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giovedì 30 aprile 2020

SCANZANO JONICO. CITTA DELLA PACE. IL PUNTO DELLA COMMISSIONE PREFETTIZIA AL COMUNE

IL CANTIERE, ATTUALMENTE CHIUSO, DELLA CITTA' DELLA PACE DI TERZO CAVONE

LE COMMISSARIE CAMERINI, RUOCCO E SIMONE: “LA STRUTTURA DI TERZO CAVONE SARA RISTRUTTURATA A CENTRO DI ACCOGLIENZA PER 150 MIGRANTI. IL PROGETTO, CHE SOSTIENE I LAVORATORI STAGIONALI VITTIME DEL CAPORALATO, VIENE DA LONTANO, DAL 2016”

SCANZANO JONICO - Importante “punto” nel dibattito sul futuro della Città della pace di Terzo Cavone. Lo hanno fatto, con il vostro cronista, le tre commissarie prefettizie in carica nel Comune jonico. Alle dottoresse Rosalia Ermelinda Camerini, Maria Luisa Ruocco e Rosa Maria Simone, incontrate in municipio in una pausa del loro lavoro, abbiamo posto tre domande ottenendo le relative risposte. Ecco sia le prime sia le seconde.

D: Il centro di accoglienza migranti di cui alla delibera da voi approvata il 23 aprile scorso accoglierà i lavoratori stagionali in numero di 150 o sarà, come dice la Fondazione “Città della Pace per i bambini”, un centro di alta formazione per sviluppare iniziative autoimprenditoriali per i giovani extracomunitari ed anche italiani?
R. L’intervento in parola è finalizzato a sostenere un modello di ospitalità dei lavoratori stagionali per il contrasto al fenomeno del caporalato nell’ambito del Pon (programma operativo nazionale, ndr) Legalità 2014-2020. Trattasi di un accordo di parternariato con la Regione Basilicata.

D. A Scanzano J., tuttavia, dopo la diffusione della notizia del centro di accoglienza a Terzo Cavone, c’è stata una sollevazione sui social ed un Consigliere regionale ha minacciato forme di protesta se verrà realizzato il progetto in questione. Cosa ne pensate?
R. Il progetto è opportunamente inserito nel contesto sociale. Sostiene i lavoratori stagionali vittime di sfruttamento nel settore agricolo. Reprime i fenomeni di illegalità nella intermediazione della manodopera e nella gestione dei rapporti di lavoro. Costituisce un buon modello di edilizia dell’accoglienza.

D. Si tratta di una idea progettuale, quella della ospitalità dei lavoratori stagionali al fine di contrastare il fenomeno del caporalato, che viene da lontano o è stata pensata ed approvata dalle Commissarie prefettizie Camerini, Ruocco e Simone, in carica al Comune di Scanzano J. dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose lo scorso 21 dicembre?
R. Nel 2016 la Regione Basilicata, congiuntamente a numerose altre amministrazioni regionali, ha sottoscritto con il Ministero dell’Interno, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, le Organizzazioni sindacali dei lavoratori e datoriali maggiormente rappresentativi sul territorio, il protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

ACQUE TORBIDE AL MARE DI NOVA SIRI. IN CAMPO ARPAB E CONSORZIO DI BONIFICA


ACQUE TORBIDE AL MARE DI NOVA SIRI
L'ASSESSORE REGIONALE ROSA: “L’ATTENZIONE DEL GOVERNO BARDI SUI TEMI AMBIENTALI CONTINUA A ESSERE MASSIMA ANCHE IN QUESTO PERIODO DI EMERGENZA SANITARIA”. IL SINDACO STIGLIANO: “DA TEMPO ABBIAMO CHIESTO IL POTENZIAMENTO DELL'ESISTENTE DEPURATORE O, MEGLIO, LA COSTRUZIONE EX NOVO DI UN ALTRO IMPIANTO IN UN ALTRO SITO”

NOVA SIRI – Acque torbide al mare del centro jonico. Tanto da provocare l'intervento dell’assessore all’Ambiente ed energia della Regione Basilicata, Gianni Rosa, e del sindaco Eugenio Stigliano. L'esponente della Giunta guidata dal governatore Vito Bardi con una formale comunicazione ha chiesto al commissario dell’Arpab, Michele Busciolano, e all’amministratore unico del Consorzio di bonifica, Giuseppe Musacchio, di intervenire con urgenza “per verificare le condizioni delle acque interessate da fenomeni di intorbidimento, come riscontrato attraverso segnalazioni fotografiche giunte dal territorio. L’attenzione del governo regioanle sui temi ambientali continua a essere massima anche in questo periodo di emergenza sanitaria. La tempestività – ha sottolineato Rosa – è fondamentale per ristabilire l’equilibrio naturale di fronte a episodi anomali che meritano un approfondimento, come quello emerso nei giorni scorsi a Nova Siri. Siamo alle porte della stagione turistica e faremo quanto è necessario per mettere nelle migliori condizioni chi opera nel settore in quella porzione territoriale strategica per tutta la regione. Alle penalizzazioni legate alla pandemia – ha concluso l’assessore all'Ambiente – non se ne aggiungeranno altre per gli imprenditori”. Il sindaco Stigliano, dal canto suo, ha dichiarato: “Le segnalazioni in questione sono state effettuate da cittadini direttamente all'assessore regionale Rosa. Da parte nostra ribadiamo di aver già da tempo chiesto il potenziamento del depuratore esistente a servizio del nostro comune o, meglio, la costruzione ex novo di un altro impianto in un altro sito. Nel caso specifico attendiamo anche noi le valutazioni degli organi tecnici interessati dalla Regione”.

POLICORO. ARRESTATO DANIELE GUERRA, IMPRENDITORE


I CARABINIERI DAVANTI ALLA PORTA DI INGRESSO DELLO STUDIO NOTARILE PLASMATI CON FORI DI COLPI DI ARMA DA FUOCO 

LA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA LO ACCUSA DI TENTATA ESTORSIONE E DANNEGGIAMENTO CON L’AGGRAVANTE DEL METODO MAFIOSO E DI DETENZIONE ILLEGALE E PORTO IN LUOGO PUBBLICO DI ARMI COMUNI DA SPARO. L'UOMO, IL 26 GENNAIO SCORSO, AVREBBE ESPLOSO COLPI DI ARMA DA FUOCO CONTRO LO STUDIO DI UN LOCALE PROFESSIONISTA, IL NOTAIO MASSIMO PLASMATI

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA A FIRMA DEL PROCURATORE CAPO FRANCESCO CURCIO

In data odierna, i Carabinieri della Compagnia di Policoro, a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso nei confronti di un indagato, ritenuto gravemente indiziato di un tentativo di estorsione — connesso ad grave atto intimidatorio – avvenuto il 26 gennaio u.s., nei confronti di un locale professionista, il notaio Massimo Plasmati, con studio nel comune di Policoro.
Il destinatario del provvedimento è Guerra Daniele nato a Policoro (MT) il 27.11.1971. Il fermo è stato eseguito nel comune di Policoro (MT) dove l’uomo ha il domicilio.
Le indagini, svolte dalla Compagnia Carabinieri di Policoro, e coordinate da questo Ufficio, sono state condotte attraverso investigazioni tradizionali, escussione di testimoni, intercettazioni ed hanno portato, in tempi rapidi, ad individuare l’autore della tentata estorsione nei confronti del 39enne notaio con studio a Policoro (MT).
Il fatto contestato, per le sue modalità ha suscitato particolare e giustificato allarme in quanto l’azione è stata commessa attraverso un attacco armato, eseguito dal Guerra, presso lo Studio notarile in questione, che veniva raggiunto da una gragnuola di colpi d’arma da fuoco che attingevano prima la porta dello studio, poi l’insegna con lo stemma della Repubblica ivi presente e infine lo stesso stabile in diverse parti, seminando terrore, posto che la zona ove è avvenuto l’episodio, a quell’ora di quel giorno, erano le ore 21 di un sabato, era particolarmente frequentata dalla popolazione locale, come luogo d’incontro, transito e svago essendoci anche bar aperti.
Le attività hanno consentito di chiarire anche il movente alla base del gesto criminale: il notaio avrebbe osato acquistare ad un’asta giudiziaria una villa Sita in Tursi, località Pane e Vino, che era di proprietà della famiglia di Guerra Daniele.
Questo affronto non veniva perdonato ed il Guerra pretendeva una restituzione del bene alla propria famiglia, senza corrispondere al Notaio Plasmati neanche il prezzo che costui aveva, a suo tempo, pagato per rilevare l’immobile all’asta giudiziaria.
I reati contestati all’indagato sono:
Tentata estorsione e danneggiamento con l’aggravante del metodo mafioso (artt. 635, 56, 629 e 416-bis.l c.p.);
detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi comuni da sparo (artt. 12 e 14 Legge 497/1974);
Le investigazioni proseguono e sono suscettibili di ulteriori sviluppi ai fini della identificazione di eventuali complici.

