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martedì 31 ottobre 2023

SANITA’. ASM. LA DIRETTRICE GENERALE SABRINA PULVIRENTI SI E’ DIMESSA

GIUSEPPE MAGNO DIRETTORE GENERALE FACENTE FUNZIONI. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE


MATERA – E’ ufficiale. La direttrice generale Sabrina Pulvirenti ha dato le sue dimissioni. Da domani, infatti, è commissaria straordinaria alla Asl di Frosinone. Le funzioni di direttore generale della Asm saranno assunte dal direttore sanitario Giuseppe Magno. Il dottor Vincenzo Amoia è il nuovo direttore sanitario. L’attuale assetto dirigenziale rimarrà in carica sino alla nomina del nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria del Materano da parte della Regione Basilicata.

KICKBOXING. MONTALBANO JONICO SUL TETTO DEL MONDO. MARCO LAMANNA CAMPIONE IRIDATO AL CAMPIONATO DEL MONDO DI POMEZIA

I COMPLIMENTI DEL SINDACO PIERO MARRESE. di seguito LA NOTIZIA INTEGRALE



FONTE COMUNE DI MONTALBANO JONICO

“Complimenti al montalbanese Marco Lamanna, campione mondiale di Kickboxing ed orgoglio della nostra comunità”.

Montalbano Jonico sale sul tetto del mondo grazie a Marco Lamanna, Maestro 6° Dan di Kickboxing e 3° Dan di Karate, laureatosi campione iridato a Pomezia, dove si è svolto il campionato mondiale XFC di Kickboxing.

Il sindaco del centro Jonico, Piero Marrese, si è prontamente complimentato con Lamanna, “non nuovo – ha dichiarato il primo cittadino - a imprese di questo tipo, tenuto conto che a maggio si era laureato campione d’Italia Master acquisendo, così, il diritto a partecipare alla kermesse iridata.

A Lamanna e alla sua Fight & Fit Academy, che a Montalbano Jonico coinvolge tanti allievi, i complimenti di tutta la comunità e l’Amministrazione comunale che mi onoro di guidare. Sono certo che questo importante successo non sarà l’ultimo e che il Maestro continuerà a trasmettere alle giovani generazioni, con il consueto entusiasmo, i veri valori dello sport in generale e del Kickboxing in particolare, una disciplina che, non dimentichiamolo, si basa su regole precise e sul rispetto reciproco.

A breve il Comune di Montalbano Jonico incontrerà con piacere il campione del mondo per la consegna di un riconoscimento da parte della sua città.

LA CRISI DELL’OSPEDALE DI POLICORO. SI MUOVE… SCANZANO JONICO: “URGENTE LA RISOLUZIONE DELLE CRITICITÀ DEL GIOVANNI PAOLO II°, NOSOCOMIO STRATEGICO PER AREE VASTE DI BASILICATA, PUGLIA E CALABRIA”

IL SINDACO PASQUALE CARIELLO DALL’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITÀ, FRANCESCO FANELLI, PIÙ DUE DOCUMENTI. UNO E' DI SIAMO SCANZANO, L'ALTRO DELLA SEDE LOCALE DI AZIONE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE 


FONTE PASQUALE CARIELLO FACEBOOK

Sanità nel Metapontino. Ringrazio l’assessore alla Salute Francesco Fanelli per avermi ricevuto questa mattina a Potenza. All’amico Francesco, compagno di mille avventure e battaglie politiche, ho chiesto con urgenza di rivolgere una speciale attenzione allo stato delle strutture sanitarie del Metapontino, in particolare per l’ospedale di Policoro, un nosocomio strategico per la nostra regione e per quelle limitrofe.

 

FONTE SIAMO SCANZANO

CONSIGLIERI COMUNALI DI SCANZANO JONICO SCARNATO E SALERNO SULL'OSPEDALE DI POLICORO

"Il diritto alla salute è imprenscindibile da ogni colore politico e sindacale" questo il pensiero del gruppo Siamo Scanzano, con i consiglieri Claudio Scarnato e Felicetta Salerno, in merito la questione dell'Ospedale di Policoro che opera nell’arco jonico nella zona più popolosa della Regione Basilicata e che  negli ultimi anni è divenuto meta anche di pazienti residenti in comuni calabresi limitrofi.

