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domenica 26 aprile 2020

SCANZANO JONICO. DA CITTA' DELLA PACE A CENTRO MIGRANTI. IL FRONTE DEL NO

IL CANTIERE DELLA CITTA' DELLA PACE IN ABBANDONO A TERZO CAVONE DI SCANZANO JONICO
TANTI I COMMENTI NEGATIVI ALL'ACCORDO COMUNE-REGIONE PER 150 LAVORATORI STAGIONALI EXTRACOMUNITARI ACCOLTI A TERZO CAVONE: DA SEMPLICI CITTADINI AL CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LEGA PASQUALE CARIELLO. DALL'EX SINDACO MARIO ALTIERI E DALL'ARTISTA FALCONE VITTORIA PROPOSTE ALTERNATIVE

Un centro di accoglienza per lavoratori stagionali extracomunitari nella Città della pace già destinata ai bambini vittima dei conflitti? Grazie no”. Sembrano rispondere così i tanti che hanno espresso sulla pagina Facebook Filippo Mele giornalista i loro commenti sui nostri articoli sulla questione. Dalle ore18 del 24 aprile scorso, data di pubblicazione di “Scanzano Jonico. Un centro migranti nella città della pace”, https://filippomele.blogspot.com/2020/04/scanzano-jonico-un-centro-migranti.html, è sembrato che il “Fronte del no” andasse costituendosi. Con diverse motivazioni. C'è stato chi ha scritto: “Se qualcuno pensa che per dare una piccola manodopera nei campi agricoli crede di rovinare il turismo ne vedremo delle belle”. Ed ancora: “Invece di aiutare noi aiutano gli stranieri io come tante altre persone siamo a casa senza lavoro, ci sono quelli del reddito di cittadinanza xche non fanno lavorare noi, solo xche prendono di meno soldi e fanno più ore di lavoro e xche chi ce dietro a tutto questo a gia preso accordi con lo stato e si sono gia intascati i soldi che schifo”. Oppure: “Per realizzare un centro diurno specializzato nell'autismo in Basilicata inesistente non esistono i soldi e le famiglie quando questi ragazzi non frequenteranno più la scuola saranno costrette a trasferirsi in un altra Regione”; “Bisogna ribellarci come si deve! Questi governatori sono pazzi davvero!”; “Anche io sono straniera ma sono stata sempre contraria a quelli che vengono qui x fare bella vita sulle spalle dei altri. Sono qui da vent'anni ma no ho smesso di lavorare neanche un giorno. Mi dispiace dire, xke Italia accolto anche a me, però da un po di anni la politica fa schifo...”. Tra i decisamente contrari anche il consigliere regionale qui residente, Pasquale Cariello (Lega), da noi intervistato su blog, https://filippomele.blogspot.com/2020/04/scanzano-jonico-cariello-lega-no-al_25.html, oltre che anche videointervistato sulla pagina Facebook. Proposte alternative? Ce ne sono arrivate due. Una è dell'ex sindaco Mario Altieri: “Se questa iniziativa dovesse andare in porto, il Progetto, si trasformerà nella Citta' della Discordia. Da ex Sindaco e da Sociologo dico: a) E' pericoloso concentrare 150 migranti in una sola Sede; b) Scanzano ospita già oltre 1.000 tra migranti ed extracomunitari, impiegati nei lavori agricoli; c) La Comunità di Terzo Cavone e' costituita di 300 abitanti, quale impatto psico-sociale subirebbe dalla introduzione forzata di 150 extracomunitari? Altre possibili destinazioni? Ecco la mia: una RSA (Residenza Sociale per Anziani) attrezzata di idonea struttura sanitaria. Oggi un centinaio di famiglie di Scanzano tengono ricoverati i propri Anziani in RSA a cento km di distanza, addirittura fuori Regione”. La seconda proposta è quella dell'artista Vittoria Falcone: “Basta ghettizzare gli extracomunitari mettendoli ai bordi di una società estranea per loro. Basta con progetti calati dall'alto, come quello del cimitero di scorie radioattive. SI alla valorizzazione delle due eccellenze mare e campagna. Come? Ci mancano: 1) Centro di documentazione sulla battaglia antinucleare del 2003; 2) Colonia estiva per ragazzi d'Italia e permanente per quelli vittime dei conflitti; 3)Centro culturale, teatro, pinacoteca, aule formative; 4) Parco giochi attrezzato; 5)Cinema con proiezioni anche all'aperto; 6) Centro di documentazione sulla storia di Scanzano Jonico e del Metapontino con particolare riguardo alla riforma agraria; 7) Centro di formazione per lavoratori impegnati in agricoltura; 8) Mostra stagionale delle nostre produzioni agricole”.

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