 
POTENZA 30.4.20

IL PROCURATORE DISTRETTUALE FRANCESCO CURCIO

LIBERA SU BOSS E COVID: “LO STATO NON ABDICHI NELLA LOTTA ALLA MAFIA”


DON MARCELLO COZZI: “OGGI, NEL SACRIFICIO DELLE TANTE VITTIME INNOCENTI DI QUESTA PANDEMIA, AFFONDANO LE RADICI DELLA LIBERTÀ E DELLA SPERANZA DI LIBERTÀ DI TANTI MAFIOSI CHE NON HANNO MAI VOLUTO METTERSI IN DISCUSSIONE”

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE A FIRMA DON MARCELLO COZZI 

Incontro pentiti di mafia da almeno venti anni.
Personaggi anonimi, ma anche i responsabili delle stragi più efferate, e che hanno fatto la storia recente di questo nostro Paese.
Furbi e opportunisti che hanno saputo approfittare dei benefici di una legge nata dal sangue di chi è morto per sconfiggere quella cancrena che sono le mafie, ma anche uomini e donne che invece fra le righe di quella stessa legge hanno saputo cogliere l’opportunità di voltare pagina, di mettersi tutto alle spalle e collaborando con le autorità giudiziarie hanno dato un notevole contributo nello smantellamento del mondo al quale un tempo loro appartenevano.
Da vent’anni, girando l’Italia e passando da carceri di massima sicurezza alle località protette più impensabili, incontro persone che vivono da invisibili e come fantasmi nella speranza di poter ricominciare la propria vita pur sapendo che forse il futuro che li attende sarà molto più difficile dell’inferno che si sono lasciati dietro.
Fra le tante cose che ho imparato in questi lunghi anni da tutta questa gente è stata l’importanza del 41bis. Strano ma vero. Al netto degli approfittatori e dei doppiogiochisti – che sono tanti ma che ad un certo punto non ti cercano più non sopportando la radicalità di un dialogo franco che non dimentica mai che misericordia, giustizia e carità sono gli elementi indispensabili per poter continuare a camminare insieme – sulla bocca di tutti ho trovato solo parole di apprezzamento per quel periodo di isolamento vissuto durante il carcere duro. Difficilmente dimenticherò ciò che un giorno mi disse uno di loro: “quelle quattro pareti diventarono per me come quattro specchi che per la prima volta in vita mia mi fecero guardare dentro di me”. Così come le parole di uno degli autori della strage di Capaci: “l’uomo nuovo che sono oggi lo devo alle intuizioni e al coraggio di Falcone e Borsellino”.
Ecco, paradossalmente e misteriosamente, nel sangue di tante vittime innocenti di mafia affondano le radici dei cammini di pentimento di tanti ex boss.
Oggi, purtroppo, nel sacrificio delle tante vittime innocenti di questa pandemia affondano le radici della libertà e della speranza di libertà di tanti boss che invece non hanno mai voluto mettersi in discussione.
Quello Stato che anni fa dinanzi alle gravi malattie di Provenzano e Riina seppe conciliare il diritto alla salute con il dovere della giustizia, non commetta oggi lo sbaglio di abdicare a questo dovere per non ritrovarsi a gestire dopo la strage di questi giorni il rischio di un pericoloso ritorno al passato.

don Marcello Cozzi

COVID-19 BASILICATA. UN SOLO POSITIVO A POMARICO

IL GOVERNATORE VITO BARDI

RECORD DI TAMPONI EFFETTUATI, 1442. ANDAMENTO LENTISSIMO DEI CONTAGI. AVANTI COSI'. ANTICIPAZIONE DEL GIORNALISTA MASSIMO BRANCATI, SULLA SUA PAGINA FB. DATI CONFERMATI NEL COMUNICATO UFFICIALE DELLA REGIONE

ANTICIPAZIONE BRANCATI

Ieri record di tamponi processati. Un solo positivo a Pomarico: si tratta di un’operatrice della casa di riposo, asintomatica. Tutti gli altri negativi
Tamponi processa ad oggi 12774
Tamponi processati 1443
Negativi 1442
Positivi 1

Di cui il positivo è a:
Pomarico. 1

RICOVERATI
Malattie infettive. 41
Pneumologia. 8
Terapia Intensiva. 4

Guariti. 3
Deceduti. 0


EMERGENZA COVID-19, AGGIORNAMENTO DEL 30 APRILE (DATI 29 APRILE)

punti apici 30/04/2020
ore 12:42 punti

AGR


AGR. La task force regionale comunica che in tutta la giornata di ieri, 29 aprile, sono stati effettuati 439 test per l’infezione da Covid-19. Di questi 438 sono risultati negativi e 1 positivo, riscontrato nel Comune di Pomarico.Disponibili anche i risultati dell’indagine epidemiologica condotta nel Comune di Moliterno: i 1004 tamponi effettuati sono risultati tutti negativi.
Con questo aggiornamento i contagi confermati in tutta la regione sono 192 su un totale di 12.774 tamponi analizzati dall’inizio dell’emergenza. Ieri erano 193, ai quali si sommano i due nuovi casi (quello di Pomarico e un altro positivo di Sarconi registrato dalla competente struttura sanitaria lo scorso 26 marzo e non comunicato come dato alla task force) e si sottraggono 3 guarigioni, tra cui quella relativa proprio al cittadino di Sarconi non conteggiato precedentemente.
Ai 192 positivi vanno aggiunti nel complesso 25 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 1 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi), 150 guariti, 1 paziente di Gravina di Puglia riscontrato dall’Asm, 1 paziente di Gioia del Colle, 1 paziente di Padula Buonabitacolo riscontrato dal San Carlo e 8 pazienti diagnosticati in altre regioni, residenti in Basilicata dove si trovano in isolamento domiciliare.
Attualmente i pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane sono 53, così suddivisi: all’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza 14 sono in malattie infettive e 8 in pneumologia; all’ospedale ‘Madonna delle Grazie’ di Matera 27 sono in malattie infettive e 4 in terapia intensiva. I lucani in isolamento domiciliare sono 139.
Il test positivo verrà inviato all'Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti avuti dalla persona risultata positiva.
Il prossimo aggiornamento domani, 1° maggio, alle ore 12,00.

I BALNEARI DI BASILICATA. #NOINONAPRIAMO


L'ASSESSORA REGIONALE DONATELLA MERRA
IL COORDINAMENTO SINDACALE: “IL 4 MAGGIO MANIFESTEREMO A POTENZA. L'ASSESSORA MERRA E' INERTE, VADA VIA”

IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO STAMPA

Gli operatori balneari della Basilicata chiudono le loro spiagge non per colpa dell’emergenza sanitaria ma della incapacità decisionale della politica Lucana che se pur paventa la vicinanza al comparto, riguardo l’estensione delle concessioni al 2033, in realtà non è in grado mettere la parola fine all’annosa questione che pone tutte le imprese balneari ed i loro dipendenti in una situazione di totale incertezza per il loro futuro. Alle porte della stagione balneare, oltre alle incertezze dettate dalla reimpostazione totale delle regole dell’accoglienza si aggiunge, colmando la misura e stabilendo contemporaneamente un punto di non ritorno, l’inconcludente incontro tenutosi in data 28/04 con la Regione nel quale i balneari si aspettavano percorsi costruttivi che portassero ad una conclusione ed invece c’è stato un nulla di fatto che vede il comparto all’unanimità richiedere le dimissioni dell'assessore Merra.
La ragione di questa richiesta che sarà formalizzata al presidente Bardi a breve giro di posta riguarda la disapplicazione della L. 145/2018 (commi da 682 a 684) che prevede l'estensione delle concessioni balneari al 2033 (concessioni che altrimenti sarebbero in scadenza al 31/12/2020).
Si fa presente che tutte le regioni italiane con coste hanno adempiuto con specifici provvedimenti a prescindere dal colore politico dei loro amministratori come ad esempio nella  Regione Liguria, nella Regione Toscana, nella Regione Sicilia e nella Regione Puglia.
L'inerzia pare sostenuta dai funzionari dell'ufficio demanio marittimo della regione ai quali l'assessore Merra si piega passivamente, senza contrapporre alcuna sua posizione e della Giunta Regionale per intero.
La disapplicazione dell'estensione al 2033 oggi è ancora più grave stante l'emergenza covid-19 che dovrebbe prevedere forme di ristoro previste per altri settori e non per questo che nell'ambito del turismo rischia di essere quello maggiormente penalizzato.
Non c'è più tempo e con l'allentamento delle misure di lock-down a partire dal 4 maggio gli operatori (riuniti in un coordinamento al quale aderiscono tutti e rappresentano le varie sigle sindacali di riferimento: CNA, SIB, ASSOBALNEARI-CONFINDUSTRIA, FIBA, basebalneare-donnedamare, ecc.) sono pronti ad organizzare una manifestazione di protesta a via Anzio ed a bloccare per l'intera stagione le loro attività.