 Ieri è stata protocollata, a mezzo Pec, una richiesta al Presidente del Consiglio Comunale del comune di Scanzano Jonico affinché la questione dell'Ospedale di Policoro venga inserita all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, con una proposta di delibera volta a contrastare le criticità in cui versa il nosocomio policorese.

Scarnato e Salerno continuano "Attualmente i reparti come quello di Radiologia, ma non solo, offrono servizi limitati al minimo poichè sotto organico.

Diversi medici già in pensione hanno dato disponibilità a prestare opera presso il Nosocomio di Policoro a titolo gratuito ma ad oggi le loro offerte sono rimaste inascoltate.

In un momento così critico quale quello in cui versa l’Ospedale di Policoro, avere la disponibilità di medici che offrono la loro professionalità gratuitamente dovrebbe essere un onore e al contempo colta al volo.

Diversi mesi addietro il Comitato Cittadino “Ospedale Policoro Non Si Tocca” ha chiesto ufficialmente che si attivasse una procedura di selezione dei medici mancanti e la direttrice generale dell’ASM, dottoressa Pulvirenti, in quella occasione ha dato la disponibilità a procedere in tal senso, ma ad oggi ancora nessun nuovo medico è stato impiegato.

Il pensionamento dei medici è un fenomeno prevedibile e non improvviso, per cui le nuove assunzioni si possono regolarmente programmare. Il personale medico è in numero estremamente ridotto rispetto al previsto, tanto che i pochi medici presenti sono costretti a turni massacranti, che incidono molto sui tempi di erogazione dei servizi.

Dall’1.11.2023, per rispondere al pensionamento del primario del reparto di Chirurgia, le urgenze gestite dal 118 non saranno più dirette verso l’Ospedale di Policoro ma verso l’Ospedale di Matera. A Marzo 2024 sono previsti nuovi pensionamenti, con il rischio che, se si dovesse continuare su questa direttiva, tutti i servizi potrebbero essere annullati.

Un PSA (Pronto Soccorso Attivo) non può funzionare senza una reale sinergia con reparti come la Chirurgia o la Radiologia;Tale condizione è da considerarsi quale vera e propria emergenza sanitaria. E’ urgente e non più derogabile assumere personale e potenziare le Unità Operative di Anestesia e Rianimazione, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Pronto Soccorso, Radiologia e Laboratorio Analisi, Medicina, oculistica, Chirurgia, Ortopedia". Per tali ragioni, i consiglieri chiedono al Governo Regionale un intervento "urgente" a salvaguardia dell'Ospedale di Policoro.

 

FONTE AZIONE SCANZANO

La situazione emergenziale dell’ospedale di Policoro ha raggiunto livelli che mai ci saremmo aspettati. Tempi d’attesa infiniti per ogni prestazione, congestione del Pronto Soccorso dove confluiscono iperafflusso di accessi, così come è accaduto con la stagione estiva appena conclusa, insieme alla carenza di personale, al definanziamento di molti dei programmi di promozione della salute e della prevenzione, temi ai quali si aggiunge anche l’inadeguatezza dei LEA che esigono risorse economiche congrue. La questione di fondo è, a mio avviso, rintracciabile nella mancanza di politiche sanitarie strutturali e omogenee che porta a scaricare sui professionisti, già oberati di lavoro, la responsabilità dei disservizi. Non può che essere condivisa, quindi, la denuncia del Comitato in difesa del nosocomio policorese, ma allo stesso tempo va sollecitato anche il sindaco di Scanzano, Pasquale Cariello, affinché prenda una posizione netta in difesa del diritto alle cure per tutti i cittadini dell’area ionica che hanno come riferimento Policoro. In questo senso voglio ringraziare i consiglieri comunali di Scanzano, Fabio Sgarrino e Maria Dattoli, eletti con la lista “Patto Civico per Scanzano”, per la loro disponibilità a voler presentare una richiesta scritta, indirizzata al sindaco Cariello, di intervento sulla questione, a tutela dei cittadini, e con l’intento di sollecitarlo a fare rete con tutti gli altri sindaci e comitati, affinché si portino a soluzione le tante problematiche che riguardano il nosocomio di Policoro, presidio sanitario fondamentale per la comunità scanzanese.
LO DICHIARA ALESSANDRO GALLICCHIO, ESPONENTE SI AZIONE SCANZANO JONICO

REGIONE BASILICATA CAOS. UN TAGADÀ? UNA QUADRIGLIA? DOPO LO “CHANGE LA DAME” TRA DONATELLA MERRA E DINA SILEO COME SI METTERÀ PER IL PRESIDENTE DELLA REGIONE, VITO BARDI?

