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lunedì 15 novembre 2021

ANDARE IN PENSIONE AL TEMPO DEL COVID-19

DAL 1 DICEMBRE SARO' PENSIONATO. HO DECISO DI STACCARE LA SPINA DALL'IMPEGNO PROFESSIONALE DOPO DI 41 ANNI DI LAVORO PIU' 6 DI LAUREA. IN TOTALE 47 ANNI DI MEDICINA. UNA STORIA LUNGA UNA VITA. LETTERA DEDICATA AI MIEI AFFEZIONATI PAZIENTI E ANCHE AI MIEI AMICI E LETTORI.

Carissimi,

il 30 novembre prossimo sarà il mio ultimo giorno di lavoro di medico di medicina generale. A 68 anni e 8 mesi ho deciso di staccare la spina dall'impegno professionale. Sono stati 41 anni di lavoro più 6 di laurea. In totale si tratta di 47 anni di medicina. Tutta esercitata nell'ambito territoriale: medico di base o di famiglia o di medicina generale che dir si voglia. Una scelta obbligata, allora, dalla necessità di lavorare, sposato con una figlia. La mia sede sempre Policoro con una dipendenza a Scanzano Jonico, per qualche tempo. Sono stati 47 anni di lavoro intenso, duro, sempre dalla parte dei pazienti. Certo, non credo di aver accontentato tutti. Ma, credetemi, io ho fatto del mio meglio per tutelare la salute di chi me l'aveva affidata. Qualche volta scontrandomi con loro stessi e dicendo anche “no”. Ma a fin di bene. Ho sempre combattuto i contrasti con gli altri “fronti” del Sistema sanitario nazionale che avevano scarsa considerazione del mio lavoro e di quello dei miei colleghi. Ho sempre difeso la parte impegnata della mia categoria sia a livello scientifico sia sindacale sia, soprattutto, giornalistico. Già, spesso ho mescolato le due attività: medico e giornalista. Che, altrettanto spesso, confliggevano e creavano problemi. Ma sempre, ripeto, nell'interesse delle parti più deboli in causa. Una volta dissi, invitato ad un convegno della Asl: Se il cittadino è in lotta col Comune o con l'Azienda sanitaria ha ragione il primo. Se il Comune è in conflitto con la Regione ha ragione il Comune. Se la Regione è in lite col Governo nazionale ha ragione la prima. Per me è così. Magari non al 100% ma nella stragrande maggioranza dei casi gli ultimi hanno sempre ragione. E La Asl non mi invitò più come relatore ai convegni. Ma, cari pazienti, amici e lettori, mio padre era coltivatore diretto, quarta elementare; mia madre, coadiuvante agricola, analfabeta. Hanno voluto, però, un fliglio medico, uno avvocato, uno dottore in agraria e alla figlia hanno aperto una libreria. La cultura e il lavoro, duro, prima di tutto. L'onore, la serietà, la professionalità, prima di tutto. E' valso e vale anche per me. Ma c'è un tempo per ogni cosa. Così, dal 1 dicembre non sarò più nel mio ambulatorio di via Caltanissetta 49 dove, qualche giorno, sono stato ininterrottamente per 20 ore. Così, dal 1 dicembre non avrò più l'assillo dei problemi dei miei pazienti. Non avrò più i patemi per quelli più fragili, allettati, in terapia domiciliare. Almeno formalmente. Perchè tutti rimarranno nei miei pensieri. Nessuno escluso. Dal 1980 in poi. E piango per i tanti scomparsi e per le vittime del Covid-19, amici e pazienti portati via dal nemico invisibile. Così, vi abbraccio virtualemente salutando ogni persona che mi legge con il mio classico augurio: Ad maiora semper!!!

LA MEDICINA DI GRUPPO "MEDGROUP"
PS. Ovviamente non posso chiudere questo post senza ringraziare tutti i colleghi e personale del Servizio sanitario, ad ogni livello, con cui ho stabilito, al meglio, un rapporto di collaborazione in tutti questi lunghi anni. Consentitemi, però, di ringraziare, in particolare, la segretaria della medicina di gruppo di cui ho fatto parte, la Medgroup, Sonia Antonicelli, preziosa; le infermiere Rosanna Castronuovo prima e ora Zuccarella Katya, eccellenti e indispensabili; e i miei grandissimi colleghi-amici Rocco Nino Stoja e Carla Zuccarella. Ad maiora semper a tutti!!!

domenica 14 novembre 2021

GIORNATA MONDIALE DEL DIABETE. IN 6 FOTO COSA SAPERE SU QUESTA MALATTIA

Oggi è la giornata mondiale del diabete

Nel nostro Paese, secondo i dati del Ministero della salute, oltre 3,6 milioni di persone hanno il diabete.

