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giovedì 17 dicembre 2020

PRIMA CHIAMATA PER LA VACCINAZIONE ANTI COVID-19. IO SONO PRONTO

L'ITALIA RINASCE CON UN FIORE, LA PRIMULA

OGGI, ALLE 11.30, SONO STATO CONTATTATO TELEFONICAMENTE DA UN FUNZIONARIO DELLA ASM. MI HA INFORMATO CHE, COME MEDICO DI FAMIGLIA, SONO NELL'ELENCO DEL PERSONALE SANITARIO CHE SARA' VACCINATO PER PRIMO CONTRO IL CORONAVIRUS. IO HO RISPOSTO: “SONO PRONTO”. ED IL MINISTRO SPERANZA, ALLA STESSA ORA, HA DATO UNA DATA: “IL 27 DICEMBRE L'ITALIA PARTIRA' CON LE PRIME VACCINAZIONI”

Si accelera per la vaccinazione anti Coronavirus anche in Italia ed in Basilicata. Oggi, attorno alle 11.30, ho ricevuto una telefonata inaspettata da parte di un funzionario delegato della Azienda sanitaria di Matera. Mi ha informato che io, come medico di famiglia, sono, come tutti i miei colleghi, nell'elenco del personale sanitario che per primo sarà sottoposto alla vaccinazione contro il Covid-19. Vaccinazione, come è noto, su base volontaria. Io ho risposto: “Sono pronto”. Nelle stesse ore il ministro della salute. Roberto Speranza, scriveva sulla pagina Facebook del ministero: “Se tutte le procedure di verifica sul vaccino Pfizer Biontech da parte di Ema e di Aifa saranno completate favorevolmente nelle date previste, l’Italia partirà con le prime vaccinazioni al personale sanitario il 27 Dicembre. Il Governo italiano ha lavorato negli ultimi giorni per favorire una simbolica data comune di avvio delle vaccinazioni nell’Unione Europea. Ci vuole ancora molta prudenza e il percorso non sarà breve, ma la strada è quella giusta”. Io sono pronto. Mi vaccinerò convinto come sono che questa può essere la strada giusta per sconfiggere la pandemia. La scienza vincerà ancora. Ha vinto la peste, il vaiolo, la poliomielite, tante altre malattie. I vaccini sono stati e sono importanti. Non ho paura. Questo vaccino, come tutti gli altri in arrivo contro il Coronavirus, potrà essere usato, come tutti gli farmaci, solo dopo l'approvazione da parte della agenzie regolatorie: la Fda americana, l'Ema europea, l'Aifa italiana. Ogni medicina prima di essere immessa nel circuito dell'uso umano deve superare non solo le fasi di studio, di sperimentazione in laboratorio, di produzione, di sperimentazione umana su volontari, ma anche, e sopratutto, l'esame di queste agenzie governative. Per questo io mi vaccinerò. Come mi vaccino contro l'influenza ormai da anni. Come mi sono vaccinato contro il tetano. O come ci si vaccina contro il morbillo o la rosolia. E inviterò i miei pazienti, quando sarà disponibile anche per loro il vaccino anti Covid-19, a fare altrettanto. Come ho fatto per l'influenza. Non temo i negazionisti o i no vax. Ne conosco tanti che ingurgitano pillole a volontà. Ma che sono contro i vaccini. Questi ultimi non sono, forse, come i farmaci? Non hanno superato lo stesso iter di studio, di sperimentazione, di produzione? Certo, ci sono medicine che, pur dopo la loro immisione sul mercato, possono provocare problemi. Tocca a noi medici segnalare eventuali effetti collaterali nel corso del loro uso. Ma da questo a negare l'utilità di farmaci e vaccini ce ne vuole. Io sono pronto. Vaccinarsi contro il Coronavirus creerà una barriera di soggetti dotati di un corredo anticorpale che impedirà al Coronavirus di circolare liberamente, indisturbato, come ha fatto e sta facendo nel mondo provocando ricoveri, morti, chiusure di fabbriche, perdite di posti di lavoro, crisi economica e sociale. La scienza vincerà.

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