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venerdì 30 agosto 2019

CAMMINARE IN RIVA ALLO JONIO. CHE PIACERE!

FILIPPO AL PORTO DEGLI ARGONAUTI DI MARINA DI PISTICCI


domenica 25 agosto 2019

giovedì 22 agosto 2019

SCANZANO J. ATTENDE ANCHE LA VIDEOSORVEGLIANZA. IL COMUNE NON HA FONDI PROPRI E SI AFFIDA AL GOVERNO

LA FIRMA DEL SINDACO RIPOLI IN PREFETTURA PER IL PROGETTO DI VIDEOSORVEGLIANZA
SCANZANO JONICO – Attesa, dopo centinaia di attacchi del racket, anche la videosorveglianza. I fondi arriveranno nel 2019? Il sindaco Raffaello Ripoli (Mcs): “Scanzano è un punto strategico nel Metapontino. La videosorveglianza alle vie di accesso e di fuga sulla 106 jonica è importante per il territorio. Siamo nella graduatoria 2018. Speriamo che arrivi il finanziamento. Se ci sarà un nuovo bando per il 2019 ripresenteremo il progetto. Il Comune non ha i fondi propri per realizzarlo”. Ed ecco sull'argomento il Consigliere regionale Pasquale Cariello (Lega): “Il ministro Matteo Salvini ha stanziato fondi per la videosorveglianza a favore dei Comuni. Spero che arrivino anche da noi come sono arrivati quelli di Spiagge sicure-Estate 2019”.

SCANZANO J. ANCORA CHIUSO IL CANTIERE DELLA CASERMA DEI CARABINIERI. IL PUNTO COL SINDACO RIPOLI ED IL CONSIGLIERE REGIONALE CARIELLO

L'EX COMMISSARIATO DI POLIZIA DA RISTRUTTURARE A CASERMA DEI CARABINIERI
SCANZANO JONICO – E' l'unico Comune del Metapontino a non avere un presidio fisso delle forze dell'ordine tanto che da anni attende l'apertura di una caserma dei carabinieri. Ma il cantiere di via Leopardi, nella sede che fu del Commissariato di Polizia trasferito a Policoro, è ancora chiuso. E si tratta del centro dove la criminalità ha fatto sentire la sua presenza in modo pesante tanto che la Direzione distrettuale antimafia vi ha portato avanti due operazioni con decine di arresti il 4 ottobre ed il 4 febbraio scorsi. Eppure il 22 settembre 2018 fu il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a dichiarare: “Scanzano avrà la stazione dell'Arma. Ho scritto una lettera al ministero della Difesa per dare parere positivo. L’edificio che ospiterà i militari c’è già, ora auspico una rapida inaugurazione”. Il leader della Lega aggiunse: “Il sindaco (Raffaello Ripoli (Movimento civico scanzanese, ndr) aveva annunciato lo sciopero della fame pur di ottenere risposte dal Governo, dopo anni di richieste andate a vuoto. Sprovvisto di caserma dei carabinieri e lasciato senza Commissariato di polizia, questo Comune di circa 7.500 abitanti, invoca da tempo misure contro la criminalità. Sono felice quando possiamo rispondere alle esigenze dei primi cittadini”. Ed il successivo 25 settembre 2018 fu lo stesso ministro a rivolgersi in videotelefono al sindaco, che aveva sospeso l'annunciata protesta, affermando: “Spero di essere quanto prima a Matera ed a Scanzano Jonico per essere insieme a voi e per toccare con mano quanto abbiamo fatto e quanto potremo ancora fare”. Ma, ad oggi, il cantiere, non è stato aperto. Ripoli: “Il progetto esecutivo è in stato avanzato alla Regione, titolare dell'intervento. Manca poco alla sua approvazione. Sulla tabella di marcia siamo in ritardo di un paio di mesi ma sono fisiologici per la burocrazia italiana. Dopo ci saranno due gare di appalto diverse, una di 650 mila e una di 850 mila euro, da parte del massimo ente territoriale. Il rapporto tra Regione e Comune procede”. Riuscirà il primo cittadino, in carica dal 5 giugno 2016, ad inaugurare la struttura? “Si, mi auguro di tagliare il nastro della caserma nel corso di questa legislatura”. Sull'argomento abbiamo anche ascoltato il Consigliere regionale eletto a Scanzano Jonico, Pasquale Cariello (Lega): “Gli uffici regionali stanno lavorando alla progettazione. Una volta alla settimana vado a verificare come procede il loro lavoro”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 22.08.19, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

CARABINIERI A SCANZANO J. ANCORA SENZA CASERMA

1) Scanzano J. Resta ancora chiuso il cantiere della caserma dei carabinieri. 2) Ed è attesa anche la videosorveglianza. Il Comune non ha fondi propri e si affida al Governo.

giovedì 15 agosto 2019

IL SINDACO MASCIA: “POLICORO HA VINTO LA SFIDA. IL CONCERTO DI JOVANOTTI E' STATA UNA ECCEZIONALE PROMOZIONE PER L'INTERO METAPONTINO”

PARTE DEL MEGAPALCO DEL CONCERTONE DI JOVANOTTI
POLICORO - “Sono soddisfattissimo. Abbiamo vinto la sfida di ospitare sulla nostra spiaggia con il Jova beach party 25mila giovani. La gente che ho incontrato ieri mi ha parlato di un evento memorabile, eccezionale. Abbiamo sconfitto gli avvoltoi ed i catastrofisti”. Lo ha detto il sindaco Enrico Mascia a commento della performance di Jovanotti sull'arenile di Torre Mozza. Un primo cittadino raggiante per come si sono svolte le cose e di come hanno funzionato i servizi, tra cui quello della sicurezza, offerti a quanti si sono recati nel centro jonico. “Policoro – ha detto il nostro interlocutore – ha fatto una bellissima figura. I complimenti che Lorenzo ha fatto sul palco alla nostra città, al nostro mare ed alla nostra spiaggia, sono messaggi importantissimi. Che avranno ricadute di marketing positive. I lievi disagi che ci sono stati sono quelli che si possono verificare come quando nelle città sono in calendario importanti partite di calcio”. Il primo cittadino ha ringraziato “le forze dell'ordine che hanno assicurato la sicurezza; le associazioni di volontariato di Montalbano Jonico, Rotondella, Nova Siri; l'associazione nazionale Polizia di Stato e carabinieri, che ci hanno dato una grossa mano con la loro professionalità. Mi è piaciuto, in particolare, la solidarietà tra i fan ed i loro controllori. I primi hanno addirittura offerto acqua fresca a poliziotti, carabinieri e volontari”. Jovanotti ha assicurato che la spiaggia utilizzata per il Jova beach party sarebbe stata lasciata meglio di come era prima. Come stanno le cose? Mascia: “C'è stata qualche difficoltà operativa per colpa del vento. Ma appena concluso il concerto e nella giornata di ieri chi di dovere era al lavoro per riportare il lido di Torre Mozza allo stato di fatto precedente alla mega esibizione”. 

