SCANZANO JONICO. DURANTE LA FUGA I
MALVIVENTI HANNO PERSO PER STRADA CIRCA SEICENTO EURO
SONO ENTRATI IN AZIONE ALL'APERTURA. IL
BOTTINO È DI 13MILA EURO
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17.6.15
SCANZANO JONICO – Rapina a mano
armata all'Ufficio postale di via Togliatti nei frangenti
dell'apertura di ieri. Due uomini, a viso coperto e con pistola in
pugno, si sono introdotti dalla porta posteriore dello stabile ed
hanno portato via circa 13 mila euro facendo razzia di contanti.
Alcuni testimoni hanno ricostruito la fuga. I due sono saltati dalla
recinzione, alta circa 1,5 metri, e sono saliti a bordo di una Fiat
Punto, rubata nella notte nella stessa cittadina jonica, con alla
guida un complice che li stava attendendo dopo l'“operazione”.
Nel cadere in piazza Madre Teresa di Calcutta, laterale all'ufficio
rapinato, però, parte della refurtiva, circa 580 euro, sono caduti
dalla borsa che conteneva il bottino. I tre malviventi, infine, hanno
lasciato la Fiat Punto in una strada laterale alla 106 Jonica prima
di allontanarsi definitivamente da Scanzano a bordo di una Peugeot
206. Sul posto della rapina, ovviamente, appena dato l'allarme, sono
arrivate alcune volanti della Polizia di Stato, corpo a cui sono
state affidate le indagini, ed alcune auto dei carabinieri. Istituiti
anche posti di blocco sulle principali arterie sia interne sia
esterne al centro del Metapontino. Ma dei ladri nessuna traccia. Gli
agenti del commissariato di Policoro, tuttavia, stanno lavorando su
alcune ipotesi investigative scaturite dai reperti raccolti sul posto
dalla Sezione scientifica e dai racconti dei testimoni e dei
dipendenti, scossi dall'accaduto. La “scientifica”, in
particolare, ha esaminato tracce raccolte sul luogo del salto da
parte dei malviventi della recinzione e sulle banconote e monete
cadute ai ladri sia in piazza Madre Teresa di Calcutta sia dove hanno
lasciato la Fiat Punto. Non si dispera di poter individuare i
colpevoli. Dall'accento, almeno per i due uomini che materialmente
hanno commesso la rapina, potrebbe trattarsi di persone di
nazionalità straniera. Gente, però, che per aver congegnato in
maniera quasi perfetta, non fosse per aver perso parte della
refurtiva, il “colpo” conosce bene il territorio e la viabilità
del comune jonico. Potrebbe esserci, altresì, la “mano” locale.
Ovviamente, davanti all'Ufficio postale, rimasto chiuso nella
giornata di ieri, si è radunata una piccola folla di cittadini che
hanno espresso tutta la loro rabbia per la violenza e gli atti
delinquenziali che si ripetono a Scanzano Jonico da ormai troppo
tempo.
DIVENTA SEMPRE AVVERTITA UNA RISPOSTA DELLE ISTITUZIONI
E' UN CENTRO MARTORIATO DAGLI ATTACCHI
DELLA CRIMINALITÀ
SCANZANO JONICO – Questo è un paese
martoriato dal ripetersi di attacchi della criminalità. E' il
pensiero comune manifestato ieri dai cittadini davanti all'Ufficio
postale con il cartello “Chiuso per rapina” affisso sulla
saracinesca abbassata. Rapina a mano armata. Il particolare che ha
fatto più scalpore tra la gente. Gente che, di nuovo, dopo alcuni
mesi di relativa calma e di ottimi colpi contro la malavita
organizzata e non messi a segno dai carabinieri della Compagnia di
Policoro, non si sente più sicura. Solo poche notti fa ignoti hanno
depredato, indisturbati, chilometri di cavi di rame di linee
elettriche. Ieri la rapina alle Poste. E le istituzioni? Stanno a
guardare lasciando dall'agosto del 2013, dopo il trasferimento del
Commissariato di Polizia a Policoro, questa realtà senza un presidio
fisso delle forze dell'ordine. L'unico centro in questa situazione
del Metapontino.
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