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sabato 11 aprile 2020

OSPEDALE DA CAMPO ANTICOVID-19 A POLICORO. RIDDA DI PRESE DI POSIZIONE




L'AREA TRA IL MUNICIPIO ED IL PALAZZETTO DELLO SPORT INDIVIDUATA PER LA UBICAZIONE DI UNO DEGLI OSPEDALI DA CAMPO DONATI ALL'ITALIA DAL QATAR








CHI SONO I FAVOREVOLI? CHI I CONTRARI? ECCO I PARERI SULL'ARGOMENTO DELL'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA', ROCCO LEONE; DEL CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LEGA, PASQUALE CARIELLO; DEI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE AL COMUNE JONICO; E DEL COORDINATORE DELLA LEGA GIOVANI BASILICATA, GABRIELE PROPATI




ROCCO LUIGI LEONE
Sempre a proposito dell'ospedale da campo.
Premetto che come è accaduto a Venosa dove abbiamo previsto 100 posti letto per malati Coronavirus e non è andato nessuno, anche questo ospedale non avrà di fatto tale finalità.

Questo ospedale, come altri due, sono stati regalati dal Quatar all'Italia, probabilmente erano destinati alle regioni del nord, ma visto il controllo oramai dell'epidemia e visto il tempo che ci ha messo per arrivare ed il tempo che ci vorrà per montare, il Governo stesso ha deciso di destinarlo alla Basilicata.
Considendando quindi che l'epidemia sarà già nella fase 2, capite bene che quell'ospedale per il Coronavirus non servirà e siccome è un ospedale in regalo, Policoro si pone nella sua naturale posizione di centralità per il sistema sanitario del futuro.
Però qualche riflessione mi piace farla.
Io sono cresciuto nel quartiere più povero e popoloso di Montescaglioso dove mia nonna quando cucinava, portava il piatto di pasta ai vicini che stavano soli. Oggi mi domando dov'è finito quel senso di solidarietà cristiana di cui fino a qualche tempo fa eravamo impregnati? Dov'è finito l'amore per l'essere umano che le nostre radici ci hanno trasmesso?
Noi Lucani, noi Italiani, ci siamo sempre caratterizzati per avere quel senso di solidarietà profonda che nei momenti difficili veniva fuori. Io non sono un bigotto, vado in rarissime occasioni in chiesa, ma s'e vero che tutti festeggiamo la Pasqua, riflettiamo insieme su quelli che sono i valori portanti dell'uomo e che ci rendono diversi dagli altri esseri viventi.
Ripeto, quell'ospedale non verrà utilizzato per il coronavirus però è servito per far venire fuori il meglio ed il peggio di ognuno di noi.
Io, come uomo mi sono un po' vergognato.
Buona Pasqua a tutti.






PASQUALE CARIELLO
Per il consigliere della Lega “Questo centro ha bisogno di maggiori attenzioni da un punto di vista turistico e agricolo e di un potenziamento concreto dell’ospedale Giovanni Paolo II”
Policoro ha bisogno di maggiori attenzioni da un punto di vista turistico e agricolo e di un potenziamento concreto dell’ospedale Giovanni Paolo II. L’ospedale da campo, in questo momento, si dovrebbe fare nelle città dove si registrano più casi di Covid-19”.
Lo sostiene il consigliere della Lega Pasquale Cariello che aggiunge: “Ho valutato con attenzione quello che sta accadendo in queste ore e sono rammaricato per come è stata gestita questa decisone, perché non c’è stato nessun coinvolgimento dei rappresentanti politici dei territori. Non ritengo corretto che certe decisioni si debbano apprendere sui social”.
E la conseguenza è – continua - che è sorta una spaccatura ad ogni livello che va oltre i colori e i partiti politici. E l’atteggiamento ondivago di alcuni amministratori non ha fatto altro che alimentare la polemica. A prescindere dalle posizioni di ognuno è un dovere informare la popolazione con correttezza e trasparenza, così che ogni cittadino possa farsi delle opinioni avendo il quadro reale della situazione”.
Chiariamo subito – dice Cariello  - che un ospedale di campo serve ad accogliere malati, in questo caso i positivi al Covid19, altrimenti non ha senso chiamarlo ospedale, si chiamerebbe campeggio o in qualche altro modo. A oggi ancora non è chiaro quale sarà il personale sanitario impiegato in questa struttura. E poi c’è bisogno di capire se una città come Policoro, a vocazione turistica e a trazione agricola, sia la collocazione ideale. E la mia risposta è, sicuramente, no. Non può essere Policoro. L’altro ospedale da campo destinato all’Italia sarà realizzato a Schiavonia, frazione di Este (Padova), non a Rimini o a Sorrento”.
Quindi continuiamo a lavorare – conclude - per potenziare gli ospedali di Policoro e Tinchi, è questa la strada da seguire e per farlo non c’è bisogno dell’ospedale da campo donatoci dal Qatar, che ringraziamo, ma che riteniamo debba essere fatto altrove perché sicuramente più utile”.



