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mercoledì 31 ottobre 2018

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 31.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Metapontino. Dopo la tempesta. Scoperchiate dal vento le serre della fragola. Tante le chiamate ai Vigili del fuoco. 2) Policoro. Crollata una tettoia nel Centro Oasi Wwf. Colucci: “Mai una bufera così in 20 anni”. 3) Marconia. Il fragolicoltore De Giorgi: “Da buttare teloni di plastica e strutture metalliche”. 3) Arti marziali miste. Il materano Rubino sconfitto nella gara in Inghilterra contro Proctor. Ma il verdetto lascia rammarico e perplessità. 4) Equitazione. A Verona. Tucci: “Per la selezione della Basilicata una trasferta da dimenticare”. 5) Calcio a 5 di B. Siviglia: “Orsa Borussia in campo condizionato”.

martedì 30 ottobre 2018

POLICORO. SEI HOSTESS E BUTTAFUORI IN NERO. SCOPERTA DELLA GUARDIA DI FINANZA IN UNO STABILIMENTO BALNEARE

LA COMPAGNIA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI POLICORO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.10.18

POLICOROLavoravano nelle attività di security e come hostess ma erano lavoratori e lavoratrici privi di regolare contratto di lavoro e di misure di copertura previdenziali ed assicurative. Lo ha scoperto la Guardia di finanza della Compagnia del centro del Metapontino che, nell’ambito delle attività volte al contrasto del lavoro nero, ha proceduto ad una ispezione in un noto stabilimento balneare della costa jonica lucana gestito da una società. Ispezione effettuata durante una serata musicale sulla base di elementi informativi acquisiti durante il controllo economico del territorio di competenza. Nella circostanza, i finanzieri intervenuti hanno riscontrato che le sei persone impiegate in maniera irregolare erano alle dipendenze di una diversa società da quella di gestione dell'attività turistica ma che anche essa è attiva nella medesima zona. Hostess e “buttafuori” erano privi di un regolare contratto di assunzione mentre lo stesso datore di lavoro, come è stato accertato, non aveva attuato nei loro confronti alcun adempimento di ordine previdenziale ed assicurativo. Le “fiamme gialle”, pertanto, hanno contestato al responsabile della società di gestione dello stabilimento balneare, complessivamente, violazioni amministrative da un minimo di 9.000 euro ad un massimo di 54.000 euro, commisurate al numero dei lavoratori e al periodo di manodopera prestata in nero. La società ispezionata, inoltre, dovrà procedere alla regolarizzazione delle posizioni lavorative scoperte. A quanto è dato di sapere sono in fase di approfondimento ulteriori controlli in materia di sommerso da lavoro scaturenti dall’intensa attività operativa posta in essere dai militari della Compagnia Guardia di Finanza di Policoro. L’impegno del corpo, infatti, a contrasto all’impiego di manodopera irregolare o in nero, mira essenzialmente alla tutela degli operatori onesti che agiscono nel rispetto della normativa fiscale e previdenziale.

FILIPPO MELE PREMIATO PER IL SUO IMPEGNO PER LA LEGALITA' DA WORLD OF COLORS. IL GIORNALISTA DELLA GAZZETTA DI RECENTE OGGETTO DI MINACCE MAFIOSE

DA SX. TONY SAGARIA, FILIPPO MELE, MARIA TERESA PRESTERA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.10.18

PISTICCI – Un attestato di ringraziamento “speciale” è stato consegnato dall'associazione World of colors al giornalista della Gazzetta, Filippo Mele, fatto segno di minacce mafiose, nel corso della cena di beneficenza svoltasi al Sigillo ricevimenti per la raccolta fondi del progetto “Un sorriso in corsia”. “Mele – ha detto il dirigente dell'associazione Alfredo Petrosino – da anni si batte, con i suoi articoli, contro le infiltrazioni della criminalità nel Metapontino. Noi siamo vicini a lui”. A consegnare la pergamena al collega è stata la vice sindaca di Bernalda, Eliana Acito, che ha dato la solidarietà sua e del suo Comune al giornalista sotto vigilanza, da alcuni giorni, dei carabinieri. Mele ha ringraziato tutti ed ha promesso che non farà un solo passo indietro nella sua battaglia contro le infiltrazioni di 'ndrangheta, camorra e sacra corona unita nei centri dello Jonio lucano. (Articolo non firmato. Redazione Matera)

PISTICCI. NASCERA' UN'AREA RELAX PER I BAMBINI RICOVERATI NEGLI OSPEDALI DI POLICORO E MATERA. AL VIA LA RACCOLTA FONDI DI WORLD OF COLORS ONLUS PER “UN SORRISO IN CORSIA”. IERI CENA DI BENEFICENZA AL SIGILLO RICEVIMENTI

MARIA TERESA PRESTERA ED ALTRI DIRIGENTI DI WORLD OF COLORS PRESENTANO "UN SORRISO IN CORSIA"

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30/10/18

PISTICCI“Vogliamo raccogliere fondi per il nostro progetto 2018 intitolato “Un sorriso in corsia”. La nostra associazione, World of colors, da stasera sino al 7 dicembre prossimo, con la serata conclusiva, al Palercole di Policoro, raccoglierà risorse per allestire un'area relax per i bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell'ospedale di Policoro, e per quello di neuropsichiatria infantile dell'ospedale di Matera”. Lo ha detto Maria Teresa Prestera, vicepresidente dell'associazione di volontariato organizzatrice, in apertura della cena di beneficenza svoltasi al Sigillo ricevimenti, salutando i numerosi ospiti. “Una cena – ha spiegato la dirigente della onlus - che serve anche per stare insieme e creare quello spirito di comunità che non dovrebbe mai mancare”. Prestera non ha voluto anticipare quasi nulla dello spettacolo in programma il 7 dicembre: “Dico solo che abbiamo in corso una serie di contatti con artisti nazionali e che la manifestazione darà dedicata alla disabilità. Si tratta di ospiti importanti che terranno anche interventi nelle scuole. Ma avrete, appena pronto, il programma completo”. Ricordiamo che World of colors ha al suo attivo importanti iniziative come la realizzazione di due scuole e di un punto salute in Guinea Bissau, la fornitura di defibrillatori ai comuni del Metapontino ed alla città Amatrice, devastata dal terremoto. Per il 2019, inoltre, sta lavorando ad un progetto in memoria di Pino Mango, già testimonial del gruppo, con l'allestimento di una sala di musicoterapia nella struttura “Dopo di noi” in fase di costruzione a Policoro. La serata, poi, è proseguita con la degustazione del menù preparato dallo chef Pier Paolo Battafarano, a base di piatti lucani. Tra questi citiamo il ceccio fritto del materano con prosciutto crudo di Picerno, cicorietta e pecorino di Moliterno ed i rigatoni con pasta di Stigliano al pesto di pistacchio, anch'esso di Stigliano, zucca e pomodorino infornato con mollica fritta al peperone crusco. Il tutto inframezzato dalla consegna di attestati di benemerenza ad alcuni ospiti vicini a World of colors da parte del presidente Toni Sagaria e del dirigente Alfredo Petrosino, la musica dei Disaccordi (un gruppo di Policoro già vincitore nel 2018 del premio della critica al festival dell'Alto Jonio di Montegiordano), l'animazione di Hb animazione e l'angolo delle fiabe curato da Mariella Tapogna.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 30.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Pisticci. La cena di beneficenza al Sigillo ricevimenti dell'associazione World of colors per il progetto “Un sorriso in corsia”. Nascerà con una raccolta fondi un'area relax per i piccoli pazienti del reparto di pediatria dell'ospedale di Policoro e di quello di neurospichiatria infantile del Madonna delle Grazie di Matera. 2) Il giornalista di recente oggetto di minacce. Filippo Mele premiato da World of colors per il suo impegno per la legalità (Articolo non firmato. Redazione Matera). 3) Policoro. Scoperti dalla Guardia di finanza sei lavoratori in nero in uno stabilimento balneare. 4) Policoro. I clown dell'associazione Oasi portano un sorriso in ospedale. 5) Calcio. Rimpianti. Il rammarico del Real Metapontino dopo il pareggio di Montescaglioso. Mister Rubolino: “Cifarelli super tra i pali e rigore negato”. 6) L'analisi. Il diesse del Policoro, Trupo: “E' un mese che ci va tutto storto. Non meritavamo la sconfitta con il Melfi”.

lunedì 29 ottobre 2018

POLICORO. “I POLITICI SI VEDONO SOLO IN CAMPAGNA ELETTORALE”. COSÌ PANETTA, AMMINISTRATORE DEL CONDOMINIO ATER DI VIA TRISTANO 4

IL CONDOMINIO DI VIA TRISTANO 4
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.10.18

POLICORO - “Mi assumo ogni responsabilità di quello che dico e che vi autorizzo a scrivere: nel condominio di via Tristano 4 i politici si fanno vedere solo in occasione di campagne elettorali”. Lo ha “dettato” alla Gazzetta l'amministratore dello stabile, Franco Panetta, quando gli abbiamo chiesto di alcuni interventi in merito nei mesi scorsi di esponenti di partito ed amministratori locali. Interventi che, a quanto pare, non hanno sortito alcun effetto. Panetta: “E' vero che in Italia si vota sempre ma qui, ad ogni ricorrenza elettorale, si fanno vedere personaggi che garantiscono ai condomini azioni risolutive dei problemi prospettati. Invece, siamo ancora alla situazione di quattro anni fa. Sarebbe anche giunta l'ora di dire basta”. 

