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giovedì 31 dicembre 2020

VACCINARSI SÌ, VACCINARSI NO. L'ESEMPIO DI VITA DI SALVATORE SCARPATO

SALVATORE SCARPATO AL MARE DI NOVA SIRI

LETTERA AI NO VAX DELL'AMBIENTALISTA E COMBATTENTE PER I DIRITTI CIVILI E SOCIALI NAPOLETANO TRAPIANTATO A NOVA SIRI. COSÌ, AL SUO AMICO MEDICO: “SE IL VACCINO SCOPERTO DA SABIN FOSSE ARRIVATO TRE MESI PRIMA AVREI EVITATO LA POLIOMIELITE. GRAZIE ALLA ZOLLETTA DI ZUCCHERO COI VIRUS ATTENUATI DISTRIBUITI IN MASSA E' STATA ERADICATA UNA PANDEMIA CHE PROVOCAVA LA MORTE DI MILIONI DI BAMBINI. PRESI LA POLIO A 6 MESI, SONO STATO NEL POLMONE D'ACCIAIO, MI AVEVANO DATO 20 ANNI DI VITA. MA LA BUONA SCIENZA, CHE ESISTE E CHE HA FATTO TANTO PER L'UMANITÀ, MI HA PORTATO A 63 ANNI. VIVO LA VITA CON PIENEZZA E SODDISFAZIONE. MI VACCINERÒ CONTRO IL COVID-19. E INVITO TUTTI A FARLO” 

BAMBINI COLPITI DALLA POLIO NEI POLMONI DI ACCIAIO. IN TANTI NON SOPRAVVIVEVANO

LETTERA AI NO VAX

Cari amici NON VAX. Se leggete ogni bugiardino contiene più controindicazioni che indicazioni. Amici cari di FB non vax senza vaccino... Anzi con un vaccino che fosse arrivato con solo 3 mesi di anticipo io Salvatore Scarpato mi sarei risparmiato una malattia DEVASTANTE: La poliomielite. Forse pure voi in tanti ne sareste stati colpiti, se i vostri cari genitori non avessero avuto a cuore la vostra bellezza ed incolumità vaccinandovi. Poi cari amici NON VAX io se prendo il covid 19 muoio di certo. Se mi vaccino ho una mezza possibilità in più di continuare a vivere. Voi che dite non è meglio per me vaccinarmi? Sono lontanissimo da inutili e sterili polemiche ma viva la libertà di scelta magari sentendo anche le ragioni dell'altro.

SALVATORE SCARPATO

PS. La polio infantile grazie al vaccino oggi NON essiste più è ciò è un dato di fatto. Chiedete al vostro dr se ho detto una bufala. E SENTITE, PER PIACERE, I MEDICI. NE SONO MORTI PIU' DI 200 PER AIUTARCI CONTRO IL COVID-19.

SCANZANO JONICO. UN GESTO FATTO COL CUORE

LO CHEF IGNAZZI CON I PARROCI DI SCANZANO JONICO E I DIRIGENTI DELLA LOCALE CARITAS

 LO CHEF STEFANO IGNAZZI, CON IL CONTRIBUTO DI ALTRI IMPRENDITORI, HA PREPARATO NEL SUO RISTORANTE 200 CENONI DI FINE D'ANNO PER I PIU' BISOGNOSI. PASTI DONATI ALLA CARITAS DEL CENTRO JONICO MA ANCHE A QUELLE DI POLICORO E MONTALBANO J. PER DISTRIBUIRLI A CHI, OGGI, E' IN DIFFICOLTA' ANCHE PER IL CIBO. UN GESTO DI SOLIDARIETA' CHE HA APERTO UNA NUOVA PROSPETTIVA DI VOLONTARIATO: RACCOGLIERE LE ECCEDENZE PER DONARLE A CHI NE HA BISOGNO

METAPONTINO. 200 PASTI PER I PIU' BISOGNOSI

Se pensiamo che il 2020 sia un anno da dimenticare ci sbagliamo di grosso! Nonostante la pandemia che, tra gli effetti collaterali, ha messo in ginocchio l’economia di un intero Paese, non mancano i gesti “fatti con il cuore” da parte di coloro che la crisi l’hanno sentita. Il ristoratore Ignazzi Stefano, coadiuvato da altre attività commerciali, ha inteso cucinare 200 pasti destinati alla Caritas di Policoro, Scanzano Jonico e Montalbano Jonico, un piccolo gesto che “scalda i cuori”. Il ristoratore, molto provato dal periodo storico che stiamo vivendo, ha dichiarato: “Non esiste peggior male che l’indifferenza nei confronti del prossimo, il nostro comparto è stato messo in ginocchio dalla pandemia ma noi ci siamo, se abbiamo anche un pezzo di pane è giusto dividerlo con chi non ha nulla”. Don Antonio Polidoro, parroco di Scanzano, e don Nino, insieme alla Caritas locale, hanno inteso lanciare un appello importante: “Molte famiglie hanno perso l’unica fonte di reddito a causa della pandemia. C’è bisogno del sostegno di tutti, servono generi alimentari e non solo. Ognuno dia quello che può! Andrebbe presa in analisi la legge in merito l’eccedenza alimentare e non solo attraverso un coordinamento tra attività”. 

IGNAZZI CON GLI ESPONENTI DEL CIRCOLO KARAKTERIA DI POLICORO

Su quest’ultima dichiarazione è intervenuto Nicola Lopatriello, già sindaco di Policoro, con il presidente della nuova associazione Karakteria, Vito Tralli, in veste di volontari, dichiarando: “Oggi tante famiglie hanno bisogno di generi alimentari, c’è tanto spreco che si potrebbe arginare attraverso progetti tesi a raccogliere le eccedenze e donarle a chi ne ha bisogno. Serve, inoltre, di tutto, dall’abbigliamento alle scarpe. Tenendo conto delle norme in materia di donazione, si potrebbero far confluire queste risorse nelle associazioni di volontariato”.

I PASTI PRONTI PER ESSERE TRASPORTATI ALLE CARITAS DI SCANZANO JONICO, MONTALBANO JONICO, POLICORO

CORONAVIRUS BASILICATA. INDICE DI POSITIVITA' ALL11%


IL METAPONTINO PIU' CHE RADDOPPIA, CON 16 CASI, 4 SCANZANO JONICO, 3 MONTALBANO J., 3 PISTICCI, 2 POLICORO, 2 ROTONDELLA, 1 BERNALDA, 1 NOVA SIRI, RISPETTO AI 7 DEL REPORT DI IERI. NEL MATERANO SIAMO A 33 CONTRO 22. UN DECESSO A FRONTE DI 7. INDICE DI POSITIVITA' ALL'11%

I NUMERI ANTICIPATI OGGI DA MASSIMO BRANCATI

Nel Metapontino ci sono 16 nuovi casi, 4 scanzano Jonico, 3 montalbano J., 3 pisticci, 2 policoro, 2 rotondella, 1 Bernalda, 1 Nova Siri, tra quelli elencati nel report odierno della pandemia di Basilicata contro i 7 di ieri. Ed è salito all'11% rispetto al 9,45% l'indice di positività, vale a dire il rapporto positivi/tamponi. Gli esami molecolari analizzati nelle 24 ore precendenti, infatti, sono stati 1354, contro i 1326 del report di ieri, con i nuovi contagiati a 155, 10 non lucani, rispetto a 125 (16 extraregionali). Ma ecco tutte le altre cifre di oggi come anticipate dal giornalista Massimo Brancati, in attesa di quelle ufficiali della Task force regionale anti Coronavirus: i guariti sono stati 90, con 10 nel Materano, 1 Ferrandina, 1 Irsina, 7 Matera, 1 Pomarico, rispetto ai 65 precedenti, 6 nella provincia di Matera. I ricoveri totali, intanto, sono rimasti stabili a 93 rispetto a 24 ore prima; 5, uno in più, quelli in Terapia intensiva. Un decesso contro i 7 riportati ieri. Nella nostra provincia, infine, i nuovi casi sono stati 33, 11 in più rispetto a 24 ore fa, 1 Bernalda, 1 Ferrandina, 8 Matera, 2 Miglionico, 3 Montalbano Jonico, 1 Nova Siri, 3 Pisticci, 2 Policoro, 1 Pomarico, 2 Rotondella, 4 Scanzano Jonico, 5 Stigliano (n. 1 domiciliato a Milano).

mercoledì 30 dicembre 2020

ROTONDELLA. LAVORI ALL'ITREC DELLA TRISAIA

LA GETTATA DI CEMENTO PER LA REALIZZAZIONE DELLE PARETI DEL DEPOSITO (FOTO SOGIN SPA)