CHI ENTRA E CHI ESCE DALLA GIUNTA, DAL CONSIGLIO E DALLA LEGA? LA RISPOSTA È NELLA SEGUENTE NOTIZIA 



Regione Basilicata, il caos. Politico. Luca Braia ha dichiarato che è come un tagadà di festa patronale di paese. Qualche altro ha parlato di una quadriglia. Già. Dopo lo “Change la dame” nella Giunta guidata dal egnerale Vito Bardi chi entra e chi esce da Giunta, Consiglio e Lega di Pasquale Pepe? In giunta, è assodato, cambio tra Donatella Merra, out, e Dina Sileo, in. In consiglio, out Sileo, in Merra. Nella Lega dentro Sileo, per mantenere la “quota-postazione” nel governo regionale mentre Merra “riflette” sulle scelte dei suo (ex?) partito. Già. Quando un politico della quarta (o quinta?) Repubblica dice di “riflettere” sulla sua permanza in un partito signifrica che è già fuori. Ora la domanda è: cosa farà Merra in Consiglio? Voterà per Bardi-Sileo-Pepe o farà il contrario? E dove approderà la “riflessione” dell’ex assessora alle infrastrutture? Non resta che attendere.

SANITA’. POVERI LUCANI! L’OSPEDALE MIULLI DI ACQUAVIVA (BA): “PORTE CHIUSE AI PAZIENTI DI ALTRE REGIONI E IN MODO SIGNIFICATIVO DALLA BASILICATA. SOSPESE ANCHE LE PRESTAZIONI GIÀ PRENOTATE”

L’ACCUSA: “ALLE SOLLECITAZIONI DELLA REGIONE PUGLIA A QUELLE LIMITROFE AD AUMENTARE I TETTI DI SPESA C’È STATO SOLO SILENZIO”. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE 

FONTE ENTE ECCLESIASTICO OSPEDALE MIULLI

L’OSPEDALE MIULLI SOSPENDE L’ATTIVITÀ PER MOBILITÀ ATTIVA EXTRAREGIONALE A CAUSA DEL SUPERAMENTO DEL TETTO DI SPESA

Sono passati ormai due anni dal giorno in cui l’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (BA) ha dovuto interrompere – ogni anno nell’ultima parte di esso – l’accettazione di pazienti residenti al di fuori della regione Puglia a causa di un tetto invalicabile posto a partire dal 2021. Un periodo in cui l’Ente si è comunque prodigato in uno sforzo lavorativo volto a garantire l’assistenza necessaria al proprio territorio di riferimento, fiducioso che gli impegni presi dai referenti istituzionali regionali ed extraregionali avrebbero trovato seguito in tempi ragionevoli.

Purtroppo, nonostante i tentativi condotti in merito alla possibilità di poter aumentare il tetto relativo alle prestazioni extraregionali in forza di “accordi regionali di confine”, nulla è mutato. Infatti, alle sollecitazioni più volte inviate dalla regione Puglia alle regioni limitrofe, non c’è stato alcun seguito. A fronte di questo silenzio, oggi l’Ospedale “F. Miulli” deve necessariamente sospendere l’accettazione di pazienti provenienti dalle altre regioni e in modo particolarmente significativo dalla Basilicata, sia per le prestazioni di ricovero che per quelle di day service e di specialistica ambulatoriale. Anche le prestazioni attualmente già prenotate non potranno dunque essere soddisfatte.

Questa decisione, sebbene molto sofferta e a lungo procrastinata, arriva a tutela dell’equilibrio finanziario dell’Ente e a garanzia della prosecuzione del proprio operato sanitario, onde poter assicurare il rimborso anche a copertura del surplus dell’attività extraregionale già svolta nel corso del 2023, che ad oggi non trova riconoscimento. L’Amministrazione dell’Ospedale “F. Miulli” non può dunque nascondere il rammarico per questo inevitabile provvedimento e per le ripercussioni nei confronti delle persone più fragili e in difficoltà, che si vedranno costrette a recarsi presso altre strutture eventualmente più distanti e con le quali dovranno sviluppare un nuovo rapporto fiduciario.