POLICORO. CHIEDONO PIU' VIVIBILITA' I RESIDENTI DEL CONDOMINIO ATER DI VIA TRISTANO 4. L'AMMINISTRATORE FRANCO PANETTA: “E' DA 4 ANNI CHE LOTTIAMO CONTRO I MULINI A VENTO PER LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI IGIENICO-SANITARI DENUNCIATI”

IL CONDOMINIO (IN ARANCIONE) ATER DI VIA TRISTANO 4
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.10.18

POLICORO - “Il condominio dell'Ater da incubo che La gazzetta descrisse il 16 aprile del 2016 è ancora lì, tal quale com'era prima. Salvo qualche ritocco all'intonaco esterno. E' da quattro anni, ormai, che mi batto, insieme ai condomini, affinchè lo stabile venga riportato a condizioni igienico-sanitarie vivibili”. Lo ha detto al nostro giornale Franco Panetta, amministratore del condominio ubicato in via Tristano n. 4 di cui ci occupammo con due articoli il 16 aprile di due anni fa. Articoli in cui, con tanto di dichiarazioni dei cittadini che risiedono nei diversi appartamenti, ben 15 famiglie, riportammo tutti i problemi della struttura: marciapiedi sollevati, infiltrazioni di acqua piovana, muffa ed umidità in molti appartamenti e ripostigli, blocchi dell'ascensore, scarichi fognari scollegati. Ma ecco il nostro interlocutore: “Da allora non è stato fatto niente di niente. Solo pochi rifacimenti degli intonaci esterni, ancora da pitturare. Il problema più grosso attuale sono le infiltrazioni di acqua piovana dal tetto. Bastano pochi giorni di pioggia perchè l'acqua si infiltri in tutti gli appartamenti, non solo in quelli ai piani superiori. Così, l'umido nelle camere la fa da padrone. E qui abitano malati oncologici e gente che ha subito interventi cardiaci. Le stesse infiltrazioni, poi, bloccano il funzionamento dell'ascensore, come attualmente. Ci è stato promesso un intervento specifico ma se non si ripristina la guaina catramata sul tetto sarà tutto inutile. I blocchi saranno dietro l'angolo. In più, ci sono alcune caldaie di alcuni appartamenti che non generano più né acqua calda né gas. Da questa estate abbiamo fatto richiesta di sostituzione ma sinora non si è visto assolutamente nessuno”. Insomma, il condominio da incubo, come abbiamo potute verificare in un nostro sopralluogo di alcuni giorni fa, è ancora lì, con il suo vecchio carico di questioni irrisolte. Panetta: “E' da quattro anni che mi sembra di combattere contro i mulini a vento. Mi sono stancato di inviare denunce con posta elettronica certificata affinchè chi di dovere intervenga. L'ultima il 5 ottobre scorso quando ho segnalato un danno temuto all'Ater e, per conoscenza, al sindaco di Policoro, al responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, alla Polizia municipale, ed alla Procura della Repubblica. Il 10 ottobre, poi, ho chiesto l'intervento della Asm. Aspettiamo risposte”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 29.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

1) Policoro. I residenti nel condominio di via Tristano 4 chiedono maggiore vivibilità: “Denunciamo ormai da quattro anni problemi igienico-sanitari mai risolti”. 2) Critiche senza sconti a chi amministra: “Qui si fanno vivi solo in campagna elettorale”. 3) Golf. E' Porta a vincere il trofeo Mylan Farmacia. 4) Calcio a 5 serie B. Niente da fare per l'Orsa travolta a Rossano per 6-1. 5) Calcio. Eccellenza. La capolista Melfi passa su rigore in casa del Policoro.

domenica 28 ottobre 2018

CALCIO. POLICORO. SARA' MIRANDA A GUIDARE L'ATTACCO CONTRO IL MELFI. SI GIOCA A NOVA SIRI MARINA, DALLE 14.30

POLICORO CALCIO. UNA FORMAZIONE 2018-2019

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.10.18

POLICORO“Affronteremo il Melfi capolista, una squadra difficile, già incontrata in Coppa Italia. Una partita che arriva al momento giusto: abbiamo gli stimoli per far bene dopo due sconfitte consecutive”. Così ha esordito l'allenatore del Policoro, Antonio Martino, nel presentare il match odierno di Nova Siri contro la corazzata del Vulture. Un avversario che la squadra jonica ha battuto, 3-1, tra le mura amiche, nell'andata dei quarti di finale di Coppa Italia. Tra campionato e Coppa, però, le cose sono, a volte, diverse. Ma torniamo al nostro interlocutore: “La sconfitta di Pomarico, 7 giorni fa, non l'abbiamo digerita. Non meritavamo di perdere ma non abbiamo fatto una prestazione alla nostra altezza. Secondo me oggi sarà la partita ideale per dimostrare che siamo la squadra di qualche settimana fa. Per questo abbiamo lavorato bene in settimana. Oggi per noi sarà il match verità riguardo alla nostra dimensione”. Già. Il Policoro è squadra da alta classifica, come sembrava dopo il successo di Rionero, o da metà graduatoria o dovrà lottare per la retrocessione? La risposta arriverà non solo dal risultato di oggi ma anche da quelli della gara di domenica prossima, in trasferta a Senise, e del 31 ottobre quando gli jonici renderanno la visita al Melfi per il ritorno dei quarti di Coppa Italia. Un trittico da far tremare i polsi. Oltretutto al Policoro mancherà oggi e domenica prossima il capitano Tadeo Giordano, squalificato. Tutti gli altri componenti della rosa, però, saranno disponibili. A guidare l'attacco sarà il centravanti Garcia Miranda, detto El pipa, argentino. Per il resto degli uomoni da mandare in campo all'inizio della contesa il tecnico avrà solo l'imbarazzo della scelta. Il modulo? Martino: “Consueto: 4-3-3 d'attacco”
La probabile formazione (4-3-3): De Gennaro; Giannini, Carbone, Duarte, Sarr; Colley, Casale, Lucas; Tomaselli, Kandij, Miranda.

CALCIO. REAL IN TRASFERTA A MONTESCAGLIOSO. OSTAKU AL POSTO DI CATI. MISTER RUBOLINO SPERA NEI GOL DI ALBANO

UNA FORMAZIONE 2018-2019 DEL REAL METAPONTINO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.10.18

POLICORO“Gianluca Cati è rientrato a casa ma dovrà essere sottoposto ad ulteriori accertamenti. Domenica a Montescaglioso, per l'ennesimo derby del materano, egli sicuramente mancherà. Noi, però, lo attendiamo tutti”. Si è aperta con un pensiero al suo giocatore infortunatosi nella gara contro la Murese, la presentazione del match odierno, in trasferta, del tecnico del Real Metapontino, Giovanni Rubolino. L'allenatore ha elogiato la formazione avversaria, a pari punti, 10, in classifica: “Il Montescaglioso sarà una “brutta gatta” da pelare. Si tratta di una compagine giovane, di qualità, allenata, secondo me, dal miglior tecnico del campionato di Eccellenza, Pasquale Martinelli. Un allenatore che fa giocare un bel calcio alla sua squadra. L'anno scorso Martinelli ed i suoi hanno disputato un ottimo torneo. Quest'anno hanno accusato qualche battuta di arresto in più dovuta, forse, proprio alla giovane età dei componenti della rosa. Sappiamo che oggi avranno qualche assenza importante ma giocheranno davanti al loro pubblico che è sempre numeroso sugli spalti. Il Montescaglioso vorrà vincere”. Ed il Real? “Il Real – è stata la risposta– deve vincere. Noi scendiamo in campo sempre per la vittoria. Ci serverà un risultato positivo per dare continuità ai nostri risultati dopo il successo di domenica scorsa contro la Murese. Speriamo oggi in una buona gara, come quella di sette giorni fa, di Diego Albano, il nostro centravanti arrivato a quota 4 della classifica marcatori”. Ma che modulo utilizzerà il coach del “Metapontino”? Rubolino: “Il 4-2-3-1”. E quali giocatori manderà in campo al fischio di inizio? Qui “bocca cucita” del giovane allenatore di Policoro. Il sostituto di Cati? Potrebbe essere Keli Ostaku.
La probabile formazione (4-2-3-1): Marino; Vecchio, Nicolao, Ferri, Ripoli; Ostaku, Gialdino; Sabato, Cirelli, Pioggia; Albano. All. Rubolino.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 28.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Calcio. Ostaku al posto di Cati oggi nel Real Metapontino in trasferta a Montescaglioso. 2) Policoro “in casa”. A Nova Siri arriva la capolista Melfi. Sarà Miranda a guidare l'attacco degli jonici.

