2024, SEDUTA
N. 295
D'ALFONSO
— Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della
sicurezza energetica, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere –
premesso che:
Sogin spa è la società
pubblica, con unico azionista il Ministero dell'economia e delle finanze sotto
la vigilanza istituzionale del Ministero dell'ambiente e della sicurezza
energetica, responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani
e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti dalle
attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare, nonché della
realizzazione del deposito nazionale;
a giugno 2022, visto
l'articolo 34 del decreto-legge n. 73 del 2022, convertito, con modificazioni
dalla legge n. 122 del 2022, è stato disposto il commissariamento di Sogin e,
il 4 agosto 2023 è stato nominato un nuovo consiglio d'amministrazione e
designato il dottor Gian Luca Artizzu amministratore delegato;
con interrogazione a risposta
scritta n. 4-01872, successivamente ritirata e presentata come interrogazione a
risposta immediata n. 5-01930 in Commissione VIII ambiente, territorio e lavori
pubblici, svolta il 31 gennaio 2024, veniva riferito della situazione della
Sogin, evidenziando la gestione poco trasparente del dottor Gian Luca Artizzu,
che, sin dal proprio insediamento quale amministratore delegato, a giudizio
dell'interrogante ha perpetrato arbitrarie discriminazioni delle competenze ed
esperienze dei dipendenti con demansionamento di alcune figure dirigenziali e,
in assenza di evidenza pubblica, ha assegnato una posizione di elevata
strategicità ad un soggetto esterno, Giuseppe Bono, di dubbia adeguatezza per
il profilo curriculare;
fonti giornalistiche
riportano che i nomi di Artizzu e Bono compaiono nel fascicolo dell'inchiesta
condotta da un Nucleo speciale della Guardia di finanza, su delega della
procura della Repubblica di Roma, sulle plurimilionarie spese ingiustificate
sostenute dalla Sogin dal 2010 al 2020 per l'ambito del deposito nazionale
delle scorie radioattive. In particolare, come da decreto del 9 febbraio 2023,
per le vicende investigate, l'autorità giudiziaria, confermando quanto già
accertato dall'Arera, è dall'Anac, ha rilevato prassi illecite, condotte
irregolari e massicce inosservanze del codice degli appalti, rilevando tuttavia
l'intervenuta prescrizione delle fattispecie risalenti a diversi anni prima e
comunque prendendo atto delle misure e azioni interne di self-cleaning avviate
da Sogin nel 2021;
sempre da fonti di stampa,
tra le captazioni telefoniche agli atti del procedimento penale R.G.N.R. n.
45447/2021 risulterebbe il colloquio tra un appaltatore e Bono in cui
quest'ultimo definiva come «una manfrina» il Complesso dei controlli interni e
delle autorità che hanno consentito di scoperchiare la malagestio societaria
del passato, descritta nel corso dello svolgimento di un atto di sindacato
ispettivo alla Camera il 31 marzo 2023 da parte del Sottosegretario del
Ministero dell'economia e delle finanze, Lucia Albano;
altre fonti giornalistiche
riferiscono che l'attuale gestione della Sogin affidata all'amministratore
delegato Artizzu avrebbe contestato, avvicendato e sanzionato tutti i
dipendenti che nel 2021 furono assegnati dalla stessa Sogin alle verifiche
interne sugli appalti degli ultimi dieci anni riferiti al deposito nazionale,
nonché avrebbe addirittura estromesso un soggetto riconosciuto come «whistleblower»
in relazione a procedimenti presso Anac –:
per quanto di competenza, se
abbiano già promosso le doverose verifiche sull'operato dell'amministratore
delegato Gian Luca Artizzu in relazione alla asserita discriminazione dei
dipendenti in servizio, in danno dei dirigenti invisi e ad incremento dei costi
del personale, suscettibile di integrare per l'interrogante diverse ipotesi di
danno erariale, compreso il mancato rispetto delle regole comparative per le
nomine dirigenziali disposte a poche settimane dal suo insediamento;
se sia stata valutata la
necessità dell'allontanamento dell'amministratore delegato Artizzu, tenuto
conto del nefasto processo di riabilitazione del passato che, a parere
dell'interrogante, egli sta conducendo in qualità di rappresentante legale di
una società pubblica chiamata a garantire la sicurezza dei cittadini, la
salvaguardia dell'ambiente e la tutela delle generazioni future, senza riuscire
ad assicurare adeguata trasparenza, correttezza, buona fede, imparzialità e
buon andamento della propria azione, nonché il rispetto delle istituzioni e dei
diritti dei lavoratori tutti.