LA SOGIN SPA HA FATTO SAPERE CHE E' IN CORSO LA REALIZZAZIONE DEL DEPOSITO COMUNICANTE CON L'IMPIANTO CEMENTAZIONE PRODOTTO FINITO (ICPF). NELL'ICPF AVVERRÀ IL PROCESSO DI MESSA IN SICUREZZA DI CIRCA 3 METRI CUBI DI SOLUZIONE LIQUIDA RADIOATTIVA. IL DESTINO DELLE BARRE DI ELK RIVER

IL COMUNICATO STAMPA DELLA SOGIN SPA 

Nell’impianto ITREC di Rotondella sono in corso i getti di calcestruzzo per la realizzazione delle pareti in elevazione del futuro edificio di deposito annesso all’Impianto Cementazione Prodotto Finito (ICPF). I getti proseguiranno fino a raggiungere l’altezza finale delle pareti di circa 17 metri.
L’ICPF è l’impianto che consentirà il condizionamento in malta cementizia di circa
3 metri cubi di soluzione liquida radioattiva, denominata “prodotto finito”, derivante dalle passate attività di riprocessamento del combustibile nucleare svolte nel sito.
Il progetto prevede la realizzazione di
due edifici, comunicanti fra loro: l’edificio in cui avverrà il processo di cementazione e l’adiacente edificio di deposito, attualmente interessato dalle attività di getto.
Nell’edificio di deposito verranno sistemati in sicurezza sia i circa
170 manufatti risultanti dalla cementazione che i due cask, contenitori schermanti ad alta resistenza dove saranno inseriti gli elementi di combustibile oggi stoccati nella piscina dell’Itrec e provenienti dal reattore statunitense Elk River, in attesa del conferimento al Deposito Nazionale.

ROTONDELLA. CONTRIBUTI PER NUOVE ATTIVITÀ. LA GRANDE SFIDA.

IL COMUNE: “CREATE IMPRESE NEL TERZO BORGO PIÙ BELLO D'ITALIA. VI DIAMO 14.758,33 PER OGNI SINGOLA INIZIATIVA A FONDO PERDUTO”

IL COMUNCATO DELLA CIVICA AMMINSITRAZIONE

Il Comune di Rotondella, grazie al Decreto varato dal Governo che ripartisce tra i Comuni delle aree interne e montane italiani 210 milioni di euro per il sostegno alle attività produttive economiche, artigianali e commerciali dei territori, ha pubblicato un bando per la concessione a fondo perduto finalizzato alla creazione di nuove imprese ed all’apertura di nuove unità locali nel territorio di Rotondella.

L’intento dell’amministrazione comunale – si legge nella nota – è quello di favorire l’avvio di nuove attività d’impresa contribuendo tanto alla riduzione di locali sfitti quanto al miglioramento dell’offerta commerciale e turistica di Rotondella dopo il riconoscimento “Terzo borgo più bello d’Italia – La grande sfida 2019”.

Il contributo concedibile ad ogni singola impresa non potrà essere superiore ad euro 14.758,33 per un massimo di tre attività e potranno essere ammesse a contributo spese quali: l’affitto annuo del locale ove verrà svolta stabilmente l’attività; progettazione degli interni del locale; lavori di ristrutturazione dei locali; acquisto di beni strettamente strumentali per l’attività quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo arredi, attrezzature, strutture utili per l’attività; acquisto di programmi informatici, tecnologie ed altre applicazioni inerenti l’attività d’impresa.

Tra i criteri sulla base dei quali verranno calcolati i punteggi si segnala: la localizzazione dell’insediamento; attività di valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici; attività non presente sul territorio del Comune; attività innovativa dell’idea imprenditoriale nel mercato di riferimento; progetto di investimento a basso impatto ambientale; occupazione di almeno un’unità lavorativa.

Il termine per la presentazione della domanda scade il 28/02/2021 mentre l’attività dovrà essere avviata entro il 30/04/2021 salvo eventuale proroga per esigenze straordinarie debitamente motivate.

Tale iniziativa – si legge in conclusione – si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione, rigenerazione e resilienza del proprio territorio. 

                        IL MODULO PER LA DOMANDA 


 

BASILICATA. COVID-19. SU DECESSI, TAMPONI E CONTAGI

METAPONTINO A 7 NUOVI CASI: 1 BERNALDA, 2 MONTALBANO JONICO, 3 PISTICCI, 1 SCANZANO JONICO. NEL MATERANO SIAMO A 22. SETTE I DECESSI A FRONTE DI 1. INDICE DI POSITIVITA' AL 9, 45% 

I NUMERI ANTICIPATI OGGI DA MASSIMO BRANCATI

Nel Metapontino ci sono 7 nuovi casi, 1 Bernalda, 2 Montalbano Jonico, 3 Pisticci, 1 Scanzano Jonico, tra quelli elencati nel report odierno della pandemia di Basilicata. Ed è sceso al 9,45%, ieri eravamo al 10%, l'indice di positività, il rapporto positivi/tamponi. Gli esami molecolari analizzati nelle 24 ore precendenti, infatti, sono stati 1326, contro i 794 del report di ieri, con i nuovi contagiati a 125, 16 non lucani, rispetto a 70 (4 extraregionali). Ma ecco tutte le altre cifre di oggi come anticipate dal giornalista Massimo Brancati, in attesa di quelle ufficiali della Task force regionale anti Coronavirus: i guariti sono stati 65, con 6 nel Materano, 1 Bernalda, 1 Grassano, 1 Grottole, 2 Matera, 1 Montescaglioso, rispetto ai 43 precedenti, 8 nella provincia di Matera. I ricoveri totali, intanto, sono risaliti a 93, tre in più rispetto a 24 ore prima; 4, meno 2, quelli in Terapia intensiva. Sette i decessi, uno non residente in regione, 1 Filiano, 1 Lavello, 1 Matera, 2 Potenza, 1 Venosa, contro l'1 riportato ieri. Nella nostra provincia, infine, i nuovi casi sono stati 22, 12 in più rispetto a 24 ore fa, 1 Bernalda, 11 Matera, 1 Miglionico, 2 Montalbano Jonico, 3 Pisticci, 2 Pomarico, 1 Salandra, 1 Scanzano Jonico.

 

martedì 29 dicembre 2020

VALSINNI. FABIANO POPIA ESEMPIO DI IMPEGNO CIVILE


UNA VITA IN NOME DELLA FIGLIA ROSELLA E DELLA DONAZIONE DEGLI ORGANI. COSÌ, IL PRESIDENTE DELA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA HA NOMINATO COMMENDATORE IL FONDATORE E PRESIDENTE DELL'AIDO DELLA BASILICATA


VALSINNI – Una vita in nome della figlia Rosella e della donazione degli organi. Così, Fabiano Popia, 77 anni, fondatore ed attuale presidente dell'Associazione italiana donatori di organi (Aido) della Basilicata, nato nel comune lucano dove si è ritrasferito all'età della pensione con sua moglie Elvira, è stato nominato commendatore della Repubblica italiana dal presidente Sergio Mattarella. Questa la motivazione ufficiale: «Per la sua dedizione e il suo quotidiano impegno nella promozione della cultura del dono degli organi. Fabiano Popia, nel 1995 (il 27 giugno, ndr) perde la figlia Rosella, vittima di un incidente stradale a Valsinni, dove stava trascorrendo le vacanze estive. Fabiano e la moglie Elvira, nel rispetto delle sue volontà, decidono di donare gli organi, facendo di Rosella il primo donatore multiorgano della Regione Basilicata: salva ben 7 persone». 

Così quando lo chiamiamo al telefono non possiamo che fargli i nostri auguri per un titolo di altissimo significato per la sua città natale e l'intera Basilicata. “Grazie – è stata la sua risposta. Io ricordo ancora i tanti tuoi articoli sulla donazione degli organi e tutte le interviste che mi hai fatto. Ma ti dico la verità: non mi aspettavo questa nomina. Tanto che quando mi hanno chiamato dal Quirinale, pensado che fossero quelli dei vari call center, stavo per chiudere il telefono. Pensavo mi prendessero in giro. Poi, invece, già ieri sera hanno cominciato a chiamarmi i giornalisti. Ed oggi la notizia è stata diffusa dappertutto”. 