mercoledì 29 aprile 2020

TRUFFE TELEFONICHE. ECCO QUELLA DELLO SQUILLO



LA QUESTURA DI MATERA SEGNALA LA “WANGIRI”. ATTENTI ALLE CHIAMATE CHE ARRIVANO DALL'ESTERO, IN PARTICOLARE DA TUNISIA ED INGHILTERRA. NON RICHIAMATE I NUMERI SCONOSCIUTI


IL TESTO DELLA NEWS DELLA POLIZIA DI STATO

E’ bene ricordare spesso alcune delle truffe più insidiose: la truffa dello squillo.
Arriva una telefonata da un numero estero. Poco dopo ne arriva un’altra. A quel punto la curiosità spinge alcune persone a richiamare il numero, cadendo nella trappola dei truffatori. Può sembrare uno scherzo, ma arriva a costare anche 1,5 euro al secondo.
Si tratta della truffa “Wangiri”, quindi attenzione alle telefonate che arrivano dall’estero, in particolare dalla Tunisia (+216) e dall’Inghilterra (+44), ma anche da altri paesi.
Non richiamate i numeri sconosciuti, e, se non ne avete necessità, chiedete al vostro operatore di inibire le telefonate all’estero, in modo da non cadere nella rete dei truffatori nemmeno per sbaglio.
Se doveste avere sospetti su eventuali squilli dall’estero segnalatecelo su (
https://www.commissariatodips.it/segnalazioni/index.html). #essercisempre.

COVID-19. FASE 2, LE MISURE PER GLI ESERCIZI COMMERCIALI


DISTANZE, INGRESSI DILAZIONATI, PULIZIA DEI LOCALI, ED ALTRO ANCORA. IL MINISTERO DELLA SALUTE PER ACQUISTI IN SICUREZZA CONTRASTANDO LA CIRCOLAZIONE DEL CORONAVIRUS. COSA E' PREVISTO NEL DECRETO DEL 26 APRILE


IL TESTO COMPLETO DELL'INFORMATIVA DEL MINSITERO DELLA SALUTE

Nella cosiddetta "fase 2" gli esercizi commerciali la cui attività non è sospesa, al fine di limitare e contrastare la circolazione del nuovo coronavirus e garantire acquisti in sicurezza, devono rispettare le seguenti misure di igiene e prevenzione previste dal decreto del 26 aprile.
 
1. DISTANZA
Assicurare il mantenimento di un metro di distanza interpersonale in tutte le attività
2. PULIZA DEI LOCALI 
Garantire l'igiene ambientale con una frequenza di almeno due volte al giorno 
3. ARIA 
Mantenere un'adeguata aerazione naturale e il ricambio d'aria
4. IGIENE DELLE MANI
Mettere a disposizione gel igienizzante per la disinfezione delle mani (in particolare accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento) 
5. MASCHERINE
Utilizzare le mascherine negli ambienti chiusi e dove non sia possibile il distanziamento sociale
6. GUANTI
Usare guanti "usa e getta" nelle attività di acquisto, in particolare in caso di alimenti e bevande 
7. INGRESSI DILAZIONATI
Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità:
- attraverso ampliamenti delle fasce orarie  
- per locali fino a 40 metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori  
- per locali di dimensioni superiori a 40 metri quadrati, l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita 
8. INFORMAZIONI Dare adeguata comunicazione alla clientela per garantire il distanziamento in attesa di entrare 

SCANZANO JONICO. CITTA' DELLA PACE. TUTTO TACE

IL CANTIERE, CHIUSO, DELLA CITTA' DELLA PACE A TERZO CAVONE DI SCANZANO JONICO

DOPO LA DELIBERA DELLE COMMISSARIE PREFETTIZIE SU UN CENTRO DI ACCOGLIENZA MIGRANTI A TERZO CAVONE SI ERA APERTO UNO SCONTRO FURIBONDO TRA SI' E NO. POI IL SILENZIO. ANCHE DI CARIELLO (LEGA), CHE AVEVA MINACCIATO FUOCO E FIAMME. LA REGIONE STA LAVORANDO SULLA STRADA TRACCIATA OLTRE UN ANNO FA NEL SILENZIO DI CHI OGGI SI OPPONE: LA REALIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA CHE SARA' GESTITA, SECONDO L'ENTE LOCALE, NELL'ORDINE, NELLA SICUREZZA, NELLA LEGALITA' ANTICAPORALATO

SCANZANO JONICO – Tutto tace sul destino della Città e della Abitazione della pace di Terzo Cavone. Sembrava dovesse scoppiare il pandemonio dopo la pubblicazione venerdì scorso della notizia dell'approvazione da parte dalle commissarie prefettizie in carica al Comune dello schema di accordo con la Regione per l'ultimazione delle due costruzioni quasi in riva allo Jonio per l'accoglienza di 150 lavoratori stagionali stranieri. Invece, dopo i “leoni da tastiera” scontratisi sul web, il nulla. In silenzio anche il consigliere regionale Pasquale Cariello (Lega) che aveva minacciato fuoco e fiamme contro il progetto della Regione di cui è maggioranza. La sensazione è che la Giunta guidata da Vito Bardi, a forte maggioranza leghista, abbia abbandonato al suo destino Cariello, che qui, lo ricordiamo, è residente, e prosegua nell'attuazione di quanto programmato. Sono già pronti da spendere 2 milioni di euro del Programma operativo nazionale legalita' 2014-2020, asse contrasto al fenomeno del caporalato. Un progetto partito da lontano. Nell'indifferenza di chi oggi si oppone. Chi scrive, ad esempio, si occupò dell'argomento nel febbraio e nel marzo 2019. Così rispose il 28 febbraio di due anni fa sul futuro dei migranti del ghetto de La felandina di Bernalda l'allora prefetto di Matera Antonella Bellomo: “La Regione sta pensando di poter utilizzare la struttura della Città della pace in costruzione a Scanzano Jonico per dare un alloggio ad un centinaio di queste persone”. Dichiarazione su cui sentimmo, il 2 marzo successivo, il sindaco pro tempore Raffaello Ripoli https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1080873798441296497#editor/target=post;postID=6433547443836083678 ed il responsabile della task force della Regione per l'immigrazione, Pietro Simonetti, https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1080873798441296497#editor/target=post;postID=785461916254676420. Di entrambi gli articoli riportiamo solo i titoli rinviando ai due url degli stessi su indicati, per chi volesse leggerli, cosa che consiglio, integralmente: “Il sindaco Ripoli dopo le dichiarazioni del prefetto Bellomo: la Città della pace non accoglierà i migranti de La felandina”; “Simonetti: alla Città della pace di Scanzano Jonico non arriveranno i migranti de La felandina ma il progetto per il suo completamento, con due milioni di euro del ministero dell'interno, prevede formazione, cultura, ricerca ed accoglienza per un centinaio di rifugiati. Altrimenti potrebbe rimanere un rudere sino al 3000”. Insomma, l'iter, quantomeno amministrativo, che si è concluso il 23 aprile scorso con la delibera delle tre commissarie, è partito da tempo. Chi oggi fa finta di non sapere nulla dice falsità. Il “progetto per la creazione di un luogo di eccellenza per la formazione, mirato a sviluppare iniziative di autoimprenditorialità nei settori dell'agricoltura e del turismo tese a fronteggiare la disoccupazione dei giovani lucani e dei rifugiati, a vantaggio della comunità tutta come propugnato dalla Fondazione Città della pace per i Bambini Basilicata", intanto, ha incassato anche il pieno sostegno di Nunzianna Di Tursi, della Commissione regionale consigli di aiuto sociale presso il tribunale di Matera.