Il diabete di tipo 2 è il più diffuso e rappresenta il 90% dei casi.

La diagnosi precoce è fondamentale per prevenire complicazioni di salute a lungo termine.

Di seguito le immagini con le 6 cose da sapere sul diabete di tipo 2  


 

 





sabato 13 novembre 2021

SCANZANO JONICO. DALLA MAFIA ALL'ANTIMAFIA

PROPOSTA DEL M5S: “L'AUSPICATA SEZIONE DELLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA (LA DIA VOLUTA 30 ANNI FA DA GIOVANNI FALCONE, NDR) IN BASILICATA VENGA ALLOCATA NEL CENTRO DEL METAPONTINO”. LO HANNO CHIESTO MICHELE DI TURSI (CANDIDATO AL CONSIGLIO COMUNALE), CITANDO IL SEN. ARNALDO LOMUTI, E I CONSIGLIERI REGIONALI GIANNI PERRINO, GIANNI LEGGIERI E CARMELA CARLUCCI. QUESTI ULTIMI HANNO DICHIARATO: “CONCORDIAMO CON LA PROPOSTA DI INSEDIARE LA SEZIONE DELLA DIA PROPRIO A SCANZANO JONICO PER LANCIARE UN IMPORTANTE SEGNALE DI VICINANZA DELLO STATO A TUTTI I CITTADINI”.

LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA FU VOILUTA 30 ANNI FA DA GIOVANNI FALCONE
 

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE DEL GRUPPO DE M5S ALLA REGIONE BASILICATA

NEI PROSSIMI MESI OCCORRE STARE VICINO ALLA COMUNITÀ DI SCANZANO JONICO: LA MAFIA NON DEVE AVERE SPAZIO NELLA NOSTRA REGIONE

Francamente abbiamo fatto fatica a realizzare quanto accaduto negli ultimi giorni a Scanzano Jonico. La comunità, già lacerata dallo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, dovrà affrontare un ulteriore periodo di commissariamento a seguito della mancata proclamazione del candidato sindaco, Mario Altieri, ritenuto incandidabile dalla Commissione Parlamentare Antimafia e dalla Prefettura di Matera, a causa di una condanna per abuso d'ufficio emessa nel 2014. Pur non mettendo in dubbio il lavoro della Prefettura, è palese che qualcosa andrebbe rivista nella norma alla base del processo di presentazione delle candidature.

Tecnicismi a parte, le vicissitudini che hanno investito la cittadina jonica accompagnati dalla  vacanza della massima assise cittadina, dimostrano  come l’istituzione di una sezione della  DIA in Basilicata sia diventata improcrastinabile. Il Consiglio Regionale ha già approvato una nostra mozione in questa direzione e forse è arrivata l’ora di spingere seriamente sull'acceleratore. Concordiamo con la proposta di insediare la sezione della DIA proprio nel comune jonico per lanciare un importante segnale di vicinanza dello Stato a tutti i cittadini del metapontino. 

Nei vari video e nelle interviste che hanno girato in rete in questi giorni è emerso palesemente il clima pesante che imperversa sulla comunità di Scanzano. Inutile nascondersi dietro la retorica: la mafia purtroppo è riuscita a penetrare anche in un territorio, quello della Basilicata, da sempre definito tranquillo; e il fatto di non aver potuto procedere alla proclamazione di un nuovo sindaco, dopo un lungo periodo di commissariamento a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, non fa che peggiorare la situazione, tardando ulteriormente l'agognato ritorno alla normalità.  Nei mesi a venire bisognerà dimostrare - con i fatti - tutta la vicinanza alla parte sana di Scanzano, che vuole uscire da questo brutto incubo. I retroscena che stiamo leggendo in questi giorni, gli attentati intimidatori e tutto quanto si cela dietro il proliferare del fenomeno mafioso, dovranno annoverarsi esclusivamente tra i cattivi ricordi.