MATERANO. SVENTATA UNA TRUFFA AD UNA ANZIANA. IL TRUCCO DELLA TELEFONATA DEL SEDICENTE NIPOTE. DUEMILA EURO E MONILI D’ORO IL BOTTINO RECUPERATO

ARRESTATO UN 20ENNE DAI CARABINIERI. DI SEGUITO LA NOTIZIA, CON IL DECALOGO DEI CONSIGLI DELL’ARMA PER EVITARE DI INCORRERE IN UNO DEI REATI PIÙ ODIOSI



FONTE COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI MATERA

IRSINA (MT): I CARABINIERI ARRESTANO UN 20ENNE PER TENTATA TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DI UN’ANZIANA

Sono le prime ore del pomeriggio quando, una chiamata giunta al Comando Stazione Carabinieri di Irsina, segnalava ai militari che, nei pressi di un'attività commerciale, era parcheggiata un'autovettura sospetta con all'interno una persona.

Giunti sul posto, i Carabinieri identificavano una ragazza che si trovava all’interno dell’auto sul sedile passeggero, in apparente stato di agitazione, e riferiva di essere stata lasciata sola dal proprio ragazzo affermando di non essere a conoscenza dove fosse andato.

Durante gli accertamenti dei Carabinieri sul posto, alcuni cittadini incuriositi si sono affacciati ai rispettivi balconi, segnalando la presenza di un giovane ragazzo non del posto che, nei pressi dell'ingresso di un condominio adiacente, sostava in un giardino. Immediatamente raggiunto dai militari, veniva identificato, e nelle sue vicinanze veniva rinvenuto un cappello da baseball con all’interno banconote per mille euro circa e monili d'oro per un valore complessivo di duemila euro circa. Da accertamenti approfonditi, la merce è risultata appartenente ad un’anziana irsinese che qualche istante prima era stata indotta a consegnare al ragazzo, su indicazione telefonica di un sedicente nipote.

Per il 20enne è scattato quindi l’arresto e la traduzione presso la casa circondariale di Matera, su disposizione dell’A.G. ordinaria della Città dei Sassi. Gli accertamenti compiuti sono comunque nella fase delle indagini preliminari, e necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.

Ennesimo caso di truffa agli anziani avvenuto in Basilicata da un individuo che, con raggiri, ha tentato di sottrarre i propri averi ad un’anziana. In questo caso però non è andata come in altri casi, e alla signora, che ha ringraziato i Carabinieri, sono stati restituiti tutti i soldi e i monili d’oro.

I Carabinieri segnalano che da qualche mese in provincia di Matera si stanno verificando più truffe ad anziani, da parte di malfattori che chiamano al numero di telefono fisso dell’abitazione o del cellulare. I malfattori in particolare simulano la necessità di consegnare un pacco per un familiare dell’anziano, familiare che si trova impossibilitato a ritirarlo, e per il quale c’è da pagare anche cifre consistenti, inducendo quindi gli anziani a pagare migliaia di euro a sconosciuti che si presentano a ritirare il denaro facendo credere che sarebbe seguito il pacco.

Tra le altre tecniche poste in essere dai criminali per perpetrare truffe nei riguardi di persone anziane vi sono anche le richieste di cauzione per scongiurare problemi legali ai propri cari, o la simulazione della fuga di gas nel palazzo, con richiesta di abbandonare l’immobile; in altri casi i truffatori si presentano come persone distinte, gentili e molto affabili, riuscendo a carpire la buona fede delle vittime ed entrando nelle loro case spacciandosi ad esempio come funzionari delle Poste, di enti di beneficienza, dell’INPS o di società di servizi di forniture pubbliche, ma purtroppo talvolta anche come appartenenti alle Forze dell’Ordine.

È verosimile che queste chiamate avvengano in grande quantitativo nei riguardi degli anziani, sui quali i malfattori si informano prima di telefonare.

Nel recente passato, già i Carabinieri della Compagnia di Policoro sono riusciti, grazie ad una segnalazione tempestiva, ad arrestare in flagranza due soggetti che stavano per compiere una truffa simile, e anche i Carabinieri della Compagnia di Matera hanno proceduto, tramite indagini ed a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare, ad individuare ed arrestare altri due truffatori.