sabato 27 ottobre 2018

TURSI. ANGLONA HA FATTO DA SET PER IL FILM DI MAKHMALBAF “IL MIRACOLO DI GIULIA”. IL NUOVO LAVORO DEL REGISTA IRANIANO AUTORE DI “VIAGGIO A KANDAHAR” SARA' GIRATO INTERAMENTE IN BASILICATA

DA SX. IL SINDACO COSMA ED IL REGISTA MAKHMALBAF

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.10.18

TURSI - Si intitolerà “Il miracolo di Giulia” il nuovo film del regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, famoso al grande pubblico per il suo “Viaggio a Kandahar”, girato nel 2001 durante il conflitto tra i talebani e paesi occidentali. La nuova pellicola del grande filmaker internazionale sarà girata interamente in Basilicata. Così, nei giorni scorsi, il santuario di Anglona, è stato trasformato per tre giorni in un set cinematografico. Makhmalbaf, lo ricordiamo, nato in uno dei quartieri più poveri di Teheran, è stato impegnato sin dalla giovane età contro il regime dello Scià Reza Pahlevi scontando alcuni anni di carcere. Ha girato numerosi lungometraggi oltre ad essere autore di romanzi e racconti. Ma di cosa tratterà il suo film “lucano”? Rocco Calandriello è l'ideatore ed il produttore del progetto in cui rientra il lavoro: "L’associazione culturale Allelammie è project leader del progetto Formula Cinema interamente finanziato dalla Fondazione Matera 2019 in collaborazione con la Lucania Film Commission, la Mediterranea Cinematografica, il Museo del Cinema di Torino e dei Licei classico ed artistico di Matera. Makhmalbaf ha curato tutto nei minimi dettagli volendo realizzare un film corale con attori non professionisti, seguendo quello che la popolazione ha suggerito sia per i temi sia per la sceneggiatura, cercando di creare una storia che non sfrutti solo la location naturale ma che parli ampiamente di questa terra. E qui, al Santuario della Madonna di Anglona, siamo in uno dei posti di maggiore spiritualità dell’intero Mezzogiorno. La pellicola coinvolgerà l'intera regione e, ne sono sicuro, sarà accolta in maniera molto positiva dal grande pubblico”. Calandriello ha ringraziato il sindaco Salvatore Cosma ed il rettore della basilica, don Giovanni Messuti, per la disponibilità, ed il componente regionale della Lucania Film Commission Salvatore Verde. Quest'ultimo, tra l'altro, nei mesi scorsi, aveva accompagnato, col primo cittadino, l'ospite iraniano in giro per la Rabatana. Ancora Calandriello: “Io e Claudia D’Anna siamo ideatori e produttori del progetto Formula Cinema dell’associazione Allelamie che, tra le altre cose, prevede l’arrivo di critici cinematografici nella città di Pierro per incontrare la cittadinanza e spiegare tra le righe quello che il regista vuole comunicare con la sua pellicola. Il film, di cui non si possono svelare molti particolari, sarà ultimato entro l’anno e proiettato in anteprima nell’ambito delle iniziative di Matera 2019 con data e location ancora da stabilire". Soddisfatto per la presenza di regista ed attori nel suo comune il sindaco Cosma: “Qualche mese fa Makhmalbaf è stato qui a Tursi ed insieme a Verde lo abbiamo accompagnato in visita nella nostra splendida città intuendo che presto sarebbe ritornato con la macchina da presa per realizzare un qualcosa di grandioso che sicuramente consentirà al nostro territorio ed alla Basilicata intera di mostrarsi al mondo in tutta la sua bellezza".

LA MIA VITA DI GIORNALISTA ORA VIGILATA DAI CARABINIERI NELLA GOMORRA DEL METAPONTINO

FILIPPO MELE CON IL GENERALE ROSARIO CASTELLO ED IL COLONNELLO SAMUELE SIGHINOLFI

di FILIPPO MELE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (PRIMA PAGINA) 27.10.18

La mia vita da giornalista vigilata dai carabinieri nella “Gomorra del Metapontino” dopo il “regalo” fattomi dalla criminalità nella notte del 10 ottobre scorso. Si trattava di una busta bianca con dentro un foglio, bianco, una penna biro rossa, un proiettile di pistola inesploso. Un “regalo” di cui ho parlato ieri con un'anziana donna. Che ha esclamato: “Ti vogliono uccidere”. Un messaggio inequivocabile. La prima cosa che mi viene in mente, perciò, dopo aver appreso di essere sottoposto da parte dello Stato alla misura di protezione “Vigilanza dinamica” è quella di ringraziare. Già, grazie a chi ha preso la decisione ed a chi la stanno attuando. Mi ero accorto, tuttavia, che dai giorni successivi all'intimidazione che mi è stata rivolta, ero “sorvegliato”. In maniera discreta. Insomma, i carabinieri che circolano di giorno e di notte a Scanzano Jonico ed a Policoro non proprio al mio fianco ma vicini a me sono, senza enfasi, i miei “angeli custodi”. Da quel giorno mi sembra di conoscerli tutti. Io, del resto, come avevo promesso ai lettori della Gazzetta ed all'opinione pubblica, non ho cambiato di una virgola i miei comportamenti. Ancora cammino da solo, nella tarda serata, in giro per Scanzano Jonico. Una città deserta. Tranne qualche auto che passa. Lo avevo promesso ai delinquenti che mi hanno minacciato: “Io non ho paura”. Certo, nelle prime ore dall'accaduto, mi commuovevo pensando alle sofferenze di mia moglie, di mia figlia, delle mie nipotine, e dei miei amici e colleghi. Ma, sorpresa, mi sono reso conto che loro erano e sono più determinati di me. E la gente mi ha incoraggiato: “Vai avanti. Siamo con te”. Un ragazzo mi ha detto: “Io sono Filippo Mele”. Come non ringraziare tutti? Grazie per il sostegno ad una lotta, quella contro “la Gomorra del Metapontino” che non smetterò per una penna biro rossa ed un proiettile inesploso lasciato di notte davanti alla mia casa. A maggior ragione ora che sono sotto “vigilanza dinamica” da parte dello Stato.

LOTTA AI CLAN. VIGILANZA DINAMICA DEI CARABINIERI PER PROTEGGERE MELE. MISURA DECISA IN PREFETTURA DOPO LE MINACCE AL GIORNALISTA DELLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO. DISPOSIZIONI DEL COMITATO PER L'ORDINE E LA SICUREZZA PUBBLICA


MELE CON I CARABINIERI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.10.18

MATERA - La prefettura, nell'ambito del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha deciso di sottoporre il giornalista Filippo Mele, collaboratore della Gazzetta del Mezzogiorno dal Metapontino, alla misura di protezione denominata “vigilanza dinamica”. Una decisione assunta dopo la pesante intimidazione mafiosa rivolta al nostro collega, a Scanzano Jonico, nella notte del 10 ottobre scorso. Una busta bianca, con all'interno un foglio anch'esso bianco, una penna biro rossa ed un colpo di pistola inesploso, fu lasciato nottetempo poco dopo il cancello della sua casa di campagna. E nell'angolo della tettoia dell'abitazione fu praticato con un corpo contundente uno squarcio nella copertura. Sul posto intervennero i carabinieri della Compagnia di Policoro. Il “regalo” della criminalità per Mele fu posto sotto sequestro. Così, nel mentre continuano le indagini degli uomini dell'Arma per individuare gli autori dell'intimidazione, continuano anche a circolare sui social messaggi inquietanti. Dopo quello recapitagli nella serata del 9 ottobre, precedente all'attacco notturno nei suoi confronti, “Chi cammina a braccetto con gli infami, carabinieri e i cornuti come loro?? I GIORNALISTI”, eccone un altro dello stesso tenore: “... sti giornalisti sono il fecciume della società... Riservando giusto qualcuno che fa il proprio lavoro con dignità”. Ora la notizia della misura di protezione da parte delle istituzioni. A quanto è dato di sapere una pattuglia dei carabinieri vigilerà in modo dinamico, di giorno come di notte, l'abitazione di campagna, quella dove Mele attualmente è domiciliato, entrambe a Scanzano Jonico, e lo studio medico dove lavora come medico di medicina generale, a Policoro. Particolari accorgimenti saranno attuati nel caso di sue partecipazioni a convegni od a manifestazioni pubbliche. Insomma, lo Stato vuole proteggere chi si batte con il suo lavoro contro la criminalità organizzata. Il nostro cronista, lo ricordiamo, seguì tutte le fasi del maxiblitz operato dalle 3.30 del 4 ottobre scorso da 300 uomini di Arma dei carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza, contro quella che i magistrati definirono “Gomorra del Metapontino”. Una vasta operazione anticrimine eseguita tra Scanzano Jonico, Tursi, Nova Siri, Policoro e Montalbano Jonico. Al centro dell'indagine traffici di droga, estorsioni, attentati incendiari dolosi notturni, reati che sarebbero stati commessi negli ultimi otto anni nell'arco jonico lucano ma, in particolare, a Scanzano Jonico. (Articolo non firmato. Redazione Matera)