FAN IN DELIRIO

POLICORO. IN 25MILA AL JOVA BEACH PARTY. JOVANOTTI CON IL SUO POPOLO A TORRE MOZZA. L'OMAGGIO A MANGO ED A NADIA TOFFA. SUL PALCO ANCHE I TARANTOLATI DI TRICARICO

JOVANOTTI A POLICORO

POLICORO – "Non dimenticherò mai questo giorno. E voi direte: c'ero anch'io il 13 agosto sulla spiaggia dello Jonio, in Basilicata, a celebrare la vita attraverso la musica. Grazie Policoro!”: Così Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, ha concluso la sua esibizione al Jova beach party svoltosi al lido di Torre Mozza martedì sera. Lido trasformato in un villaggio in cui hanno vissuto, dalle 16, migliaia di suoi fan. In 25mila hanno cantato e ballato con lui le sue canzoni dai ritmi tambureggianti, frenetici, incalzanti. Un concerto iniziato alle 20.15 e finito alle 11.45 con il cantante ininterrottamente sul grandissimo palco e su quattro schermi giganti. Ma cominciamo dalla fila lunghissima già dalle 14 per entrare nella pineta che dal lido centrale portava a Torre Mozza. Ragazzi e ragazze a torso nudo ed in costume da bagno arrivati da quasi tutte le regioni del Sud e del Centro Italia. Poi, tanta musica a partire dalle16. Ad esibirsi il duo di musica elettronica Ackeejuice Rockers; l’ambasciatore del reggae italiano Alborosie; il poeta e musicista Baloji; i quattro dal groove perfetto degli I Hate My Village; il rapper Rancore; il gruppo folk dialettale lucano dei Tarantolati di Tricarico. A seguire ecco Jovanotti e band preceduti da un un video messaggio dell'astronauta Luca Parmitano, che ha individuato il cambiamento climatico il nemico della terra. Ed è stato show con il Jova pensiero diffuso dalle mega casse acustiche: “La storia ci insegna che non c'è fine all'orrore. La vita ci insegna che vale solo l'amore. Voliamo e cantiamo insieme. Non si può vivere in un mondo senza cielo. Mediterraneo mare culla mare tomba. Non si può vivere in un mondo chiuso”. Note e parole condivise da tantissimi giovani con la corona havayana al collo od in testa, con le bandane ed i cappelli del Jova beach party. E tra i suoi pezzi più noti, Salvami, Il più grande spettacolo dopo il Big Bang, Ciao mamma, Estate, Nuova era, Luna di città d’agosto, L’ombelico del mondo, Bella, Quelli che benpensano, Muoviti muoviti, Non m’annoio, Tensione evolutiva, Penso positivo, A te, L’estate addosso, Ti porto via con me, Ragazzo fortunato, Chiaro di luna, le ospitate. Con un grande omaggio ai Tarantolati di Tricarico. La band lucana ha fatto un figurone cantando con il Jova nazionale, ad un ritmo forsennato, “Vi cumm' abball' bell”. “Sono stato contentissimo – ha detto Lorenzo – di aver diviso il palco con voi”. Gli altri due ospiti a cantare con lui sono stati Alboresie e Rancore. Il tempo del secondo videomessaggio, quello del navigatore solitario Giovanni Soldini, che ha invitato a salvare il mare dalla plastica, prima di due dediche applauditissime. La prima a Mango, il cantante lucano scomparso proprio a Policoro, di cui Jovanotti ha cantato Mediterraneo, ed a Nadia Toffa, la giornalista scomparsa pochi giorni fa dopo un anno e mezzo di lotta contro il cancro. In chiusura ancora tanta musica e, tutti con le braccia verso il cielo, il saluto a Policoro. 

FAN IN DELIRIO
 

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 14.08.19, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

JOVANOTTI A POLICORO

1) Policoro. In 25mila presenti al Jova beach party. 2) Il sindaco Mascia soddisfatto: “Abbiamo vinto la sfida”. 3) Policoro. Dalla Finanza. Sequestrata droga e capi contraffatti al Jova beach party.

martedì 13 agosto 2019

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 13.08.19, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

JOVANOTTI A ROCCELLA JONICA
1) Policoro pronta a vivere il Jova beach party. Jovanotti ed i suoi ospiti, tra cui una sorpresa, si esibiranno sul palco di Torre Mozza. Il piano traffico sulla pagina http://www.policoro.gov.it/.

lunedì 12 agosto 2019

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 12.08.19, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Francesco Roseto, a sx, e Maurizio Mastronardi, a dx, con alcune lettrici

1) Le “letture al tremolare della marina” organizzate dal Presidio del libro Magna Grecia di Policoro.

domenica 11 agosto 2019

VICENDA LA FELANDINA. SALVINI HA RASSICURATO IL SINDACO TATARANNI: “LUNEDì MI OCCUPERO' DEL CASO”

IL SINDACO TATARANNO CON SALVINI

POLICORO - “Il ministro dell'interno, Matteo Salvini, mi ha assicurato tutto il suo impegno per la risoluzione della vicenda della Felandina, l'area industriale nei cui capannoni vivono in condizioni disumane centinaia di migranti. La stessa in cui nei giorni scorsi una bracciante nigeriana (Petty Stone, ndr) è morta poiché coinvolta in un incendio scoppiato nella tendopoli”. Lo ha detto il sindaco di Bernalda, Raffaele Tataranno, dopo l'incontro chiesto ed ottenuto ieri sulla spiaggia del centro jonico con il titolare del Viminale impegnato nel suo Beach tour tra i lidi italiani. Al sindaco ed agli amministratori di Bernalda hanno dato sostegno nelle loro rivendicazioni anche i primi cittadini di Pisticci, Viviana Verri, e di Policoro, Enrico Mascia. “Abbiamo atteso quattro ore – ha detto Tataranno – ma alla fine abbiamo parlato consegnando al ministro le nostre lettere con la richiesta di intervento soprattutto nel post-sgombero. Sgombero che avverrà a giorni. Il Viminale, infatti, deve garantire l'allocazione dei migranti in centri di accoglienza dove le condizioni di vita siano decorose e degne degli esseri umani. Altrimenti torneremmo al punto di partenza ed avremmo solo spostato in avanti il problema. Noi, infatti, siamo già al quarto allontanamento di lavoratori extracomunitari da capannoni industriali dismessi. Salvini si è impegnato in tal senso”. Ma che fine farà l'area della Felandina? “Abbiamo chiesto – ha risposto il sindaco di Bernalda - al ministro per il Sud, Barbara Lezzi, di inserirla nella Zes (Zona economica speciale) Jonica ai fini del suo rilancio produttivo. Intanto, però, il demanio ha assicurato che appena saranno sgomberati da uomini e cose tutti gli ingressi dei capannoni saranno murati per impedirvi l'accesso di nuovi occupanti”.