Che al centro di truffe di ogni genere siano soprattutto le persone "di una certa età" non deve stupire: spesso sole in casa, ben disposte anche verso chi non conoscono, attratte da false novità abilmente prospettate, si lasciano coinvolgere da proposte ed iniziative che definire rischiose non è esagerato, come ben sa chi di creativi e fantasiosi sfruttatori è stato vittima. E questo nonostante i ripetuti segnali d'allarme lanciati dalle Forze dell'Ordine, spesso opportunamente appoggiate dalle denunce della cronaca giornalistica. In realtà basterebbe osservare sotto una luce diversa, e soprattutto con più attenzione, alcuni comportamenti all'apparenza "normali" e "ragionevoli" anche se magari un po' insoliti, per rendersi conto di come in effetti siano tutt'altro che credibili.

In ogni città, paese, frazione del territorio nazionale, si moltiplicano le opere di sensibilizzazione dell'Arma finalizzate alla prevenzione e al contrasto dell'esecrabile fenomeno delle truffe perpetrate ai danni degli anziani. Si tratta di iniziative di rassicurazione sociale, che tendono a consolidare il tradizionale rapporto di vicinanza dell'Arma ai cittadini, con particolare riguardo nei confronti di quanti si trovano all'interno delle fasce più deboli e indifese della popolazione. La sicurezza è un bene assoluto per gli anziani: sicurezza che troppo spesso viene messa a repentaglio dall'azione di malfattori senza scrupoli che approfittano della loro buona fede. Un fenomeno, purtroppo, in continua crescita. Che deriva anche dall'atomizzazione delle famiglie e dalla conseguente solitudine in cui vivono molti appartenenti a tale categoria sociale. Per queste persone la truffa, oltre al danno economico che comporta, rappresenta anche un vero e proprio motivo di caduta psicologica: c'è infatti il reale pericolo che le vittime possano chiudersi in sé stesse, compromettendo la propria autonomia e socializzazione. Ecco perché nelle parrocchie come nei centri culturali, nelle aule consiliari come nei circoli ricreativi e nelle sedi delle associazioni di quartiere, e persino con un "porta a porta" presso le abitazioni private, i militari dell'Arma si muovono, in concerto e con la collaborazione di Enti locali e autorità religiose, per parlare con gli anziani, informarli sulle modalità attraverso le quali le truffe vengono attuate e fornire loro consigli mirati affinché possano difendersi dalle subdole tecniche utilizzate dai malviventi per introdursi in casa.

Al termine di questi incontri, i partecipanti acquisiscono sempre più la consapevolezza di un concetto importante: quello della "sicurezza partecipata", utile al fine di prevenire i reati e a promuovere in modo sempre più proficuo l'indispensabile collaborazione con chi è impegnato a contrastarli. Sentirsi protetti e vivere in un ambiente sicuro è infatti una condizione fondamentale, che contribuisce a innalzare la qualità della vita e il livello di benessere. E la fiducia nell'operato delle Forze dell'Ordine e la collaborazione che i cittadini danno loro diventano presupposti fondamentali alla costruzione di un'efficiente rete di comunicazione che permette di prevenire e arginare quelle che sono le più frequenti situazioni di pericolo. Le iniziative dell'Arma non si limitano però ai menzionati incontri nelle sedi in cui è più facile entrare in contatto con gli anziani. Fondamentale è il contributo fornito dagli organi di stampa e dai mezzi d'informazione locali, in grado di diffondere presso il maggior numero di persone l'opera di sensibilizzazione intrapresa dai Carabinieri (molte le radio e le televisioni regionali e provinciali che trasmettono spot e video informativi). Non solo. Nell'opera di prevenzione vengono coinvolti anche medici di base, Associazioni di categoria e Sindacati, oltre naturalmente ai responsabili dei vari istituti di credito, banche e uffici postali, invitati a segnalare eventuali operazioni o movimenti di denaro insoliti effettuati dai pensionati. Brochure e vademecum informativi vengono affissi nei luoghi di maggior aggregazione (centri commerciali e supermercati di zona, sale di attesa dei Comandi Stazione) o inseriti nei bollettini parrocchiali diffusi dalle diverse comunità religiose. C'è persino chi ha pensato al teatro come strumento ideale per educare le coscienze: è successo a Parma, dove è andato in scena "Truffati: raggiri, inganni e altre catastrofi", presentato in tutti i centri sociali, ma anche a Trieste, con una pièce dall'inequivocabile titolo de "L'arte del raggiro".