LA PENNA ED IL PROIETTILE RECAPITATI AL CRONISTA DELLA GAZZETTA

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 27.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) La mia vita da giornalista ora vigilata dai carabinieri (prima pagina nazionale). 2) La lotta ai clan. La “vigilanza dinamica” per proteggere Mele. Misure decise in prefettura dopo le minacce al nostro cronista Disposizioni del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica (redazione Matera). 3) Dopo il maxi blitz contro la Gomorra lucana. Rigettati dal Tribunale del riesame tutti i ricorsi presentati dai legali (redazione Matera). 4) Irsina. In libertà un rumeno. La parte lesa ritratta, scarcerato l'accusato. 5) Calcio a 5 di B. Coach Siviglia: “Sarà dura ma l'Orsa è pronta alla sfida”. 6) Vela. Al via la prima regata “Megale Hellas” al porto degli Argonauti. 7) Equitazione. In gara a Verona. La rappresentativa della Basilicata alla Coppa delle Regioni. 8) Policoro. Incontro con l'autrice Mariolina Venezia. 9) Serata culturale al Borgo dei casalini con Nilde Mastrosimone e Antonio Ntd Santarcangelo. 10) Il santuario di Anglona ha fatto da set per il film di Mohsen Makhmalbaf. Il nuovo lavoro del regista iraniano si intitolerà “Il miracolo di Giulia”.

venerdì 26 ottobre 2018

POLICORO. GIANLUCA VIZZIELLO, MOTOCICLISTA PROFESSIONISTA, CONDANNATO A TRE ANNI DI RECLUSIONE PER MALTRATTAMENTI NEI CONFRONTI DELL'EX MOGLIE

GIANLUCA VIZZIELLO, MOTOCICLISTA PROFESSIONISTA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.10.18

POLICORO Gianluca Vizziello, 38 anni, motociclista professionista con importanti trascorsi nei mondiali Superbike e Supersport tanto da essere uno dei pochi sportivi lucani ad avere una pagina sull'enciclopedia on line Wikipedia, è stato condannato dal giudice monocratico del tribunale di Potenza, Flavia Del Grosso, a 3 anni di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali e di custodia cautelare in carcere. L'imputato è stato riconosciuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, con la concessione delle attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti a lui contestate. L'uomo è stato anche condannato all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni ed al risarcimento danni alla parte civile. A quest'ultima dovrà pagare le spese sostenute nel processo per la costituzione e la rappresentanza in giudizio. Secondo l'accusa, Vizziello “volontariamente maltrattava l'ex moglie Claudia Capriglione durante la relazione sentimentale e matrimoniale infliggendole sofferenze fisiche, morali e psicologiche, minacciandola di morte, molestandola, ingiuriandola ed insultandola, in maniera da rendere la sua vita quotidiana dolorosa, mortificante ed intollerabile a tal punto da rendere necessaria la separazione giudiziale per tentare di porre fine ai maltrattamenti subiti, ma continuando a maltrattarla anche successivamente”. Nell'atto di imputazione sono riportati alcuni episodi delle violenze, anche fisiche, perpetrate dal motociclista nei confronti della donna. L'accusa, tra l'altro, ha posto in evidenza insulti e minacce di morte da parte dell'uomo che sarebbero avvenuti pure dopo la separazione. Minacce quotidiane sarebbero state effettuate con telefonate e messaggi sull'utenza mobile, su quella fissa e sulle utenze mobili dei familiari della parte lesa. Ma non è finita. Ingiurie, offese e minacce di morte sarebbero state effettuate da Vizziello anche sul luogo di lavoro della donna. Il tribunale si è riservato 90 giorni per il deposito della motivazione della sentenza.

SCANZANO JONICO INSISTE. VUOLE UNA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE. DELIBERA CONSIGLIARE PER L'ISTITUZIONE DI UNA SEZIONE DISLOCATA DEL CORSO DI STUDI ECONOMICO-SOCIALE DELL'ISIS PITAGORA DI MONTALBANO JONICO

LA SEDE DELL'IC DE ANDRE'

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.10.18

SCANZANO JONICOIl Comune più giovane del Materano insiste. Vuole una scuola secondaria superiore. E' l'unico del Metapontino a non avere una simile istituzione culturale, sia pubblica sia privata, nel suo territorio. Così, nell'ultimo Consiglio comunale, su proposta della Giunta guidata dal sindaco Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese), è stata approvata, all'unanimità, la richiesta di dislocazione in loco della classe prima del corso di studi del Liceo economico-sociale, opzione del Liceo delle Scienze Umane, dell’Isis “Pitagora” di Montalbano Jonico, dall’anno 2019/2020. Delibera che sarà inviata alla Provincia per l'eventuale approvazione. Si cosa si occupa la scuola in questione? Ecco una sua definizione: "Il Liceo delle scienze umane opzione economico-sociale fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali, che gli consentiranno di comprendere i caratteri dell’economia come scienza delle scelte responsabili sulle risorse di cui l’uomo dispone e di saper identificare il legame esistente fra i fenomeni culturali, economici e sociali e le istituzioni politiche sia in relazione alla dimensione nazionale ed europea sia a quella globale". E quali probabilità vi sono perchè il sogno di un istituto superiore a Scanzano diventi realtà? "Si tratterebbe – ha spiegato Ripoli - di trasferire da noi un indirizzo di studi già presente a Montalbano Jonico. Il "Pitagora", diretto dal prof. Leonardo Giordano, ha dato la sua disponibilità con delibere del Consiglio di istituto e del collegio dei docenti. Manca solo l'autorizzazione della Provincia. Non si tratta, nel caso, dell'istituzione di una nuova scuola ma dello spostamento di una già esistente. Non si va a modificare, quindi, il Piano di dimensionamento scolastico. Ho già parlato nei giorni scorsi con l'attuale presidente dell'ente, Francesco De Giacomo". Insomma, sembra si sia imboccata la strada buona per un presidio culturale importantissimo per la crescita sociale della comunità jonica. Per Ripoli, altresì, non vi sarebbero problemi di locali poichè la prima classe del Liceo delle scienze umane verrebbe allocata nell'Istituto comprensivo De André che, oltretutto, dovrebbe trasferirsi nell'edificio in fase di completamento nella zona 167. Si tratterà, poi, di attrarre le iscrizioni degli studenti. Non resta che attendere. 


IL SOGNO INFRANTO DELLA SCUOLA SUPERIORE. SINORA TANTI TENTATIVI FALLITI


SCANZANO JONICO - Il sogno infranto della scuola superiore. Sinora sono stati tanti i tentativi falliti. L'ultimo l'anno scorso quando la delibera della Giunta comunale con la richiesta di istituire una sezione staccata dell'Isis “Fermi” di Policoro con un corso di studi ad “Indirizzo sportivo internazionale” fu bocciata dal Consiglio provinciale e da quello regionale. Ma i tentativi per avere una simile istituzione culturale risalgono al 1990 quando qui si chiese, inutilmente, il Liceo artistico. E l'ex sindaco Mario Altieri avanzò la proposta di una sede staccata di una università privata internazionale. Ma non se ne fece nulla. Un altro ex primo cittadino, Salvatore Iacobellis, invece, ottenne l'istituzione di una sezione staccata del “Fermi” per un corso del Liceo archeologico con indirizzo restauro. Ma per due anni consecutivi non si riuscì a formare una classe. Ed il sogno svanì.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 26.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Scanzano Jonico. Scuola secondaria superiore, passa all'unanimità la delibera per l'istituzione. Al via l'iter per attivare la prima classe del Liceo economico-sociale. 2) Un sogno infranto. Istituzione di una scuola di 2° grado, tanti, sinora, i tentativi andati a vuoto. 3) Policoro. Violenze sulla ex moglie, condannato il motociclista professionista Gianluca Vizziello. Tre anni di carcere e 5 di interdizione dai pubblici uffici. 4) Tursi. “Scoppia” un pilastro al piano terra, stabile sgombrato con ordinanza del sindaco in via Roma 4. 5) Un ponte culturale tra la Romani e l'Iis “Enrico Fermi” di Policoro.

giovedì 25 ottobre 2018

GLI AGRICOLTORI. CARIELLO: “NON PAGHIAMO PIU' IL CONSORZIO DI BONIFICA”. VALENZA: “ADIRO' LE VIE LEGALI CONTRO L'ENTE CONSORTILE”