DURA CONTESTAZIONE A SALVINI SULLA SPIAGGIA DI POLICORO

LE CONTESTAZIONI A SALVINI
POLICORO – E' stata a tratti dura la contestazione al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, da parte di un nutrito gruppo di giovani sulla spiaggia del centro jonico. Il titolare del Viminale, però, vi ha scherzato su: “Ringrazio i nostalgici che mi hanno accompagnato con “Bella ciao”. Li segnaleremo a Sanremo od allo Zecchino d'oro. Ma mi fa tenerezza chi va in giro con la falce ed il martello nel 2019. Il classico compagni, compagni, io lavoro e tu magni”. Ma torniamo alle proteste. I primi contestatori arrivati sul lungomare hanno portato due cartelli ed uno striscione. Sui primi vi era scritto: “Il Sud non dimentica. Policoro non si Lega” e “Salvini parla... l'Iva aumenta”. Sul secondo era riportata la frase “Salvini beach party: ingresso 5 rubli. Mai con Salvini” in cui era esplicito il riferimento al Russiagate che sta coinvolgendo esponenti vicini alla Lega. Lo striscione, però, a detta di alcuni dei dimostranti, non è piaciuto alla Digos che, in una prima fase, lo aveva addirittura requisito. E' stato un testa a testa tra i ragazzi ed il commissario regionale leghista, Marzio Liuni, a riportare la calma con il “manifesto” riconsegnato ai titolari. Ai primi cartelli, poi, se ne sono aggiunti altri con le scritte: “Padania, is not Italy, right?”, “Restiamo umani” e “Mai con Salvini”. Cartelli e striscione agitati all'arrivo del ministro dell'Interno quando i contestatori hanno intonato “Bella ciao”. E' stato in questo frangente che una signora ha lanciato l'acqua di una bottiglietta addosso al vicepremier. “Bella ciao”, poi, ha fatto da filo conduttore delle proteste che sono continuate prima all'esterno dello Swami, con agenti di Polizia a fare da “scudo”, mentre Salvini era nello stabilimento balneare, sia sulla spiaggia mentre il ministro faceva un giro in canoa.

IL POLICORO DAY DI MATTEO SALVINI TRA ABBRACCI, CONTESTAZIONI, DICHIARAZIONI, SELFIE, CANOA E... VASCO ROSSI

SALVINI ALLO SWAMI
POLICORO – Il Policoro day di Matteo Salvini, ministro dell'interno e candidato premier della Lega alle elezioni politiche ormai lanciate, si è sviluppato nella mattinata di ieri tra abbracci, contestazioni, dichiarazioni alla stampa, selfie, canoa, Vasco Rossi e con l'annuncio più atteso dai suoi fans: “Mi candido a premier'”. Il ministro, tra l'altro, è stato contestato con striscioni “al rublo”, col lancio di acqua da una bottiglietta e con il canto di “Bella ciao”. Ma andiamo con ordine. Dopo oltre due di attesa con gente paziente ad aspettare davanti ed all'interno del Lido Swami, il Matteo nazionale è arrivato scortato dal servizio d'ordine. Subito un testa a testa con il sindaco di Bernalda, Raffaele Tataranno, accompagnato dai primi cittadini di Policoro, Enrico Mascia, e di Bernalda, Viviana Verri, che gli ha chiesto un incontro sulla questione Felandina, poi solo e soltanto abbracci e selfie coi suoi simpatizzanti. Sul piazzale antistante lo stabilimento balneare, però, ecco la contestazione con striscioni e “Bella ciao” più il lancio d'acqua da una bottiglietta. Le forze dell'ordine, tuttavia, hanno contenuto eventuali problemi A seguire, il confronto coi giornalisti. Salvini ha chiesto elezioni subito aggiungendo: “I parlamentari, che sono pagati per questo, dovranno lavorare anche a Ferragosto. Chi chiede tempi lunghi ci tiene alla poltrona. Io mi candido a leader. Le alleanze con Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni? Ne parleremo dopo che sarà fissata la data delle elezioni. E non rispondo agli insulti dei 5 stelle. Troppi i loro no per durare. Un governo Renzi-Di Maio sarebbe tragico. Non usciremo dall'euro”. Poi, i temi regionali: “La Vald'agri non si tocca. Bloccare le estrazioni di petrolio sarebbe follia. Noi dobbiamo tutelare insieme ambiente e posti di lavoro. Nessuno di questi ultimi dovrà essere perduto. Ma sono contrario alle trivellazioni sotto costa. Quanto all'autonomia differenziata la Basilicata ed il Sud ci guadagneranno. Farà emergere le incapacità della pessima politica che ha lasciato scuole, strade ed ospedali di serie B. E non toccherà un euro a chi amministra bene. L'autonomia unirà il Paese”. Il leader della Lega, inoltre, ha definito “simpatici” coloro che hanno agitato lo striscione con la scritta “Salvini beach party: ingresso 5 rubli” aggiungendo: “Mi sorprende, tuttavia, che ancora in Italia ci sia che va in giro con falce e martello”. E sulle paure degli italiani che cominciano a ritirare i risparmi dalle banche per metterli sotto il “mattone”: “Quando c'è instabilità ed incertezza la gente ha paura. Dobbiamo dare una prospettiva di 10 anni con regole certe e la gente ritornerà ad investire”. Poi, un discorso quasi confidenziale di soli 5 minuti coi suoi supporters in cui, tra l'altro, ha fatto i complimenti al sindaco Mascia per come è tenuta Policoro definita “una città stupenda”, prima del rito, ormai classico e ben accetto, dei selfie. Non senza aver collaborato col dj dello Swami per metter su “Una vita spericolata” di Vasco Rossi. Infine, costume da bagno e giro in canoa, ancora tra le contestazioni, prima del pranzo e la trasferta per un altro bagno di folla ad Isola Capo Rizzuto, in Calabria.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 11.08.19, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

FILIPPO ALLA CONFERENZA STAMPA DI SALVINI A POLICORO

1) Il “Policoro day” del vicepremier Salvini tra contestazioni, annunci e giro in canoa. 2) Salvini tra abbracci e contestazioni. 3) IL sindaco di Bernalda, Tataranno: “Mi ha assicurato lìimpegno per risolvere il problema della Felandina”. 4) Al titolare del Viminale gli slogan a “5 rubli”.

sabato 10 agosto 2019

POLICORO. CONCERTO JOVANOTTI. LA TRIDENT MUSIC REPLICA AGLI AMBIENTALISTI: “SPIAGGIA GIA' ANTROPIZZATA”

LA LOCANDINA DEL JOVA BEACH PARTY DI POLICORO
POLICORO – La Trident Music, organizzatrice del Jova beach tour 2019, ha replicato alle polemiche mosse da alcune associazioni ambientaliste locali relative alle tappe della città jonica, in programma il 13 agosto prossimo, ma anche di quelle di Praia a mare e Roccella Ionica. “La scelta del Jova beach party di collaborare con il WWF - si legge in un comunicato stampa – dovrebbe, da sola, costituire una garanzia assoluta di trasparenza e di massima attenzione verso le tematiche ambientali. Le spiagge di Praia a Mare e Policoro, i cui biglietti sono in vendita dallo scorso dicembre, sono state tutte preventivamente sottoposte alle verifiche delle autorità competenti che hanno rilasciato le relative Vinca, ovvero una valutazione delle misure predisposte e un nulla osta a procedere con le operazioni del concerto. Si tratta di procedure onerose a cui Trident ha dato seguito, anche laddove non obbligatorie, proprio perché queste procedure garantiscono che tutte le attività si svolgano nel massimo rispetto dell’ambiente”. Ma ecco, nello specifico, la precisazione su Policoro: “La spiaggia prescelta si trova in un’area in cui è ben presente l’attività umana, in quanto è adiacente ad un’infrastruttura turistica costituita da un porto, un piccolo agglomerato urbano formato da varie costruzioni tra cui un hotel e varie strutture ricettive. Tutte le critiche, perciò, mosse a distanza di otto mesi dall’annuncio ufficiale, fanno nascere il sospetto che, ancora una volta, il Jova beach party sia utilizzato come palcoscenico per ottenere visibilità a buon mercato. Trident Music, pertanto, ha dato mandato ai legali di perseguire d’ora in avanti chiunque crei artatamente fasulli casi mediatici ai danni di Jovanotti e del Jova beach party, diffondendo sul web calunnie e falsità”.

