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martedì 30 giugno 2015

SUGLI EVENTI DEL CARTELLONE ESTIVO E LE TASSE MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE SI PUNZECCHIANO

NOVA SIRI. ARIA TESA IN MUNICIPIO. ANCHE SULLE QUESTIONI DELLE OPERE PUBBLICHE
 
UNA LETTERA DEL COMUNE INVIATA AI COMMERCIANTI ACCENDE LA MICCIA
 
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.6.15

 


NOVA SIRI - Estate “bollente”. Si è surriscaldato lo scontro opposizioni - maggioranza. Per prima ha “punzecchiato” l'amministrazione guidata dal sindaco Eugenio Stigliano (Pd), il gruppo della lista Civica civica che in un documento, “...Et circenses”, ha attaccato: “Il Comune, con lettera del consigliere Gianpiero Santarcangelo e dell'assessore Mariangela Stigliano, ha chiesto aiuto a commercianti ed operatori turistici per il cartellone estivo. Aiuto in soldi. In cambio l'ente offre uno spazio pubblicitario. Gli stessi firmatari hanno fatto sapere ai soli commercianti che se vogliono organizzare un evento possono farlo perchè l'ente provvederà a dare un gratuito patrocinio, la riduzione o l'esenzione della Tosap (tassa occupazione suolo pubblico). Non dicono però a chi e a quali condizioni la Tosap sarà condonata o ridotta. Forse sarà per chi ha versato il contributo per il cartellone estivo? Quale diritto ha il Comune a non riscuotere le tasse dovute o a ridurle?” Sin qui il gruppo di Civica civica. I consiglieri di Progetto Nova Siri, invece, Antonio Acinapura e Maria Giuseppina Pugliese, hanno presentato un’interrogazione al sindaco per conoscere la situazione dei fondi erogati da Stato, Regione e UE al Comune per opere pubbliche: “Alcune, la pista ciclabile, la realizzazione del centro sociale a ad uso plurimo in Nova Siri Centro, il “tombinamento” del canale di bonifica di via Lazio, la sistemazione di nuove strade alla Marina, il rifacimento di strade rurali, attendono da anni il loro compimento”. E queste le repliche della maggioranza. A Civica civica hanno replicato Santarcangelo e Stigliano: “Se la Tosap sarà possibile ridurla o condonarla questo avverrà per tutti, senza alcuna distinzione. Si è solo offerto ai commercianti la possibilità di poter usufruire di uno spazio pubblicitario nel cartellone. Cartellone già pronto nonostante il piatto (finanziario, ndr) pianga ed il caldo incomba”. Il sindaco Stigliano, invece, ha replicato a Progetto Nova Siri: “Abbiamo ripreso tutti i lavori e le somme che rischiavano di essere perse. Ad esempio, quelle del campo di calcetto al Paese. Stiamo recuperando i soldi e li stiamo investendo. Abbiamo appaltato in un anno quattro progetti esecutivi di opere pubbliche. Cosa che non avveniva da 20 anni”.


FIRMATO L'ATTO
   
NUOVA CHIESA, SINDACO E PARROCO SU FACEBOOK

NOVA SIRI – Sulla pagine FB “Notizie dal Comune. Amministrazione social” è stato postato un link “Momento storico” con le foto del sindaco Eugenio Stigliano e del parroco don Antonio Lacolla che firmano la Convenzione per la riqualificazione della Piazza Giovanni XXIII e la costruzione della nuova Chiesa. Firma a pochi giorni dal trasferimento, gratuito, dalla Direzione regionale di Puglia e Basilicata dell'Agenzia del demanio di 98 beni al Comune jonico per il loro utilizzo pubblico.

RUBINO BRILLA AL MILANO THE CAGE

ARTI MARZIALI MISTE. LA DISCIPLINA CONSENTE L'USO DI PUGNI, CALCI, GOMITATE E GINOCCHIATE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.6.15 
 

MATERA – Esordio boom del materano Angelo Rubino, 27 anni, residente per lavoro a Verona, nel Milano the cage, il più importante evento di Arti marziali miste (Mma) che si svolge in Italia, al PalaIper di Monza. Evento organizzato da uno dei più noti formatori di questa disciplina, Claudio Alberton, e dalla federazione di categoria. Si è trattato di una riunione con 15 match di alto livello tra i migliori professionisti d'Europa. Tra questi ha fatto il suo esordio nel circuito Rubino, che a Verona si allena con il Warriors Fight Team del maestro Damiano Bertoli. Presente come sempre all'angolo del lottatore lucano, oltre a Bertoli, anche il coach Nicola Carella, di Policoro, sempre al fianco dell'amico materano che spesso raggiunge il centro jonico per allenarsi con i ragazzi dell'Asd Black corner. Ebbene, il risultato di Rubino è stato considerato “pazzesco” avendo mandato ko il suo avversario, Leonardo D'Auria, professionista con oltre 20 match all'attivo, al primo round, centrandolo con una potente tibiata alla testa. E PalaIper in delirio per Rubino che dopo aver vinto il torneo Mma Pro Cattivisinasce di Bologna a febbraio, ha centrato un'altra prestigiosa vittoria che lo ha collocato tra gli atleti più forti della categoria 77 kg del panorama italiano. Entusiasta Carella: “Mi allenavo con Angelo anni fa a Parma nella Muay Thai. Nacque un'amicizia fraterna. E' un professionista serio e combatte da veterano. Per me è un onore seguirlo. Arriverà lontano”. Ricordiamo che il regolamento delle Arti marziali miste consente l'utilizzo sia di tecniche di percussione (calci, pugni, gomitate e ginocchiate) sia di tecniche di lotta (proiezioni, leve e strangolamenti). Particolare importante: i combattimenti si svolgono su un tatami racchiuso in una speciale “gabbia” ottagonale.

AGRICOLTURA TRA RICERCA E INNOVAZIONE, DIBATTITO PROMOSSO DA ASSO FRUIT

POLICORO

NELLA SALA RICEVIMENTI DEL CASTELLO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.6.15

 Si parlerà di “L'agricoltura di domani: tra ricerca e innovazione” a Policoro, dalle 18.30, nella sala ricevimenti del Castello, in un incontro della Op Asso Fruit Italia. In discussione la razionalizzazione nell'impiego delle risorse e l'ottimizzazione delle produzioni nel rispetto dell'ambiente con il controllo delle emissioni di CO2. Relazioneranno docenti universitari, tecnici, e Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta. Concluderà l'assessore regionale Luca Braia. Lorenzo Frassoldati, direttore del Corriere Ortofrutticolo, modererà il dibattito.

POLICORO. LA MORTE DI NICOLA BUCCOLO

SI E' SPENTA LA VOCE DELLA CITTA' JONICA, DALLA RIFORMA AGRARIA AI GIORNI NOSTRI

CIAO, NICOLA!