SOLIDARIETÀ. FOTOGRAFI LUCANI PER SCACCO MATTO AL CORONAVIRUS


TRA I 60 PROFESSIONISTI DI TUTTA LA BASILICATA ANCHE I MATERANI FRANCESCO DE STEFANO (SCANZANO JONICO / PIACENZA), LINO DE STEFANO (SCANZANO JONICO), PINO GALEAZZO (NOVA SIRI), ANTONIO GENOVESE (MATERA), ALESSIA PICA (POLICORO), ROCCO SCATTINO (FERRANDINA). L'APPREZZAMENTO PER L'INIZIATIVA DEL GOVERNATORE BARDI


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DEI FOTOGRAFI LUCANI

“Fotografi lucani per Scacco matto al Coronavirus”: una rete di professionisti delle immagini per creare una rete concreta di solidarietà per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale da consegnare al personale sanitario impegnato nell'emergenza Covid-19 e alla Protezione Civile della Basilicata. Circa 60 fotografi lucani hanno deciso di “fare squadra” sulla piattaforma www.gofundme.com: con una donazione di almeno 50 euro si potrà scegliere una foto che verrà poi recapitata direttamente a casa. Il ricavato sarà devoluto alla raccolta fondi della Regione Basilicata “Scacco matto al Coronavirus”.
“Siamo convinti che in questo momento ogni professionista lucano possa mettere a disposizione il proprio sapere e le proprie capacità per aiutare concretamente il personale sanitario e gli operatori della Protezione Civile”: è questo, in sintesi, il messaggio che i fotografi hanno messo in evidenza in una lettera inviata al presidente della Regione, Vito Bardi.
“Regalati una foto e aiutaci a raccogliere un po’ di sorrisi”. Come si fa? Semplice, basta collegarsi alla pagina https://www.gofundme.com/f/2z4j3-fotografi-lucani-per-scacco-matto-al-coronavirus. Per ricevere a casa la stampa (montata su supporto rigido 30x45 cm) si dovrà fare una donazione minima di 50 euro. Rispondendo poi alla mail che sarà inviata dai fotografi lucani, dovrà essere indicato il numero della foto scelta (dai link https://www.flickr.com/photos/fotografilucani/albums/72157714054945037) e l’indirizzo presso il quale dovrà essere recapitata. Per organizzare il processo di realizzazione, packaging e spedizione, le foto saranno inviate trascorsi 60 giorni dalla chiusura della campagna.
Per fare la donazione, oltre all'utilizzo di una carta di credito o di una prepagata, si potrà effettuare un bonifico direttamente sul conto corrente della Bcc di Basilicata intestato ai “Fotografi lucani per Scacco matto al Coronavirus” (IBAN IT33C0859704200000050009797), inserendo nella causale il numero della foto e l’indirizzo.
I fotografi lucani invitano tutti i colleghi professionisti della Basilicata che avessero intenzione di unirsi all’iniziativa ad inviare una mail a scaccomattocoronavirus2020@gmail.com.
Nel ringraziarVi per la cortese disponibilità vi auguriamo buon lavoro.


Questo l’elenco dei fotografi professionisti lucani che , al momento, hanno aderito all’iniziativa: Aurelio Abbruzzese – Potenza, Michele Abriola – Potenza, Aldo Amati – Pomarico, Giuseppe Bianco – Viggianello, Vincenzo Buono – Potenza, Tonino Califano – Potenza, Rocco Capece – Picerno, Giuseppe Catone – Tito, Alfredo Chiarappa - Melfi / New York, Michele Claps – Potenza, Rosario Claps - Potenza, Gerry Coviello – Potenza, Vito D'andrea – Potenza, Maria D'andria – Avigliano, Sonia D'Arino - Castronuovo Sant'Andrea, Renza De Biase – Lauria,
Francesco De Stefano - Scanzano Jonico / Piacenza, Lino De Stefano - Scanzano Jonico, Lorenzo Desiderio – Potenza, Max Di Stasio – Potenza, Rocco Figliuolo – Potenza, Pino Galeazzo - Nova Siri, Emanuele Gaudioso – Potenza, Antonio Genovese – Matera, Luca Lancieri – Potenza, Teodoro Langellotti – Potenza, Enzo Lardo – Lagonegro, Salvatore Laurenzana – Potenza, Biagio Limongi – Maratea, Enzo Losasso - Vaglio di Basilicata, Vito Loffredo – Pietragalla, Giuseppe Lotito – Potenza, Michele Lotito – Pignola, Simone Mancazzo - Vaglio di Basilicata / Londra, Michele Margiotta - Lagopesole / Siena, Giovanni Marino - Rionero in Vulture, Antonio Martinelli – Potenza, Federica Massaro - Corleto Perticara, Andrea Mattiacci – Potenza, Giuseppe Meola – Tito, Giovanbattista Pace – Lagopesole, Arcangelo Palese – Potenza, Salvatore Pentangelo – Potenza, Paolo Pergola - Sant'Arcangelo- Potenza, Roberto Pernozzoli – Potenza, Alessia Pica - Policoro
Luigi Priore – Bella, Nicola Remollino – Potenza, Gianfranco Sabbatella – Avigliano, Francesco Sabia – Potenza, Michele Salvatore – Potenza,
Rocco Scattino – Ferrandina, Marianna Tempone – Calvello, Filippo Travaglio - Rionero In Vulture, Gianfranco Vaglio - Potenza / Milano, Tony Vece – Potenza, Luigi Ventimiglia - Viggianello / Roma, Emiddio Votta - Marsico Nuovo.



IL COMUNICATO STAMPA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, VITO BARDI

BARDI, APPREZZAMENTO PER L’INIZIATIVA DEI FOTOGRAFI LUCANI

29/04/2020

Avviata una raccolta di fondi a sostegno della campagna “Scacco matto al Coronavirus”


AGR. “Desidero rivolgere un sentito ringraziamento ai fotografi lucani che si sono impegnati a sostenere l’iniziativa Scacco matto al Coronavirus. Mettere a disposizione dei lucani il proprio sapere e le proprie capacità è un atto di amore verso la collettività e verso il personale sanitario e gli operatori della Protezione Civile impegnati nella lotta al Covid”.

Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in risposta al messaggio a lui rivolto da un gruppo di circa sessanta fotografi professionisti lucani che, nei giorni scorsi, hanno annunciato una raccolta fondi per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per chi è impegnato nell’emergenza Covid in prima linea”.

L’iniziativa veicolata attraverso
la pagina web dedicata prevede che attraverso una donazione minima è possibile riceve a casa una delle foto donate dai fotografi lucani, stampata su supporto rigido.

COVID-19 BASILICATA. TERZO GIORNO A ZERO CASI. FORZA, AVANTI COSI'!!!



NESSUN CONTAGIATO CON 442 TEST EFFETTUATI, 11 GUARITI, ZERO DECEDUTI. ANTICIPAZIONE DEL GIORNALISTA MASSIMO BRANCATI, SULLA SUA PAGINA FB. DATI CONFERMATI NEL COMUNICATO UFFICIALE DELLA REGIONE

ANTICIPAZIONE BRANCATI

Anche oggi zero contagi. Andiamo bene ma restiamo vigili e attenti perché il virus circola sempre, non è scomparso.
I dati si riferiscono a tamponi analizzati ieri 28 aprile 2020
Tamponi processa ad oggi 11331
Tamponi processati 442
Negativi 442
Positivi 0

RICOVERATI
Malattie infettive. 42
Pneumologia. 9
Terapia Intensiva. 4

Guariti. 11
Deceduti. 0


COMUNICATO UFFICIALE DELLA REGIONE

EMERGENZA COVID-19, AGGIORNAMENTO DEL 29 APRILE (DATI 28 APRILE)

punti apici 29/04/2020
ore 12:13 punti

AGR
AGR. La task force regionale comunica che in tutta la giornata di ieri, 28 aprile, sono stati effettuati 442 test per l’infezione da Covid – 19, risultati tutti negativi.

Con questo aggiornamento i casi di contagio confermati in tutta la regione sono 193. Ieri erano 205, ai quali vanno sottratti 11 persone guarite ed 1 positivo che, a seguito del consueto riconteggio mensile, era stato attribuito erroneamente alla Città di Rionero in Vulture il 28 marzo. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 11.331 tamponi, di cui 10.963 risultati negativi.

Ai 193 positivi vanno aggiunti: 25 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 1 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi), 147 persone guarite, 1 paziente di Gravina di Puglia riscontrato dall’Asm, 1 paziente di Gioia del Colle, 1 paziente di Padula Buonabitacolo riscontrato dall’Aor San Carlo e 8 pazienti diagnosticati in altre regioni, residenti in Basilicata dove attualmente si trovano in isolamento domiciliare.