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.10.18

SCANZANO JONICOProduttori agricoli contro il Consorzio di bonifica. Domenico Valenza adirà le vie legali per vedersi risarciti i danni subiti. E Pasquale Cariello, anche come consigliere comunale del gruppo Scanzano viva, ha lanciato una sorta di “class action” al fine di non pagare più gli oneri consortili. Ma andiamo con ordine. Valenza: “Io abito ed ho i terreni in via Liguria. Lunedì notte tutto il mio ettaro di zucchine sotto serra è stato allagato dall'acqua del canale che passa a 10 metri dalla mia casa ed attraversa il mio podere. Una struttura con canne, arbusti ed anche con qualche pianta di alto fusto, che non viene pulito da almeno 5 anni. Basta! Ad ogni pioggia le mie produzioni vanno sott'acqua. Le zucchine stanno già marcendo. Ho perso 70 mila euro. Chi me li rimborserà? Farò causa al Consorzio dato che non è la prima volta che accade”. E Cariello, con terreni allagati lungo la via Lido Torre: “Basta! Non dobbiamo più pagare gli oneri al Consorzio, un carrozzone della politica. Con quei soldi noleggiamo un escavatore e ci puliamo i canali da noi. Lo dico anche in qualità di amministratore pubblico. Chi pagherebbe una tassa senza ricevere in cambio alcun servizio? Così accade da anni ai produttori agricoli del Metapontino. E' vero che l'ente eroga l'acqua per l'irrigazione, che paghiamo a parte, e che ci mette a disposizione le idrovore e pulisce i grossi collettori, ma esso deve anche occuparsi di prevenire queste alluvioni annunciate. La mia azienda ha avuto 20 ettari già pronti per la semina invasi dall'acqua tracimata da un canale intasato. Potremo seminare il foraggio fra 2-3 mesi con ricadute produttive negative. Chi ci rimborserà i danni subiti?”

IL SINDACO RIPOLI: “GLI AGRICOLTORI FANNO BENE A CHIEDERE I DANNI. SUBITO IL RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITA' DEI CANALI DI BONIFICA”



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.10.18

SCANZANO JONICO - “Occorre immediatamente ripristinare la funzionalità dei canali del Consorzio di bonifica. Noi già un mese fa, per iscritto, avevamo segnalato i punti critici da mettere in sicurezza. Ma alla nostra nota non è seguito alcuna azione da parte dell'ente consortile. E gli agricoltori fanno bene a chiedere i rimborsi dei danni subiti”. Lo ha detto alla Gazzetta il sindaco, Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese) a commento di quanto accaduto nel territorio dei suo comune dopo l'eccezionale precipitazione delle ore 18 dei lunedì scorso ed il conseguente allagamento, causa canali di bonifica sporchi ed intasati da canneti ed erbacce, di oltre cento ettari di terreni coltivati. Proprio a proposito della rete di drenaggio delle acque il primo cittadino è stato durissimo: “Basta, la gente è esasperata. E' giusto che i produttori facciano causa a chi di dovere per vedersi risarciti delle perdite economiche subite. Avesse piovuto di più avremmo avuto danni gravissimi anche alle abitazioni, alle stalle, ai magazzini, e pure, forse, alle persone. Abbiamo, per questo, già parlato coi responsabili del Consorzio affinchè intervengano immediatamente. Prima che monti la protesta popolare. La gente è stanca. Qualcuno ha proposto di non pagare più gli oneri consortili. Io voglio pagare ma mi deve essere reso un servizio come si deve. Occorrerà, allora, rimuovere subito tutti gli ostacoli al deflusso delle acque nella rete. Subito, prima che accada l'irreparabile”.

SCANZANO JONICO. CENTO ETTARI COLTIVATI TRASFORMATI IN LAGO. TUTTO SOTT'ACQUA IL GIORNO DOPO L'ALLUVIONE. SOTTO ACCUSA IL CONSORZIO DI BONIFICA

AIRONI BIANCHI SUL "LAGO" DI SCANZANO JONICO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.10.18

SCANZANO JONICO Un territorio ferito gravemente. E' quello posto al di sotto della linea ferroviaria Taranto-Sibari finito sott'acqua nella serata di lunedì scorso. Oltre cento gli ettari di terreni coltivati divenuti una sorta di laguna con gli aironi bianchi, a centinaia, ai bordi della aree inondate. Una intera zona sconvolta. Gravissime anche le perdite in termini produttivi ed economici lamentate dai coltivatori. Ieri, attorno alle 9, siamo ritornati per un nostro sopralluogo nell'area più colpita. Si tratta dei poderi laterali alla strada di accesso al lido centrale, la via Lido Torre. Ebbene, a distanza di 36 ore dalla eccezionale precipitazione delle 18 del 22 ottobre scorso e dopo 24 ore di assenza completa di piogge, l'acqua era ancora al top nella bonifica che porta all'idrovora posta al limitare della pineta costiera. Già. La zona di cui stiamo parlando è al di sotto del livello del mare. Servono tre grosse pompe poste all'interno della struttura del Consorzio di bonifica per sollevare di alcuni metri l'elemento idrico e scaricarlo in un canale che sversa direttamente nello Jonio. Pompe, per fortuna, come abbiamo verificato di persona e assumendo specifiche informazioni nella sede locale dell'ente consortile, funzionanti. Ma forse insufficienti rispetto al 1950 quando furono progettate ed entrarono in azione per la prima volta. E quando non esistevano le “bombe d'acqua”. Così, abbiamo visto i campi, sia a destra della strada sia a sinistra, ancora allagati. Alcune palazzine dell'ente riforma, poi, erano completamente circondate dall'acqua. Acqua che defluiva molto lentamente verso Sud. Le bonifiche, infatti, sono stracolme di canneti ed erbacce. In qualche caso, addirittura, al loro interno, sono cresciuti alberi di alto fusto. Centinaia di chilometri di canali da ripulire per renderli funzionali. E nel Metapontino va sotto accusa, come ad ogni calamità annunciata, il Consorzio di bonifica. Gli agricoltori ed i cittadini, con gli amministratori comunali, sono esasperati. Oltretutto pagano un canone di oltre 600 euro a podere, escluso il costo dell'irrigazione. Canone che dovrebbe servire, e qui il condizionale è davvero d'obbligo, anche per la manutenzione delle opere di drenaggio delle acque a salvaguardia del territorio. E fa rabbia vedere all'opera, nell'emergenza, gli escavatori, come li abbiamo visti sul cabale 11, quello che ha causato il maggiori danni, quando questi stessi mezzi andrebbero usati in fase di prevenzione.

I CANALI DEL CONSORZIO DI BONIFICA INTASATI DA CANNETI ED ERBACCE VICINI ALLE CASE COLONICHE

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 25.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Metapontino. Dopo la pioggia le lacrime. Alluvione, il giorno dopo ancora tutto sott'acqua. 2) Scanzano Jonico. Il sindaco Ripoli: “Fanno bene gli agricoltori a chiedere i danni. Il Consorzio di bonifica ripristini subito la funzionalità dei canali”. 3) La parola ai produttori danneggiati. Valenza: “Adirò le vie legali contro il Consorzio”. E Cariello (anche consigliere comunale): “Non paghiamo più gli oneri consortili”. 4) Stigliano. Colpite anche le colture dell'alta collina Materana. 5) Ugl Telecomunicazioni, giornate formative a Policoro. 6) Oggi Consiglio comunale a Policoro. All'ordine del giorno i Comitati di quartiere. 7) Calcio a 5 di B. Siviglia (Orsa Avis Borussia): “Pari importante col Paola”.

mercoledì 24 ottobre 2018

ALLUVIONE SCANZANO JONICO. CENTO ETTARI COLTIVATI ALLAGATI. SOTTO ACCUSA I CANALI DEL CONSORZIO DI BONIFICA INTASATI DA CANNETI ED ERBACCE


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.10.18

SCANZANO JONICOCirca 100 ettari di terreni sono stati allagati tra la serata di lunedì e la notte di ieri dall'acqua esondata dai canali di bonifica intasati di canneti ed erbacce. La pioggia ha gonfiato le strutture nella parte sottostante alla ferrovia Metaponto-Sibari, una depressione sotto il livello del mare, disperdendosi in seminativi e frutteti. In qualche caso l'acqua è entrata anche in stalle, magazzini, garage, abitazioni. Ma non c'è stato bisogno di sgomberi. Le “piaghe” del territorio erano ben visibili ieri mattina. L'asse più colpito quello di via Lido Torre, che porta al mare ed all'idrovora che solleva l'acqua dalla depressione gettandola nello Jonio. Idrovora funzionante. Altrimenti il disastro sarebbe stato più grave. Una distesa gli ettari inondati. E nei punti dei canali bloccati dall'ammasso di canne, erbacce, rifiuti, lavoravano gli escavatori dell'ente consortile. La solita storia. Nell'emergenza i mezzi compaiono immediatamente sul territorio. Non così in fase di prevenzione di queste ennesime calamità annunciate. Un mezzo pesante l' abbiamo visto all'opera sul Canale 11, quello che ha provocato i danni maggiori. Nonostante, ci è stato riferito, fosse stato ripulito nell'estate. Ma i canneti e le erbe cattive crescono ogni mese. Sulla strada i cumuli del materiale che faceva da tappo erano in bella mostra. E meno male Giove Pluvio è stato clemente facendo smettere di piovere dalle 8 di ieri. Ed ora? “Lancio un appello – ha detto il sindaco Raffaello Ripoli – al Consorzio di bonifica ad approntare un programma urgente di lavori di pulizie dei canali. Quello che abbiamo vissuto in queste ore è solo l'assaggio dell'autunno e dell'inverno prossimo venturo. E la Regione è già intervenuta per la conta dei danni con i tecnici dell'assessorato all'agricoltura. Ho chiesto la dichiarazione dello stato di calamità”. Da oggi, tuttavia, scuole riaperte.