Nicola Buccolo, nel municipio di Policoro, nominato presidente della Consulta sulla cultura
La voce di Policoro se n'è andata. Si è spento, infatti, attorno alle 22 di ieri, Nicola Buccolo, giornalista della Gazzetta del mezzogiorno e già vicepresidente dell'Ordine dei giornalisti della Basilicata. Giornalista e scrittore positivo. Ha raccontato all'Italia il "miracolo" della città jonica, nata dalla Riforma fondiaria, sino ai giorni nostri. Per tanti giornalisti della Basilicata e dell'area jonica lucana, un autentico maestro. Ciao, Nicola.

LE BELLEZZE DI POLICORO SI SCOPRONO A “MEZZOGIORNO ITALIANO”

TELEVISIONE. OGGI SU RAI UNO LA CITTÀ DEDICATA A ERCOLE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 30.6.15

Serena Magnanensi e Giovanni Laurieri
POLICORO – Ci sarà la città dedicata ad Ercole oggi, dalle 11.30 alle 12.30, sulla ribalta televisiva di Rai Uno, nel programma “Mezzogiorno italiano, l'estate dell'Expo”. Così, le bellezze paesaggistiche, enogastronomiche, artigianali, e monumentali, della città jonica saranno offerte in visione ai telespettatori nazionali. Nella puntata, condotta dal territorio dalla giornalista Serena Magnanensi, con la regia di Danilo Malatesta e la collaborazione di Rocco Corsano, andranno in onda la liberazione di una tartaruga marina nelle acque dello Jonio antistante l'Oasi del WWF Policoro Herakleia; l'arrivo della giornalista Rai dal mare in barca col presidente del Circolo velico lucano Sigismondo Mangialardi; il benvenuto alla troupe da parte del sindaco Rocco Leone nella piazza centrale con la statua di Ercole che strangola il leone Nemeo. In piazza Eraclea, inoltre, il meglio delle produzioni tipiche come le mozzarelle della famiglia Lospinuso; i piatti dello chef Mario Demuro; i biscotti ed il pane con cui Giovanni Laurieri ha scritto “Mezzogiorno italiano”. Su tutto, infine, l'ortofrutta, a cominciare da “sua maestà” la fragola Candonga, per cui Policoro, ed il Metapontino, sono famosi nel mondo. “Mezzogiorno italiano, l'estate dell'Expo” è condotto in studio da Arianna Ciampoli. Il programma si caratterizza per una sorta di confronto a distanza. Federico Quaranta, infatti, conduce le telecamere a Milano, nei padiglioni dell'Expo. Magnanensi, invece, opera dal territorio portando sugli schermi di Rai Uno i tesori d'Italia, anche di quella considerata, a torto, minore.

lunedì 29 giugno 2015

UNA COLLETTIVA PER IL 2 LUGLIO

DIPINTI NEL SASSO BARISANO



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.6.15

E' in corso a Matera, nelle gallerie Sasso 2 Art center di Rino Cavalluzzo e Cemaci di Vita Malvaso, nel Sasso Barisano, via Rosario 43 - 46, la collettiva di pittura “2 luglio festa della Bruna”. L’evento, con la partecipazione di 32 artisti, rientra nel programma della festa patronale della città dei Sassi. La mostra, sino al 12 luglio prossimo, si può visitare dal martedì alla domenica dalle 10,30 dalle 12,30 e dalle 18 alle 21.

ESTATE DI ISABELLA, PRONTO IL CARTELLONE 2015

L'ANNUNCIO DELLA PRO LOCO DI VALSINNI



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.6.15



 


E' stato pubblicato dalla Pro loco di Valsinni il cartellone della nuova edizione de L'estate di Isabella. Dal 24 luglio e sino al 30 agosto, ogni sera, dalle 19, visita al castello dei Morra; cenacoli (a 18 euro bevande escluse) sotto le stelle; ed una rappresentazione teatrale, ingresso 5 euro. Quest'anno, due le novità. Il dramma “Isabella Morra”, con testo e regia di Antonio Montemurro, e la commedia “Il soldato fanfarone”, liberamente tratta da Plauto.

CAMPIONATI DEL MONDO TRAPIANTATI. PANIO GAREGGERÀ AD AGOSTO IN ARGENTINA

ATLETICA. “GRANDE EMOZIONE SAPERE DI ESSERE TRA 
 


CONVOCATI”




L'ATLETA LUCANO DOVREBBE CIMENTARSI NEI 1.500



METRI E NELLA MARCIA 5 KM




LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.6.15

BERNALDA – Angelo Panio, trapiantato di rene da oltre 6 anni, parteciperà ai Campionati del mondo trapiantati di Mar Del Plata, in Argentina, dal 21 al 31 agosto prossimi. L'atleta lucano è stato selezionato dai tecnici della nazionale dopo i brillanti risultati ottenuti nei Campionati italiani svoltisi ad Abano Terme per l'organizzazione dell’Aned (Associazione nazionale emodializzati, dialisi e trapianto). Egli è arrivato primo nella 5 km di marcia, quinto nei 100 e nei 200 metri, e sesto nei 1500 metri. Ha fatto parte, inoltre, della nazionale di pallavolo che ha incontrato due formazioni locali in tre partite di allenamento. “In Argentina – ha spiegato Panio alla Gazzetta – dovrei gareggiare sia nella 1500 metri di corsa sia nella 5 km di marcia. E gareggerò anche nel torneo di pallavolo”. Insomma, uno sportivo a tutto tondo a prescindere dal suo trapianto di rene. “A dimostrazione - ha continuato il nostro interlocutore - che noi siamo in grado di partecipare a competizioni anche di un certo impegno atletico. E' stata una emozione grande vincere la gara dei 5 km e venire a sapere che sarei stato della spedizione italiana a Mar Del Plata. Una notizia che ha fatto felici anche i miei familiari ed i miei amici. Pensare che prima di Abano avevo preso parte solo ai Campionati 2014 di Salsomaggiore Terme”. Insomma, da Bernalda ai mondiali in Argentina in 2 anni. Panio, così, è diventato un “portabandiera” per i suoi tanti amici trapiantati. “Partecipare prima ai nostri Giochi e poi ai mondiali – ha detto Donato Andrisani, presidente regionale dell'Aned – è come voler dire grazie al dono della vita. Gareggiare è il modo più bello per ringraziare chi ci ha donato la nuova vita mostrando che si può tornare ad una esistenza piena che permette anche di praticare sport”.