NON SOLO ISABELLA MORRA A VALSINNI MA ANCHE IL PARCO DEI CRISCIUNI E L'ARMI DEI GATTI

IL LAGHETTO DEL PARCO DEI CRISCIUNI
VALSINNI – Non solo Isabella Morra, con la sua storia umana e letteraria; il rifugio di Monte Coppolo e l'antica città magno greca di Lagaria, pur se ad oggi non fruibili dal pubblico; caratterizzano l'offerta turistica e naturalistica della cittadina alle porte del Pollino. A 700 metri sul livello del mare, infatti, ecco il Parco dei crisciuni (crescione), a metà strada tra il borgo medioevale e la cima del Monte Coppolo, mentre a 858 metri ecco l'Armi dei gatti, il sito che segna il confine tra Basilicata e Calabria. Ma andiamo con ordine. Il Parco dei crisciuni è così denominato per la presenza del crescione, una pianta spontanea appartenente alle brassicacee (o crucifere), una famiglia di vegetali (la stessa di broccoli, cavoli, rucola, senape, ravanello), che vanta notevoli proprietà toniche, antiossidanti e disintossicanti. “Il Parco – si legge sulla sua pagina Facebook - rappresenta una nuova formula per vivere il proprio tempo libero in armonia con la natura, con il buon cibo sano, all'insegna del proprio benessere. Tra le strutture presenti, un laghetto centrale, spazi per il pic nic e per il barbecue, un parco giochi per bambini, ristorante-bar, campeggio ed area camper, bungalow”. Insomma, qui è possibile vivere la natura a diretto contatto con essa a pochi chilometri dalla costa jonica. Ed una sorta di miracolo ecologico è il sito denominato Armi dei gatti. Vi si arriva salendo dal Parco dei crisciuni al Monte Coppolo e da qui, dal bosco di Rotondella, in direzione Nocara (CS). Il paesaggio è caratterizzato da grossi blocchi di pietra durissima attraverso cui passa l'unica strada di collegamento tra le due regioni confinanti. Armi dei gatti, infatti, è un toponimo magno greco molto diffuso al Sud ed utilizzato come presidio di difesa dalla invasioni nemiche.

IL SITO ARMI DEI GATTI TRA VALSINNI-ROTONDELLA E NOCARA (CS)

L'ESTATE DI ISABELLA NELL'ANTICA FAVALE SINO AL 25 AGOSTO



VALSINNI – Continueranno sino al 25 agosto prossimo le iniziative della 24esima edizione della rassegna L'estate di Isabella su organizzazione di Comune, Pro Loco e Parco Letterario Isabella Morra. Così, dalle 19, vanno in scena i “viaggi sentimentali” dedicati alla poetessa del '500 scoperta da Benedetto Croce, la cui vicenda tanto appassiona gli studiosi ancora oggi. Tra le rappresentazioni, dal lunedì al sabato, ecco “Il Borgo racconta. Viaggio multisensoriale tra voci e suoni dell'antica Favale”, di Ninì Truncellito e Mimmo Rago, con i turisti accompagnati da menestrello e cantastorie. Biglietto 5 euro. La Compagnia teatrale "Il Gafio", invece, presenta, la domenica, “La Mandragola”, di Niccolò Macchiavelli, su riduzione e adattamento di Ninì Truncellito e regia di Fabio Truncellito. Ingresso 5 euro. In programma anche “Vivi il Borgo. Suoni, colori e sapori della Favale del '500”; la mostra "L'arte militare nella Favale del '500", con armature, armi, e macchine d'assedio; la visita al castello e alla mostra "Benedetto Croce da Napoli a Valsinni sulle orme di Isabella Morra", contributo di 2 euro. E per chiudere le serate “Cenacoli sotto le stelle”, cene con i sapori delle terre di Favale nelle osterie del centro medioevale allietati dai Menestrelli senza...re", a 18 euro bevande escluse. Ricordiamo che le colonne sonore della rassegna sono di Antonio Labate; le scenografie di Giovanni Olivieri e Giuseppe Spagnolo; gli arrangiamenti musicali sono a cura di Livio Truncellito; le musiche neo medievali, inoltre, sono curate da Fabiano Magno. La direzione artistica è di Erminio Truncellito con organizzazione generale e allestimenti di Carmen Chierico. Per Info e prenotazioni: Pro Loco tel. 3923922551; e-mail: parcomorra@tiscali.it; www.parcomorra.it; Facebook.

VALSINNI. IN ABBANDONO IL RIFUGIO DI MONTE COPPOLO. E L'ANTICA LAGARIA E' SOTTO SEQUESTRO GIUDIZIARIO. IL SINDACO CELANO: “IMPEGNATI PER IL RECUPERO ALLA FRUIZIONE PUBBLICA”

SULLO SFONDO IL RIFUGIO DI MONTE COPPOLO
VALSINNI – Beni pubblici, costati milioni di euro, in abbandono ed alla mercè di vandali. Accade nella cittadina che diede i natali alla grande poetessa del '500, Isabella Morra, dove il rifugio di Monte Coppolo, rientrante nel Parco nazionale del Pollino, è completamente chiuso alla sommità della montagna che separa Valsinni da Rotondella. Di più. In uno dei pochi Comuni lucani che può fregiarsi della Bandiera arancione, sinonimo di un turismo culturale di qualità, anche un altro attrattore è chiuso alla fruizione pubblica. Si tratta del Parco archeologico della città di Lagaria. Una città magno greca che sarebbe stata fondata dal mitico falegname Epeo, costruttore del cavallo di Troia. Nel caso, però, si tratta di un sequestro giudiziario. Il sindaco Gaetano Celano, tuttavia, ha dichiarato di “essere impegnato per il recupero ai fini collettivi e produttivi delle due strutture”. Ma andiamo con ordine. La Gazzetta si è recata sul monte Coppolo ed ha potuto fotografare il rifugio abbandonato. Il cronista non è entrato nello stabile anche se avrebbe potuto farlo facilmente superando la recinzione in legno abbattuta in più punti. Anche il cancello era chiuso con un semplice spago. Ovvio che i vandali abbiano vita facile. Così, non si è potuto entrare nel Parco di Lagaria, il cui accesso è sbarrato per ordine dei giudici. Ma ecco il primo cittadino: “Sto cercando di far trasferire le due emergenze storico-turistiche tra i beni del Comune. Ho chiesto, allo scopo, un incontro urgente al presidente della Regione, Vito Bardi. Il fatto è che il rifugio, è sotto pignoramento in un contenzioso giudiziario tra i creditori e l'ex Comunità montana del Basso Sinni, già proprietaria del bene. Bene che, come il canile comprensoriale o la discarica di Colobraro, deve, per legge, essere trasferita agli enti locali. Solo che la causa legale ci ha messo lo zampino. Vedremo cosa accadrà dopo il summit con Bardi”. E come sta la vicenda di Lagaria? “Il Parco archeologico su cui ha lavorato per anni l'insigne studioso Lorenzo Quilici è sotto blocco giudiziario dal luglio del 2017”. Già. I carabinieri effettuarono un sequestro preventivo di un'area di 2200 metri quadrati su cui era stato realizzato un sentiero naturalistico usando vecchie traversine ferroviarie in legno. Il “caso” fu sollevato il 15 maggio '17 dall'europarlamentare del M5s, Piernicola Pedicini con un'interrogazione alla Commissione Europea. “È stato rilevato – scrisse l'esponente pentastellato - che il sentiero 990 nei pressi del rifugio Monte Coppolo è tracciato da una scalinata di traversine ferroviarie impregnate di sostanze tossiche quali il creosoto (utilizzato per renderle «impermeabili» agli agenti atmosferici) che conformemente a decisione della CE dovrebbero essere smaltite come rifiuti speciali pericolosi anziché riutilizzati. Secondo l'Agenzia per le sostanze tossiche e registro malattie e l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro il creosoto è probabilmente cancerogeno per l'uomo”. Da qui l'intervento dei giudici. Celano: “Ora, però, dopo che si è svolto l'incidente probatorio, il Comune, custode giudiziario del Parco, chiederà il suo totale dissequestro”. Non resta che attendere. 