Il nostro interlocutore, a questo punto, non può non riandare con la memoria ai giorni che cambiarono la sua vita: “Vivevamo a Lecco e Rosella doveva finire la quarta liceo. Venti giorni prima di scendere a Valsinni e di festeggiare il suo 18esimo compleanno ci disse che a scuola si era tenuto un incontro sulla donazione. Ci raccomandò, se gli fosse accaduto qualcosa, di donare i suoi organi”. Una sorta di premonizione. “Noi rispondemmo: sei tu che vedi far prelevare i nostri organi. Non sapevamo molto della donazione anche se mia miglie aveva avuto due trapianti di cornee. La cosa fini li. Finita la scuola Rosella scese giù. L'accompagnai io. Al mio ritorno verso Lecco, il 25 giugno, mi arrivò la telefonata: Rosella ha avuto un incidente ed ha picchiato la testa. E' a Taranto in rianimazione. Ed io a Bari scesi dal treno, presi un taxi e arrivai a Taranto. Chiamai mia moglie. Il 27 giugno 1995, alle 17, il primario ci disse che nostra figlia ci aveva lasciati. A me ed Elvira vennero in mente le sue parole di 20 giorni prima. Ci guardammo negli occhi e chiedemmo al medico se si potessero donare gli organi. Lui rimase sorpreso. Fu il primo prelievo multiorgano a Taranto e la prima donazione in assoluto in Basilicata. Arrivarono equipe da Napoli, per il cuore; da Roma, per il fegato; dalla Puglia per i reni e le cornee. Mai avevo mai visto una organizzazione così efficiente”. Da allora, quindi, caro Fabiano, hai fatto tutto in nome di Rosella? “Si. Mi sono sentito in dover di rispettare quella stupenda ragazza che pensava alla sofferenza degli altri. Come puoi permetterti di scordare quei momenti? Quando vado nelle scuole e parlo di lei mi prende il magone”. 

Anche adesso ti prende la commozione. Quel titolo di commendatore della Repubblica italiana lo ha conquistato tua figlia con la sua nobile volontà e voi nel rispettarla. Popia: “Non so cosa significhi il titolo che mi ha dato il presidente Mattarella ma il pensiero che oggi in tutta Italia si è parlato dell'Aido mi ha riempito di grandissima soddisfazione. E' stato divulgato il messaggio della donazione degli organi”. Nel ricordo di Rosella Popia.

COVID-19 BASILICATA: INDICE DI POSITIVITA AL 10%

UN SOLO NUOVO CONTAGIO, A BERNALDA, NEL METAPONTINO. DIECI NEL MATERANO. E CALANO I DECESSI, SU SCALA REGIONALE, 1 CONTRO I 5 DI IERI, E I RICOVERI, 90 CONTRO 98. INDICE DI POSITIVITA' AL 10% 

I NUMERI ANTICIPATI OGGI DA MASSIMO BRANCATI

Nel Metapontino c'è un solo caso, a Bernalda, tra quelli elencati nel report odierno della pandemia di Basilicata. Ed è salito al 10%, contro l'8,9% di ieri l'indice di positività, vale a dire il rapporto positivi/tamponi. Gli esami molecolari analizzati nelle 24 ore precendenti, infatti, sono stati 704, contro i 217 del report di ieri, con i nuovi contagiati a 70, quattro non lucani, rispetto ai 19 (due extraregionali). Ma ecco tutte le altre cifre di oggi come anticipate dal giornalista Massimo Brancati, in attesa di quelle ufficiali della Task force regionale anti Coronavirus: i guariti sono stati 43, con 8 nel Materano, 1 Grassano, 6 Matera, 1 Policoro, rispetto ai 41 precedenti, zero nella provincia di Matera. I ricoveri totali, intanto, sono scesi a 90, ben 8 in meno rispetto a 24 ore prima; 6, stabili, quelli in Terapia intensiva. Un decesso, a Potenza, contro i 5 riportati ieri. Nella nostra provincia, infine, i nuovi casi sono stati 10, stabili, 1 Bernalda, 8 Matera, 1 Pomarico.

lunedì 28 dicembre 2020

MONTALBANO JONICO. OGGI LA NOTIZIA DI 10 CASI, ANZI 11, DI COVID-19

TEST RAPIDI AFFIDABILI A MONTALBANO JONICO

SORPRESA PER I NUMEROSI CONTAGI NELLA CITTA' DI LOMONACO A FRONTE DEI 19 COMPLESSIVI NELLA INTERA BASILICATA. COSA E' SUCCESSO? HA RISPOSTO A QUESTA ED ALTRE DOMANDE IL SINDACO PIERO MARRESE

MONTALBANO JONICO - “E' successo che i 10 casi riportati oggi sulla diffusione dei contagi del Covid-19 a Montalbano Jonico sono la conferma di quelli che noi stessi avevamo individuato il 24 dicembre scorso con i tamponi rapidi”. Lo ha detto il sindaco della città del Metapontino, Piero Marrese, in risposta all'alto numero odierno di positivi nel suo Comune. Il primo cittadino, altresì, ha aggiunto: “I test molecolari hanno confermato i risultati di quelli test rapidi. Ne avevamo fatti in totale 207 riscontrando 11 positività che sono state tutte confermate”. I 10 casi, quindi, in relatà sono 11. Si tratta di un solo nucleo familiare? “No – è stata la risposta. Otto persone sono della stessa famiglia, tre di nuclei diversi. Questi ultimi sono contatti stretti di persone positive residenti in altri Comuni della Basilicata e, in un caso, in uno di fuori regione”. Continuerete coi test rapidi? Marrese: “Si. Faremo tamponi a tappeto prima di riaprire le scuole ad alunni, personale scolastico, docenti, dirigenti”.

VACCINI ANTI COVID-19. ATTENTI ALLE BUFALE!

FALSE NOTIZIE SUI SOCIAL SCOVATE DAL CENTRO EUROPEO PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLE MALATTIE (ECDC). TANTE LE FAKE NEWS SU SICUREZZA, EFFICACIA, COSTI, PERICOLI, IMMUNITÀ

FAKE NEWS SUI VACCINI ANTI CORONAVIRUS

FONTE: CENTRO EUROPEO PER LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO DELLE MALATTIE (ECDC)

ISS, 24 DICEMBRE 2020

I VACCINI ANTI SARS-COV-2 SONO STATI PREPARATI TROPPO IN FRETTA E NON SONO SICURI

Falso. I vaccini sono approvati dalle Autorità competenti solo dopo averne verificato i requisiti di qualità e sicurezza. L’Ema, l’Agenzia europea per i farmaci, ha approvato oggi il primo vaccino contro SARS-Cov-2.

IN ITALIA I VACCINI CONTRO SARS-COV-2 NON ARRIVERANNO MAI PERCHÉ NON SONO STATI ANCORA ACQUISTATI

FALSO. L’Italia è stata tra i primi Paesi al mondo a opzionare le quantità di vaccini necessarie per la somministrazione a tutta la popolazione. L’Italia infatti con Francia, Germania ed Olanda è stata tra i primi Paesi a firmare tutti i contratti formalizzati dalla UE per l’acquisizione di vaccini. L’avvio delle vaccinazioni in Italia è subordinato all’approvazione delle Autorità competenti per il loro impiego. Attualmente è stato autorizzato il vaccino a RNA prodotto da Pfizer BioNTech

E’ INUTILE VACCINARSI CONTRO IL SARS COV-2 PERCHÉ IL VIRUS È GIÀ MUTATO E IL VACCINO È INEFFICACE

FALSO, non vi è alcuna evidenza al momento che la mutazione del virus rilevata nel Regno Unito possa avere effetti sull’efficacia della vaccinazione. I vaccini determinano la formazione di una risposta immunitaria contro molti frammenti della proteina cosiddetta Spike, quella, per intenderci, prodotta dal virus per attaccarsi alle cellule e infettarle. Quindi anche se ci fosse stata una mutazione in alcuni frammenti della proteina Spike è improbabile che possa essere sufficiente a rendere  il vaccino inefficacie.

I VACCINI COSTANO TANTO, POTRANNO VACCINARSI SOLO I RICCHI

Falso, i vaccini in Italia saranno resi disponibili gratuitamente per tutti i cittadini, a partire dalle categorie individuate come prioritarie. La vaccinazione, seppur con tempi diversi, sarà offerta a tutti.

IL  VACCINO A RNA È PERICOLOSO PERCHÉ MODIFICA IL CODICE GENETICO  

FALSO. Il compito dell’mRNA è solo quello di trasportare le istruzioni per la produzione delle proteine da una parte all’altra della cellula, per questo si chiama “messaggero”.  In questo caso l’RNA trasporta le istruzioni per la produzione della proteina utilizzata dal virus per attaccarsi alle cellule, la proteina denominata Spike. L’organismo grazie alla vaccinazione  produce anticorpi specifici prima di venire in contatto con il virus e si immunizza contro di esso.