LINEE PER MELFI. L'UGL CHIEDE INCONTRO ALLA PROVINCIA

TRASPORTI ESTIVI



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.6.15




L’Ugl di Matera chiede al Presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, di essere convocata per trovare adeguate soluzioni per i tanti operai che dai paesi materani dovranno raggiungere anche ad agosto la Fca di Melfi”. Lo ha detto il responsabile provinciale della sigla sindacale, Pino Giordano, spiegando che si vogliono dare “giuste indicazioni affinché venga scongiurato quanto si verificò l’anno scorso quando dall’8 agosto, si fermò tutto. Fu una tragedia per i tanti dipendenti materani che dovettero raggiungere il proprio posto di lavoro con le loro autovetture con tutti i rischi e pericoli che le strade lucane comportano. Non si vorrebbe davvero il ripetersi di un disagio a “senso unico”. Nella Regione Puglia, infatti, l’attività del servizio di autolinee proseguì normalmente. Perché – ha chiesto Giordano - questa disparità territoriale a discapito dei viaggiatori materani privati di un’opportunità che ad altri lavoratori non è venuta meno? Quest’anno il periodo di sospensione dell’attività produttiva della Fca andrà dal 10 al 23 agosto. L'auspicio dell’Ugl è che Provincia ed altre Istituzioni competenti si organizzino risolvendo tale problema in tempo utile”.

TRIVELLE IN MARE, CONTRARI ALLA CONCESSIONE LONGANESI

POLICORO. IL SIT IN DEGLI AMBIENTALISTI IN PIAZZA ERACLEA PER DIRE NO ALL'AUTORIZZAZIONE DEL GOVERNO



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.6.15








POLICORO – Un manipolo di ambientalisti no triv si è radunato nella tarda serata di sabato scorso nella centrale piazza Eraclea. Motivo del sit in, svoltosi all'insegna dello slogan “Je suis Mar Jonio”, mobilitare gente e coscienze contro il rilascio della prima concessione a ricercare idrocarburi nel Golfo di Taranto da parte del Ministero dell’ambiente, di concerto con il Ministero dei beni culturali e del turismo, alla Enel Longanesi Developments srl. Felice Santarcangelo, portavoce dell'associazione Noscorie Trisaia, nata nei frangenti della battaglia antinucleare contro il deposito delle scorie radioattive d'Italia a Scanzano Jonico e poi divenuta ambientalista a tutto tondo, no al petrolio compreso, ha arringato i presenti con un megafono: “Dovrebbero essere le istituzioni ad informarvi invece lo facciamo noi. Attenti perchè potete ritrovarvi discariche e trivelle sotto casa. Voi non ne sapete nulla ma il Governo, nei giorni scorsi, ha rilasciato la prima autorizzazione ad una Compagnia petrolifera a trivellare i fondali dello Jonio. Dopo quella alla Enel Longanesi, e per ora ce ne sono altre 13 in attesa, ne arriveranno altre. Noi ci opponiamo perchè le trivellazioni metteranno in pericolo l'ecosistema del nostro mare, con la possibilità di mettere in movimento gli ipotizzati carichi radioattivi affondati con le cosiddette navi a perdere e la devastante frana sottomarina in atto censita dal Cnr e da tre università italiane. Ed i danni ai cetacei che qui hanno uno dei loro habitat ideali?”. Ma ci sarebbe di più. Santarcangelo, seguito a ruota negli interventi da altri esponenti ecologisti, ha puntato il dito accusatore anche sulla tecnica che sarà usata per la ricerca di giacimenti di gas e petrolio, quella denominata Air gun: “Una tecnica che prevede l'esplosione di bombe sottomarine di aria compressa. Pericolosissima. Siamo, pertanto, incazzati neri”. Che fare? Potrebbe svilupparsi nel Metapontino un'altra battaglia come quella di Scanzano Jonico contro il nucleare? Santarcangelo, via megafono, ha risposto: “ Dobbiamo condurre una battaglia, questa volta, più sofisticata. Dobbiamo colpire gli interessi delle compagnie petrolifere. I sindaci, ad esempio, applichino il principio di precauzione nei propri Comuni lì dove ci sono trivelle sulla terraferma non avendo le condizioni per poter decidere se si tratti di attività inquinati o meno”. 





NOSCORIE TRISAIA 




“IL PRESIDENTE PITTELLA DOVREBBE DIMETTERSI”

POLICORO - “La Giunta regionale, guidata dal presidente Marcello Pittella, dovrebbe chiedere scusa ai lucani e poi dimettersi”. Nel “mirino” degli ecologisti No triv radunatisi in piazza Eraclea è finita anche la Regione Basilicata. Perchè? “Perchè – hanno spiegato i dirigenti di Noscorie Trisaia – è stata una delle poche a non opporsi al Decreto sblocca Italia buttando il nostro territorio, di fatto, in bocca alle Compagnie petrolifere. E non ha chiesto l'esclusione dello Jonio dalla mappa delle trivellazioni come avvenuto per il Golfo di Venezia. Ed ora, se farà ricorso al Tar del Lazio contro l'autorizzazione alla Enel Longanesi, ne dovrà fare altri 14, quando ci saranno le future concessioni. E le farà, purtroppo, coi soldi nostri”.

SCANZANO JONICO. È MORTO L'EX ASSESSORE PEPPINO LABANCA

CORDOGLIO DALLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29.6.15 

Peppino Labanca, ex Consigliere ed assessore comunale di Scanzano Jonico e dirigente di primo piano della Confederazione italiana agricoltori (Cia), è deceduto, a 63 anni, nel centro del Metapontino. Una morte, a seguito di una grave malattia, che ha colpito l'opinione pubblica. Labanca era molto stimato in tutto il Metapontino. “La scomparsa di Peppino – ha comunicato la Cia di Basilicata – priva il mondo agricolo della nostra regione di un solido punto di riferimento. Il sindacato si stringe attorno alla famiglia del suo dirigente come fanno l'Ufficio di presidenza nazionale e quello del patronato Inac”.

domenica 28 giugno 2015

APP – AGO, UN PROGETTO PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E CULTURALE



MOLITERNO. E’ VALSO IL 3° POSTO AGLI STUDENTI DELL’IT “P. DELLA GATTINA” NEL BANDO DELLA SCUOLA INNOVATTIVA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.6.15