Un primo segnale da parte della Regione potrebbe essere quello di ratificare l’accordo di partenariato col  Comune di Scanzano Jonico. L’accordo è necessario per lo sblocco dei finanziamenti previsti dal PON Legalità 2014-2020 utili a completare la Città della Pace ed a mettere in campo Interventi per l’ospitalità dei lavoratori stagionali ed il contrasto al fenomeno del caporalato, altra piaga - spesso catalizzatrice delle attenzioni di gruppi gestiti dalla criminalità organizzata - da estirpare nel più breve tempo possibile. 

Gianni Perrino

Gianni Leggieri

Carmela Carlucci

Movimento 5 Stelle Basilicata - Consiglio Regionale

POLICORO. RITROVATO A OSTUNI (BR) 15ENNE SCOMPARSO DA CASA

GUIDAVA L'AUTO DELLA MADRE E AVEVA CON SE UN FUCILE. CON LUI C'ERANO ALTRI 3 MINORI. DI SEGUITO LA NOTIZIA DAL TGCOM24

ufficio-stampa

TGCOM24

11 NOVEMBRE 2021 14:10

RITROVATO 15ENNE SCOMPARSO DA CASA: GUIDAVA AUTO MADRE E AVEVA FUCILE

Un 15enne scomparso da casa a Policoro, nel Materano, portando con sé il fucile da caccia del compagno della madre, è stato ritrovato dalla polizia a Ostuni, nel Brindisino: il ragazzo era alla guida dell'auto della madre e assieme a lui c'erano altri 3 minori. Il giovane, rintracciato grazie al Gps del suo telefono, è stato denunciato per porto e detenzione illegale di arma e munizionamento e, assieme agli altri ragazzi, riportato a casa.

venerdì 12 novembre 2021

VACCINI? GRAZIE SI!

TERZA DOSE ANTICOVID E ANTINFLUENZALE IN CONTEMPORANEA PER IL DOTTOR FILIPPO MELE.

GRAZIE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.

VACCINATEVI, VACCINATEVI, VACCINATEVI!


Fa come medico dice e come medico fa. Ho variato i termini di un noto detto popolare per dirvi che sono contento.

In un colpo solo ho effettuato due vaccini insieme: la terza dose del Pfizer Biontech a dx e quella contro l'influenza a sx.

E mi sento in dovere di ringraziare Antonio Mazzarella, primario di anestesiologia all'ospedale di Policoro, di turno al Distretto, Punto vaccinale del centro jonico diretto dall'egregio Maurizio Stigliano, e la gentile infermiera che mi ha inoculato i due sieri. Mani di fata. Ma debbo ringraziare soprattutto il Servizio sanitario nazionale (Ssn).

Un Ssn per cui lavoro ormai da 41 anni che mai avevo sentito come in questi lunghi mesi di pandemia vicino ai cittadini.

Il nostro Paese sta resistendo meglio di tutti gli altri al mondo alla quarta ondata pandemica.

GRAZIE ALLE VACCINAZIONI. GRAZIE AL GREEN PASS E AI TAMPONI.

E scrivo queste cose da medico che milioni di volte nella sua lunga carriera ha consigliato ai suoi assistiti pillole, sciroppi, iniezioni, cure complesse oncologiche, radioterapiche, fisioterapiche, riabilitative.

E che ora, con la stessa forza e convinzione che sempre ha usato nel suo lavoro, invita tutti, ma proprio tutti, a vaccinarsi.

Non abbiate paura, non temete: io ho effettuato la doppia vaccinazione lunedì scorso. Ad oggi non sono morto nè ho alcun sintomo... strano. Certo, morirò anch'io ma non fra un anno esatto o fra tre anni. Non so quando accadrà ma non sarà responsabilità dei vaccini. Io, infatti, mi sono vaccinato come prendo, se occorre, e consiglio quotidianamente

pillole, sciroppi, bustine, fiale intramuscolo o endovena. Non sono prodotti delle case farmaceutiche anche quelli? Non guadagnano soldi le multinazionali anche dall'uso di queli farmaci?

Quardate: noi medici applichiamo nel nostro lavoro la Medicina basata sulle evidenze.