Attualmente i pazienti ricoverati presso strutture ospedaliere lucane (Azienda ospedaliera San Carlo e Ospedale Madonna delle Grazie) sono 55 così suddivisi: Azienda ospedaliera San Carlo: malattie infettive 15, terapia intensiva 0, pneumologia 9; Ospedale Madonna delle Grazie: malattie infettive 27 e terapia intensiva 4. I lucani in isolamento domiciliare sono 138.

Il prossimo aggiornamento domani, 30 aprile, alle ore 12,00.




martedì 28 aprile 2020

COVID-19. MA QUANTE BUFALE (FAKE NEWS) SUL WEB!



LE SCOPERTE DEGLI “007” DEL MINISTERO DELLA SALUTE: DALL'ALCOOL CHE PROTEGGE, ALLA VASELLINA ATTORNO AL NASO, ALLA PASTA ED AL PANE CHE AIUTANO IL VIRUS, ALL'ARIA CALDA DELL'ASCIUGACAPELLI CHE LO UCCIDE, SINO ALL'ARGENTO COLLOIDALE COME DISINFETTANTE. TUTTO FALSO!

IL TESTO INTEGRALE DEL REPORT ODIERNOSUL TEMA

Prosegue l'attività del ministero per rilevare e smentire le bufale circolanti. La disinformazione e le fake news sono sempre da combattere perchè possono indurre le persone ad adottare comportamenti non corretti. Quando poi questo accade in un ambito delicato come quello della salute le conseguenze possono essere ancora più gravi. Di seguito le 5 bufale smentite questa settimana.
1. Bere alcol rinforza il sistema immunitario e mi protegge dal virus
FalsoIl consumo di alcol non protegge da Covid-19 e non impedisce di essere infettati dal nuovo coronavirus; al contrario, il rischio di infezione è maggiore perchè l'alcol indebolisce il sistema immunitario e quindi riduce la capacità dell'organismo di fronteggiare le malattie infettive.
2. Applicare la vaselina intorno alle narici, intrappola il virus così non entra nel naso
FalsoNon ci sono evidenze che il virus resti intrappolato dalla vaselina. Per evitare il contagio è necessario rispettare le distanze di sicurezza e non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani non lavate o disinfettate.
3. Mangiare carboidrati come pane e pasta aumenta il rischio di contrarre l’infezione
FalsoNon ci sono evidenze scientifiche che il consumo di carboidrati esponga maggiormente all’infezione. Una alimentazione bilanciata e variata con il giusto apporto di tutte le sostanze necessarie al buon funzionamento dell’organismo è fondamentale per il benessere di ogni individuo e la prevenzione di molte malattie.
4. Respirare aria calda dall'asciugacapelli elimina il virus dalla gola perché con il caldo muore
FalsoRespirare aria calda dall'asciugacapelli non mette al riparo dal contrarre l'infezione. L’aria dell’asciugacapelli non può raggiungere le elevate temperature a cui il virus muore. Si otterrebbe solamente un’irritazione delle mucose e si rischierebbero ustioni!
5. L’Argento colloidale è un disinfettante e protegge dal virus
FalsoNessuna evidenza scientifica attualmente disponibile indica un ruolo protettivo dell’argento colloidale nei confronti del nuovo coronavirus.

POLICORO. MORIA DI PESCI ALLA FOCE DELL'AGRI

CARCASSE DI PESCI ALLA FOCE DELL'AGRI

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE: “SU SEGNALAZIONE DEI CARABINIERI FORESTALI SONO INTERVENUTI ASM ED ARPAB. IN CORSO GLI ESAMI DEL CASO SU CAMPIONI INVIATI ALL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DI PUGLIA E BASILICATA”


IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DEL COMUNE

Nel primo pomeriggio del giorno 25 u.s. è pervenuta segnalazione da parte dei CC Forestali relativa alla presenza di carcasse di pesci morti piaggiati in aree limitrofe alla foce del fiume Agri.
Intervenuto il veterinario dirigente in servizio di reperibilità dell’A-USL di Matera lo stesso procedeva al campionamento di n. 3 pesci per gli accertamenti di natura chimica- tossicologica da eseguire presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata- sez. di Matera.
Accertato che trattavasi di pesci d’acqua dolce veniva inoltrata segnalazione all’ARPAB che inviava sul posto proprio personale per i rilievi di competenza.
Seguiranno ulteriori comunicazioni all’esito dei campionamenti.

SCANZANO JONICO, UN COMUNE SENZA VOCE. QUANDO IL SILENZIO FA RUMORE


IL MUNICIPIO DI SCANZANO JONICO

DAL 25 APRILE STIAMO CERCANDO DI PARLARE, INVANO, CON ERMELINDA CAMERINI, UNA DELLE TRE COMMISSARIE PREFETTIZIE IN CARICA. VOLEVAMO INFORMAZIONI SULLA DELIBERA ADOTTATA GIOVEDI' SCORSO SUL CENTRO MIGRANTI NELLA CITTA' DELLA PACE. MA A NULLA SONO SERVITI TELEFONATE E MESSAGGI WATHSAPP. ORA BASTA: RINUNCIAMO AD INSEGUIRE CHI NON VUOL INTERLOQUIRE CON I CITTADINI PER IL TRAMITE DELLA STAMPA. UN DIRITTO NEGATO

SCANZANO JONICO – Povero il mio Comune rimasto senza voce. Povero questo ente locale afflitto da tanti problemi. Il più grosso quello della criminalità organizzata che cercava, secondo la Direzione distrettuale antimafia, di diventarne il padrone. Tanto che, è storia recente, il Governo ha sciolto il Consiglio comunale con l'infamante accusa di infiltrazioni mafiose. Per questo, forse, questa realtà importantissima, nonostante tutto, del panorama regionale per le sue pregiate produzioni agricole e per il suo fantastico mare, dev'essere messa in punizione? Già, mi sembra che Scanzano J. sia in punizione. Perchè? Per non aver saputo contrastare la malavita arrembante? Per non aver difeso la legalità al 100%? Per cos'altro ancora? DI FATTO, OGGI L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE È SENZA VOCE. Nessuno vuol parlare coi cittadini per il tramite della stampa. Come avviene dappertutto. Anche in altri Comuni commissariati. Perchè scrivo queste cose? Perchè dal 25 aprile sto cercando di parlare, nella mia qualità di giornalista che conosce la storia anche di una pietra del Metapontino, con la dottoressa Rosalia Ermelinda Camerini, viceprefetto di Matera. Invano. A nulla sono servite telefonate e messaggi Wathsapp reiterati anche ieri ed avantieri. Tanto, forse, da aver rischiato l'accusa di stalker. Allora? Allora ho aspettato le 13.30 di oggi per pubblicare questo post. Chissà, dopo i due giorni di festa di sabato e domenica, e ieri, lunedì, qualcuno poteva mettersi in contatto con me. Invece, no, non è accaduto. Ma io volevo informazioni dalla figura istituzionale che oggi amministra l'ente locale, insieme a Maria Luisa Ruocco, viceprefetto di Taranto, e Rosa Maria Simone, dirigente della Prefettura di Lecce, sull'importantissima delibera adottata giovedì scorso sulla realizzazione di un centro di accoglienza migranti nella "Città della pace" di Terzo Cavone. Ci poteva bastare quanto riportato nella deliberazione pubblicata nell'albo pretorio online del Comune? No. Noi volevamo, come in ogni realtà istituzionale che si rispetti, il confronto tra chi amministra ed i giornalisti. E' la stampa nel nostro sistema democratico che fa da intermediaria tra chi gestisce gli enti, o per elezione o per nomina prefettizia o statale, ed i cittadini. Un ruolo riconosciuto a livello di Costituzione. Ma qui, povero il mio Comune, si tratta di un ruolo negato. IL SILENZIO DEL COMUNE DI SCANZANO JONICO E' UN DIRITTO NEGATO. Non è possibile rifiutare il confronto con la stampa per informare i cittadini su una delibera, appunto quella sul Centro di accoglienza migranti a Terzo Cavone, che ha già diviso in due l'opinione pubblica. Senza contare che c'è stato chi ha minacciato clamorose azioni di protesta. Su argomenti simili, perciò, non c'è incarico che tenga. Sia se si tratti di amministratori eletti dal popolo sia se si tratti di commissari prefettizi il silenzio fa più rumore di un boato. COMMISSARIE PREFETTIZIE DI SCANZANO JONICO SE CI SIETE BATTETE UN COLPO!