MOLITERNO – Il progetto App – Ago elaborato dall’Istituto tecnico statale “Petruccelli della Gattina” si è classificato al terzo posto (su 50) nella graduatoria della Regione Basilicata per il bando “Scuola innovattiva”. Grandissima la soddisfazione del dirigente scolastico, Mario Lanzi; dell’équipe di lavoro composta da Biagio Russo, Angelo Bitorzoli e Rosa Fortunato; e degli studenti protagonisti dell'elaborazione dello studio nato in ambito scolastico ma sviluppato in collaborazione con Ente Parco nazionale dell’Appennino Lucano, Gal Akiris, Confesercenti. Di cosa tratta App – Ago? Tratta della realizzazione di un app per la “Valorizzazione del patrimonio storico – artistico – culturale”. “Al visitatore, al viandante, al curioso, al turista, a chi è distratto – si legge nella presentazione - l’Ago del Parco (un’App semplice, innovativa, per Android e Ios) app - agherà le curiosità storiche, artistiche e culturali per un turismo consapevole. Ago è l’ago della bussola, che aiuta orientando in uno spazio sconosciuto, ma è anche l’ago di un sarto che cuce i lembi di un territorio così vario, come se fosse un vestito”. Nello studio, altresì, è stato spiegato che “la rapida diffusione degli smartphone e la capacità di accedere velocemente ad ogni genere di notizia o informazione rendono obsoleto, per chi visita un territorio, il tradizionale strumento cartaceo, costoso, di difficile distribuzione, non aggiornabile frequentemente. Così come rendono ormai superato il Cd multimediale, statico e legato ad un pesante e ingombrante hardware. La flessibilità dei contenuti digitali, la democraticità dell’accesso in tempo reale, la possibilità per chiunque di “navigare” in modo attivo per cercare le “proprie” informazioni, con un cellulare o con un tablet, impongono un revisionismo delle tecniche e delle metodologie della comunicazione, soprattutto per orientare il viaggiatore”. L'obiettivo? “Realizzare un applicazione, scaricabile gratuitamente e compatibile con tutti gli smartphone, che consenta a chiunque, nel Parco dell’Appennino Lucano, di app - agare istantaneamente, in un luogo d’interesse culturale, le curiosità storiche, artistiche, paesaggistiche e turistiche. Attraverso il proprio dispositivo, che si trasformerà in un’audioguida con cui ascoltare (ma anche leggere o vedere), sarà possibile gestire contenuti multimediali, gratuitamente, oltre a consigli di servizio (mangiare, dormire, servizi ricreativi, strutture sportive). Ovviamente la localizzazione Gps, le mappe, i social dovranno integrarsi con Ago, arricchendone la completezza informativa”.

CONSORZI DI DIFESA LUCANI A MILANO CON GLI INFOPOINT


A EXPO GLI ORGANISMI CHE GARANTISCONO IL REDDITO DELLE IMPRESE AGRICOLE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.6.15
 



All’evento dell’anno, l’Expo 2015 di Milano, partecipano anche i Consorzi di difesa italiani, compresi i due lucani, il Coprodi di Metaponto, che opera su scala provinciale, e quello di Potenza. Lo ha comunicato Francesco Vitelli, presidente del Coprodi e dell'associazione Condifesa di Basilicata. “Un apposito stand del padiglione “Italia” - ha dichiarato Vitelli – è stato destinato ad ospitare gli infopoint dei Condifesa, organismi preziosi per garantire e preservare il reddito delle imprese agricole. Essi nascevano negli anni ’70 come prolungamento del “fondo di solidarietà nazionale”. Si applicava lo strumento assicurativo non in modo individuale ma in forma collettiva e con l’assistenza dal contributo pubblico, all’epoca statale, oggi comunitario. Si trattò di una innovazione nel campo delle calamità naturali in agricoltura, in special modo in quello della grandine; nasceva un’agevolazione per poter assicurare le colture e non guardare più alle minacce atmosferiche con supina accettazione ma con la certezza di ricomporre il reddito attraverso il risarcimento certo dei danni. La nuova PAC 2014 - 2020 ha dedicato ampio spazio alla tutela del reddito in agricoltura, riconoscendo ai Consorzi di Difesa un contesto ideale per la gestione delle procedure assicurative. La Basilicata si distingue da più di 30 anni per i Condifesa di Metaponto e Potenza. Significativi i risultati: migliaia di aziende ristorate dei danni; migliaia di ettari assicurati; innumerevoli varietà di colture sottoposte a tutela assicurativa; milioni di euro risarciti dalle Compagnie alle aziende. Oggi più che mai, la filiera che consegna al consumatore finale uno dei cibi più importanti, la frutta e la verdura, non può fare a meno di organismi quali sono i Consorzi di Difesa per garantire serenità e sicurezza alle imprese agricole”.

IL SINDACO COSMA HA CHIESTO LO STATO DI CALAMITÀ


TURSI


CASTELLUCCIO (FI): “COSTI DELLE POLIZZE ANTIGRANDINE INSOPPORTABILI”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.6.15


 

Il sindaco di Tursi, Salvatore Cosma, ha scritto al presidente della Regione, Marcello Pittella, all'assessorato all'agricoltura, ed al prefetto di Matera, chiedendo la dichiarazione dello stato di calamità per la grandinata e la tromba d'aria che hanno devastato i frutteti il 24 giugno scorso. Il primo cittadino ha chiesto immediati sopralluoghi alle aziende fortemente danneggiate. Cosma, altresì, ha fatto documentare con foto tutti gli interventi di somma urgenza messi in atto per ripristinare la viabilità rurale compromessa dalla calamità atmosferica. Ovviamente, a Tursi, tutti aspettano il responso della Regione. E proprio il consigliere regionale Paolo Castelluccio (FI), intanto, ha lamentato “il problema dei costi delle polizze antigrandine, oggi insopportabili per i produttori. Un problema da risolvere con il Decreto agricoltura che passa al Senato ma anche a livello regionale con il nuovo Piano di sviluppo 2014 - 2020 al fine rafforzare la rete assicurativa nelle aziende lucane”.

IL NUOVO PRESIDENTE CREDE NEL PROGETTO AVIS: “SAREMO AMBIZIOSI”


CALCIO A 5 DI A2. E’ IL PARERE DI FRANCESCO GIORDANO MASSIMO DIRIGENTE DEL CLUB

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.6.15

 
POLICORO “Con Angelo Bommino ed i nostri appassionati tifosi per avviare un progetto ambizioso: radicare il futsal in città”. Si è presentato con queste parole il neo presidente dell'Avis Borussia Policoro, società alla vigilia del secondo, impegnativo e consecutivo, campionato di Calcio a 5 in serie A2. Giordano è un autentico “uomo Borussia”. Ha iniziato, infatti, giocando nella prima squadra prima di passare al ruolo di dirigente, direttore generale sino alla scorsa stagione, e, da circa un mese, numero 1 della società. Con le idee chiare. Subito, infatti, la scelta dello staff tecnico: Bommino allenatore e Nicola Fedele preparatore dei portieri oltre alla conferma di Francesco Corbino come preparatore atletico. Poi, le linee guida del futuro: “L'Avis Borussia deve crescere sempre di più e diventare una società importante e solida dopo aver giocato per cinque anni in un campionato nazionale, il secondo di A2 dopo tre di B. Bommino è l'uomo giusto da cui ripartire per una buona programmazione che dalla nascita di una scuola di calcio a 5 porti alla crescita di giovani del posto. Senza dimenticare l'obiettivo del prossimo torneo: una salvezza tranquilla con, magari, qualcosa in più. Tentando di creare un'attrattiva importante, un parco giovani valido, cominciando ad avvicinare i ragazzi di piccola età a questo sport se vogliamo che a Policoro il futsal abbia lunga durata”. In questa ottica, pertanto, il patron dell'Avis non ha voluto anticipare nulla sui movimenti di mercato: “Non serve sbilanciarsi. Dico solo che stiamo lavorando per fare una buona squadra. Partiamo, del resto, da un buon gruppo formatosi la scorsa stagione insieme all'ex mister Michele Pavone. Gruppo che, lo ricordo, ha conquistato una salvezza che sembrava ormai difficilissima a febbraio”.