Siginifica che io non uso quei medicinali perchè personalmente e solo io credo nella loro efficacia. No. Li uso perchè la scienza, la medicina ufficiale, le agenzie regolatorie internazionali e nazionali li hanno validati e li hanno immessi nel circuito dell'uso mano. Proprio come tutti i vaccini. Perchè le pillole si e i vaccini no?

VACCINATEVI, VACCINATEVI, VACCINATEVI.

Farete un bene a voi e alla comunità in lotta contro un nemico subdolo che ancora miete vite umane in Basilicata, in Italia, nel mondo. Ascoltate quello che vi consiglia la medicina ufficiale internazionale.

NON ABBIATE PAURA. IO MI SENTO LIBERO. Non ho alcun timore per le sorti della nostra costituzione, della nostra libertà, della nostra salute. Anzi. Allora?

VACCINATEVI, VACCINATEVI, VACCINATEVI.

Non mettete a repentaglio la vostra vita e quella dei vostri cari. Dovete aver paura del Covid-19 non del vaccino.

FATE COME MEDICO DICE E COME MEDICO FA.


Ps. A breve altro vaccino per il dottor Filippo Mele e per quanti vorranno seguirlo.

Al Distretto di Policoro è a disposizione anche il vaccino contro l'Herpes zoster, il cosiddetto "Fuoco di Sant'Antoino".

Sono già prenotato.

VIVA I VACCINI VIVA!

giovedì 11 novembre 2021

CORSI E RICORSI STORICI ELETTORALI A SCANZANO JONICO

DOPO IL “PASTICCIACCIO BRUTTO” DELLE RECENTI ELEZIONI DEL 7 NOVEMBRE SCORSO ECCO ALCUNI RICORDI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE AMMINISTRATIVE DEL 2016. PUBBLICHIAMO DUE NOSTRI ARTICOLI TRATTI IL PRIMO DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, IN FOTO, DEL 29 APRILE 2016, “SCANZANO JONICO. MARIO ALTIERI DOPO L'ASSOLUZIONE DALL'ACCUSA DI BROGLI ELETTORALI. “E ORA DARÒ BATTAGLIA PER L'INGIUSTA DETENZIONE E TUTTI GLI EFFETTI SUBITI”. L'EX SINDACO. DOPO 11 ANNI HO LE CARTE IN REGOLA PER PRESENTARMI ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE”, IL SECONDO, IN TESTO, DA FILIPPOMELEBLOGSPOT.COM, 4 MAGGIO 2016, “SCANZANO JONICO. ALTIERI, DOPO L'ASSOLUZIONE SUI BROGLI. POSSIBILE RICANDIDATURA CON GIALLO. SULL'EX SINDACO PENDEREBBE LA “TAGLIOLA” DELLA LEGGE SEVERINO. MA LUI TIRA DRITTO: HO UN DECRETO DI RIABILITAZIONE MA NON LO MOSTRO A NESSUNO”. FINI' CHE IL CANDIDATO SINDACO DELLA SUA LISTA, SCANZANO VIVA, FU PASQUALE CARIELLO CHE POI, DA CONSIGLIERE COMUNALE DI OPPOSIZIONE, SPICCO' IL “VOLO” VERSO LA REGIONE BASILICATA. 

MARIO ALTIERI IN COMIZIO CAMPAGNA ELETTORALE 2021
 

DI SEGUITO LA FOTO DELL'ARTICOLO DEL 29 APRILE 2016 E IL TESTO DI QUELLO DEL SUCCESSIVO 4 MAGGIO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 29 APRILE 2016

 

FILIPPOMELE BLOGSPOT.COM MERCOLEDÌ 4 MAGGIO 2016

SCANZANO JONICO. ALTIERI, DOPO L'ASSOLUZIONE SUI BROGLI POSSIBILE RICANDIDATURA CON GIALLO. SULL'EX SINDACO PENDEREBBE LA “TAGLIOLA” DELLA LEGGE SEVERINO. MA LUI TIRA DRITTO: HO UN DECRETO DI RIABILITAZIONE MA NON LO MOSTRO A NESSUNO”

MARIO ALTIERI (FOTO DELL'ARTICOLO 4 MAGGIO 2016)