ARCO JONICO LUCANO ALLAGATO. INTERVIENE LA CIA-AGRICOLTORI DEL METAPONTINO

SCANZANO JONICO - “Ancora una volta le conseguenze degli allagamenti di queste ultime ore nelle aziende agricole dell'arco jonico lucano, dovuti principalmente alla forte intensità delle piogge, sono state aggravate dallo straripamento dei canali di bonifica che risentono della mancata o adeguata pulizia da parte del Consorzio di bonifica”. Lo ha evidenziato la Cia-Agricoltori del Metapontino impegnata nel monitoraggio dei danni provocati oltre alle colture ed alle aziende alla viabilità interpoderale e rurale. Le aree agricole più colpite sono quelle ricadenti nei territori di Pisticci, Scanzano Jonico, Nova Siri, dopo Rotondella, già segnalata nei giorni scorsi. “Nel ribadire che sui territori come il Metapontino a più alto pericolo esondazioni serve una costante azione di forte contrasto al rischio idraulico e lotta al dissesto idrogeologico – ha dichiarato Giuseppe Stasi, presidente Cia-Agricoltori Matera - evidenziamo che non basta richiedere incondizionatamente il pagamento del contributo di bonifica senza adeguare la propria attività. In più occasioni, per la trascuratezza dovuta alla mancata manutenzione ordinaria, urgono manutenzioni straordinarie che non possono essere accollate ai contribuenti, già colpiti patrimonialmente e nella produzione del reddito dai danni subiti a causa delle incurie”. Così, tra le azioni più urgenti da intraprendere la Cia ha indicato: “Sistemazioni idrauliche, regimazione di fossi e corsi d’acqua minori; rifacimento e ammodernamento delle reti; realizzazione, adeguamento e rifacimento briglie ed altre opere di bonifica; realizzazione di nuovi impianti idrovori; consolidamenti arginali, stabilizzazioni degli alvei e delle sponde”. 

FAKE NEWS A POLICORO: WHATSAPP SU ALLARME ROSSO E DELIBERA DI CHIUSURA SCUOLE FALSI. IL SINDACO MASCIA DENUNCIA TUTTO ALLA POLIZIA POSTALE

IL MESSAGGIO WHATSAPP FALSO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.10.18

POLICOROEd ecco sui social le fake news sugli allerta meteo. Lunedì scorso sono circolate in mattinata un WhatsApp con un “Allarme rosso” per la città jonica ed in serata un'ordinanza di chiusura delle scuole a firma del sindaco Enrico Mascia. Sia il WhatsApp, però, sia l'ordinanza erano smaccatamente false. Così, ieri, il primo cittadino ha denunciato l'accaduto alla Polizia postale: “Appena saputo del messaggio mi sono messo in contatto con la Protezione civile regionale ricevendo assicurazioni sull'allarme arancione e non rosso. E ieri sera ho prontamente smentito la falsa ordinanza di chiusura degli istituti scolastici sul sito del Comune e sulla mia pagina Facebook”. Ma da cosa possono dipendere queste azioni: clima avvelenato, mestatori nel torbido? Mascia: “Mi auguro che si tratti di stupidotti che giocano col fuoco non rendendosi conto del disagio che certe notizie provocano nella cittadinanza. Ieri sera ho fatto da centralinista con genitori, insegnanti, studenti, che chiamavano per aver notizie sulla veridicità della notizia. Non mi risulta, tuttavia, che la fake news abbia avuto effetti. Del resto, Policoro è stato monitorato dalla Polizia municipale e dal Gruppo lucano di Protezione civile. Non abbiamo avuto criticità. E lunedì sera, alle 20.30, mi sono recato dalla Polizia stradale per accertarmi sulla percorribilità delle strade del nostro territorio”. 

LA FALSA DELIBERA

SCANZANO JONICO. SVERSAMENTO DI LIQUAMI DA ALLEVAMENTI. DUE DENUNCIATI ED UN MEZZO AGRICOLO SEQUESTRATO DAI CARABINIERI FORESTALI

IL MEZZO SEQUESTRATO DAI CARABINIERI FORESTALI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 24.10.18

SCANZANO JONICODue persone sono state denunciate ed un mezzo agricolo è stato sequestrato dai carabinieri forestali per uno sversamento illecito di liquami scoperto in località “Lido Torre”. Gli uomini dell'Arma hanno sorpreso in un terreno limitrofo ad un rimboschimento una persona alla guida di un trattore con un carrobotte che scaricava reflui di un allevamento. L'uomo era privo di ogni documentazione utile a legittimare il trasporto e lo spandimento. Lo sversamento, di circa 150 ql di rifiuti liquidi, ha riguardato un’area di 4000 mq, di proprietà dell’Alsia, ricadente in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. Il territorio di Scanzano rientra tra quelli designati dalla Regione come “Aree vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola” soggetti ad un Programma d'azione per disciplinare l’uso agronomico degli effluenti di allevamento.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 24.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Alluvione. Il Metapontino in ginocchio. Enorme danno provocato in quei cento ettari allagati a Scanzano Jonico. Nuovamente sotto accusa i canali intasati del Consorzio di bonifica. 2) I danni sono gravi. Stato di calamità chiesto dal sindaco di Nova Siri. 3) Scanzano J. Aziende agricole disastrate. Anche la Cia Basilicata lamenta le solite negligenze del Consorzio di bonifica. 4) Policoro. Procurato allarme. Quel WathsApp e quell'ordinanza di chiusura delle scuole erano due falsi. Scatta la denuncia del sindaco Mascia. 5) Metaponto. Coltivavano canapa indiana. La Guardia di finanza ha denunciato due persone. 6) Scanzano J. Carabinieri forestali. Sversamento illecito di liquami, due denunciati. 7) Calcio. Il ds Trupo: “Due sconfitte di fila sono troppe per il Policoro”.

martedì 23 ottobre 2018

CAPODANNO RAI 2018-2019. IL COMITATO METASIRIS NON SI ARRENDE

RIUNIONE DEL COMITATO METASIRIS

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.10.18

POLICORO - “Non ci arrendiamo. Il Capodanno Rai 2018-2019 a Matera non brillerà, stante le numerosissime iniziative ivi programmate, come potrebbe brillare nel Metapontino”. Lo ha detto Pino Suriano, portavoce del Comitato Metasiris nato per portare avanti la causa dell'arco jonico lucano e del Pollino ad ospitare la trasmissione “L'anno che verrà” della tv di Stato. Il nostro interlocutore e gli altri membri del “Metasiris, altresì, non si accontentano neanche della proposta della Regione di programmare in riva allo Jonio il concerto 2020-2021 dopo che quello 2019-2020 sembra essere stato destinato a Venosa. “Non ci accontentiamo – ha spiegato Suriano -. Intanto la stessa Rai ha reso noto che è disposta a considerare ipotesi alternative alla città di Orazio. Per quanto riguarda il 2020-2021 precisiamo che il senso della nostra battaglia non è lo spettacolo in se ma il riconoscimento del Metapontino come porta di accesso a Matera 2019. La conclusione è che questo territorio non si è visto ancora una volta considerato dalla Regione”. E gli operatori turistici locali cosa pensano della vicenda? “Noi - ha detto Sigismondo Mangialardi – non stiamo col capello in mano ad elemosinare un programma tv. Organizzeremo il nostro Capodanno. Se la Rai vorrà darci spazio noi saremo pronti”.