IL CAPORALATO È SEMPRE UNA PIAGA


LAVORO NERO. DENUNCIA DEI SINDACATI. C’È GENTE IMPEGNATA PER 10 - 12 ORE AL GIORNO CHE VIVE IN SITUAZIONI DI SEMI SCHIAVITÙ. PERSONE STIPATE A DECINE IN ANGUSTI LOCALI

NUOVE VITTIME, DOPO LE DONNE, GLI STRANIERI, IN PARTICOLARE I LAVORATORI DELLA ROMANIA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.6.15 



Il caporalato, l'odioso sfruttamento di uomini sul lavoro di altri uomini, è duro a morire. “Ed adesso – hanno sostenuto Marcella Conese, della Flai Cgil; Vincenzo Cavallo, della Fai Cisl; e Leonardo Barbalinardo, della Uila Uil – i caporali, alle donne, loro tradizionali vittime poiché facilmente ricattabili, hanno aggiunto lavoratori stranieri, in particolare rumeni. Lavoratori impegnati per 10 – 12 ore al giorno e che vivono in situazioni di semi schiavitù, stipati a decine in angusti appartamenti in condizioni igieniche precarie. E la loro paga è la metà di quella contrattuale”. Una denuncia forte che fa seguito al blitz dei giorni scorsi del Comando provinciale dei Carabinieri e della Direzione territoriale del lavoro in 32 aziende agricole del Metapontino. Blitz che ha fatto riemergere il fenomeno di sfruttamento nelle campagne. “I risultati delle ispezioni sono stati allarmanti. Su 32 aziende, 27 occupavano manodopera a nero. Significa che circa l’85% delle imprese impiegava lavoratori irregolari, in alcuni casi clandestini, reclutati anche in Puglia e Calabria. Il caporale recluta e assicura il trasporto dei lavoratori ad un costo che viene sopportato dagli stessi braccianti. Si tratta di un fenomeno che interessa più regioni e più etnie: per diversi mesi all’anno, centinaia di grossi pullman si spostano verso la fascia jonica lucana carichi di lavoratrici e lavoratori dalle province di Brindisi, Taranto, Bari e di Cosenza, per la raccolta di frutta e ortaggi. Da qualche anno, sono coinvolti lavoratori stranieri, per lo più rumeni. Spesso a questi lavoratori non vengono riconosciute le giornate prestate e la paga giornaliera è molto al di sotto di quella contrattuale (in media 44 euro): 25 – 30 euro per 10 – 12 ore di lavoro compresa la “tangente” versata al caporale. Le istituzioni e le forze dell’ordine debbono intervenire periodicamente prima che il fenomeno – hanno concluso Conese, Cavallo e Barbalinardo - acquisti dimensioni non più controllabili”. 

PESCA, SARANNO QUATTRO GLI ATTRACCHI SULLO JONIO


METAPONTINO. AL PROGETTO DELLA REGIONE SONO INTERESSATI POLICORO, PISTICCI, NOVA SIRI E ROTONDELLA

 LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.6.15


POLICORO – La Regione Basilicata si e accorta che nel Metapontino vivono anche pescatori professionisti e che la pesca, al pari di agricoltura, artigianato, turismo ed industria, è un settore produttivo. Così, a Policoro, Pisticci, Nova Siri e Rotondella, si lavora alacremente per investire i 785mila euro (non certo un tesoro ma, per cominciare, va bene così) stanziati dal massimo ente locale territoriale per ammodernare, forse meglio sarebbe dire “inventare”, le strutture del comparto. Sui litorali dei quattro centri citati, infatti, saranno realizzate ex novo quattro opere destinate alla pesca. Ed è toccato all'assessore alle politiche agricole Luca Braia consegnare nella sede della Regione, a Matera, gli atti di concessione agli amministratori comunali. La somma stanziata rientra nella misura 3.3 “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” del Fondo europeo pesca (Fep). Ed ora a Policoro, Pisticci, Rotondella e Nova Siri, si stanno predisponendo i relativi progetti per provvedere ad avviare entro settembre la realizzazione degli insediamenti. Insediamenti per far cosa? Per migliorare le condizioni di sbarco, trattamento e magazzinaggio dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura; migliorare la qualità delle strutture e dei servizi a terra con un impatto diretto sui costi di gestione dell’attività di pesca; migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro degli operatori; promuovere la gestione informatizzata delle attività; migliorare il deposito e il trattamento degli scarti e ridurre i rigetti in mare. E Braia, nel sollecitare i Comuni a predisporre i progetti, ha fatto presente che i provvedimenti adottati si inseriscono in una logica tesa a sviluppare il settore pesca in Basilicata con riflessi interessanti sul numero degli occupati, ma anche nell’indotto, oltre che a migliorare le condizioni di lavoro di chi già vi opera. I finanziamenti erogati, altresì, serviranno a “professionalizzare” un comparto che in regione, in particolare nei quattro comuni coinvolti, ha notevoli potenzialità ancora inespresse. Nelle prossime settimane saranno promossi incontri ad hoc con gli amministratori locali ed i pescatori riuniti in associazione od anche singoli con regolare licenza ed iscritti nell'apposito registro della Capitaneria di porto di Taranto. Rimane da chiarire, infine, il perchè due comuni, Scanzano Jonico e Bernalda, di quelli affacciati sulla costa ionica lucana non siano della... partita.
  

CASTELLUCCIO, FI
 
“RISORSE UTILI EROGATE PER AIUTARE IL SETTORE”

POLICORO – Giudizio positivo del Consigliere regionale Paolo Castelluccio (FI) sui finanziamenti erogati dalla Regione a 4 Comuni della costa jonica per realizzare porti, luoghi di sbarco e ripari per la pesca. “Finanziamenti indispensabili – ha detto l'esponente “azzurro” -  per far crescere un'attività che in Basilicata ha numeri ridotti: 120 tonnellate l’anno di pescato (pesce azzurro, spigole, polipi, seppie e crostacei); 18 natanti (piccole imbarcazioni in attività nelle acque antistanti le coste lucane); 50 unità impiegate; 8 milioni di euro di fatturato l’anno”. Tra le altre priorità del settore, Castelluccio ha citato “la tutela del patrimonio ittico; il contrasto della pesca a strascico; l’adeguamento della flotta da pesca”.


sabato 27 giugno 2015

UN PROTOCOLLO DI INTESA PER PROMUOVERE LO SPORT IN BICICLETTA

CICLISMO. E' STATO SOTTOSCRITTO TRA LA FCI E IL CIRCOLO VELICO LUCANO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.6.15
 