SCANZANO JONICO – Impazza la totocandidatura dell'ex sindaco Mario Altieri dopo la sua recente assoluzione dall'accusa di brogli elettorali alle “regionali” 2005, quando egli era in carica . “Su di lui – hanno informato ambienti legali del centro del Metapontino – è scattata la “tagliola” della legge Severino per un'altra condanna passata in giudicato”. Ma l'interessato ha replicato: “Ho un decreto di riabilitazione che non lo faccio vedere a nessuno. Sarebbe come chiedere il certificato medico ad uno che asserisce di star bene”. Ma andiamo con ordine. La nostra fonte ha sostenuto: “Altieri non è candidabile. Leggete la condanna, con ricorso respinto dalla Cassazione, per la vicenda dell'Ici scontata ai grandi elettori. E leggete il comma C dell'art. 10 della legge Severino n. 235/2012. Capirete perché non può candidarsi. Con le norme attuali, poi, ogni candidato deve sottoscrivere un modulo in cui si fa riferimento al citato art. 10. Sottoscrivendolo commetterebbe falso ideologico perché lui ha una condanna per abuso in atti d'ufficio, uno dei reati ostativi a candidature. E per ottenere la riabilitazione debbono trascorrere 3 anni dall'esecuzione della pena. A lui, inoltre, è stata contestata la recidiva per un'altra condanna relativa ad una licenza edilizia rilasciata in modo irregolare. Altieri potrà fare istanza di riabilitazione fra 8 anni. Non sarà candidabile neanche alle amministrative 2021”. Ed ecco la replica di Altieri: “L'iter per costituire la nostra lista, Scanzano Viva, procede. Abbiamo aperto il Comitato elettorale. La mia candidatura ci sarà in base alle scelte dei candidati. Vogliamo fare una lista forte. La totocandidatura di Altieri e la “tagliola” della Severino? Ho un decreto riabilitativo che i principi del foro boario, scriva proprio così, non conoscono. Si documentino. Decreto che non devo far vedere a nessuno. Sarebbe come chiedere ad uno che dice di stare in buona salute di esibire il certificato medico. Hanno ragione sul fatto che per la riabilitazione non sono passati i 3 anni dalla sentenza di condanna sull'Ici. Ma questo è un presupposto. I “principi” dovrebbero sapere che ogni caso ha la sua specificità per procedure attivate e risultati ottenuti. Ho chiesto la riabilitazione e l'ho ottenuta. Secondo loro non sarei candidabile neanche nel 2021? Si dedichino al mercato delle mucche”. Sabato a mezzogiorno si chiarirà il rebus.



 


CARTE BOLLATE DOPO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE A SCANZANO JONICO

IL CANDIDATO SINDACO MARIO ALTERI, VINCITORE DELLA COMPETIZIONE MA DICHIARATO INCANDIDABILE, HA PRESENTATO LA SUA DIFFIDA AL PRESIDENTE DELL'ADUNANZA DEI PRESIDENTI DELLE SEZIONI PERCHE' ADEMPIA ALLA PROCLAMAZIONE DEGLI ELETTI. ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, FIRMATO ANCHE DALL'AVVOCATO LIVIA LAURIA E DAL PROFESSOR AGOSTINO MEALE, COME PUBBLICATO SUL SITO SCANZANO RINASCE. COME FINIRA'?

MARIO ALTIERI IN COMIZIO

SCANZANO RINASCE

IL SINDACO MARIO ALTIERI HA NOTIFICATO LA DIFFIDA AL PRESIDENTE DELL'ADUNANZA DEI PRESIDENTI DELLE SEZIONI AD ADEMPIERE ALLA PROCLAMAZIONE DEGLI ELETTI.

I DETTAGLI POTETE LEGGERLI NELL’ATTO.








SCANZANO JONICO. APPALTATE DAL COMUNE LE DEMOLIZIONI DI ALCUNE OPERE ABUSIVE

LA NOTIZIA E' DEL QUOTIDIANO DEL SUD IN EDICOLA OGGI IN UN ARTICOLO A FIRMA ANTONIO CORRADO DAL TITOLO: “SCANZANO, COMMISSARIO APPALTA LE DEMOLIZIONI CHE ALTIERI VOLEVA FERMARE”. PER IL GIORNALE "CI SONO ALMENO 5 CANDIDATI DELLA LISTA VINCENTE, CAPEGGIATA DA MARIO ALTIERI, CHE SONO ATTINTI DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE DA PROVVEDIMENTI DI DEMOLIZIONE. PERSINO ALTIERI È INDIRETTAMENTE INTERESSATO DA UN’ORDINANZA DI DEMOLIZIONE".