LA RECINZIONE DEL RIFUGIO DI MONTE COPPOLO

IL POLICORO DAY DI MATTEO SALVINI TRA ABBRACCI, CONTESTAZIONI, DICHIARAZIONI POLITICHE E SELFIE: “MI CANDIDO A PREMIER'”. IL MINISTRO CONTESTATO CON STRISCIONI E CON IL CANTO DI “BELLA CIAO”

SALVINI ALLO SWAMI
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POLICORO – Il Policoro day di Matteo Salvini tra abbracci, contestazioni, dichiarazioni politiche e selfie: “Mi candido a premier alla prossime elezioni da fare al più presto. Il Sud ha tutto da guadagnare con l'autonomia differenziata. Il petrolio della val d'Agri è una risorsa. Non perdere nessun posto di lavoro. E complimenti al sindaco: belle questa città e questa spiaggia”. Il ministro dell'interno contestato con striscioni e con il canto di “Bella ciao”. Incontro con il sindaco di Bernalda sui migranti della Felandina.

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ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 10.08.19, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

VALSINNI. IL LAGHETTO DEL PARCO DEI CRISCIUNI

1) Policoro. C'è Matteo Salvini, dalle ore 10, al lido Swami. 2) Policoro. Replica dell'agenzia Trident: “Il Jova beach party usato per polemiche e visibilità”. 3) L'altra Basilicata. Valsinni. Il rifugio di Monte Coppolo è abbandonato e l'antica Lagaria è sotto sequestro giudiziario. Il sindaco Celano: “Verso il recupero alla fruizione pubblica”. 4) L'antica Favale racconta. Viaggi sentimentali per tutti con L'estate di Isabella. 5) Luoghi dell'anima. Il Parco dei crisciuni e l'Armi dei gatti.

venerdì 9 agosto 2019

COVA CONTRO: “TENSIOATTIVI ANIONICI NELL'ACQUA EROGATA DA AL A POLICORO E PISTICCI”

IL PRELIEVO DI COVA CONTRO AL LUNGOMARE DI POLICORO
POLICORO - Se per Arpab tutto va bene nell’acqua potabile erogata a Policoro non è affatto cosi per l’associazione ambientalista Cova Contro che in analisi effettuate su prelievi tra l’abitato della stessa città jonica e di Pisticci ha rinvenuto tensioattivi anionici. “Il 16 luglio – si legge in un post pubblicato sul blog Punto e basta - abbiamo campionato a Pisticci la fontana al bivio Pozzitello-SP 176, il fontanino di via Vittorio Emanuele II, la fontana lungo la provinciale per San Basilio. A Policoro, invece, oltre ad un’abitazione privata in via Lido, abbiamo prelevato al fontanino di piazza Heraclea ed al termine del lungomare lato destro, presso il Lido La Duna”. Con quali risultati? L’associazione ecologista: “I risultati hanno dato negatività per tutti i parametri esaminati ma non per i tensioattivi anionici, di derivazione industriale/antropica e tra i composti artificiali derivanti dai detergenti più tossici e persistenti rispetto agli altri tipi di tensioattivi. Noi siamo nei picchi ad 1/6 del limite per gli scarichi nonostante parlassimo di acqua potabile. Tuttavia la loro omogenea presenza con un range definibile tra i due comuni unitamente alle risultanze negative degli altri parametri esaminati (batteri, ammoniaca e fosfati) restringe il campo delle cause: che siano un sottoprodotto della disinfezione e della potabilizzazione? Che siano cambiati i prodotti chimici di potabilizzazione nel tempo producendo sottoprodotti della clorazione diversi? Zero fosfati ma molti tensioattivi: come è possibile se la colpa fosse un inquinamento da detergenti? Che vi sia una sorgente contaminante che rilascia solo determinati inquinanti come questi tensioattivi? Rinnoviamo – è la conclusione di Cova contro rivolta alle istituzioni - la nostra disponibilità ad analisi incrociate”.