PS. Nella giornata di ieri ho chiamato più volte il numero 370/1542079, quello indicato sulla vetrata di ingresso del municipio per le reperibilità urgenti dei vari uffici ma ho sempre ricevuto la risposta di “il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile”. Ho rifatto il numero delle emergenza anche questa mattina, alle ore 8,49, stessa risposta. Al che ho chiamato il centralino, e poi il segretario comunale, Giuseppe Ranù, a cui ho riferito della situazione. Breve verifica. Poi la risposta: “E' stato riattivato. Pare che il telefono, che dev'essere sempre disponibile, si era spento e non si riaccendeva non riuscendo a ricaricarsi. Adesso, però, la sua funzionalità è stata ripristinata”. Mi aspetto un encomio solenne dalle tre commissarie prefettizie in carica.

COVID-19. BASILICATA ALLA GRANDE. ANCORA ZERO CASI


SECONDO GIORNO CONSECUTIVO CON NESSUN CONTAGIATO. 525 I TEST EFFETTUATI. AVANTI COSI'! ANTICIPAZIONE DEL GIORNALISTA MASSIMO BRANCATI, SULLA SUA PAGINA FB. DATI CONFERMATI NEL COMUNICATO UFFICIALE DELLA REGIONE

ANTICIPAZIONE BRANCATI

Ancora zero contagi in Basilicata: ecco i dati di ieri 27 aprile 2020
Tamponi processa ad oggi 10889
Tamponi processati 525
Negativi 525
Positivi 0

RICOVERATI
Malattie infettive. 47
Pneumologia. 9
Terapia Intensiva. 7

Guariti. 12


COMUNICATO UFFICIALE DELLA REGIONE

EMERGENZA COVID-19, AGGIORNAMENTO DEL 28 APRILE (DATI 27 APRILE)
punti apici 28/04/2020
ore 12:08 punti

AGR
AGR. La task force regionale comunica che in tutta la giornata di ieri, 27 aprile, sono stati effettuati 525 test per l’infezione da Covid–19. Tutti sono risultati negativi.

Con questo aggiornamento i contagi confermati in tutta la regione sono 205. Ieri erano 217, ai quali vanno sottratte 12 persone guarite, su un totale di 10889 tamponi analizzati, di cui 10521 risultati negativi. Sono 136 le persone guarite fino ad oggi.

Ai 205 positivi vanno aggiunti: 25 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 1 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi), 136 persone guarite, 1 paziente di Gravina di Puglia riscontrato dall’Asm, 1 paziente di Gioia del Colle, 1 paziente di Padula Buonabitacolo riscontrato dall’Aor San Carlo e 8 pazienti diagnosticati in altre regioni, residenti in Basilicata dove attualmente si trovano in isolamento domiciliare.

Attualmente i pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane sono 63 così suddivisi: Azienda ospedaliera San Carlo: 17 in malattie infettive, 3 in terapia intensiva e 9 in pneumologia; Ospedale Madonna delle Grazie: 30 in malattie infettive e 4 in terapia intensiva. I lucani in isolamento domiciliare sono 142.

Tutti i test positivi verranno inviati all'Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti avuti dalle persone risultate positive.

Il prossimo aggiornamento domani, 29 aprile, alle ore 12,00.

POLICORO. NEGATIVI TUTTI I TAMPONI EFFETTUATI



NESSUN NUOVO FOCOLAIO FAMILIARE. PERICOLO SCAMPATO PER I CONGIUNTI DEL PAZIENTE COVID-19 DIMESSO MA DI NUOVO POSITIVO DOPO ALCUNI GIORNI. LA NOTIZIA DIFFUSA DAL SINDACO ENRICO MASCIA

POLICORO – "Tutti negativi". Lo ha detto il sindaco Enrico Mascia tirando un sospito di sollievo.E' stato scongiurato, infatti, un nuovo focolaio familiare nella città jonica. I soggetti sottoposti a tampone, nel caso specifico, sono i quattro congiunti del paziente salito agli onori della cronaca nei giorni scorsi quando lo stesso primo cittadino rese noto "che uno dei nostri 4 concittadini positivi ricoverati a Tricarico, trasferito a Matera, dimesso negativo ma con obbligo di ripetere il tampone dopo alcuni giorni, è risultato di nuovo positivo". Mascia dovette emettere ordinanza di quarantena domiciliare per il paziente in questione e, di concerto con l'Ufficio di igiene pubblica, di esami da effettuare per tutti i contatti stretti. Esami risultati, appunto, negativi. Il paziente ricontagiatosi con il Coronavirus, uno dei pochi casi al mondo, tuttavia, è asintomatico ed è in isolamento nella sua abitazione.

lunedì 27 aprile 2020

SCANZANO JONICO. I PARRUCCHIERI AL GOVERNATORE BARDI: “BASTA BRACCIA CONSERTE”


Emilio Labriola, a sx, e Giovanni Losenno, a dx
EMILIO LABRIOLA E GIOVANNI LOSENNO: “SIAMO ALLO STREMO DOPO 50 GIORNI DI CHIUSURA. LA REGIONE, OGGI CON ZERO CONTAGI DA COVID-19, ASSUMA LE SUE DECISIONI IN DEROGA A QUELLE DEL GOVERNO CONTE E CI FACCIA RIAPRIRE. SIAMO PRONTI A LAVORARE IN SICUREZZA. VOGLIAMO ANCHE NOI PRIMA LA SALUTE NOSTRA E DELLA NOSTRA CLIENTIELA”. SEGUE VIDEOINTERVISTA


SCANZANO JONICO - “Basta, per favore, braccia conserte. Oggi, e ne siamo felicissimi, la nostra Basilicata è a zero contagi. Governatore Vito Bardi assuma, allora, le sue decisioni in deroga a quelle del Governo guidato da Giuseppe Conte e ci faccia riaprire”. E' l'appello lanciato alla massima istituzione territoriale locale da Emilio Labriola e Giovanni Losenno, due dei 15 parrucchieri da uomo e da donna, più gli estetisti, della cittadina del Metapontino. Li abbiamo incontrati davanti allo studio “I vanità”. Ecco cosa hanno dichiarato: “Lo Stato ci ha imposto la chiusura. E noi lo abbiamo fatto senza aver avuto un minimo di sostegno: né i famosi 600 euro né la cassa integrazione per i nostri dipendenti. Noi vogliamo lavorare. Non possiamo più andare avanti così. Come facciamo a mantenere le nostre famiglie? Non sappiamo più cosa fare”. C'è un problema di sicurezza, però. Prima la salute... Labriola: “Sì, siamo d'accordo. E noi abbiamo rispettato in pieno le norme. Noi dovremmo riaprire, secondo il nostro Governo, il 1 giugno, forse”. Losenno: “Ci siamo sentiti con gli altri colleghi. Siamo tutti nelle stesse condizioni. Tra titolari, dipendenti ed indotto lavorano nel nostro comparto circa 50 persone. Solo a Scanzano Jonico”. Allora? Labriola: “Considerato che la Basilicata è una delle realtà d'Italia con meno casi di infezione da Coronavirus perchè la Regione non ci mette nelle condizioni di poter lavorare? Noi applicheremmo le condizioni della Svizzera, la nazione in cui i nostri colleghi hanno riaperto proprio oggi i loro saloni. Disinfettante, mascherine, guanti, accesso per appuntamento, poltrone distanziate di due metri, sanificazione quotidiana dei locali”. Losenno: “Vogliamo ripartire. Noi abbiamo già adottato misure igienico-sanitarie stringenti come in nessun altro campo”. Insomma, Labriola, se domani il nostro governatore vi concedesse di riaprire, le sue clienti potrebbero accedere a “I vanità studio” in totale sicurezza? “Sicuramente. Noi teniamo alla nostra salute ed a quella della nostra clientela. Si tratta di un patrimonio da salvaguardare”. Losenno, siete fiduciosi nella decisione del presidente Bardi? “Si. Ci aspettiamo, dopo tante negatività, una risposta finalmente positiva”. 