Insomma, nulla viene trascurato per arginare, e soprattutto prevenire, un così odioso reato e restituire alle vittime la fiducia in sé stesse e in chi è chiamato a difenderle.

E comunque, in presenza di qualunque situazione dubbia, i Carabinieri invitano in ogni circostanza a chiamare l’utenza di emergenza 112 per richiedere l’intervento di una pattuglia dell’Arma.

L’opera di sensibilizzazione dell’Arma dei Carabinieri non trascura neanche i moderni social con i propri profili tematici, ed anche il web con il sito istituzionale www.carabinieri.it, sul quale i cittadini possono reperire dei video tutorial, dei consigli utili e dei decaloghi come quello che segue, che propongono alcune regole semplici ed essenziali per affrontare con maggior sicurezza e serenità determinate situazioni e per tutelarsi da truffe e raggiri:

1. ATTENZIONE A...

Prima di tutto, allora, tenete presente che occasioni, iniziative, offerte, all'apparenza assai vantaggiose, se veramente tali vengono presentate con chiarezza e si è sempre in grado di controllarle: non sarà un incontro occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa. Il cui ideatore, una volta giunto a buon fine, si dissolverà nel nulla. Le truffe possono essere perpetrate di persona, al telefono o anche per posta, non esclusa quella che viaggia su Internet. Si può essere fermati per strada, si può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi sistemi. Ma l'atteggiamento del malintenzionato è sempre lo stesso. Qualcosa, positivo o negativo che sia, sta per accadere, è appena accaduto, potrebbe accadere se...

2. DIFFIDATE DELLE APPARENZE

Apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, gli "amici" truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante. L'ideale per conquistare la vostra simpatia. E per introdurvisi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli.

Della vostra ingenuità approfitteranno ugualmente in strada, ostentando un'improbabile cortesia che consentirà loro di avvicinarvi quanto basta per farvi sparire il portafogli. O magari la pensione, appena usciti dalla banca o dalle poste. E sull'insicurezza gioca anche il sedicente amico, che non esiterà ad abbracciarvi affettuosamente sfilandovi dalla tasca il cellulare appena acquistato. Né meno bene i truffatori sanno colloquiare con voi quando il contatto è telefonico. Per coinvolgervi in costose iniziative che solo in un secondo momento vi appariranno in tutta la loro insensatezza.

3. NON APRITE QUELLA PORTA

Cominciamo col dire che il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Controllate il visitatore dallo spioncino, e ricorrete comunque alla catenella se aprire vi appare necessario. Già, ma in quali casi è veramente necessario? Un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell'INPS o dell'INAIL, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa vostra senza preavviso. E non compete a lui la riscossione di bollette, il controllo dei pagamenti, magari con rimborsi a vostro vantaggio. La sua visita è sempre preceduta e garantita da una comunicazione in cui ne risulta il motivo. Non vi convince ugualmente? Avete tutti i diritti di contattare l'azienda interessata. Controllate il numero telefonico, però: il soggetto potrebbe darvi quello di un suo complice. Lui (o lei) attenderà fuori della porta.

4. MAI IN CONTANTI

Tutt'altro discorso per i venditori porta a porta, che da esibire non hanno altro che il rivoluzionario e/o economicissimo elettrodomestico, la storica enciclopedia, o una serie di "ottimi prodotti alimentari". Se proprio non siete disposti a rinunciarci, nessun pagamento in contanti: con un bollettino postale avrete conferma della società che vi ha offerto il prodotto e soprattutto la garanzia dell'avvenuto vostro acquisto presso di essa.

E se invece ad arrivare è il pacco ordinato dal familiare sempre in giro per il mondo? Se non riuscite a rintracciarlo, la miglior cosa è chiedere che il pacco venga lasciato sullo zerbino, nell'androne o, se lo avete, dal portiere. Certo, bisognerà firmare. Ma mai senza catenella alla porta.

5. IL TESSERINO NON BASTA

Di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante. Ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. Alla porta c'è un rappresentante delle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio. Chiamate senza esitazione il 112. Il suo compito è garantire la vostra sicurezza.