IL VACCINO È INUTILE PERCHÉ L’IMMUNITÀ DURA SOLO POCHE SETTIMANE

FALSO. La protezione indotta dai vaccini, sulla base dei dati emersi durante le sperimentazioni,  durerà alcuni mesi. Solo quando il vaccino sarà somministrato a larghe fasce di popolazione sarà possibile verificare se l’immunità durerà un anno, come accade con l’influenza, più anni, come accade con la vaccinazione antipneumococcica  o se sarà necessario sottoporsi a richiami

IL VACCINO È INUTILE PERCHÉ NON UCCIDE IL VIRUS E NON FERMA L’EPIDEMIA

FALSO – lo scopo del vaccino è quello di attivare il sistema di difesa dell’organismo contro il virus in modo che qualora dovesse venirne in contatto sia già pronto ad aggredirlo e renderlo inefficace.

DOPO LA VACCINAZIONE POTRÒ FINALMENTE EVITARE DI INDOSSARE LA MASCHERINA E POTRÒ INCONTRARE PARENTI E AMICI IN LIBERTÀ

FALSO, Anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione bisognerà continuare a osservare misure di protezione nei confronti degli altri, come la mascherina, il distanziamento sociale e il lavaggio accurato delle mani. Ciò sarà necessario finché i dati sull’immunizzazione non mostreranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus ad altri.

SCANZANO JONICO. ARRESTATO UN UOMO DI 39 ANNI. LITE IN FAMIGLIA

IL 39ENNE AVEVA MINACCIATO PRIMA IL PADRE E POI AVEVA AGGREDITO LA SORELLA. L’AGGRESSIONE SAREBBE AVVENUTA AL CULMINE DI UNA LITE SCOPPIATA A SEGUITO DEL RIFIUTO OPPOSTO DAL GENITORE ALLA RICHIESTA DI DANARO AVANZATA DAL FIGLIO

IL COMUNICATO STAMPA DEL COMANDO PROVINCIALE DEI CARABINIERI

Nella tarda serata di ieri 27 dicembre è giunta sul numero di emergenza 112 una richiesta di intervento a Scanzano Jonico, per una violenta lite in famiglia, tale da richiedere il tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Policoro. Sul posto gli uomini dell’Arma hanno accertato che la richiesta di aiuto era stata fatta dal padre di un 39enne, che prima aveva minacciato il genitore e successivamente si era scagliato contro la sorella aggredendola. L’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una lite in famiglia scoppiata a seguito del rifiuto opposto dal genitore alla richiesta di danaro avanzata dal figlio. A conclusione degli accertamenti posti in essere dai militari, è emerso che tali comportamenti erano purtroppo divenuti una costante, tanto da indurre il disperato genitore a richiedere l’aiuto dell’Arma. A conclusione della triste vicenda l’autore del fatto veniva arrestato per tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia e veniva accompagnato presso il carcere di Matera a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

PANDEMIA BASILICATA: 217 TAMPONI, 19 POSITIVI

DIECI CONTAGI A MONTALBANO JONICO, TUTTI QUELLI DEL METAPONTINO. E I DECESSI, SU SCALA REGIONALE, SONO STATI 5. CALANO, PERO', I RICOVERI, 98 CONTRO 103. INDICE DI POSITIVITA' AL 8,9% A FRONTE DEL 15,5% DI DUE GIORNI FA 

I NUMERI ANTICIPATI OGGI DA MASSIMO BRANCATI

Nel Metapontino, purtroppo, ci sono da registrate 10 casi, sui 19 regionali totali, e tutti riscontrati a Montalbano Jonico. Fermo restando il numero estremamente esiguo di test, tuttavia, è sceso all'8,9% (rispetto al 15,5% di ieri) l'indice di positività, il rapporto positivi/tamponi. Gli esami molecolari analizzati nelle 24 ore precendenti, infatti, sono stati 217, contro i 63 del report di ieri, con i nuovi contagiati a 19, due non lucani, rispetto a 10 ( uno extraregionale). Ma ecco tutte le altre cifre di oggi come anticipate dal giornalista Massimo Brancati, in attesa di quelle ufficiali della Task force regionale anti Coronavirus: i guariti sono stati 41, stabili, con 2 nel Materano, a Montalbano Jonico, rispetto ai 19 precedenti, zero nella provincia di Matera. I ricoveri totali, intanto, sono 98, cinque in meno rispetto a 24 ore prima; 6, uno in più, quelli in Terapia intensiva. Cinque, purtroppo, contro 1, i decessi,1 Anzi, 1 Castelluccio inferiore, 1 Picerno, 1 Potenza, 1 Senise. Nella nostra provincia, infine, i nuovi casi sono stati 10, contro lo zero riporotato ieri, tutti accertati a Montalbano Jonico.

domenica 27 dicembre 2020

POLICORO. ANCORA TAMPONI RAPIDI DOMANI E MERCOLEDI' PROSSIMO

TEST GRATIS ANCHE AGLI ADDETTI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI DI GENERI ALIMENTARI OLTRE CHE AI CITTADINI RIENTRANTI DA FUORI SEDE

LA NOTIZIA SULLA PAGINA FACEBOOK DEL COMUNE E IL MODULO DA COMPILARE PER PRENOTARSI

Si ricorda che nella giornata di domani, 28.12.2020, e di mercoledì, 30.12.2020, alle ore 15.00 presso il PalaOlimpia di Policoro, sarà possibile effettuare i test antigenici rapidi su base volontaria per i cittadini fuori sede.

Inoltre, si informa che è intenzione di questa Amministrazione estendere la somministrazione dei test anche agli addetti operanti negli esercizi commerciali di generi alimentari.

Per prenotarsi è sufficiente compilare l’apposito modulo al seguente link https://www.policoro.basilicata.it/.../richiesta-tamponi.../

COVID-19 DI BASILICATA: 63 TAMPONI, 10 POSITIVI

L'INFERMIERE FELICE ARCAMONE, IL PRIMO VACCINATO CONTRO IL CORONAVIRUS IN BASILICATA

METAPONTINO: ZERO CASI. UN DECEDUTO. AUMENTANO I RICOVERI, 103 CONTRO 96. INDICE DI POSITIVITA' AL 15,5% 

I NUMERI ANTICIPATI OGGI DA MASSIMO BRANCATI

Nel Metapontino, zero casi. Fermo restando il numero estremamente esiguo di test, tuttavia in fase di verifica, è al 15,5% l'indice di positività, vale a dire il rapporto positivi/tamponi. Gli esami molecolari analizzati nelle 24 ore precendenti, infatti, sono stati 63 (dato oggetto, ripetiamo, di verifica), contro i 151 di ieri, con i nuovi contagiati a 10, uno non lucano, rispetto ai 25 ( 2 extraregionali). Ma ecco tutte le altre cifre del report odierno come anticipate dal giornalista della Gazzetta del mezzogiorno, Massimo Brancati, in attesa di quelle ufficiali della Task force regionale anti Coronavirus: i guariti sono stati 19, stabili, con nessuno nel Materano. I ricoveri totali, intanto, sono 193, sette in più rispetto a 24 ore prima; 5, due in meno, quelli in Terapia intensiva. Un decesso, ad Abriola. Nella nostra provincia, infine, i nuovi casi sono stati 3, uno in meno rispetto al report di 24 ore prima, tutti a Stigliano.

ALL'OSPEDALE SAN CARLO DI POTENZA IL VACCINE DAY LUCANO

FELICE ARCAMONE, IL PRIMO VACCINATO ANTI COVID-19 DI BASILICATA

TRA ENTUSIASMO E SPERANZA IL PRIMO VACCINATO DI BASILICATA CONTRO IL CORONAVIRUS. SI TRATTA DI UN INFERMIERE, FELICE ARCAMONE. POI È STATO IL TURNO DI ALTRI OPERATORI SANITARI, DEI DIRETTORI DELLE UNITÀ OPERATIVE PIÙ A RISCHIO E DI ALTRI 105 TRA MEDICI E PERSONALE SANITARIO. PRESENTI IL PRESIDENTE DELLA REGIONE VITO BARDI, L'ASSESSORE ALLA SALUTE ROCCO LEONE E I VERTICI DELL'AZIENDA OSPEDALIERA REGIONALE SAN CARLO 

 

IL COMUNICATO STAMPA DELL'AOR SA CARLO

AOR SAN CARLO, VACCINE DAY: ENTUSIASMO E SPERANZA PER L'AVVIO DELLA CAMPAGNA VACCINALE ANTI-COVID-19

Partita la campagna vaccinale anti-Covid-19 anche in Basilicata. Nella sala prelievi dell'ospedale San Carlo di Potenza, ogni dieci minuti e su tre postazioni contemporaneamente, si stanno effettuando le prime 105 somministrazioni del vaccino al personale sanitario di ruolo nei reparti più esposti al virus:

Pronto Soccorso, Anestesia e Rianimazione, Malattie Infettive, Pneumologia, Ostetricia e Ginecologia. Si sta svolgendo tutto secondo programma. Alla presenza del Presidente della Regione Vito Bardi, dell'Assessore alla Salute Rocco Leone e dei vertici dell'AOR San Carlo, il primo ad essere vaccinato è stato un infermiere del Pronto Soccorso, Felice Arcamone. 