Emilio Labriola, a sx, e Giovanni Losenno, a dx, "distanziati"

POLICORO. LETTERA APERTA DEL SINDACO MASCIA AI MEDICI DEL TERRITORIO


LA FOTO DI COPERTINA DELLA PAGINA "MASCIA SINDACO DI POLICORO" FIRMATA DALL'ARTISTA ANNAMARIA PANARACE
PRIMO CITTADINO A GENERALISTI E PEDIATRI DI LIBERA SCELTA: “IL CORONAVIRUS NON ANDRA' IN VACANZA NELLA FASE DUE. UN VIRUS DI CUI CONOSCIAMO ANCORA POCO COME DIMOSTRA IL NOSTRO CONCITTADINO CONTAGIATO DI NUOVO DOPO LA GUARIGIONE. VI CHIEDO, PERCIO', DI SENSIBILIZZARE ANCORA DI PIÙ I VOSTRI ASSITITI AL RISPETTO DELLE NORME DI DISTANZIAMENTO SOCIALE ED ALL'USO DI GUANTI E MASCHERINE”


IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DEL SINDACO ENRICO MASCIA AI MEDICI DI MEDICINA GENERALE ED AI PEDIATRI DI LIBERA SCELTA

Gentilissimi colleghi,
desidero innanzi tutto ringraziarvi per la collaborazione offerta nella gestione congiunta con l’Amministrazione dei pazienti COVID-19 positivi della nostra comunità, con particolare riferimento alla individuazione della filiera dei contatti.
L’avvio ormai prossimo della cosiddetta “fase 2”, tuttavia, impone qualche riflessione.
Possiamo affermare che a tutt’oggi la comunità scientifica sa ancora molto poco del SARS-COV-2.
Poco conosciuta la risposta immunologica e quindi impossibile, al momento, immaginare alcuna patente immunitaria.
E che dire degli asintomatici, o di quanto accaduto a un nostro concittadino, dimesso da un reparto di malattie infettive, guarito e con tamponi negativi, risultato positivo a un successivo controllo prescritto a pochi giorni dalla dimissione.
Certo, è una osservazione puntiforme, ma occorsa in una platea ristretta di casi registrati nella nostra comunità e quindi meritevole di essere attenzionata.
Questo episodio ci racconta, in buona sostanza, che la “fase 2” potrà essere costellata da insidie perché caratterizzata, verosimilmente, da comportamenti più disinvolti.
Chiedo allora a voi, che siete i medici di prossimità sul territorio, di voler ulteriormente sensibilizzare i vostri assistiti al rispetto, ancora più scrupoloso, delle norme di distanziamento sociale e all’impiego dei dispositivi di protezione individuale.
Cov-2 non andrà in vacanza e, almeno per il futuro prossimo, dobbiamo immaginare di convivere ma necessariamente in sicurezza.
Con viva cordialità,
Il Sindaco
Dott. Enrico Mascia

COVID-19 BASILICATA. E VAI! ZERO CONTAGIATI!!!

AGGIORNAMENTO 27.4.20. TEST 287, NESSUN POSITIVO

Emergenza Covid-19, aggiornamento del 27 aprile (dati 26 aprile)

AGR
AGR. La task force regionale comunica che in tutta la giornata di ieri, 26 aprile, sono stati effettuati 287 test per l’infezione da Covid–19. Tutti sono risultati negativi.

Con questo aggiornamento i contagi confermati in tutta la regione sono 217. Ieri erano 219, ai quali vanno sottratte 2 persone guarite, su un totale di 10364 tamponi analizzati, di cui 9996 risultati negativi.

Ai 217 positivi vanno aggiunti 25 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 1 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi), 124 persone guarite, 1 paziente di Gravina di Puglia riscontrato dall’Asm, 1 paziente di Gioia del Colle, 1 paziente di Padula Buonabitacolo riscontrato dall’Aor San Carlo e 8 pazienti diagnosticati in altre regioni, residenti in Basilicata dove attualmente si trovano in isolamento domiciliare.

Attualmente i pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane sono 64 così suddivisi: Azienda ospedaliera San Carlo: 18 in malattie infettive, 3 in terapia intensiva e 9 in pneumologia; Ospedale Madonna delle Grazie: 30 in malattie infettive e 4 in terapia intensiva. I lucani in isolamento domiciliare sono 153.

Tutti i test positivi verranno inviati all'Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti avuti dalle persone risultate positive.


Il prossimo aggiornamento domani, 28 aprile, alle ore 12,00.

domenica 26 aprile 2020

LA FONDAZIONE CITTÀ DELLA PACE SUL FUTURO DELLE REALIZZAZIONI IN CORSO A TERZO CAVONE

LA COMPIANTA BETTY WILLIAMS, PASIONARIA DELLA PACE NEL MONDO




L'ORGANISMO, CREATO DA BETTY WILLIAMS CON REGIONE E COMUNI DI SCANZANO JONICO E SANT'ARCANGELO, RIBADISCE IL PROPRIO IMPEGNO PER LA CRESCITA DELLE COMUNITÀ LOCALI: “SI AD UN CENTRO DI ECCELLENZA PER LA FORMAZIONE PER SVILUPPARE INIZIATIVE DI AUTOIMPRENDITORIALITÀ E PER FRONTEGGIARE LA DISOCCUPAZIONE PER I GIOVANI LUCANI E PER I RIFUGIATI. NO ALLA CREAZIONE DI UN CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA, COME ERRONEAMENTE COMUNICATO DI RECENTE” 
  
La Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, ideata dal Premio Nobel per la pace Betty Williams, dal 2011 agisce per favorire la crescita delle comunità locali in Basilicata coinvolgendo sia la popolazione locale, sia le famiglie di rifugiati ed i bambini che fuggono da guerre e persecuzioni in attività che garantiscono a tutti una opportunità di migliorare la propria condizione. Anche a Scanzano Ionico si è sempre ribadita questa impostazione e si continua tutt’oggi in questa prospettiva, sia con il progetto dell’Abitazione per la Pace, sia con la struttura regionale che è in corso di completamento.
La strategia della Fondazione, tracciata dal Premio Nobel Betty Williams, è infatti quella di realizzare soprattutto attività di integrazione in una logica win-win per far crescere le comunità locali insieme alle famiglie dei rifugiati.
A Scanzano la Fondazione ha specificamente previsto, con il supporto della Regione Basilicata e del Comune di Scanzano Ionico, la creazione di un centro di eccellenza per la formazione, realizzato con il supporto delle competenze messe a disposizione da FAO e dal premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, per sviluppare iniziative di autoimprenditorialità e per fronteggiare la disoccupazione per i giovani lucani e per i rifugiati.
La Fondazione non ha quindi alcun interesse nella creazione di un centro di prima accoglienza, come erroneamente comunicato di recente, ma intende piuttosto favorire la nascita di un luogo di alta qualificazione mirato a sviluppare attività imprenditoriali utili far nascere iniziative autoimprenditoriali innovative nei settori dell’agricoltura e del turismo finalizzato ad individuare e supportare iniziative per individuare e ridurre i problemi esistenti nei settori economici principali di quel territorio a vantaggio di tutta la comunità.
Questo centro sarebbe particolarmente utile a ridefinire parti di filiere produttive soprattutto nella fase economica che si prospetta a causa della crisi mondiale innescata dal coronavirus.
Infatti lo spirito della Fondazione, secondo l’eredità morale lasciata da Betty Williams, è stato e sarà sempre ed in ogni caso, compreso a Scanzano, quello di fornire alternative di vita migliori ai bambini perseguitati ed alle loro famiglie costruendo insieme alla popolazione locale condizioni di sviluppo che migliorino la vita di tutti, evitando la chiusura di scuole, di sportelli bancari e postali e fornendo risorse aggiuntive ai commercianti che operano nei nostri territori.
Da otto anni attuiamo con successo questa strategia ed abbiamo ricevuto i riscontri positivi da parte del Segretario Generale dell’ONU, da parte di istituzioni internazionali quali la FAO e il Summit e dei Premi Nobel, da parte di media nazionali ed internazionali, oltre che da parte di personalità quali il Dalai Lama e Sharon Stone che hanno supportato la Fondazione nella sua missione: facciamo crescere le nostre comunità insieme ai rifugiati.