POLICORO. PER L'ACQUA POTABILE E' TUTTO A POSTO? ESAMI ARPAB NELLA NORMA A MAGGIO E GIUGNO. MA COVA CONTRO HA ALTRI DATI

AUTOBOTTI A POLICORO NELL'APRILE E NEL GIUGNO 2018

POLICORO – Esami dell'acqua potabile di routine e di verifica dell'Arpab nella norma nei mesi di maggio e giugno in due fontanine pubbliche ed all'uscita del serbatoio di Acinapura. L'associazione ambientalista Cova contro, invece, ha rinvenuto tensioattivi anionici nelle erogazioni di Aquedotto lucano in campioni prelevati nel luglio scorso nel centro jonico ed a Pisticci. Ma andiamo con ordine. Il Comune del Metapontino, interessato nell'aprile e nel giugno 2018 da numerose giornate di stop all'uso potabile a causa del rialzo delle concentrazioni di trialometani, sottoprodotti clorurati del cloro usato come disinfettante, ha pubblicato sul suo sito istituzionale, www.policoro.gov.it, i rapporti di prova degli esami effettuati a maggio e giugno. Rapporti inviati dall’Agenzia regionale per l’ambiente, a firma del dirigente “Ufficio risorse idriche”, Gaetano Caricati, e dalla dirigente responsabile ad interim, Carmela Fortunato, all'Azienda sanitaria di Matera. Gli esami sono stati condotti su prelievi di tecnici dell’Asm su fontanine pubbliche. Cominciamo dai rapporti relativi alla fontana di via Mazzitelli, nei pressi del mercato coperto, sui campioni del 7 maggio trasmessi dall'Arpab al Servizio igiene degli alimenti e dalla nutrizione ed al Dipartimento prevenzione della Asm. Nel caso sono state esaminati i parametri conducibilità, pH, sapore, odore, torpidità, colore. Dei primi due sono stati riportati i valori mentre gli ultimi quattro hanno ottenuto un risultato “accettabile”. Nel laboratorio di microbiologia, invece, sono stati testati i valori di escherichia coli e di batteri coliformi 37°C risultati 0/100 ml. Le conclusioni del dirigente Rocco Masotti: “Campione conforme, per i parametri analizzati, alla normativa vigente”. Identiche conclusioni sono venute fuori sia dal laboratorio chimico sia da quello microbiologico per i campioni prelevati nello stesso 7 maggio dalla fontanina della villa comunale. Il 28 maggio, altresì, sono stati prelevati campioni dal serbatoio in uscita di Acinapura, che serve l’abitato della città jonica. In questo caso, però, nel Laboratorio chimico-strumentale sono stati analizzati anche i parametri 1,2-dicloroetano, benzene, cloruro di vinile, tricloroetilene, tetracloroetilene, trialometani totale, oltre a quelli colore, conducibilità, odore, ph, torbidità e sapore. Così, nelle conclusioni analitiche, il dirigente Bruno Bove: “Campione conforme, per i parametri utilizzati, alla normativa in vigore”. Zero Escherichia coli e zero batteri coliformi 37°C i risultati del laboratorio di microbiologia sullo stesso prelievo. Ripetuti anche in questa data gli esami dell’acqua prelevata dalla fontana di via Mazzitelli con risultati sia chimici sia microbiologici sovrapponibili a quelli precedenti. Il Comune, inoltre, ha anche pubblicato i rapporti di prova definiti di “verifica” relativi al 7 maggio su prelievi in uscita del serbatoio di Acinapura con risultati “conformi alla normativa” per tutti i parametri ricercati. “Conforme” la situazione per i campioni analizzati su prelievi dell'11 giugno scorso ancora dalla fontanina di via Mazzitelli. Tutti i rapporti di prova citati sono consultabili sul sito Policoro.gov.it.

ASSEMBLEA PUBBLICA SULL'ACQUA AI TRIALOMETANI NELL'APRILE 2018
2018, L'ANNO ORRIBILIS PER LA FORNITURA IDRICA POTABILE NEL METAPONTINO CAUSA TRIALOMETANI

POLICORO – In molti ancora ricordano l'anno orribilis, il 2018, per la fornitura idrico potabile di Acquedotto lucano nei centri del Metapontino a causa dello sforamento dei valori di trialometani, sottoprodotti clorurati del cloro. I cittadini rimasero privi di erogazione di acqua ad uso alimentare dal 17 al 24 aprile prima e dal 10 al 19 maggio poi dello scorso anno. E non solo nella città considerata la “capitale” economica e sociale di tutto il Metapontino. Lo stop all'uso potabile, infatti, fu decretato anche a Nova Siri, Scanzano Jonico, Metaponto borgo e per la frazione Case basse di Montescaglioso. Si trattò di giorni in cui le polemiche furono veramente tante ed accese, quasi furibonde, con gli utenti sull'orlo di una crisi di nervi nel doversi rifornire, armati di taniche e damigiane, dalle autobotti. Tantissime, altresì, furono anche le richieste di sicurezza nella gestione di un alimento essenziale per la salute umana. E ci fu anche chi, come il consigliere comunale Giuseppe Maiuri, capogrupo di Policoro futura, che chiese al sindaco Enrico Mascia (centrosinsitra) di intraprendere azioni risarcitorie da parte dell'ente a favore dei policoresi rimasti per giorni senza un servizio essenziale. Richieste furono anche fatte sugli interventi da porre in essere per la risoluzione della criticità relativa alle condutture della rete fornita dal potabilizzatore di Montalbano Jonico. Da allora, tuttavia, la crisi da trialometani non si è più riproposta. Pare, secondo quanto dichiarato da Mascia nel Consiglio comunale del 4 ottobre 2018, che il problema della concentrazione dei famigerati sottoprodotti clorurati del cloro era stato risolto mediante l'allineamento delle modalità di esame da parte di Acquedotto lucano, che aveva ottenuto risultati sempre nelle norma, ed Arpab.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 09.08.19, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

FILIPPO IN TUTA MIMETICA INTERVISTA IL MINISTRO SALVINI

1) Policoro. Per l'acqua potabile è tutto a posto? Esami Arpab nella norma a maggio e giugno. Ma Cova contro ha altri dati. 2) Cova contro: “Tensioattivi anionici nei prelievi di Policoro e Pisticci”. 3) Policoro. Nel 2018. Quei giorni con tanti utenti sull'orlo di una crisi di nervi.

giovedì 8 agosto 2019

LEGAMBIENTE: “CRITICITA' SULLA CARTELLONISTICA INFORMATIVA SULLA QUALITA' DELLE ACQUE”

LA CONFERENZA STAMPA DI LEGAMBIENTE SU GOLETTA VERDE 2019

NOVA SIRI - “Strali” di Legambiente ai Comuni costieri ionici e tirrenici della Basilicata sulla mancanza quasi assoluta della cartellonistica informativa rivolta ai cittadini sulla classe di qualità del mare e sui dati delle ultime analisi. “In nessuno dei cinque punti da noi campionati – ha reso noto l'organizzazione ambientalista - è presente il cartello informativo, obbligatorio per legge, sulla balneabilità. Il cartello che indica il divieto di balneazione, infatti, è presente solo sulla foce del canale Toccacielo, a Nova Siri”. Cartello, come abbiamo potuto verificare anche noi, che non è presente alla foce del fiume Cavone, tra i comuni di Pisticci e Scanzano Jonico, in cui il prelievo di Goletta verde ha dato come risultato “inquinato”.

NOVA SIRI. IL SINDACO STIGLIANO: “IL NOSTRO MARE E' BALNEABILE AL 100%. GOLETTA VERDE USA CRITERI NON CONFORMI A QUELLI PREVISTI DALLE NORMATIVE NAZIONALI”