MARCONIA. ARRESTATO 28ENNE INCENSURATO PER DETENZIONE DI STUPEFACENTI AI FINI DI SPACCIO



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.10.18

MARCONIACrescono nel Metapontino gli arresti di spacciatori di stupefacenti. Una crescita esponenziale che viaggia di pari passo, secondo gli esperti, all'aumento, purtroppo, della diffusione di droghe e dei consumatori. Così, la Polizia di Stato del commissariato di Pubblica sicurezza di Pisticci, diretto da Domenico Di Vittorio, ha arrestato a Marconia un ventottenne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Del soggetto in questione non sono state fornite né le iniziali delle generalità né nome e cognome trattandosi di un incensurato. L’attività d’indagine è stata compiuta da agenti che da tempo seguivano i movimenti del giovane. Al termine di un mirato servizio di appostamento, iniziato alcuni giorni prima, il 28enne è stato colto in flagranza mentre si accingeva a recuperare lo stupefacente che aveva nascosto all’interno di una condotta di aerazione adiacente ad un balcone di un’abitazione di Marconia. L’immediato intervento dei poliziotti ha consentito di bloccare subito il pusher sottoponendolo a perquisizione personale a seguito della quale gli sono stati rinvenuti addosso circa 55 grammi di “hashish” e 1 grammo circa di cocaina. Nel corso delle successive azioni dell'inchiesta, altresì, è stato anche sequestrato un bilancino di precisione perfettamente funzionante oltre ad una somma di denaro, circa centosessanta euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio. All’esito dell’attività condotta dagli investigatori l'uomo è stato posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Ricordiamo che nei giorni scorsi è stato il procuratore distrettuale della Repubblica, Francesco Curcio, intervenendo al dibattito svoltosi a Policoro su “Metapontino, terra nostra”, organizzato da Libera Basilicata, a lanciare l'allarme sulla diffusione di droga nel Metapontino. “I clan – disse Curcio – si dedicano a questa attività per ottenere denaro facile da investire successivamente in attività apparentemente legali come la gestione di attività di servizi o produttive”. Massima attenzione, dunque, delle forze dell'ordine contro il reato di spaccio di stupefacenti.

ROTONDELLA. NUCLECO LICENZIA. PROTESTA IL NIDIL-CGIL

ITREC. LAVORI AL MONOLITE DELLA FOSSA IRREVERSIBILE 7.1

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.10.18

ROTONDELLA - “La Nucleco, società controllata dalla Sogin spa (la società di proprietà del Ministero del tesoro incaricata di smantellare i siti atomici italiani, tra cui l'Itrec della Trisaia, ndr), ha deciso di licenziare i lavoratori assunti con contratto in somministrazione dopo 24-36 mesi”. Lo hanno denunciato Pietro Defilippo, segretario provinciale del Nidil (Nuove identità di lavoro), aderente alla Cgil, ed il Nidil nazionale precisando che “al sito nucleare di Rotondella già nei mesi scorsi si è assistito alla mancata conferma di una parte dei lavoratori della Nucleco che si stavano occupando del decommissioning e della messa in sicurezza dei rifiuti del sito”. Ricordiamo che il contratto di somministrazione è un particolare rapporto che si caratterizza per il coinvolgimento di un'agenzia per il lavoro, di un'impresa, e dello stesso lavoratore. Ma ecco ancora il Nidil: “La società, così, si libera di personale che ha accumulato competenze specifiche impoverendo le capacità operative della Sogin. La realizzazione del progetto di bonifica, infatti, sta avanzando con molte difficoltà e lentezze che hanno spostato in avanti i tempi del completamento del decommissioning ed anche se la bonifica non è avvenuta la Nucleco ha deciso di licenziare”. Un controsenso. Da qui la richiesta: “Il Nidil Matera insieme a quello nazionale chiedono ai vertici Sogin e Nucleco di riconsiderare la decisione e di valorizzare le figure competenti che sono state utilizzate in questi anni per la realizzazione del programma. Tutto ciò è alla base dello stato di agitazione dei lavoratori”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 23.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Capodanno Rai a Matera. Le aspirazioni del Comitato Metasiris: “Il Metapontino non si arrende e chiede dignità”. 2) Organizzate da Espedito Moliterni (Asm). Due giornate formative per favorire l'adesione degli operatori sanitari alla campagna vaccinale. 3) Maltempo. A Rotondella due famiglie senzatetto. E niente lezioni a Scanzano Jonico. 4) Marconia. Incensurato ai domiciliari accusato di spaccio di stupefacenti. 5) Rotondella. Licenziamenti alla Nucleco con la bonifica dell'Itrec incompiuta. 6) Montescaglioso. Due immobili sequestrati per abusivismo.

lunedì 22 ottobre 2018

CALCIO A 5 DI B. DIPINTO SALVA LA VITA A BARTELLA DOPO INCIDENTE DI GIOCO. ORSA AVIS BORUSSIA- FARMACIA CENTRALE PAOLA 2-2

DOMENICO DIPINTO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.10.18

ORSA AVIS BORUSSIA Bertoli, Perez, Giordano, Suriano, Siviglia, Cesar. Corbino, Dipinto, Travascio, Fagnano, De Marco L., De Marco G., All Siviglia

FARMACIA CENTRALE PAOLA Marques, Asraoui, Sganga, Bonocore, Dos Santos, Chianello, Bartella, Molinaro, Scarnà, Mauro, Sandoval, Cleber. All. Giorgio

ARBITRI Valentini, di Bari; Schirone, di Barletta

RETI 13' p.t. Scarnà; 7' s.t. Dipinto; 8' s.t. Dos Santos; 17' Cesar.

POLICORO – Una partita nel segno di Francesco Bartella, del Paola, e di Domenico Dipinto, dell'Orsa Avis Borussia. Il primo è rimasto vittima di un incidente di gioco, uno scontro con il portiere Gustavo Bertoli, al 5' della ripresa, mentre il secondo, praticamente, gli ha salvato la vita. Con il n. 11 ospite esanime, il n. 25 di casa, autista rianimatore del 118, gli ha bloccato con un abbassalingua, appunto, la lingua affinchè l'uomo a terra non soffocasse. Attimi di terrore nel Palaercole sino a quando Bartella non ha dato segni di ripresa. Veloce il suo trasporto in ospedale da cui, dopo gli accertamenti e le cure del caso, è stato dimesso. Ma eccoci alla partita. Gara equilibrata sino al 13' quando il Paola, con Antonino Scarnà, è passato in vantaggio. Secondo tempo. Al 5' il fatto di cronaca descritto seguito dall'espulsione di Bertoli. Al 7', però, con l'uomo in meno, rigore per l'Orsa. E Dipinto, ancora lui, ha siglato l'1-1. Un minuto dopo il 2-1 per li ospiti con Paulo Alberto Dos Santos, che ha battuto Sandro Suriano, subentrato a Bertoli. L'Orsa voleva il pari. Ed al 17', sforzi premiati con Cesar. I ragazzi di casa, poi, hanno avuto anche la possibilità di vincere. Al 19', infatti, Dos Santos si è fatto espellere. Ma il 2 pari è risultato definitivo.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 22.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO


1) Calcio a 5 serie B. Dipinto salva la vita a Bartella dopo incidente di gioco. L'Orsa Avis Borussia agguanta il pari con il Paola.

domenica 21 ottobre 2018

SCANZANO JONICO. “IL MARE E' MARRONE CON STRISCE OLEOSE NERE”. LA DENUNCIA DI UN PESCATORE

LE VISTOSE CHIAZZE NEL MARE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.10.18


SCANZANO JONICO - “Da tre anni frequento la spiaggia di Terzo Madonna per coltivare la mia passione per la pesca ma mai avevo visto una cosa del genere. Il mare non è più blu ma marrone con lunghe strisce oleose nere. In più vi galleggiano tantissimi detriti”. Lo ha denunciato Enzo Montemurro, pescatore tesserato con la società di pesca sportiva Halieuticus Surfcasting Team 2.0, dopo che da qualche giorno sta osservando un fenomeno di cui vorrebbe spiegazioni dagli organismi competenti. “Da quando ha piovuto – ha detto il nostro interlocutore – i tratti di Jonio antistanti le spiagge di Terzo Madonna, Bufaloria e Lido Torre, sono diventati marrone scurissimo con chiazze oleose. Chiazze che quando arrivano sull'arenile colorano la sabbia di nero”. Non pare, al momento, che sia in corso una moria di pesci. Colorazione, macchie oleose e detriti, sembrano arrivare dall'Agri ingrossatosi, come gli altri fiumi che sfociano nel Metapontino, dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi.