MIGRANTI NELLA CITTÀ DELLA PACE A SCANZANO JONICO? ECCO IL FRONTE DEL SI


FEBBRAIO 2012. IL DALAI LAMA, PRIMO A SX, CON BETTY WILLIAMS, LA SECONDA A DX, NELLA CITTA' DELLA PACE DI SCANZANO JONICO
MOLTI I FAVOREVOLI AL PROGETTO DI ULTIMAZIONE DELLA CITTA' DELLA PACE PER FARNE UN CENTRO DI ACCOGLIENZA MIGRANTI IN FUNZIONE ANTICAPORALATO. DA SEMPLICI CITTADINI AL PD. ED IL COLLABORATORE DI BETTY WILLIAMS, ENZO CURSIO: “NESSUN CAMPO DI ACCOGLIENZA MA CENTRO DI FORMAZIONE. IL NOSTRO PROGETTO NON E' CAMBIATO E TALE RIMARRA' NEL FUTURO”

Si al centro di accoglienza per lavoratori extracomunitari nella Città della pace ultimata con 2 milioni di euro del Ministero dell'interno in funzione anticaporalato. In molti hanno postato i loro commenti positivi all'intesa tra Regione e Comune che prevede, a partire dal gennaio 2023, l'avvio del progetto. Con la firma delle tre commissarie prefettizie in carica al Comune, infatti, la Giunta regionale guidata dal governatore Vito Bardi, con una forte componente leghista, potrà completare l'iniziativa partita da una idea del Premio Nobel per la pace irlandese Betty Williams, scomparsa nelle settimane scorse, già dai giorni della battaglia anti cimitero atomico del novembre 2003. Ma ecco alcuni commenti agli articoli postati sulla pagina Facebook Filippo Mele giornalista dal fronte del si: “Tutti ci lamentiamo che non c'è manodopera per lavorare, che c'è lo sfruttamento della manodopera. Poi quando si approva un progetto per legalizzare e censire tutte le persone presenti, dargli una dignità... ops... non va bene”; “Mi chiedo siete o non siete una terra di prodotti agricoli? E dunque per voi tutti i migranti che comunque vengono a lavorare nei vostri campi, non meritano dignità? Parlate dei migranti manco fossero dei delinquenti”; “Fa tenerezza vedere persone che vedono il pericolo in 150 lavoratori. L'ignoranza è il peggior virus del mondo”; “Però per raccogliere le fragole vanno bene, ma devono vivere sotto i ponti”; “Difendere il territorio da poveri uomini che scappano da guerra e povertà”. E tra i partiti chi si è schierato? Il circolo del Pd sulla sua pagina Facebook: “Destinare una struttura all’accoglienza di immigrati lavoratori stagionali come misura anticaporalato non può che essere a beneficio della comunità scanzanese. Posto questo, sottolineando positivamente il nostro stupore per la linea che la Regione, a trazione leghista, intende seguire, è doveroso segnalare alcune anomalie. In primis: che ne è stato del progetto iniziale di accogliere i bambini vittime dei conflitti? Come si è arrivati all’accoglienza di lavoratori stagionali? E che ne sarà dell’Abitazione della Pace che sembra sia conclusa? Non è auspicabile sperimentare una prima fase di accoglienza nell’Abitazione, propedeutica a quella nella Città? Siamo fiduciosi che la Fondazione Città della Pace (creata nel 2011 da Regione, Comuni di Scanzano J. e Sant’Arcangelo e World Center of Compassion for Children della Williams, ndr) saprà fare un ottimo lavoro a vantaggio del territorio e di coloro che verranno accolti. E rileviamo che la comunità continua a non essere ascoltata. Non condividiamo la linea delle tre commissarie, espressione di una volontà di deliberare senza interpellare la cittadinanza interessata”. La destinazione di Regione e Comune, quindi, è la stessa di quella originaria? Così ha risposto Enzo Cursio, il lucano candidato al Nobel per la pace nel 2018 e collaboratore della Williams: “A notizie apparse sulla stampa hanno fatto eco interpretazioni relative alla possibilità che nella Città della Pace per i bambini possa essere installato un campo di accoglienza. Questo non corrisponde al vero. Non ci saranno campi di accoglienza. Il progetto complessivo ospiterà centri di alta formazione per i migranti e per i giovani locali. Continuiamo il nostro lavoro. La città della Pace è nata per accogliere bambini e le loro famiglie da zone di guerra fin dall’inizio e così sarà in futuro. La Fondazione in tutti questi anni si è presa cura di 300 esseri umani attraverso un percorso di integrazione che ha sempre visto l’accoglienza nell’ottica del beneficio anche per le popolazioni locali. Questo approccio pedagogico, che è quello voluto da Betty, verrà conservato intatto anche nel futuro”.

SCANZANO JONICO. DA CITTA' DELLA PACE A CENTRO MIGRANTI. IL FRONTE DEL NO

IL CANTIERE DELLA CITTA' DELLA PACE IN ABBANDONO A TERZO CAVONE DI SCANZANO JONICO
TANTI I COMMENTI NEGATIVI ALL'ACCORDO COMUNE-REGIONE PER 150 LAVORATORI STAGIONALI EXTRACOMUNITARI ACCOLTI A TERZO CAVONE: DA SEMPLICI CITTADINI AL CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LEGA PASQUALE CARIELLO. DALL'EX SINDACO MARIO ALTIERI E DALL'ARTISTA FALCONE VITTORIA PROPOSTE ALTERNATIVE

Un centro di accoglienza per lavoratori stagionali extracomunitari nella Città della pace già destinata ai bambini vittima dei conflitti? Grazie no”. Sembrano rispondere così i tanti che hanno espresso sulla pagina Facebook Filippo Mele giornalista i loro commenti sui nostri articoli sulla questione. Dalle ore18 del 24 aprile scorso, data di pubblicazione di “Scanzano Jonico. Un centro migranti nella città della pace”, https://filippomele.blogspot.com/2020/04/scanzano-jonico-un-centro-migranti.html, è sembrato che il “Fronte del no” andasse costituendosi. Con diverse motivazioni. C'è stato chi ha scritto: “Se qualcuno pensa che per dare una piccola manodopera nei campi agricoli crede di rovinare il turismo ne vedremo delle belle”. Ed ancora: “Invece di aiutare noi aiutano gli stranieri io come tante altre persone siamo a casa senza lavoro, ci sono quelli del reddito di cittadinanza xche non fanno lavorare noi, solo xche prendono di meno soldi e fanno più ore di lavoro e xche chi ce dietro a tutto questo a gia preso accordi con lo stato e si sono gia intascati i soldi che schifo”. Oppure: “Per realizzare un centro diurno specializzato nell'autismo in Basilicata inesistente non esistono i soldi e le famiglie quando questi ragazzi non frequenteranno più la scuola saranno costrette a trasferirsi in un altra Regione”; “Bisogna ribellarci come si deve! Questi governatori sono pazzi davvero!”; “Anche io sono straniera ma sono stata sempre contraria a quelli che vengono qui x fare bella vita sulle spalle dei altri. Sono qui da vent'anni ma no ho smesso di lavorare neanche un giorno. Mi dispiace dire, xke Italia accolto anche a me, però da un po di anni la politica fa schifo...”. Tra i decisamente contrari anche il consigliere regionale qui residente, Pasquale Cariello (Lega), da noi intervistato su blog, https://filippomele.blogspot.com/2020/04/scanzano-jonico-cariello-lega-no-al_25.html, oltre che anche videointervistato sulla pagina Facebook. Proposte alternative? Ce ne sono arrivate due. Una è dell'ex sindaco Mario Altieri: “Se questa iniziativa dovesse andare in porto, il Progetto, si trasformerà nella Citta' della Discordia. Da ex Sindaco e da Sociologo dico: a) E' pericoloso concentrare 150 migranti in una sola Sede; b) Scanzano ospita già oltre 1.000 tra migranti ed extracomunitari, impiegati nei lavori agricoli; c) La Comunità di Terzo Cavone e' costituita di 300 abitanti, quale impatto psico-sociale subirebbe dalla introduzione forzata di 150 extracomunitari? Altre possibili destinazioni? Ecco la mia: una RSA (Residenza Sociale per Anziani) attrezzata di idonea struttura sanitaria. Oggi un centinaio di famiglie di Scanzano tengono ricoverati i propri Anziani in RSA a cento km di distanza, addirittura fuori Regione”. La seconda proposta è quella dell'artista Vittoria Falcone: “Basta ghettizzare gli extracomunitari mettendoli ai bordi di una società estranea per loro. Basta con progetti calati dall'alto, come quello del cimitero di scorie radioattive. SI alla valorizzazione delle due eccellenze mare e campagna. Come? Ci mancano: 1) Centro di documentazione sulla battaglia antinucleare del 2003; 2) Colonia estiva per ragazzi d'Italia e permanente per quelli vittime dei conflitti; 3)Centro culturale, teatro, pinacoteca, aule formative; 4) Parco giochi attrezzato; 5)Cinema con proiezioni anche all'aperto; 6) Centro di documentazione sulla storia di Scanzano Jonico e del Metapontino con particolare riguardo alla riforma agraria; 7) Centro di formazione per lavoratori impegnati in agricoltura; 8) Mostra stagionale delle nostre produzioni agricole”.