FELICE ARCAMONE CON IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, VITO BARDI

Poi è stato il turno di altri operatori sanitari e dei direttori delle unità operative più a rischio.  

LE VACCINAZIONI DEI DR. ROMEO, PALO, DE STAFANO MILETI E LISANTI

Per il Direttore Generale dell'AOR San Carlo Giuseppe Spera è di rilevante valore la giornata del 27 dicembre 2020, che "rappresenta l’inizio di una nuova fase di contrasto alla malattia pandemica, grazie all’impiego di un’arma fino ad ieri non disponibile e realizzata dalla comunità scientifica internazionale in tempi record". Fino ad oggi il sostegno alla campagna vaccinale anti-covid-19 è stato molto concreto: "Abbiamo avuto già duemila adesioni volontarie e contiamo di averne ulteriormente numerose nei prossimi giorni. Il personale sanitario -continua il Direttore Generale- è molto consapevole di quello che significa la vaccinazione come strumento per contrastare il virus, e vuole essere pronto a poter operare in sicurezza anche per essere presente e garantire una assistenza dignitosa e puntuale". Esaurita la fase della campagna vaccinale riservata al personale sanitario ed ai dipendenti, ci sarà quella estesa a tutta la popolazione e "l'Azienda Ospedaliera San Carlo garantirà il supporto necessario alle aziende territoriali per la organizzazione e la realizzazione del prosieguo della campagna vaccinale", rivolta, in una prima fase, agli operatori sanitari e agli ospiti delle Rsa ed estesa, poi, a tutta la popolazione. 

La manifestazione è poi proseguita con il taglio del nastro delle autorità presenti, che ha inaugurato il nuovo ingresso al Padiglione F2. 

IL TAGLIO DEL NASTRO PER IL NUOVO INGRESSO AL PADIGLIONE F2

Un momento che vuole rappresentare simbolicamente la rinascita da questa fase caratterizzata da costrizioni, preoccupazioni e tantissime vittime e l'avvio di una fase nuova contrassegnata, si auspica, da sentimenti positivi, di speranza e di una vita nuova. 

sabato 26 dicembre 2020

CORONAVIRUS BASILICATA: 151 TAMPONI, 25 POSITIVI

METAPONTINO: ZERO CASI. DECEDUTO UN PAZIENTE NON LUCANO. INDICE DI POSITIVITA' AL 16,6% 

TUTTI I NUMERI ANTICIPATI OGGI DA MASSIMO BRANCATI

Nel Metapontino siamo a zero casi (contro 3). Fermo restando il numero esiguo di test, sale al 16,6% l'indice di positività, vale a dire il rapporto positivi/tamponi, ieri all'8,6%. Gli esami molecolari analizzati nelle 24 ore precendenti, infatti, sono stati 151, contro gli 853 di ieri, con i nuovi contagiati a 25, due non lucani, rispetto a 73 (6 extraregionali). Ma ecco tutte le altre cifre del report odierno come anticipate da caporedattore della Gazzetta del mezzogiorno, Massimo Brancati, in attesa di quelle ufficiali della Task force regionale anti Coronavirus: i guariti sono stati 19, con 4 nel Materano, tutti a Policoro, contro i 53 del giorno precedente. I ricoveri totali, intanto, sono 96, due in più rispetto a 24 ore prima; 7, stabili, quelli in Terapia intensiva. Un solo decesso, di un paziente non lucano, contro i 5 di Natale. Nella nostra provincia, infine, i nuovi casi sono stati 2, dodici in meno rispetto al report di 24 ore prima, 1 Matera, 1 Miglionico.

venerdì 25 dicembre 2020

ROTONDELLA. IL COMUNE REGALA CANDELE

UN DONO A TUTTI I CITTADINI COME SEGNO DI SPERANZA

LA NOTIZIA SULLA PAGINA FACEBOOK DEL COMUNE

L'Amministrazione Comunale ha voluto donare a tutta la comunità una candela come segno di speranza per un futuro migliore per tutti.

Buon Natale Rotondella

P.s. Per chi non l'avesse ricevuta può contattarci tramite la chat della pagina ufficiale del Comune.

NATALE COL COVID-19 IN BASILICATA: 5 DECESSI, UNO A TURSI

METAPONTINO A 3 CASI (CONTRO 5), 2 A PISTICCI, 1 MONTALBANO JONICO. TAMPONI TOTALI 853, POSITIVI 73. CINQUE I DECESSI, UNO IN PIU' RISPETTO A IERI. SCENDONO DI 10 UNITÀ I RICOVERI TOTALI

LE CIFRE ANTICIPATE OGGI DA MASSIMO BRANCATI

Nel Metapontino siamo a 3 casi (contro 5), 2 a Pisticci, 1 Montalbano Jonico. Scende dell'1,3% l'indice di positività, vale a dire il rapporto positivi/tamponi, oggi arrivato all'8,6 rispetto al 9,9% di ieri. I test molecolari analizzati nelle 24 ore precendenti, infatti, sono stati 853, contro i 1681 di ieri, con i nuovi contagiati a 73, con 6 non lucani, rispetto a 167 (16 extraregionali). Ma ecco tutte le altre cifre del report odierno come anticipate dal giornalista Massimo Brancati in attesa di quelle ufficiali della Task force regionale anti Coronavirus: i guariti sono stati 53, con soltanto 5 nel Materano, 1 Bernalda, 1 Ferrandina, 3 Matera, contro gli 80 del giorno precedente, 11 nella provincia di Matera. I ricoveri totali, intanto, sono 94, dieci in meno rispetto a 24 ore prima; 7, uno in meno, quelli in Terapia intensiva. Cinque i decessi, a Cancellara, Potenza, Rionero in Vulture, San Fele e Tursi, uno in più sulla giornata precedente. Nella nostra realtà provinciale, infine, i nuovi casi sono stati 14, ventidue in meno rispetto al report di 24 ore prima, 1 Grassano, 6 Matera, 1 Montalbano Jonico, 2 Pisticci, 1 Salandra, 3 Stigliano.

NATALE 2020. L'OMELIA DI MONS. PINO CAIAZZO

LE PAROLE RIVOLTE AI FEDELI DAL VESCOVO DI MATERA-IRSINA QUESTA MATTINA DURANTE LA CELEBRAZIONE DELLA SANTA MESSA NELLA BASILICA CATTEDRALE DI MATERA

OMELIA GIORNO DI NATALE 2020

Carissimi fratelli e sorelle presenti nella nostra stupenda Basilica Cattedrale e voi che ci seguite da casa grazie all’emittente TRM, in questo giorno solenne i nostri occhi contemplano Dio che si è fatto carne, proprio come ognuno di noi, formandosi nel grembo di una donna, Maria, che lo ha partorito con le stesse doglie delle nostre mamme.

La meditazione della Parola mi suggerisce che Gesù, insieme a Maria e Giuseppe, ha vissuto un’esperienza molto simile a quella che stiamo sperimentando in questo tempo di pandemia. Da qui ripartiamo per esprimere la nostra fede che ci invita a riportare questa festa nella sua vera umanità, lontani dai frastuoni e da tutto ciò che non rimanda a Dio. Questo tempo così difficile e duro ci sta dicendo che dobbiamo ritrovare l’incanto del Natale di Gesù e, anche nelle case, sperimentare il silenzio per pregare davanti al presepe e contemplare Dio che si è fatto come noi: Bambino. Guardando la sua umanità in Gesù avvertiamo il bisogno di essere sanati e guariti interiormente.

Alla famiglia di Nazareth sono state chiuse tutte le porte: non c’era posto per loro né in albergo né negli ostelli e nemmeno nelle case private. Anche a noi, durante quest’anno, sono state chiuse le porte delle nostre case, delle scuole, delle palestre, dei cinema, dei ristoranti, delle pizzerie. Sono rimaste chiuse anche le porte delle piscine, delle piste da sci, dei teatri, dei musei, dei negozi, senza dimenticare che, nella prima ondata, non abbiamo potuto attraversare neanche le porte delle nostre chiese.

L’evangelista Giovanni nel prologo afferma che Gesù, Verbo di Dio, è venuto in mezzo a noi e al termine della sua missione è ritornato a Dio. Tutto ciò che ha detto e fatto non è stato altro che rivelazione del Padre.

Ad ognuno di noi, mai come in questo tempo, viene data l’opportunità di contemplare il mistero che si è svelato ai nostri occhi: le porte della vita divina si spalancano davanti a noi.