6. NESSUNA CONFIDENZA AL TELEFONO...

Operando in linea, i truffatori possono procedere indisturbati. Attenzione allora a qualsiasi inattesa opportunità vi venga proposta "per appuntamento". E tenete presente che INPS, INAIL e le ASL non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni amministrative. Niente conversazioni, e confidenze, con persone che vi hanno contattato "per sbaglio": non di rado si tratta di malintenzionati che mirano a carpire utilissime informazioni su di voi. La più classica delle truffe al telefono? La chiamata di sedicenti avvocati che chiedono urgentemente denaro per un vostro familiare in difficoltà: un incaricato verrà da voi a prelevarlo, magari disposto ad accompagnarvi al Bancomat. Non pagate in nessun caso. Piuttosto rivolgetevi ad una persona di fiducia.

7. ...E NEMMENO SU INTERNET

E se ad Internet, ormai, la Terza Età non può più rinunciare, altrettanto non deve fare a meno di alcune misure di sicurezza. Una pas­sword "complicata" (numeri, simboli, lettere maiuscole e minuscole), riservatezza dei dati, bancari ma non soltanto, un buon programma antivirus. Sempre ricordando che accattivanti occasioni per acquisti vanno sempre opportunamente controllate, e le e-mail che arrivano da sconosciuti non devono mai essere aperte.

8. ATTENTI A BAMBINI!

Il nipotino non va mai mandato da solo ad aprire il portone o la porta di casa: non avrebbe problemi ad accogliere chiunque, senza distinzione tra "buoni" e "cattivi". Ma non deve nemmeno accettare dolci o giocattoli per strada da estranei, pronti a "fare amicizia" con lui. Ma anche con voi. E le conseguenze potrebbero essere inattese.

9. NON FATEVI DISTRARRE

E tanto quanto "fare amicizia" è facile distrarre una persona, anziana ma non soltanto: basta una spinta, all'apparenza involontaria; una moneta che cade in terra attirando lo sguardo; una battuta spiritosa mentre si maneggia del denaro. Per non parlare di ambienti affollati e confusione: gli spostamenti in autobus, la spesa al mercato, il cappuccino al bar sono circostanze
ideali per ladri e ladruncoli. Almeno quanto la borsa o il borsello aperti o sul lato esterno del marciapiede, e perciò "a portata di mano". Da non trattenere, però, in caso di scippo: una caduta può avere effetti ben più gravi della perdita di denaro...

10. UN BUON VICINATO

Proprio per non rinunciare alle proprie abitudini e ai propri interessi, insomma, giunti ad un certo momento della vita alcune precauzioni in più, a partire da quelle che vi abbiamo indicato, è bene prenderle. Certo, non tutti in casa possono permettersi la porta blindata, il dispositivo antifurto o la cassaforte. Ma può essere fondamentale, ad esempio, un buon rapporto di vicinato. Perché è proprio il vicino che salutate tutti i giorni, e con cui è sempre bene scambiare il numero di telefono, che potrà intervenire in vostro aiuto prima di chiunque altro, ben conoscendo il vostro stile di vita e individuando eventuali, preoccupanti "anomalie" nella vostra quotidianità.

BASILICATA. TRE PATENTI RITIRATE E TRE DENUNCE NELLO SCORSO FINE SETTIMANA. “STRETTA” DELLA POLIZIA ALLA GUIDA IN STATO DI EBREZZA ALCOOLICA E DI STUPEFACENTI

I CONTROLLI STRAORDINARI CONTINUERANNO NEI PROSSIMI WEEKEND



FONTE QUESTURA DI POTENZA

La Questura di Potenza, in vista della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada, il 19 novembre prossimo, ha messo in campo una specifica iniziativa volta a contrastare la guida in stato di alterazione psicofisica dovuta all’uso di sostanze stupefacenti o all’effetto di alcool.

Nella notte tra sabato e domenica si è svolto anche in provincia di Potenza uno straordinario servizio di controllo dei conducenti alla guida che, in accordo con la locale Questura, ha visto impiegate numerose unità della Polizia Stradale di Potenza e Lagonegro nonché un’unità mobile con personale sanitario della Polizia di Stato.

Quasi un centinaio i conducenti controllati tra i quali due sono risultati positivi all’esame alcol test ed uno all’analisi drogatest con il conseguente ritiro delle patenti di guida ed il loro deferimento all’Autorità Giudiziaria.

Il 19 novembre si celebra la Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada e per contrastare il triste fenomeno dell’incidentalità stradale la Polizia di Stato ha predisposto l’esecuzione di questa tipologia di servizi specifici che si svolgeranno simultaneamente in tutte le province italiane anche nei prossimi fine settimana.