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lunedì 27 aprile 2020

SCANZANO JONICO. I PARRUCCHIERI AL GOVERNATORE BARDI: “BASTA BRACCIA CONSERTE”


Emilio Labriola, a sx, e Giovanni Losenno, a dx
EMILIO LABRIOLA E GIOVANNI LOSENNO: “SIAMO ALLO STREMO DOPO 50 GIORNI DI CHIUSURA. LA REGIONE, OGGI CON ZERO CONTAGI DA COVID-19, ASSUMA LE SUE DECISIONI IN DEROGA A QUELLE DEL GOVERNO CONTE E CI FACCIA RIAPRIRE. SIAMO PRONTI A LAVORARE IN SICUREZZA. VOGLIAMO ANCHE NOI PRIMA LA SALUTE NOSTRA E DELLA NOSTRA CLIENTIELA”. SEGUE VIDEOINTERVISTA


SCANZANO JONICO - “Basta, per favore, braccia conserte. Oggi, e ne siamo felicissimi, la nostra Basilicata è a zero contagi. Governatore Vito Bardi assuma, allora, le sue decisioni in deroga a quelle del Governo guidato da Giuseppe Conte e ci faccia riaprire”. E' l'appello lanciato alla massima istituzione territoriale locale da Emilio Labriola e Giovanni Losenno, due dei 15 parrucchieri da uomo e da donna, più gli estetisti, della cittadina del Metapontino. Li abbiamo incontrati davanti allo studio “I vanità”. Ecco cosa hanno dichiarato: “Lo Stato ci ha imposto la chiusura. E noi lo abbiamo fatto senza aver avuto un minimo di sostegno: né i famosi 600 euro né la cassa integrazione per i nostri dipendenti. Noi vogliamo lavorare. Non possiamo più andare avanti così. Come facciamo a mantenere le nostre famiglie? Non sappiamo più cosa fare”. C'è un problema di sicurezza, però. Prima la salute... Labriola: “Sì, siamo d'accordo. E noi abbiamo rispettato in pieno le norme. Noi dovremmo riaprire, secondo il nostro Governo, il 1 giugno, forse”. Losenno: “Ci siamo sentiti con gli altri colleghi. Siamo tutti nelle stesse condizioni. Tra titolari, dipendenti ed indotto lavorano nel nostro comparto circa 50 persone. Solo a Scanzano Jonico”. Allora? Labriola: “Considerato che la Basilicata è una delle realtà d'Italia con meno casi di infezione da Coronavirus perchè la Regione non ci mette nelle condizioni di poter lavorare? Noi applicheremmo le condizioni della Svizzera, la nazione in cui i nostri colleghi hanno riaperto proprio oggi i loro saloni. Disinfettante, mascherine, guanti, accesso per appuntamento, poltrone distanziate di due metri, sanificazione quotidiana dei locali”. Losenno: “Vogliamo ripartire. Noi abbiamo già adottato misure igienico-sanitarie stringenti come in nessun altro campo”. Insomma, Labriola, se domani il nostro governatore vi concedesse di riaprire, le sue clienti potrebbero accedere a “I vanità studio” in totale sicurezza? “Sicuramente. Noi teniamo alla nostra salute ed a quella della nostra clientela. Si tratta di un patrimonio da salvaguardare”. Losenno, siete fiduciosi nella decisione del presidente Bardi? “Si. Ci aspettiamo, dopo tante negatività, una risposta finalmente positiva”. 

Emilio Labriola, a sx, e Giovanni Losenno, a dx, "distanziati"

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