POLICORO – Un protocollo di intesa per promuovere lo sport in bicicletta ed animare il territorio è stato sottoscritto tra il Comitato regionale della Federazione ciclistica italiana (Fci) ed il Circolo velico lucano (Cvl). L’intesa è stata siglata dal presidente regionale della Fci, Carmine Acquasanta, e dal presidente del Cvl, Raffaele Micelli, alla presenza di Sigismondo Mangialardi, tra i fondatori della struttura policorese. Nel corso dell'incontro che ha formalizzato l'accordo i firmatari hanno sostenuto che esso si muoverà su più fronti promuovendo con i propri associati forme di collaborazione e consultazione per l’elaborazione di programmi di sviluppo, organizzazioni di eventi e formazione di figure professionali con l’obiettivo di supportare la promozione territoriale con attrattive paesaggistiche come passeggiate ciclo turistiche, corsie e piste ciclabili, percorsi sterrati e su tratturi, incentivando l’uso della bicicletta. “La firma di questa intesa – ha sostenuto Acquasanta – porterà a sinergie in occasione degli eventi organizzati dal nostro Comitato con l’ausilio delle società ciclistiche presenti sul territorio organizzando appositi stage per rappresentative regionali, progetti nelle scuole, campus estivi per i tesserati coinvolgendoli nelle attività multidisciplinari presenti nel Circolo velico”. “Le nostre iniziative – hanno precisato Mangialardi e Micelli – sono da sempre finalizzate, anche attraverso lo sport, alla promozione del territorio, una delle risorse più importanti della Regione. L’intesa con la Fci rafforza la nostra capacità di programmazione di attività ludico - sportive interagendo con una importante Federazione al fine di coinvolgere anche quelle realtà scolastiche fondamentali nel percorso educativo che da tempo proponiamo”.

SPACCIO DI DROGA, PENA RIDOTTA A ROCCO RUSSO

TURSI. DA 5 ANNI E 4 MESI A 2 ANNI. REVOCATE LE MISURE INTERDITTIVE

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.6.15

I carabinieri con la cocaina e i soldi che furono sequestrati a Russo
TURSI – Era stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione dal Tribunale penale di Matera poichè riconosciuto colpevole di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. In appello, però, la pena gli è stata ridotta a 2 anni. Con la revoca di tutte le misure interdittive che gli erano state inflitte al termine del processo di primo grado. Si tratta di Rocco Russo, 46 anni, imprenditore, censurato, arrestato il 5 giugno 2014 dai carabinieri della Compagnia di Policoro nella flagranza del reato di detenzione illecita di cocaina per un uso non esclusivamente personale. Seguì, il 13 giugno, la condanna comminatagli dal giudice Maria Grazia Caserta al termine del dibattimento svoltosi con il rito abbreviato. Ora, invece, la riduzione di pena da parte della Corte di appello, Sezione penale di Potenza, relatore Vincenzo Autera. «La Corte – hanno sostenuto gli avvocati Nicola Gulfo e Michele Russo, difensori di Russo - ha ritenuto il fatto imputato al nostro asistito di lieve entità rideterminando la pena inflittagli in anni 2 di reclusione con la revoca dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici e della interdizione legale». L'uomo fu bloccato alle 15.30 del 5 giugno 2014 dai carabinieri nel corso di un servizio di controllo e pedinamento eseguito nell'agro di Tursi, lungo la strada Provinciale della Rabatana, a poca distanza dalla diga del Gannano, nei pressi di un edificio abbandonato. Egli arrivò con un Suv di grossa cilindrata, uscì dall’abitacolo e si avvicinò ad un sacchetto di plastica posizionato a pochi metri dal ciglio della strada. Una volta raccolto il sacchetto, però, ecco il blitz degli uomini dell'Arma. Russo, immediatamente perquisito, fu trovato in possesso di 5 involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di 19 grammi. Nel veicolo, inoltre, furono rinvenute due buste con 4.750 euro in banconote di vario taglio. A seguire, l'arresto.

NO ALLE TRIVELLE IN MARE. OGGI NUOVA MOBILITAZIONE

POLICORO



LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.6.15
 
Si mobilitano le organizzazione anti trivelle nello Jonio su scala provinciale. Per stasera, assemblea spontanea indetta dall'associazione ambientalista Noscorie Trisaia e da altri movimenti a Policoro, dale ore 20, nella centrale Piazza Eraclea. All'insegna dello slogan “Je suis Mar Jonio” ecco l'invito fatto girare via web: “Il governo Renzi, con la mancata opposizione della Regione Basilicata, ha autorizzato la prima ricerca petrolifera nello Jonio. E ci sono altre 14 istanze in attesa. E' ora di fermarli per legittima difesa”.

IL TRENO DEI CLOWN SI FERMA OGGI ALL'OSPEDALE DI MATERA

OASI DEL SORRISO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.6.15

   
Proveniente dalla vicina Puglia il “treno dei clowns” dell'Oasi del sorriso, associazione di volontariato onlus di Matera, si fermerà oggi, dalle ore 10, nell'ospedale Madonna delle grazie della città dei Sassi. Parlantina, il dottor Sorriso, Cometa, Ricciolina e Durbans, tenteranno di strappare benefici sorrisi a chi, purtroppo, è ricoverato. Soprattutto si impegneranno con la musicoterapia e la clownterapia per far sorridere i bambini. Ridere fa bene. E' dimostrato scientificamente.