Purtroppo in tanti casi le mura domestiche si sono rivelate poco ospitali: chi è stato contagiato dal Covid19 o ha avuto contatti con qualcuno già positivo, vive la quarantena, isolato da tutti, soprattutto dagli affetti. Un saluto affettuoso a voi tutti.

Mi sono chiesto: perché la famiglia di Nazareth non è riuscita a trovare posto in nessuna locanda o casa? Possibile che nessuno abbia avuto pietà nel vedere una donna incinta in procinto di partorire? La spiegazione è riposta nella dottrina giudaica secondo la quale quando una donna partoriva rimaneva in uno stato di impurità che durava sette giorni se nasceva un maschio e quattordici se nasceva una femmina. Secondo quanto c’è scritto nel libro del Levitico (Lev 12,1-8) la madre doveva aspettare altri trentatré giorni se aveva partorito un maschio e sessantasei in caso di femmina. Questo tempo serviva a purificarsi prima di portare un sacrificio al sacerdote del Tempio.

Questa è la ragione per cui nessuno voleva avere contatti con una partoriente: era immonda e tutto ciò che toccava diventava immondo. Come allora anche ai nostri giorni abbiamo constatato di trovarci di fronte ad una umanità chiusa nel proprio individualismo e indolente di fronte ai drammi e sofferenze di interi popoli volutamente tenuti ai margini della convivenza civile.

La stessa Vergine Maria, pur essendo Immacolata e senza peccato originale, si è docilmente sottoposta alla Legge mosaica, così come l’evangelista racconta. Non solo, ma portò una coppia di colombi al Tempio come offerta purificatrice.

Non vorrei forzare troppo l’interpretazione di quanto ha vissuto la famiglia di Nazareth, però mi sembra di trovare delle analogie con quanto stiamo sperimentando ai nostri giorni: non possiamo avere contatti, niente strette di mano, niente abbracci, niente scambio di pace, purifichiamo continuamente tutto ciò che tocchiamo, usiamo mascherine e ci laviamo spesso le mani per paura di prendere o trasmettere l’impurità del virus.

La Parola di Dio oggi si manifesta in tutto ciò che ci circonda, nella storia dell’umanità chiamata a riconoscere la sua presenza tra noi. Eppure abbiamo ascoltato che il “mondo” non lo riconobbe, né ricevette la Parola. "Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto”. Ma in questo momento ci sentiamo aggrediti da un virus che si trasforma mettendo ulteriore apprensione e paura: ci manca l’ossigeno, anzi il vero ossigeno: Dio!

La pandemia del Covid19 ci ha messi di fronte a un evento traumatico che ci costringe a un nuovo apprendistato: ragione, lavoro, relazione, vicinanza, sicurezza, democrazia, povertà, disabilità – ma anche fede, Chiesa, spiritualità, sacramenti, prossimità – sono ancora lì, ma non sono come prima. Il nostro tempo si è interrotto, una frattura si è instaurata. Ci scopriamo feriti là dove nemmeno immaginavamo. Affamati di parole che abbiano il coraggio di affrontare la radicalità del presente, non vogliamo disperdere il pianto e i timori di questo momento. Non si tratta di inventare narrazioni consolatorie, ma di cercare parole che sappiano dire i processi mentre vengono vissuti, e contribuire, per quel che possiamo, a «svegliare l’aurora»”. (Il Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado”, unità accademica dell’Università Gregoriana di Roma, ha pubblicato un e-book per aiutarci a leggere e a interpretare il tempo che stiamo vivendo: “Vedo la notte che accende le stelle - Sentieri in tempo di pandemia”).

Il rischio che noi cristiani possiamo correre è esattamente questo: non riconoscere la presenza di Dio tra noi, non accogliere la Parola che ci chiede di diventare carne nella nostra carne, di ripensare la nostra vita e rileggerla secondo quanto Dio ci sta comunicando.

E’ giusto e sacrosanto il desiderio di tornare a vivere la normalità della vita, ma a noi cristiani viene chiesto di più: far entrare la luce divina nelle nostre case e farci abbagliare meno da quelle artificiali.

Giuseppe e Maria si erano recati a Gerusalemme per obbedire al censimento che imponeva agli abitanti di registrarsi nel luogo dal quale proveniva la propria stirpe. Un’obbedienza, la loro, faticosa in quanto dovevano percorrere da Nazareth a Gerusalemme 150 Km a piedi e per di più con Maria che da un momento all’altro avrebbe potuto partorire.

Anche noi in questo tempo stiamo ricevendo, attraverso i diversi DPCM, molte prescrizioni alle quali attenerci. Ci costa molto non poter stare con i nostri affetti più cari, non poter alleviare le loro solitudini. Quanta sofferenza ci provoca il non poter condividere il dolore, non poter consolare o essere consolati per la morte di una persona cara: nemmeno un funerale! E’ tutto così assurdo, disumano!

Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. La paura, la stanchezza, la rabbia, il dolore hanno bisogno di essere illuminati, sostenuti. Allo stesso modo, le schermaglie politiche e le continue campagne elettorali hanno bisogno di essere purificate e indirizzate verso un impegno concreto per il bene di tutti. Dio vuole stare vicino all’uomo, ecco perché la sua Parola si è resa presente e visibile a noi nella persona di Gesù, “pieno di grazia e di verità”.

Giovanni nel prologo aggiunge: «Il mondo fu fatto per mezzo di Lui, eppure il mondo non lo riconobbe». Mai come quest’anno l’evento pandemico ci sta riportando all’essenza del Natale: il festeggiato è Gesù ed è lui che ci invita a far festa, facendoci partecipi del suo essere Dio.

Questa è la Parola viva di Dio, presente in tutte le cose, che brilla nelle tenebre che non hanno il potere di spegnerla. E’ stato così in passato, in momenti duri e difficili come questo, lo è anche oggi: il bisogno di Dio rinasce sempre nel cuore umano. Non c’è stato e non ci sarà mai nessuna scuola filosofica, nessun contesto culturale, nessun regime, capaci di soffocare il desiderio di Dio.

In questo tempo noi cristiani, come Maria, siamo chiamati a dare alla luce Gesù, mostrando la gioia che caratterizza la nostra vita di uomini pieni di speranza e di fiducia.

Attualissime le parole di Don Tonino Bello, quando afferma: «Il Natale di quest'anno ci farà trovare Gesù e, con lui, la festa di vivere, il gusto dell'essenziale, il sapore delle cose semplici, la fontana della pace, la gioia del dialogo, lo stupore della vera libertà». E ancora: «Chi spera cammina, non fugge! Si incarna nella storia! Costruisce il futuro, non lo attende soltanto! Ha la grinta del lottatore, non la rassegnazione di chi disarma! Ha la passione del veggente, non l'aria avvilita di chi si lascia andare. Cambia la storia, non la subisce»!

E’ il tempo della purificazione, di lasciarci incontrare da Dio, di ritornare al Tempio con il desiderio di adorare il Signore della Vita, Gesù, di riannodare relazioni interrotte, in modo da essere una umanità che, dopo il travaglio del parto, mostri il volto bello di come Dio da sempre l’ha pensata.

Così sia.

Don Pino

VACCINO ANTI COVID-19. DOMENICA PROSSIMA IL VACCINE DAY ANCHE IN BASILICATA

COSA VOLETE SAPERE SULLA NUOVA VACCINAZIONE COL PRODOTTO PFIZER-BIONTHEC? ECCOVI 35 DOMANDE E RISPOSTE DELL'AIFA, L'AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO, CHE HA DATO IL VIA LIBERA ALL'USO DEL COMIRNATY (IL NOME DEL NUOVO VACCINO) NEL NOSTRO PAESE. INTERESSI, CURIOSITÀ, PERPLESSITÀ, DUBBI, VENGONO AFFRONTATI CON RIGORE SCIENTIFICO 


DOMANDE E RISPOSTE SUL VACCINO COVID-19 PFIZER-BIONTECH COMIRNATY

VACCINO COVID-19 COMIRNATY

23 DICEMBRE 2020

CARATTERISTICHE DEL VACCINO

1. Che cos’è e a che cosa serve?

Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è un vaccino destinato a prevenire la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni. Contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) con le istruzioni per produrre una proteina presente su SARS-CoV-2, il virus responsabile di COVID-19.
Il vaccino non contiene il virus e non può provocare la malattia.

2. Come viene somministrato?

Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) viene somministrato in due iniezioni, solitamente nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra.