I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE AL COMUNE DI POLICORO
Come noto, ieri sera, il Sindaco dott. Mascia ha informato la cittadinanza - a decisione avvenuta - dell’installazione di un ospedale da campo Covid-19 su Policoro per contrastare l’emergenza. Una tale notizia, aggravata dal mancato coinvolgimento non solo di alcuni dei suoi, ma anche della minoranza tutta, non poteva lasciarci indifferenti, ed anzi basiti e indignati - dichiarano i consiglieri comunali Di Pierri, Modarelli, Bianco, Maiuri, Padula, Montano e Gallitelli. Ecco perché dobbiamo spingerci a dar seguito alle perplessità mosse dai nostri concittadini che, come noi vogliono vederci chiaro. È una decisone opportuna ? Porterà benefici o stroncherà la possibile ripresa della città? Così, stamattina, ci siamo mobilitati per avere chiarimenti da parte del Primo cittadino. L’epilogo dell’incontro, come ipotizzavamo, non ci ha soddisfatti. Alla richiesta di chiarimenti circa l’opportunità e le motivazioni a latere di una scelta presa unilateralmente è stato risposto in modo perentorio: decisioni dall’alto. In un clima democratico e alla luce delle competenze normativamente  attribuite non è difficile essere persuasi che si è trattato di una risposta inadeguata e illegittima. Pertanto non abbiamo esitato a “scavare” fino a capire che, come dichiarato da Mascia, dietro tale decisione l’indirizzo regionale, che ha sostenuto la opportunità dell’azione anche in termini di non gravità del contagio nel territorio lucano. Quel che vi è di peggio, inoltre, è l’ipotesi di un “favore” al Ministro della Salute che accanto al sito di Verona avrebbe pensato bene a Policoro, perché, si sa, gli amici, se chiedi loro qualcosa di urgente, difficilmente dicono no. Di fronte a ciò, palese è stato l’imbarazzo del sindaco, non avendo sentimento alternativo in grado di mostrare. Pertanto, al momento attuale, siamo riusciti a far convenire tutti, sindaco compreso, sulla necessità  di avere tesi ed evidenze scientifiche, logistiche ed organizzative che supportino l’installazione dell’ospedale da campo proprio su Policoro, affinché possiamo ragionevolmente convincerci tutti della sua opportunità, sopratutto la cittadinanza, che ad oggi si è mostrata solidale nell’accettare di mettere in secondo piano i propri diritti fondamentali in nome della salute di tutti.
Firmano congiuntamente i consiglieri comunali di Policoro:
Gianni Di Pierri, Gianluca Modarelli, Enrico Bianco, Giuseppe Maiuri, Massimiliano Padula, Giuseppe Montano e Benedetto Gallitelli


GABRIELE PROPATI (COORDINATORE REGIONALE LEGA GIOVANI BASILICATA

La notizia dell’istituzione di un ospedale da campo a Policoro mi riempie di grande soddisfazione e non nascondo una particolare emozione. In data 18.03.2020 insieme agli amici del centro destra montalbanese, supportato da tutta la Lega Giovani di Basilicata e dal Commissario Regionale della Lega Sen. Roberto Marti, inviammo al Presidente Bardi una nota dove si chiedeva di pensare a Policoro, come città strategica del comprensorio del Metapontino, quale sede ideale per un ospedale da campo. La città di Policoro è baricentrica non soltanto per il metapontino ma essa abbraccia le popolazioni del basso sinni, della bassa val d’Agri. Tutta questa fascia di popolazione meritava di essere messa al sicuro poiché come dicono le prescrizioni mediche gli ospedali Covid 19 devono essere nosocomi dedicati cioè soltanto con pazienti affetti dal virus. Sono enormemente soddisfatto per questo straordinario risultato raggiunto frutto di un lavoro di squadra non indifferente. Ringrazio in modo particolare il capo della Task Force regionale il dott. Ernesto Esposito che fin da subito ha preso a cuore la nostra lungimirante proposta. Questa è la prova che quando si elaborano proposte di buon senso che vanno nella direzione del bene comune il risultato non può che essere positivo.

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