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martedì 1 dicembre 2020

PISTICCI. CONSIGLIO COMUNALE UNANIME: “RIAPRIRE L'OSPEDALE DI TINCHI”

PISTICCI. L'OSPEDALE DI TINCHI

LA NOTA INTEGRALE, CONDIVISA DA AMMINISTRAZIONE E CONSIGLIO COMUNALE ALL'UNANIMITÀ, NELLA SEDUTA DI IERI, FINALIZZATA A CHIEDERE ALLA REGIONE LA RIAPERTURA DELL'OSPEDALE DI TINCHI, INOLTRATA AL MINISTRO DELLA SALUTE, AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, ALL'ASSESSORE ALLA SANITÀ E AL DIRETTORE GENERALE ASM

IL POST DELLA SINDACA VIVIANA VERRI

La massima assise comunale della città di Pisticci, riunitasi nella giornata del 30.11.2020, preso atto:

- del crescente aumento dei contagi da Covid-19 nella nostra Regione che ha raggiunto un RT (indice di contagio) pari a 1.22, tra i più alti d’Italia;

- della saturazione delle strutture sanitarie territoriali, ormai in piena emergenza a causa della scarsa disponibilità di posti letto nei nosocomi principalmente preposti alla cura del COVID, ovvero gli Ospedali di Matera e Potenza;

- che il Consiglio Comunale di Pisticci, con Deliberazione n. 2 del 02.04.2020 ha già inoltrato alla Regione Basilicata una proposta di utilizzo dell’Ospedale “A. Lo Dico” di Tinchi, rimasta priva di riscontro;

CHIEDE

al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e all’Assessore alla sanità della Regione Basilicata Rocco Luigi Leone:

- di utilizzare la struttura sanitaria di Tinchi a supporto dell’emergenza sanitaria, in ottemperanza a quanto previsto dalla Circolare del Ministero della Salute n. 7865 del 25.03.2020 “Aggiornamento delle linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso di emergenza COVID-19”, che prevede l’utilizzo delle strutture ospedaliere non direttamente coinvolte nella rete COVID-19, né in quella emergenziale NON COVID, per contribuire ad attività necessarie (es. raccolta sangue), nonché per la riprogrammazione dell’attività assistenziale nei confronti di pazienti che non possono interrompere il percorso di cura, con prestazioni dirette ovvero con monitoraggio da remoto (es. attraverso strumenti di telemedicina)”;

- qualora non vi fosse la possibilità di adibire l’Ospedale “Angelina Lo Dico” di Tinchi alla cura delle patologie NON COVID, di procedere al suo utilizzo al fine di fronteggiare l’emergenza, per la cura dei pazienti COVID-19 che non versano in condizioni tali da richiedere cure intensive, asintomatici o paucisintomatici, anche al fine di prevenire il diffondersi dei contagi;

- dare attuazione, ai fini dell’utilizzo della struttura di Tinchi, alle previsioni di cui all’art. 4 del D.L. 9 marzo 2020, che prevede che “Le regioni e le province autonome possono attivare, anche in deroga ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, aree sanitarie anche temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, o di altri luoghi idonei, per la gestione dell’emergenza COVID- 19, sino al termine dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020. I requisiti di accreditamento non si applicano alle strutture di ricovero e cura per la durata dello stato di emergenza. 2. Le opere edilizie strettamente necessarie a rendere le strutture idonee all’accoglienza e alla assistenza per le finalità di cui al comma 1 possono essere eseguite in deroga alle disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, delle leggi regionali, dei piani regolatori e dei regolamenti edilizi locali (…) ”;

- procedere comunque, con la massima urgenza, ad ottenere l’agibilità della struttura, per il suo futuro utilizzo;

- qualora non si ritenesse di accogliere tali richieste, che vengano fornite a questo Consiglio Comunale spiegazioni chiare e supportate da motivazioni tecniche.

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