NOVA SIRI, UNA SPIAGGIA CON LA BANDIERA BLU
NOVA SIRI – “Il nostro mare da Bandiera blu è balneabile al 100%. Goletta verde usa criteri non conformi a quelli previsti dalle normative nazionali seguite, ad esempio, dall'Arpab. Fermo restando che la foce del Toccacielo, come tutte quelle di canali e fiumi d'Italia, è vietata alla balneazione”. Lo ha detto il sindaco Eugenio Stigliano a commento della denuncia di Goletta verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, sulla foce del citato canale le cui acque sono risultate “fortemente inquinate”. L'unico punto delle coste della Basilicata con questa “certificazione”. Il primo cittadino, però, non ci sta ed ha attaccato: “Rispettando l'organizzazione ambientalista non posso non evidenziare, però, che essa adotta per i metodi di campionamento un protocollo tutto suo. Il prelievo, infatti, avviene nel canale stesso e non nel tratto di mare prospiciente alle distanze previste dalla legge. Utilizza, poi, parametri diversi da quelli istituzionali. E' come se, per fare un esempio, un medico utilizzasse un termometro che dà la misura della febbre a 35,5 °C e non, come norma, a 37. Noi ci confrontammo su questi problemi con Legambiente nell'estate del 2016 ma, a quanto pare, senza risultati”. Ricordiamo a proposito che il quella occasione Stigliano e gli altri sindaci del Metapontino minacciarono querele contro l'associazione ambientalista ed ottennero una sorta di incontro-confronto riparatore a Scanzano Jonico. Ancora il nostro interlocutore: “Ma le cose non sono cambiate. Debbo anche dire che gli amici di Goletta verde sono molto attenti nelle loro dichiarazioni. Non parlano, infatti, di mancanza di balneabilità delle acque ma di inquinamento della foce di un canale. Ovviamente non ci troviamo su questo pur collaborando con Legambiente su altre iniziative a tutela della natura. Ma sulle regole del gioco non si transige. Goletta verde fà un po' di testa sua non usando il disciplinare nazionale che permette ai diversi Comuni di avere acque eccellenti di balneazione oppure di chiuderle all'uso pubblico”. Stigliano ha anche rilevato che “Farbas (la Fondazione ambiente ricerca Basilicata) ha certificato recentemente valori microbiologici del Toccacielo ottimi, al di sotto dei limiti previsti. Per un corso d'acqua che riceve d'estate solo lo scarico del depuratore comunale si tratta di risultati eccellenti”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 08.08.19, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

FILIPPO IN TUTA MIMETICA INTERVISTA IL MINISTRO SALVINI

1) Nova Siri. “Il nostro mare è da bandiera blu ed è balneabile al 100%”. Il sindaco Stigliano non ci sta: “Goletta verde iusa criteri non conformi a quelli previsti”. 2) Legambiente ai Comuni: “Manca la cartellonistica sulla qualità del mare”.

JOVANOTTI A POLICORO. IL FRONTE DEL SI. IL SINDACO MASCIA: “SARA' UN SUCCESSO”

LORENZO CHERUBINI JOVANOTTI

POLICORO - “E' stato un successo della mia amministrazione e sarà un successo di pubblico, di spettacolo, di immagine per la nostra città, all'insegna del divertimento, della musica e del rispetto dell'ambiente che è una priorità sia di Jovanotti sia del Comune”. Lo ha detto il sindaco Enrico Mascia in replica alle proteste dei movimenti ambientalisti avversi allo svolgimento del mega spettacolo di Lorenzo Cherubini ed amici sulla spiaggia di Torre Mozza. “Ci siamo relazionati – ha continuato il primo cittadino – con tutti gli organi istituzionali che regolano la materia, Regione, Provincia, prefettura, forze dell'ordine, Capitaneria di porto, Vigili del fuoco, che ci hanno dato i loro relativi nulla osta. Le contestazioni tardive di alcune associazioni ecologiste non ci preoccupano. Tutte le componenti interessate sono state coinvolte. E nessuna spesa graverà sui cittadini. Nel villaggio vi sarà un servizio interno di smaltimento dei rifiuti. E la produzione lascerà al Comune 140 contenitori per la raccolta. Si tratta di un grande evento e saremo impegnati per esso. Siamo tranquillissimi. Senza falsa modestia essere riusciti ad avere a Policoro lo Jova beach party mi pare sia una cosa che possiamo salutare con legittimo orgoglio. Ci saranno 20mila persone che arriveranno da noi. Guardiamo le cose in positivo senza fare inutile disfattismo sull'altare di un ambientalismo di maniera per cercare di creare difficoltà. La cosa non ci tocca”. Mascia ha anche informato che i gigli marini presenti sulla duna saranno espiantati raccogliendo i loro semi per ripiantarli a tempo debito: “E ciò dopo un confronto con gli uffici competenti della Provincia. Non un solo giglio sarà sacrificato. Non dimentichiamo, poi, che anche il Wwf è tra i patrocinanti del Jova beach tour”.

JOVA BEACH PARTY. IL FRONTE DEL NO DELLE ORGANIZZAZIONI AMBIENTALISTE LOCALI E LEGAMBIENTE BASILICATA

LA DUNA DELLA SPIAGGIA DI TORRE MOZZA

POLICORO – Sale di tono la polemica sul Jova beach party del 13 agosto sul lido di Torre Mozza. Le associazioni Mediterraneo no triv, Cova Contro, No scorie Trisaia, Medici per l'ambiente, Mamme libere, Stop 5 G Basilicata e GeCo (Genitori consapevoli Basilicata) hanno spiegato il loro “No” sostenendo che “la natura va rispettata non calpestata”. E Legambiente Basilicata ha reso noto di aver inviato un esposto denuncia agli organi competenti. Ma andiamo con ordine. Le organizzazioni ambientaliste locali hanno espresso le loro perplessità ed i loro dubbi sul concerto poiché esso si svolgerà “nel sito di interesse comunitario “Costa Ionica Foce Agri”. Poiché l'evento avrà impatti su un'area protetta e Sic doveva essere sottoposto non a Valutazione d'incidenza ma a Valutazione d'impatto ambientale. I luoghi, infatti, saranno oggetto di lavori di livellamento con posizionamento di impianti e transenne in grado di porre in serio pericolo l'habitat potendo distruggere le specie protette e la flora presente. Un altro aspetto che preoccupa è l'inquinamento acustico per le specie protette come la cicogna, la spatola, la volpoca, la gru, il cavaliere d’Italia, il gabbiano corallino”. E Legambiente: “Abbiamo inviato un esposto-denuncia affinché si accerti con urgenza se vi siano gli estremi affinché lo svolgimento del Jova beach party del 13 agosto possa essere spostato in altro luogo, oppure possa essere rinviato a data successiva al 31 agosto prossimo in considerazione dell’elevato interesse conservazionistico delle specie e degli habitat; se vi siano gli estremi per la riduzione dell’area d’intervento con conseguente limitazione del numero massimo di spettatori; se vi siano gli estremi per la sussistenza di tutti i requisiti di sicurezza previsti per i partecipanti”.

