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IL CONDOMINIO (IN ARANCIONE) ATER DI VIA TRISTANO 4 |
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 29.10.18
POLICORO -
“Il condominio
dell'Ater da incubo che La gazzetta descrisse il 16 aprile del 2016 è
ancora lì, tal quale com'era prima. Salvo qualche ritocco
all'intonaco esterno. E' da quattro anni, ormai, che mi batto,
insieme ai condomini, affinchè lo stabile venga riportato a
condizioni igienico-sanitarie vivibili”. Lo ha detto al nostro
giornale Franco Panetta, amministratore del condominio ubicato in via
Tristano n. 4 di cui ci occupammo con due articoli il 16 aprile di
due anni fa. Articoli in cui, con tanto di dichiarazioni dei
cittadini che risiedono nei diversi appartamenti, ben 15 famiglie,
riportammo tutti i problemi della struttura: marciapiedi sollevati,
infiltrazioni di acqua piovana, muffa ed umidità in molti
appartamenti e ripostigli, blocchi dell'ascensore, scarichi fognari
scollegati. Ma ecco il nostro interlocutore: “Da allora non è
stato fatto niente di niente. Solo pochi rifacimenti degli intonaci
esterni, ancora da pitturare. Il problema più grosso attuale sono le
infiltrazioni di acqua piovana dal tetto. Bastano pochi giorni di
pioggia perchè l'acqua si infiltri in tutti gli appartamenti, non
solo in quelli ai piani superiori. Così, l'umido nelle camere la fa
da padrone. E qui abitano malati oncologici e gente che ha subito
interventi cardiaci. Le stesse infiltrazioni, poi, bloccano il
funzionamento dell'ascensore, come attualmente. Ci è stato promesso
un intervento specifico ma se non si ripristina la guaina catramata
sul tetto sarà tutto inutile. I blocchi saranno dietro l'angolo. In
più, ci sono alcune caldaie di alcuni appartamenti che non generano
più né acqua calda né gas. Da questa estate abbiamo fatto
richiesta di sostituzione ma sinora non si è visto assolutamente
nessuno”. Insomma, il condominio da incubo, come abbiamo potute
verificare in un nostro sopralluogo di alcuni giorni fa, è ancora
lì, con il suo vecchio carico di questioni irrisolte. Panetta: “E'
da quattro anni che mi sembra di combattere contro i mulini a vento.
Mi sono stancato di inviare denunce con posta elettronica certificata
affinchè chi di dovere intervenga. L'ultima il 5 ottobre scorso
quando ho segnalato un danno temuto all'Ater e, per conoscenza, al
sindaco di Policoro, al responsabile dell'Ufficio tecnico comunale,
alla Polizia municipale, ed alla Procura della Repubblica. Il 10
ottobre, poi, ho chiesto l'intervento della Asm. Aspettiamo
risposte”.
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