venerdì 26 giugno 2015

SPORTELLI A SINGHIOZZO, PROTESTANO GLI UTENTI

POSTE E DISAGI. ATTIVITÀ RALLENTATA

INTERROGAZIONE DI LATRONICO (FI) SUGLI ORARI ESTIVI RIDOTTI

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.6.15


A Matera, capitale della cultura europea per il 2019, Poste Italiane, sino al 12 settembre prossimo ridurrà considerevolmente i turni pomeridiani di molti uffici”. Lo ha denunciato l'on. Cosimo Latronico (FI) in una interrogazione rivolta al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi. Il parlamentare, tuttavia, nel citare il caso di Matera come quello più eclatante, ha fatto un discorso generale sul ridimensionamento dell'operatività di molti Uffici postali in tutta la Basilicata. Ma Poste Italiane ha replicato: “Gli orari estivi sono stati predisposti tenendo conto delle reali esigenze del territorio”. Questo l'attacco di Latronico: “Nella capitale della cultura 2019 sono previste chiusure pomeridiane all’Ufficio Matera Città, in via Passarelli, per 15 turni pomeridiani; all'Ufficio Matera 1, in via Liguria angolo via Nazionale, per 12 turni; all'Ufficio Matera 4, in via Mattei, per 11 turni. All'Ufficio Matera 2, nel quartiere di Serra Venerdì, invece, è prevista la chiusura totale per 12 giorni”. Per il parlamentare lucano “la limitazione degli orari pone in gravi difficoltà le famiglie, le imprese, i turisti”. L'esponente di Forza Italia ha anche ricordato che “i servizi postali sono di vitale importanza per le famiglie e le imprese per l'esecuzione di tantissime attività quotidiane, quali il prelievo di contante per i titolari di conti correnti postali, il pagamento delle utenze, il deposito di valuta nei libretti postali al portatore, l'invio di comunicazioni urgenti”. Alla luce di tutto ciò Latronico ha chiesto al ministro Guidi “se non ritenga opportuno continuare a sollecitare un confronto tra Poste Italiane ed autorità regionali per trovare soluzioni alternative prestando attenzione agli aspetti sociali ed economici che gli Uffici postali svolgono sul territorio”. E, in attesa della risposta del ministro sdello Sviluppo economico, questa è stata la replica di Poste Italiane: “Anche durante il periodo estivo, storicamente caratterizzato da una sensibile riduzione del flusso di clientela e di operazioni, Poste Italiane garantirà una presenza capillare e continuativa in Basilicata. Gli orari estivi degli Uffici postali, infatti, sono stati predisposti tenendo conto delle reali esigenze della comunità territoriale. In occasione del pagamento delle pensioni nella prima settimana del mese di luglio, di agosto e di settembre, altresì, tutti gli Uffici osserveranno il consueto orario di apertura al pubblico”. Poste Italiane, infine, ha precisato che “anche durante i mesi estivi i suoi Uffici garantiranno alla clientela tutta la gamma di servizi postali, finanziari, assicurativi, telefonici, filatelici offerti al cittadino. Per ulteriori informazioni su orari estivi e servizi offerti è possibile consultare il sito www.poste.it nella sezione “Cerca ufficio postale” o contattare il Call Center al numero verde gratuito 803.160”. Insomma, per Poste Italiane, le riduzioni estive sono una realtà nazionale legata al calo di utenza. Una anticipazione, infine, è arrivata per Matera capitale della cultura 19. Nella città dei Sassi Poste Italiane presenterà il 7 luglio prossimo il Manuale per il commercio elettronico ed il Kit per il turista.


I TAGLI. GLI EFFETTI SUGLI ATRI COMUNI
 
SUL TERRITORIO LUCANO SPOLIAZIONE CONTINUA

I ridimensionamenti di operatività degli Uffici postali sono stati decisi da Poste Italiane non solo per Matera città ma per tantissimi centri della Basilicata. Centri elencati nell'interrogazione che l'on. Cosimo Latronico (FI) ha presentato al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Il deputato azzurro ha segnalato che in Basilicata “la società ha previsto di chiudere gli uffici di Tricarico (Calle), Ferrandina (Borgo Macchia), Maratea (Acquafredda), Avigliano Scalo, Latronico (Agromonte), Baragiano, Filiano (Dragonetti e Sterpito), Latronico (Magnano), Marsicovetere, San Severino Lucano (Mezzana), Bella (San Cataldo), Bella (Sant'Antonio Casalini), Atella (Sant'Ilario), Filiano (Sterpito), Lavello Gaudiano, Melfi (San Nicola). La chiusura, invece, avverrà a giorni alterni per gli Uffici di Cirigliano, Calvera, Guardia Perticara, San Paolo Albanese, Teana, Rivello, Missanello, Armento, Campomaggiore, Carbone, Castelgrande, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Cersosimo, Lauria (Cogliandrino e Seluci), Maratea (Porto), Monticchio Bagni, Marsico Nuovo (Pergola), Filiano (Scalera), Trivigno”. Non solo. Latronico ha anche evidenziato che “sino al 12 settembre 2015 subiranno una riduzione di operatività per chiusura totale o pomeridiana altri 32 Uffici tra cui quelli di Matera città, Nova Siri, Senise, Avigliano, e Rionero. Comuni che in estate vedono il rientro dei fuori sede ed un afflusso maggiore di turisti”. Da qui l'appello al ministro Guidi ad intervenire.

GRANDINATA DANNEGGIA LA PRODUZIONE AGRICOLA. SOLIDARIETÀ DI MUOVIAMO TURSI

COLPITE LE CONTRADE RURALI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 26.6.15


Una tremenda grandinata, alle ore 19 di mercoledì scorso, ha colpito le contrade rurali di Tursi danneggiando la produzione agricola di quest’anno e delle annate future. Grandine, pioggia e vento hanno distrutto il raccolto ed il lavoro di preparazione dei mesi precedenti. Frutti martellati, piante spogliate della vegetazione, cortecce escoriate. Esponenti del movimento MuoviAmo Tursi, con il Consigliere comunale Antonio Dio Matteo, hanno effettuato sopralluoghi nelle aree colpite trovandosi di fronte ad un inferno per chi ha investito anni della propria vita. Per molti si è trattato della peggiore grandinata degli ultimi 10 anni. MuoviAmo Tursi ha espresso solidarietà a chi ha subito i danni invitando il Comune “a richiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale”.

giovedì 25 giugno 2015

“IL PETROLIO È PEGGIO DEI RIFIUTI RADIOATTIVI”

A DIRLO È FELICE SANTARCANGELO, IL PORTAVOCE DI “NOSCORIE TRISAIA”
 
IL MOVIMENTO SI MOBILITERÀ SABATO A POLICORO IN PIAZZA ERACLEA
 
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.6.15 
 

“Il petrolio come i rifiuti radioattivi? No, è peggio”. Lo ha dichiarato Felice Santarcangelo, portavoce di Noscorie Trisaia, l'organizzazione nata nei frangenti del battaglia contro il Deposito unico delle scorie nucleari a Scanzano Jonico e da allora impegnata su più fronti tra cui quello anti trivelle. Ieri, nella sala consiliare del municipio, Santarcangelo aveva portato uno striscione con la scritta “Je suis Mar Jonio” che prima aveva attaccato al banco della presidenza e che poi, per non incorrere in contrasti istituzionali, ha ritirato. Cosa significa “Je suis Mar Jonio”, frase mutuata da “Je suis Charlie Hebdo”. “Significa - ha risposto l'esponente ambientalista - che io mi considero come il mar Jonio attaccato dal permesso di ricerca di idrocarburi concesso dal Governo di Matteo Renzi alla Enel Longanesi srl. Tutti siamo Mar Jonio”. Un significato chiaro per quanti dal 2008 in poi sono battuti contro l'invasione della trivelle prima sulla terra ferma e poi nel Golfo di Taranto. “Il Governo Renzi, però - ha continuato il nostro interlocutore – è stato l'unico a voler firmare un'autorizzazione. Può essere la prima di decine. Autorizzazione concessa con l'uso della tecnica di ricerca “Air gun” che tanti problemi ambientali può creare”. Di cosa si tratta? “Di far esplodere bombe di aria compressa al di sotto dei fondali per verificare la presenza di giacimenti. Una tecnica che può mettere in movimenti gli ipotizzati carichi di scorie radioattive smaltiti nel Mediterraneo affondando le “famose” navi dei veleni su cui stanno indagando due Procure della Repubblica ed alcune Commissioni parlamentari ed anche la frana accertata dal Cnr e da tre università. E quali danni subirebbero i cetacei che hanno il loro habitat nel nostro mare? Sarebbe un disastro”. Che fare? “Non basta il ricorso al Tar. Serve la mobilitazione per far dichiarare lo Jonio libero dalle trivelle. Per sabato prossimo, perciò, invitiamo tutti al nostro happening in piazza Eraclea, a Policoro, dalle ore 20. La ricerca di idrocarburi nel Golfo di Taranto – ha concluso Santarcangelo - non passerà”.