mercoledì 7 agosto 2019

POLICORO. AL VIA LE “OPERAZIONI” PER LA TAPPA DEL 13 AGOSTO DEL JOVA BEACH PARTY

LA FOTO UFFICIALE DEL JOVA BEACH TOUR
POLICORO – La macchina organizzativa della tappa lucana del Jova beach tour 2019, il13 agosto prossimo, con Lorenzo Cherubini Jovanotti protagonista assoluto ha preso il via ieri nelle adiacenze della spiaggia di Torre Mozza. Attorno alle 11 siamo stati sul posto dove erano già arrivati i mezzi di una ditta di trasporto che hanno scaricato quattro container nel parcheggio al termine di via San Giusto, proprio di fronte al litorale. Oltre ai due tir sono anche arrivati una ruspa ed altri due mezzi speciali. La stessa via San Giusto è stata transennata dall'incrocio con via Monte Grappa sino a quello con via Piave. Sarà, a quanto abbiamo accertato, ribitumata. La stessa arteria servirà nella giornata del mega spettacolo all'accesso dei mezzi di soccorso. Poi, siamo stati a visitare il sito dove si terrà materialmente l'evento. Si tratta della spiaggia libera compresa tra il lido di Marinagri e quello del circolo nautico Acquarius. Sull'arenile prospiciente lo Jonio tanti gli ombrelloni dei vacanzieri. Poi un tratto completamente libero prima della duna a ridosso dei canali collegati al porto di Marinagri. Alle spalle di essa, infatti, sono ben visibili le costruzioni del villaggio sull'acqua ed in particolare dell'Hotel omonimo. Tra la vegetazione spontanea abbiamo notato cardi e gigli marini. In questo ampio spazio saranno posizionati i palchi su cui si esibiranno Jovanotti ed i suoi ospiti all'interno di un autentico villaggio. Da oggi una ditta di service comincerà a posizionare le strutture necessarie. Ricordiamo che l'anticipazione di Policoro come sede di una tappa del tour fu della Gazzetta del 20 dicembre scorso dopo che i tecnici dello staff organizzativo avevano effettuato un sopralluogo sul sito di Torre Mozza. Sopralluogo che fu ritenuto esaustivo. Insomma, Policoro vinse la concorrenza di Pisticci e Scanzano, che pure si erano offerte per ospitare il mega spettacolo. Ma cosa sarà il Jova beach? Così l'organizzatrice Trident srl: “Più di uno stadio, più di un palasport, più di un festival, molto più di un concerto. Si tratta di una città temporanea, un villaggio sulla spiaggia, un nuovo format di concerto, un happening per il nuovo tempo. C’è il mare, la musica, la gente, la vita”. E Jovanotti: “E’ una visione che ho maturato lungo tutto l’arco di oltre 35 anni di musica e di performance live. Già durante i miei ultimi show si rafforzava in me il bisogno di tenere insieme diversi linguaggi in un format unico che risultasse fluido, e allo stesso tempo sentivo che poteva esserci qualcosa in più, di diverso, e di più eccitante ancora”. Così, dopo 67 palazzetti gremiti con oltre 560 mila spettatori, Lorenzo ha trasformato un concerto in una grande giornata in cui le emozioni, la musica, il ballo e il divertimento saranno il centro di tutto. Si tratterà per gli organizzatori di “un’esperienza artistica, fisica, sensoriale con attenzione all’ambiente. Jova beach tour e Wwf plasticfree tour saranno insieme per sensibilizzare l’opinione pubblica e offrire soluzioni su una delle emergenze ambientali che sta mettendo a rischio molte specie animali e minacciando la salute umana, vista la contaminazione da plastica delle catene alimentari”.

ARTICOLI PUBBLICATI OGGI, 07.08.19, SU LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

FILIPPO IN TUTA MIMETICA INTERVISTA IL MINISTRO SALVINI

1) Montescaglioso. La “mattanza” del 1991 con una scia di sangue. 2) Policoro. Il Jova beach tra attese e polemiche. In vista del concerto di Jovanotti. Iniziati a Torre Mozza i lavori per allestire il villaggio del 13 agosto. 3) Il fronte del no. Le associazioni locali: “La natura va rispettata non calpestata”. E Legambiente presenta un esposto-denuncia. 4) Il fronte del si. Sicuro il sindaco Mascia: “Sarà un successo”.

martedì 6 agosto 2019

IL COMUNE DI SCANZANO J. VERSO LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE NEI PROCESSI CONTRO I CLAN

L'OPERAZIONE CENTOUNO DEL 4.2.19
SCANZANO J. – Il Comune del centro del Metapontino verso la costituzione di parte civile nei procedimenti intentati dalla magistratura verso quanti sono stati coinvolti nelle due operazioni antimafia Crusca e Centouno dei mesi scorsi. Tanto si evince dopo l'interrogazione presentata dalla consigliera di opposizione, Maria Giovanna Merlo (Scanzano Libera), e dalla risposta indiretta, tramite la Gazzetta, del sindaco Ripoli. Merlo: “Dopo due Consigli comunali aperti ed una fiaccolata in occasione dell'incendio doloso che distrusse l'auto del dirigente dell'ufficio tecnico, Marcello Iannuzziello, ho ritenuto opportuno chiedere al primo cittadino di trasformare la solidarietà espressa con parole alle persone che hanno subito danni anche con un atto formale della Giunta comunale. E ciò a tutela del nostro territorio. E' vero che occorre aspettare i tre gradi di giudizio per affermare la colpevolezza di chi è accusato ma io ritengo che l'amministrazione debba far capire che sta dalla parte della legalità. Quale modo migliore che non la costituzione in giudizio?” Ed ecco la risposta di Ripoli: “Stabiliremo sotto il profilo strettamente tecnico la possibilità della nostra costituzione nei processi. Credo, però, che la risposta sarà positiva tanto che delibereremo in merito nel prossimo Consiglio. Stante anche la richiesta della minoranza. Non essendo noi parte lesa nei procedimenti in corso, tuttavia, non sappiamo, al momento, a quando sono state fissate le udienze. Ferma restando la presunzione di innocenza per quanti sono indagati preciso che è stata l'immagine collettiva di Scanzano Jonico che ha subito sicuramente dei danni. Valuteremo sotto il profilo tecnico, ripeto, la nostra costituzione in giudizio e se sarà possibile, come credo, decideremo di conseguenza”. 

IL MAXIBLITZ RUSCA DEL 4.10.18
 LE DUE LUNGHE NOTTI DELLE OPERAZIONI RUSCA E CENTOUNO


SCANZANO JONICO – Le due lunghe notti dei blitz condotti dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Potenza contro clan considerati mafiosi scattarono nel centro del Metapontino e dintorni alle 3.30 del 4 ottobre e del 4 febbraio scorsi. Si trattava delle Operazioni denominate Rusca la prima e Centouno la seconda. In entrambe il centro urbano venne “invaso” da forze dell'ordine. Si trattò di vaste operazioni anticrimine. Il 4 ottobre furono eseguite tra Scanzano Jonico, Tursi, Nova Siri, Policoro e Montalbano Jonico, decine di perquisizioni domiciliari. Imponente lo schieramento in campo: 170 carabinieri, 70 poliziotti, 70 finanzieri. Con loro un nucleo guastatori ed unità cinofile. In ausilio alle forze di “terra” anche allora un elicottero. Al centro dell'indagine traffici di droga, estorsioni, attentati incendiari dolosi notturni, reati che sarebbero stati commessi negli ultimi otto anni nell'intero Metapontino ma, in particolare, a Scanzano Jonico. Le perquisizioni erano finalizzate, in 25 casi, anche alla notifica di ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Potenza, Lucio Setola, su richiesta del procuratore distrettuale della Repubblica, Francesco Curcio. Il 4 febbraio una sorta di continuazione con l'operazione Centouno. Alle 5.45 un comunicato della Procura della repubblica di Potenza-Direzione distrettuale antimafia informò che 21 arresti erano in corso tra Scanzano Jonico e Policoro a carico di altrettanti affiliati ad un clan mafioso attivo nei due centri del Metapontino. Ad eseguire le misure cautelari emesse dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Potenza, su richiesta della Dda, erano i carabinieri del Comando provinciale di Matera e del Ros, della Compagnia e del Nucleo operativo e radiomobile di Policoro.