3. Come agisce?

I virus SARS-CoV-2 infettano le persone utilizzando una proteina di superficie, denominata Spike, che agisce come una chiave permettendo l’accesso dei virus nelle cellule, in cui poi si possono riprodurre. Tutti i vaccini attualmente in studio sono stati messi a punto per indurre una risposta che blocca la proteina Spike e quindi impedisce l’infezione delle cellule. Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è fatto con molecole di acido ribonucleico messaggero (mRNA) che contengono le istruzioni perché le cellule della persona che si è vaccinata sintetizzino le proteine Spike. Nel vaccino le molecole di mRNA sono inserite in una microscopica vescicola lipidica che permette l’ingresso del mRNA nelle cellule. Una volta iniettato, l’mRNA viene assorbito nel citoplasma delle cellule e avvia la sintesi delle proteine Spike.
Le proteine prodotte stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici. In chi si è vaccinato e viene esposto al contagio virale, gli anticorpi così prodotti bloccano le proteine Spike e ne impediscono l’ingresso nelle cellule.
La vaccinazione, inoltre, attiva anche le cellule T che preparano il sistema immunitario a rispondere a ulteriori esposizioni a SARS-CoV-2
Il vaccino, quindi, non introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike. Se, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare nuovamente in contatto con il SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo.
L’mRNA del vaccino non resta nell’organismo ma si degrada poco dopo la vaccinazione.

4. Che cosa contiene?

Il COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) contiene un RNA messaggero che non può propagare se stesso nelle cellule dell’ospite, ma induce la sintesi di antigeni del virus SARS-CoV-2 (che esso stesso codifica). Gli antigeni S del virus stimolano la risposta anticorpale della persona vaccinata con produzione di anticorpi neutralizzanti. L’RNA messaggero è racchiuso in liposomi formati da ALC-0315 ((4-idrossibutil)azanediil)bis(esano-6,1-diil)bis(2-esildecanoato) e ALC-0159 (2-[(polietilenglicole)-2000]-N,N-ditetradecilacetammide) per facilitare l’ingresso nelle cellule. Il vaccino contiene inoltre altri eccipienti:

  • 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-phosphocholine

  •  colesterolo

  •  potassio cloruro

  •  potassio diidrogeno fosfato

  •  Sodio cloruro

  •  Fosfato disodico diidrato

  •  saccarosio

  •  acqua per preparazioni iniettabili

EFFICACIA E SICUREZZA DELLA VACCINAZIONE

5. La sperimentazione è stata abbreviata per avere presto il prodotto?

Gli studi sui vaccini anti COVID-19, compreso il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), sono iniziati nella primavera 2020, perciò sono durati pochi mesi rispetto ai tempi abituali, ma hanno visto la partecipazione di un numero assai elevato di persone: dieci volte superiore agli standard degli studi analoghi per lo sviluppo dei vaccini. Perciò è stato possibile realizzare uno studio di grandi dimensioni, sufficienti per dimostrare efficacia e sicurezza.

Non è stata saltata nessuna delle regolari fasi di verifica dell’efficacia e della sicurezza del vaccino: i tempi brevi che hanno portato alla registrazione rapida sono stati resi possibili grazie alle ricerche già condotte da molti anni sui vaccini a RNA, alle grandi risorse umane ed economiche messe a disposizione in tempi rapidissimi  e alla valutazione delle agenzie regolatorie dei risultati ottenuti man mano che questi venivano prodotti e non, come si usa fare, soltanto quando tutti gli studi  sono completati. Queste semplici misure hanno portato a risparmiare anni sui tempi di approvazione.

6. Come sono stati condotti gli studi clinici?

Uno studio clinico di dimensioni molto ampie ha dimostrato che il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è efficace nella prevenzione di COVID 19 nei soggetti a partire dai 16 anni di età. Il profilo di sicurezza ed efficacia di questo vaccino è stato valutato nel corso di ricerche svolte in sei paesi: Stati Uniti, Germania, Brasile, Argentina, Sudafrica e Turchia, con la partecipazione di oltre 44.000 persone. La metà dei partecipanti ha ricevuto il vaccino, l’altra metà ha ricevuto un placebo, un prodotto identico in tutto e per tutto al vaccino, ma non attivo. L’efficacia è stata calcolata su oltre 36.000 persone a partire dai 16 anni di età (compresi soggetti di età superiore ai 75 anni) che non presentavano segni di precedente infezione.

Lo studio ha mostrato che il numero di casi sintomatici di COVID-19 si è ridotto del 95% nei soggetti che hanno ricevuto il vaccino (8 casi su 18.198 avevano sintomi di COVID-19) rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo (162 casi su 18.325 avevano sintomi di COVID-19).

7. Quanto è efficace?

I risultati di questi studi hanno dimostrato che due dosi del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra possono impedire al 95% degli adulti dai 16 anni in poi di sviluppare la malattia COVID-19 con risultati sostanzialmente omogenei per classi di età, genere ed etnie.

Il 95% di riduzione si referisce alla differenza tra i 162 casi che si sono avuti nel gruppo degli oltre 18mila che hanno ricevuto il placebo e i soli 8 casi che si sono avuti negli oltre 18mila che hanno ricevuto il vaccino.

8. La protezione è efficace subito dopo l’iniezione?

No, l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose.

9. Quanto dura la protezione indotta dal vaccino?

La durata della protezione non è ancora definita con certezza perché il periodo di osservazione è stato necessariamente di pochi mesi, ma le conoscenze sugli altri tipi di coronavirus indicano che la protezione dovrebbe essere di almeno 9-12 mesi.

10. Il vaccino può provocare la malattia COVID-19 o altre alterazioni genetiche?

Questo vaccino non utilizza virus attivi, ma solo una componente genetica che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici.
Non sono coinvolti virus interi o vivi, perciò il vaccino non può causare malattie. L’mRNA del vaccino come tutti gli mRNA prodotti dalle cellule si degrada naturalmente dopo pochi giorni nella persona che lo riceve.

11. Le persone vaccinate posso trasmettere comunque l’infezione ad altre persone?

Gli studi clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sulle forme clinicamente manifeste di COVID-19 ed è necessario più tempo per ottenere dati significativi per dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e contagiare altre persone.  Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19.

12. Chi esegue la prima dose con il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), può fare la seconda con un altro vaccino anti Covid-19, qualora disponibile?

Non ci sono ancora dati sulla intercambiabilità tra diversi vaccini, per cui chi si sottopone alla vaccinazione alla prima dose con il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty), continuerà a utilizzare il medesimo vaccino anche per la seconda dose.

13. Quali reazioni avverse sono state osservate?

Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000.

14. Quali reazioni avverse gravi sono state osservate durante la sperimentazione?

L’unica reazione avversa severa più frequente nei vaccinati che nel gruppo placebo è stato l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Si tratta, comunque, di una patologia benigna che guarisce da sola.
In generale, le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose.
Nei Paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono cominciate anche le segnalazioni delle reazioni avverse, da quelle meno gravi a quelle più significative, comprese le reazioni allergiche. Tutti i Paesi che avviano la somministrazione del vaccino estesa a tutta la popolazione raccoglieranno e valuteranno ogni segnalazione pervenuta al sistema di farmaco vigilanza delle reazioni averse al vaccino, così da poter definire con sempre maggior precisione il tipo di profilo di rischio legato alla vaccinazione.

15. Chi sviluppa una reazione alla somministrazione a chi lo può comunicare?

La segnalazione di una qualsiasi reazione alla somministrazione del vaccino può essere fatta al proprio medico di famiglia o alla ASL di appartenenza, così come per tutte le altre reazioni avverse a qualunque farmaco, secondo il sistema nazionale di farmacovigilanza attivo da tempo in tutto il Paese.
Inoltre, chiunque può segnalare in prima persona una reazione avversa da vaccino utilizzando i moduli pubblicati sul sito AIFA: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

16. Come viene rilevata l’assenza di controindicazioni?

Prima della vaccinazione il personale sanitario pone alla persona da vaccinare una serie di precise e semplici domande, utilizzando una scheda standardizzata. Se l’operatore sanitario rileva risposte significative alle domande, valuta se la vaccinazione possa essere effettuata o rinviata. Inoltre l’operatore verifica la presenza di controindicazioni o precauzioni particolari, come riportato anche nella scheda tecnica del vaccino.

17. È stata segnalata una nuova variante del virus SARS-CoV-2: il vaccino sarà efficace anche verso questa nuova variante?

I virus a RNA come SARS-CoV-2 sono soggetti a frequenti mutazioni, la maggioranza delle quali non altera significativamente l’assetto e le componenti del virus. Molte varianti di SARS-CoV-2 sono state segnalate nel 2020, ma finora queste varianti non hanno alterato il comportamento naturale del virus.
La variante segnalata in Inghilterra è il risultato di una serie di mutazioni di proteine della superfice del virus e sono in corso valutazioni sugli effetti che queste possono avere sull’andamento dell’epidemia, mentre appare improbabile un effetto negativo sulla vaccinazione.