L'OPERATORE TURISTICO MANGIALARDI

DOBBIAMO FAR SENTIRE LA NOSTRA PROTESTA”

“No alle trivelle nello Jonio. Sono sicuro che il Governo guidato da Matteo Renzi ci ripenserà. Noi, però, è bene che facciamo sentire la nostra voce, forte, di protesta”. Lo ha detto Sigismondo Mangialardi, operatore turistico di Policoro, uno dei pochi della sua categoria presente al summit di amministratori locali convocato dal sindaco della città del Metapontino, Rocco Leone. Significa, forse, che chi lavora e vive di turismo non sente ancora come propria la battaglia anti trivelle nel Golfo di Taranto? “No – ha risposto Mangialardi. Non significa nulla la mancata presenza dei miei colleghi ad un incontro operativo di tipo istituzionale. Vi posso assicurare che il loro interesse, non solo in Basilicata ma anche in Calabria e Puglia, sull'argomento è molto elevato”. Forse, si tratta di una “tensione” sull'argomento ancora non molto elevata. Qui pare di essere ai movimenti iniziali di quella che si profila come una lunga battaglia in crescendo. Il nostro interlocutore ha dissentito: “No. Vi posso ribadire che la tensione sulla questione, soprattutto dopo la prima autorizzazione rilasciata dal Governo ad una compagnia petrolifera per ricercare idrocarburi nello Jonio, è già moltissimo elevata. Gli operatori turistici sono incavolati neri per le trivelle nel mare della Magna Grecia”. Cosa accadrà? “Mi auguro che chi prende queste decisioni rifletta su quel che sta facendo. Io, poi, ho seguito molti convegni in cui è stato affermato che, per come si sta evolvendo il mondo dei bisogni energetici, trivellare non serve più a niente”. Allora? “Allora – ha concluso Mangialardi - io sono sicuro che il Governo Renzi ci ripenserà come fece quello guidato da Silvio Berlusconi per le scorie nucleari a Scanzano Jonico. Noi, però, intanto, dobbiamo far sentire la nostra protesta”.

TUTTI INSIEME MA ARRABBIATI PER DIFENDERE IL MAR JONIO

PETROLIO. RIVOLTA ANTI TRIVELLE NELLE ACQUE DELLA MAGNA GRECIA

REGIONI E COMUNI LUCANI, PUGLIESI E CALABRESI CONTRO I PERMESSI DI RICERCA
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 25.6.15 
 

Tutti insieme, appassionatamente, Regione Basilicata, Comuni dell'arco jonico lucano, di Taranto, alcuni della Calabria, contro le trivelle nello Jonio: “Sarà un'altra Scanzano Jonico come contro il nucleare. Il Governo Renzi deve fare marcia indietro sui permessi di ricerca nel Golfo di Taranto”. Lo hanno dichiarato, ieri, nella sala consiliare del municipio di Policoro, su invito del sindaco di casa, Rocco Leone, nel corso di un incontro “operativo”, gli amministratori, oltre che della città ospitante, di Scanzano Jonico, Nova Siri, Rotondella, Pisticci, Bernalda, Tursi, Taranto, dell'alto Jonio cosentino (Roseto Capo Spulico, Cassano alla Jonio, Rossano Calabro), e l'assessore regionale all'ambiente, Aldo Berlinguer. Tutti hanno contestato l'autorizzazione rilasciata il 12 giugno scorso dal Ministero dell’ambiente, di concerto con il Ministero dei beni culturali e del turismo, alla ricerca di idrocarburi nel Mar Ionio alla Enel Longanesi Developments srl. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Siamo incazzati neri”, hanno detto Vincenzo Baio, assessore all'ambiente del Comune di Taranto; il sindaco Leone; e Rodolfo Alfieri, assessore di Rossano Calabro. “Taranto – ha spiegato Baio - ha già l'Ilva ed il progetto Tempa Rossa, che aumenterà l'inquinamento generale. Ora, il regalo della Enel Longanesi. Così, distruggendo la speranza alternativa al nostro sviluppo rappresentato dal mare, il disastro sarà completato”. E Leone: “A me piace sottolineare l'attacco alla storia ed alla cultura. Le trivelle nelle acque della Magna Grecia profaneranno luoghi sacri”. “Basta – ha aggiunto Alfieri – col Sud terra di conquista. Invece che darci infrastrutture ci rifilano lo sfruttamento del territorio”. Tutti, perciò, hanno assicurato che i loro Comuni proporranno ricorso al Tar contro la concessione già rilasciata. D'accordo anche su una manifestazione di protesta. “ E se non ci ascolteranno – ha promesso Alfieri - bloccheremo la Statale 106 cosi tutta l'Italia si accorgerà della nostra battaglia”. Ha concluso Berlinguer: “La Regione Basilicata non da oggi ha detto no alla ricerca di idrocarburi nel mar Jonio. Le trivelle sono incompatibili con le attività di sviluppo che abbiamo già finanziato. Riteniamo l'arco jonico un'area di grande pregio naturalistico e turistico. Non ci saranno concessioni da parte nostra su questo aspetto. Siamo contrari. E faremo forza comune con Calabria e Puglia. Non si possono fare scelte simili sulla testa dei territori”. 
 

IL PARTICOLARE

DALLA MAPPA VENUTE FUORI 14 ISTANZE

Qual'è la mappa, aggiornata, delle possibili trivellazioni nel mar Jonio? L'ha diffusa nella mattinata di ieri, nella sala consiliare del municipio di Policoro, nel corso dell'incontro operativo sul “da farsi” dopo la prima autorizzazione alla ricerca di idrocarburi nelle acque del Golfo di Taranto rilasciata dal Governo Renzi, l'organizzazione ambientalista tout court Noscorie Trisaia. Nella mappa sono elencate e riportate su cartina geografica ben 14 istanze di ricerca petrolifera (tra cui quella della Enel Longanesi Developments srl), due permessi di ricerca, una istanza di prospezione petrolifera e una istanza di concessione petrolifera. L'area di mare interessato dalle varie richieste è quella centrale, tra Puglia e Calabria, antistante la Basilicata, ed anche quella antistante la punta dello “stivale”, di fronte a Santa Maria di Leuca. Insomma, per amministratori locali, operatori economici, ambientalisti, l'autorizzazione alla Enel Longanesi a ricercare idrocarburi nel Golfo di Taranto può essere la prima di una lunga serie. Da qui la minaccia di alzare le barricate.