AD ACERENZA LA COLLETTIVA DI PITTURA “SACRO-UOMO NATURA” NEL MUSEO DIOCESANO. INIZIATIVA NELL'AMBITO DEL PROGETTO TEU


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.10.18


ACERENZA - Sarà inaugurata oggi, alle ore 17.30, nel Museo diocesano, in Largo seminario 2, la mostra collettiva di pittura intitolata "Sacro-uomo natura" organizzata nell'ambito del Progetto TeU. Alla rassegna, curata da Alberto Barra ed Anna Troyli, partecipano gli artisti Silvio Di Giovanni, Vittoria Falcone, Maria Cristina Fior Tabacco, Pier Luigi Lo Monte, Nilde Mastrosimone, Pasquale Palese, Katia Stain, Maria Grazia Tarulli, Marilena Trisolini, Anna Troyli, Francesco Viggiano e Donatello Verrastro. Alla “vernice” porteranno il loro saluto il sindaco della città cattedrale, Fernando Scattone, e l'arcivescovo mons. Francesco Sirufo. Interventi preordinati di Gaetano Corbo, Alberto Barra e Merisabell Calitri. Coordinerà la manifestazione Donato Pepe. La rassegna, lo ricordiamo, è organizzata nell'ambito del Progetto TeU. “L'acronimo TeU – ha scritto sul sito http://www.telemacoedizioni.it/2018/06/progetto-teu/ Donato Pepe - si apre con un la lettera maiuscola “T” che richiama l’idea di un territorio spesso difficile, pietroso dove é piantata la croce di Cristo; un territorio oggi martoriato dalla violenza della natura e dallo sfrenato individualismo dell’uomo ed interessato da un progressivo, inquietante processo di desertificazione e di abbandono. Segue la congiunzione “e”, una lettera minuscola, umile, che esprime relazione e orientamento verso un valore assoluto che non può essere residuo né trascurabile. É segno di Speranza, slancio verso una possibilità aperta. Una possibilità che vale la pena di coltivare, anche se esige un impegno assolutamente ineludibile, affinché quella che è solo una possibilità si traduca in atto. Infine, la U maiuscola: segno che si chiude verso il basso, cioè alla disperazione ed eleva le braccia verso il luminoso cielo lucano, che avvolge in un tenero abbraccio questa terra che un tempo si riconosceva come terra di boschi e di luce, terra un tempo feconda di vita, di civiltà e di saggezza”. Insomma TeU sta per Territorio e Uomo ed il territorio di riferimento è quello su cui insiste l’Unione dei Comuni con sede in Acerenza, nonché l’Arcidiocesi, un tempo metropolita che in epoca normanna dava origine al toponimo di Basilicata, ossia terra della Basilica Cattedrale. Attori del Progetto sono il Museo diocesano di arte sacra, Carovanart Lucania e Telemaco Edizioni, tre organismi impegnati in tutte le attività volte alla promozione umana, all’animazione culturale, alla valorizzazione del patrimonio artistico che il territorio esprime nonché alla promozione di ogni singolo artista proponendosi come qualificata vetrina dell’arte lucana. La collettiva "Sacro-uomo natura" rientra in questo impegnativo Progetto. La mostra sarà visitabile sino al 3 novembre prossimo. Apertura Museo: 9.30-13 feriali; 9.30-13 e 16-18.30 festivi. (Redazione Potenza)

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 21.10.18, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO



1) Scanzano Jonico. Strisce oleose in un mare color marrone. 2) Nova Siri. Oggi, grandi pulizie nella pineta. 3) Policoro. Avis. Donazioni del sangue. 4) Ciclismo. Marino vince il Bicinpuglia nella categoria master 6. L'atleta di Policoro ha trionfato anche nell'ultima tappa di Massafra. 5) Golf. Il giovane Fraccascia si aggiudica il “Beer Station” a Metaponto. 6) Calcio. Eccellenza. Il derby col Pomarico. Martino avverte il Policoro: “Rivali da non snobbare”. 7) Calcio. Eccellenza. Real Metapontino avvisato. Il dg. Perciante: “O si vince o si cambia tutto”. 8) Ad Acerenza il sacro, l'uomo e la natura. Nel Museo diocesano, oggi, alle 17.30, vernice sulla mostra su territorio e persone nell'ambito del Progetto TeU.

sabato 20 ottobre 2018

CRACO E TURSI. EMERGENZA COLIFORMI A SANT'ANGELO E CAPRARICO RIENTRATA


LA FRAZIONE DI CAPRARICO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.10.18

CRACO - “Alle 14 di ieri mi è arrivata la comunicazione Arpab che nelle analisi del pomeriggio di giovedì l'emergenza coliformi nel serbatoio di Sant'Angelo, a servizio dell'omonimo quartiere di Craco vecchia, era rientrata”. Lo ha dichiarato il sindaco di Craco, Pino Lacicerchia, prima della comunicazione ufficiale della Regione, con la presidente facente funzioni, Flavia Franconi, dell'invito da parte della Asm a revocare le ordinanze di divieto di uso potabile dell'acqua erogata da Acquedotto Lucano (AL) anche ai Comuni di Craco e di Tursi. Lacicerchia, tuttavia, ha precisato che non tutto il territorio della sua cittadina era stato interessato dalla crisi ma solo un quartiere, quello di Sant'Angelo, in cui vivono 30 famiglie. Identica la situazione nella frazione Caprarico di Tursi servita dallo stesso serbatoio. “Anche a Caprarico – ha detto il primo cittadino Salvatore Cosma – vivono un centinaio di persone. Non abbiamo avuto, perciò, criticità particolari”. Ovviamente i due primi cittadini sono interessati a conoscere le cause della presenza di coliformi nella rete potabile. Per ora azzardano ipotesi. Lacicerchia: “Quanto accaduto a Matera non c'entra nulla. Il problema che ci ha interessato è locale e sarà stato determinato da qualche infiltrazione dovuta alle piogge dei giorni scorsi. Il serbatoio, poi, fornisce un numero molto basso di utenti e questo può essere una concausa. Io pretendo, però, di conoscere le cause di quanto accaduto”. Cosma: “Abbiamo già chiesto non solo come Comune ma anche con Alleanza popolare che bisogna risolvere il problema delle reti idriche e fognanti obsolete e che, oltretutto, viaggiano in parallelo, vicine fra loro. Chiediamo alla Regione e ad AL di intervenire per evitare il ripetersi di queste situazioni”.

LA LAPIDE DI MARIO MILIONE SENZA DATA DI MORTE AL CIMITERO DI POLICORO: UN PUGNO NELLO STOMACO

LA LAPIDE DI MARIO MILIONE SENZA LA DATA DELLA MORTE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.10.18

POLICORO Si sente come un pugno nello stomaco quando si vede la lapide di Mario Milione, nel cimitero di via Puglia, ancora senza la data della morte. Sul marmo sono applicate la sua foto, una riproduzione della Pietà di Michelangelo, un riquadro con su inciso “Amarti è stato facile dimenticarti impossibile”, e la data di nascita, 18.11.1967. Perchè non c'è la data della morte? Perchè non è stato possibile stabilirla con esattezza. Del 37enne furono recuperati i resti carbonizzati in una Dedra ritrovata anch'essa carbonizzata il 19 ottobre del 2004 in contrada Pantano, a Ginosa (TA). Le fiamme ad auto e uomo furono appiccate tra il 16 ed il 19 ottobre di 14 anni fa. Solo la prova del dna riuscì ad identificare quei poveri resti.

POLICORO. L'OMICIDIO DI MARIO MILIONE, BRUCIATO VIVO NEL BAGAGLIAO DI UN'AUTO. DA 14 ANNI I FAMILIARI ATTENDONO GIUSTIZIA. CHI RISOLVERA' IL “COLD CASE” DEL METAPONTINO?

MARIO MILIONE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.10.18

POLICOROIl delitto irrisolto e dimenticato. E' quello di Mario Milione, un 37enne del centro jonico trovato senza vita, carbonizzato, in una Lancia Dedra data alle fiamme tra il 15 ed il 19 ottobre del 2004. Forse l'uomo era ancora vivo quando l'auto nel cui bagagliaio era stato nascosto fu data alle fiamme. Una morte violentissima che grida giustizia contro carnefici senza nomi e volti. Invece, solo la famiglia ricorda quest'uomo così orridamente trucidato. E La gazzetta, con i suoi articoli in occasione della ricorrenza della scomparsa. Nella comunità del centro jonico tutto sembra essere stato rimosso. Come a voler dimenticare una pagina nera della propria storia. Ma non siamo tutti componenti di quella società in cui siamo nati e cresciuti ed abbiamo vissuto? Chi vorrà riprendere tra le mani il fascicolo del “cold case Milione”? Chi vorrà far riaprire le indagini, magari con una dichiarazione alle forze dell'ordine od ai magistrati, liberandosi la coscienza da un peso insopportabile? Ed il Comune non potrebbe assumere l'iniziativa di ricordare con un manifesto, una manifestazione, un incontro coi familiari, la ricorrenza per tener viva la memoria, quanto meno, di un uomo così barbaramente ucciso? Come fece, per anni, la civica amministrazione di Potenza in occasione della scomparsa di Elisa Claps. Il “caso Milione” è terribile. L’auto con i resti dell’uomo, marito e padre di due figli allora minori, fu rinvenuta in contrada Pantano, a Ginosa (TA), poco dopo il confine tra Basilicata e Puglia. Un depistaggio. Sul posto intervennero i carabinieri di Castellaneta ed il pm Ida Perrone, della Procura di Taranto. Il prof. Luigi Strada eseguì l’autopsia all’Istituto di medicina legale di Bari e scattò radiografie sulle ossa annerite. L’unico dato certo è che non furono riscontrate lesioni da arma da fuoco. Solo l’analisi del dna confermò che quei resti erano di Milione. Gli inquirenti indagarono sulla via della droga tra Taranto ed il Metapontino. Ma Mario non era mai stato invischiato in storie di spaccio. Ed il padre, Salvatore, dichiarò a più riprese “di avere sospetti su persone come responsabili dell’omicidio. Sono disponibile a fornire il loro nomi alle forze dell’ordine ed ai magistrati”. Ma nessuno, negli anni scorsi, tra inquirenti ed investigatori, ritenne di acquisire la sua testimonianza. E l'assassinio di Mario grida ancora verità giustizia.