IL PALAZZACCIO BARONALE. SEDE DEL MUNICIPIO DI SCANZANO JONICO

IL QUOTIDIANO DEL SUD 

SCANZANO, COMMISSARIO APPALTA LE DEMOLIZIONI CHE ALTIERI VOLEVA FERMARE

DI ANTONIO CORRADO

11 NOV. 2021

SCANZANO JONICO – Mentre prosegue lo strascico giudiziario ed amministrativo, per l’incandidabilità (requisito giuridico) di Mario Altieri, sindaco eletto ma non proclamato, incluso anche tra gli imprensentabili (giudizio etico-politico) della Commissione antimafia, in città continua ad evidenziarsi il braccio di ferro tra la legge e lo Stato da una parte, e gruppi di potere che avrebbero potuto utilizzare le urne per farsi valere. Il riferimento è alla questione più scottante degli ultimi mesi nella cittadina jonica: le decine di ordinanze di demolizione per opere abusive nella zona rurale “Parisi” e non solo, emesse dalla triade delle commissarie prefettizie, che amministrano dal 2019.

Una prima prova di questo braccio di ferro in atto, è nel nome del commissario nominato ieri dalla prefettura, ovvero Ermelinda Camerini, vice prefetto in quiescenza, che faceva parte proprio della “triade rosa”, che ha amministrato fino al 7 novembre scorso. Un segnale forte di continuità con la linea di rigore e risanamento di abusi ed illegittimità, che hanno costellato la storia recente di Scanzano Jonico.

È di questi giorni, infatti, la determina firmata dal dirigente del settore tecnico Massimo Guerrieri, che di fatto sancisce l’aggiudicazione dell’appalto alla ditta tarantina “Ottomano ing. Carmine Srl”, per procedere alle prime demolizioni di opere abusive “in danno”. Ovvero, in presenza di un’inadempienza dei proprietari, l’ente pubblico si sostituisce per ripristinare la legalità, e poi rivalersi dei costi sull’inadempiente. Per fare ciò, il Comune ha già ricevuto un contributo del ministero delle Infrastrutture, a valere sul Fondo demolizioni (legge 205/2017) di 628mila euro per i primi 3 interventi, appaltati con gara telematica del 18 ottobre 2021 per 581mila euro.

Quindi la gestione commissariale del Comune va avanti come un treno, mentre dall’altra parte ci sono almeno 5 candidati della lista vincente, capeggiata da Mario Altieri, che sono attinti direttamente o indirettamente da provvedimenti di demolizione.

Ecco perché l’argomento abusivismo e ordinanze di demolizione, è stato tra i primi trattati da Altieri già la notte di domenica, quando ormai la sua elezione era certa. L’allora sindaco eletto, ma poi non proclamato, tra le altre priorità a cui «mettere mano», sono sue testuali parole, ha indicato proprio le ordinanze di demolizione. Un autentico vespaio per Scanzano, che come la livella di Totò ha lambito tutti, senza distinzione di partiti o appartenenze politiche, né ruoli istituzionali in essere. Persino Altieri è indirettamente interessato da un’ordinanza di demolizione.

Un argomento che, probabilmente, ha polarizzato l’interesse della comunità in modo prodigioso, perché chiunque avrebbe potuto cedere alla promessa di vedersi sanata un’opera abusiva, già oggetto di ordinanza di demolizione. A Scanzano, infatti, solo una minima parte dei destinatari ha provveduto a demolire in autonomia, ripristinando la legalità. Sono mosche bianche.

Eppure, in contrada Parisi pare fosse una prassi consolidata, quella di costruire capannoni ed altre opere senza alcuna licenza edilizia, nel sostanziale silenzio-assenso di chi avrebbe dovuto vigilare e sanzionare.