CONDIZIONI PARTICOLARI

18. Chi ha già avuto un’infezione da COVID-19, confermata, deve o può vaccinarsi?

La vaccinazione non contrasta con una precedente infezione da COVID-19, anzi potenzia la sua memoria immunitaria, per cui non è utile alcun test prima della vaccinazione. Tuttavia, coloro che hanno avuto una diagnosi di positività a COVID-19 non necessitano di una vaccinazione nella prima fase della campagna vaccinale, mentre potrebbe essere considerata quando si otterranno dati sulla durata della protezione immunitaria.

19. Le persone che soffrono di allergie possono vaccinarsi con il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty)?

Le persone con una storia di gravi reazioni anafilattiche o di grave allergia, o che sono già a conoscenza di essere allergiche a uno dei componenti del vaccino mRNA BNT162b2 (Comirnaty) dovranno consultarsi col proprio medico prima di sottoporsi alla vaccinazione. 
Come per tutti i vaccini, anche questo deve essere somministrato sotto stretta supervisione medica.  Le persone che manifestano una reazione allergica grave dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino non devono ricevere la seconda dose.
Nei soggetti a cui è stato somministrato il vaccino sono state osservate reazioni allergiche (ipersensibilità). Da quando il vaccino ha iniziato a essere utilizzato nelle campagne di vaccinazione, si sono verificati pochissimi casi di anafilassi (grave reazione allergica).
 

20. Le donne in gravidanza o che stanno allattando possono vaccinarsi?

I dati sull’uso del vaccino durante la gravidanza sono tuttora molto limitati, tuttavia studi di laboratorio su modelli animali non hanno mostrato effetti dannosi in gravidanza. Il vaccino non è controindicato e non esclude le donne in gravidanza dalla vaccinazione, perché la gravidanza, soprattutto se combinata con altri fattori di rischio come il diabete, le malattie cardiovascolari e l'obesità, potrebbe renderle maggiormente a rischio di COVID-19 grave. L'Istituto Superiore di Sanità ha in atto un sistema di sorveglianza sulle donne gravide in rapporto a COVID-19 che potrebbe offrire ulteriori utili informazioni. 
Sebbene non ci siano studi sull'allattamento al seno, sulla base della plausibilità biologica non è previsto alcun rischio che impedisca di continuare l’allattamento al seno.
In generale, l'uso del vaccino durante la gravidanza e l’allattamento dovrebbe essere deciso in stretta consultazione con un operatore sanitario dopo aver considerato i benefici e i rischi. 

21. I bambini possono essere vaccinati con il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty)?

Questo vaccino non è al momento raccomandato nei bambini di età inferiore a 16 anni. L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha concordato con l’azienda produttrice un piano per la sperimentazione del vaccino nei bambini in una fase successiva.

22. Le persone con una documentata immunodeficienza o con malattie autoimmuni possono vaccinarsi?

Non sono ancora disponibili dati sulla sicurezza e l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) nelle persone con malattie autoimmuni, che sono comunque state incluse nelle sperimentazioni iniziali. Durante gli studi clinici non si sono osservate differenze circa la comparsa di sintomi riconducibili a malattie autoimmuni o infiammatorie tra vaccinati e soggetti trattati con placebo. Le persone con malattie autoimmuni che non abbiano controindicazioni possono ricevere il vaccino. 
I dati relativi all’uso nelle persone immunocompromesse (il cui sistema immunitario è indebolito) sono in numero limitato. Sebbene queste persone possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non vi sono particolari problemi di sicurezza. Le persone immunocompromesse possono essere vaccinate in quanto potrebbero essere ad alto rischio di COVID-19.

23. Le persone con malattie croniche, diabete, tumori, malattie cardiovascolari possono vaccinarsi?

Sono proprio queste le persone più a rischio di una evoluzione grave in caso di contagio da SARS-CoV-2, proprio a loro, quindi, si darà priorità nell’invito alla vaccinazione. 

24. Le persone in trattamento con anticoagulanti possono vaccinarsi?

Le persone in cura con una terapia anticoagulante hanno una generica controindicazione a qualsiasi iniezione, per loro la vaccinazione deve essere valutata caso per caso dal proprio medico per il rischio di emorragie dal sito di iniezione.

25. Le persone che hanno fatto la vaccinazione anti influenzale da poco tempo possono vaccinarsi contro il COVID-19?

Non vi sono ancora dati sull’interferenza tra vaccinazione anti COVID-19 e altre vaccinazioni, tuttavia la natura del vaccinoCOVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) suggerisce che sia improbabile che interferisca con altri vaccini. Comunque il distanziamento di un paio di settimane può essere una misura precauzionale. 

PROCEDURE DI VACCINAZIONE

26. Chi somministrerà il vaccino?

La vaccinazione sarà effettuata da medici e infermieri dei servizi vaccinali pubblici, persone che da tempo praticano vaccinazioni e sono esperte nelle tecniche di vaccinazione. Inoltre, in considerazione della particolarità di questo vaccino, gli operatori sanitari hanno ricevuto ulteriori informazioni tecniche specifiche sulla preparazione e somministrazione del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty).

27. A chi bisogna rivolgersi per vaccinarsi?

La campagna di vaccinazione di svolgerà in più fasi successive, i cittadini saranno invitati ad effettuare la vaccinazione in un ordine di priorità definito dal rischio per le persone di infettarsi e di sviluppare la malattia con conseguenze gravi. 
Nella fase iniziale la vaccinazione sarà riservata al personale sanitario e al personale e agli ospiti delle residenze per anziani e le vaccinazioni saranno effettuate dal personale dei servizi vaccinali nei 286 ospedali definiti dal Piano nazionale di vaccinazione COVID-19. Lo stesso personale vaccinatore si recherà nelle residenze per anziani per la vaccinazione.

28. Quanto costa la vaccinazione?

La vaccinazione è gratuita per tutti.

29. È possibile vaccinarsi privatamente a pagamento?

No, i vaccini disponibili attualmente saranno utilizzati soltanto nei presidi definiti dal Piano vaccini e non saranno disponibili nelle farmacie o nel mercato privato. È altamente sconsigliato cercare di procurarsi il vaccino per vie alternative o su internet. Questi canali non danno nessuna garanzia sulla qualità del prodotto, che potrebbe essere, oltre che inefficace, pericoloso per la salute.

30. Il vaccino protegge solo la persona vaccinata o anche i suoi familiari?

Il vaccino protegge la singola persona, ma se siamo in tanti a vaccinarci, potremmo ridurre in parte la circolazione del virus e quindi proteggere anche tutte le persone che non si possono vaccinare: la vaccinazione si fa per proteggere sé stessi, ma anche la comunità in cui viviamo.

31. La vaccinazione consente di tornare alla vita di prima?

Anche se l’efficacia del vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 è molto alta (oltre il 90%) vi sarà sempre una porzione di vaccinati che non svilupperà la difesa immunitaria, inoltre, ancora non sappiamo in maniera definitiva se la vaccinazione impedisce solo la manifestazione della malattia o anche il trasmettersi dell’infezione. Ecco perché essere vaccinati non conferisce un “certificato di libertà” ma occorre continuare ad adottare comportamenti corretti e misure di contenimento del rischio di infezione.

32. Ci sarà vaccino per tutti?

Il Governo italiano, tramite le procedure europee, ha prenotato l’acquisto di oltre duecento milioni di dosi di vaccini anti COVID-19 da sei diversi produttori. Non ci sarà libera scelta su quale vaccino preferire: il vaccino disponibile al tempo e al luogo sarà offerto dai servizi vaccinali in piena garanzia di equivalente sicurezza ed efficacia. 

33. Che tipo di siringhe verrà utilizzato?

La vaccinazione sarà effettuata con una speciale siringa sterile monouso dotata di sistema di bloccaggio dell'ago (Luer Lock) per evitare distacchi accidentali; gli aghi sterili monouso sono anche dotati di attacco di bloccaggio: le siringhe usate non vanno reincappucciate (DM 28/9/89) e saranno immediatamente depositate in appositi contenitori di smaltimento.    

34. Saranno vaccinati soltanto i cittadini italiani?

Secondo lo schema di priorità definito nel Piano vaccini saranno vaccinate tutte le persone presenti sul territorio italiano, residenti, con o senza permesso di soggiorno ai sensi dell’articolo 35 del testo unico sull’immigrazione.

35. Che documenti sono richiesti per effettuare la vaccinazione?

Un documento di identità valido e la tessera sanitaria. Può essere utile avere con sé anche l’eventuale documentazione sanitaria che possa aiutare il medico vaccinatore a valutare lo stato fisico.