Con l’arrivo delle commissarie, dunque dello Stato e della legalità piena, si è iniziato a mettere davvero mano, ma ai tasselli fuori posto, non trascurando nessuno, compreso il villaggio turistico che presentava dei corpi di fabbrica non regolari, o un impianto di depurazione autonomo mai messo in regola. Tutto è finito sotto la lente dei funzionari dell’ufficio del Governo, ed oggi Camerini prosegue in quell’opera, che ha visto tra l’altro già l’abbattimento della villetta di proprietà del boss locale Gerardo Schettino, ritenuto a capo di un clan e oggi detenuto. Anche la figlia di Schettino, è stata destinataria di un’ordinanza di demolizione a cui non ha ottemperato nei 90 giorni, ricevendo come altri una sanzione da 20mila euro.

Poi ci sono le promesse elettorali, che per i loro risvolti suscitano un sorriso amaro. Come il caso dei tre cittadini disoccupati di Scanzano, che già lunedì mattina si sono presentati al cimitero, chiedendo al responsabile della gestione di iniziare il loro lavoro, perché sapevano che da quel giorno, senza un concorso o una regolare selezione pubblica, avrebbero potuto ottenere un posto di lavoro. Sono certamente elementi su cui aprire una profonda riflessione.

mercoledì 10 novembre 2021

SCANZANO JONICO. ROSALIA ERMELINDA CAMERINI COMMISSARIO PREFETTIZIO

IL DECRETO DEL PREFETTO SANTE COPPONI

VICEPREFETTO CAMERINI CON IL PREFETTO RINALDO ARGENTIERI SINO A POCHI GIORNI FA A MATERA (FOTO SASSILIVE.IT)


 

domenica 7 novembre 2021

CRISI DELL'EDITORIA. PER I GIORNALISTI IL DANNO E LA BEFFA

LETTERA APERTA AL SEGRETARIO NAZIONALE DELLA FNSI, RAFFAELE LORUSSO

APPELLO AI MIEI FOLLOWERS

Caro segretario,

ti scrivo dopo aver firmato una nota con cui ho raggiunto un accordo con l'avvocato del foro di Bari che mi ha difeso in una causa per presunta diffamazione per un articolo da me redatto nel 2007 su La gazzetta del mezzogiorno. Con me sono imputati il direttore dell'epoca e l'editore, dichiarato fallito nel 2020. L'avvocato mi era stato indicato dalla Edisud per difendere la società, il direttore dell'epoca e il sottoscritto. Purtoppo, a causa del fallimento della Edisud non sono stati corrisposti i compensi dovuti al legale che, pertanto, ne ha fatto richiesta a me e al citato direttore. Inoltre, c'è da aggiungere, ed è questo l'aspetto più preoccupante, che La Gazzetta nemmeno ha corrisposto ai presunti danneggati, appello pendente, le somme loquidate in loro favore in primo grado. Si tratta di10mila euro oltre 4mila di spese legali e oneri accessori.

Insomma, la crisi dell'editoria ricade sui giornalisti licenziati, messi in cassa integrazione, demansionati, con la beffa di dover pagare le parcelle degli avvocati ed anche le condanne “in solido” a carico del loro editore nel frattempo divenuto insolvente.

Caro Raffaele,

la situazione che ti ho esposto riguarda tantissimi giornalisti dei gruppi editoriali falliti o in crisi in Italia e non solo quelli della Gazzetta del Mezzogiorno. Quando ho chiamato i miei ultimi due direttori mi hanno risposto, disperati, che avevano numerosi casi pendenti come il mio. Ed io “guadagnavo” 5 euro lordi ad articolo e 3 a fotografia. Quanti articoli dovrò aver scritto e quante foto pubblicate per sanare integralmente il “mio” contenzioso legale?

Non sarebbe giusto inserire nei prossimi contratti clausole di manleva come per chi lavora in Rai e altre testate radio-tv?

Attendo le tue risposte.

Ed ora, se mi consenti, una domanda voglio rivolgerla anche ai miei affezionati followers che dal 13 agosto scorso non hanno letto un solo mio articolo. Ora, spero, avranno capito il perchè. Cosa farebbero loro al mio posto? Continuerebbero a scrivere per informare con notizie di “prima mano” e inchieste e non con i copia-incolla di comunicati stampa con rischi e paure di incolumità personale e familiare, accuse di “odiare” il proprio paese per il semplice fatto di narrare ciò che di losco vi accade, contenziosi legali al posto del proprio editore fallito? Attendo risposte e consigli anche da loro.

Tuo

Filippo Mele