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martedì 28 aprile 2020

SCANZANO JONICO, UN COMUNE SENZA VOCE. QUANDO IL SILENZIO FA RUMORE


IL MUNICIPIO DI SCANZANO JONICO

DAL 25 APRILE STIAMO CERCANDO DI PARLARE, INVANO, CON ERMELINDA CAMERINI, UNA DELLE TRE COMMISSARIE PREFETTIZIE IN CARICA. VOLEVAMO INFORMAZIONI SULLA DELIBERA ADOTTATA GIOVEDI' SCORSO SUL CENTRO MIGRANTI NELLA CITTA' DELLA PACE. MA A NULLA SONO SERVITI TELEFONATE E MESSAGGI WATHSAPP. ORA BASTA: RINUNCIAMO AD INSEGUIRE CHI NON VUOL INTERLOQUIRE CON I CITTADINI PER IL TRAMITE DELLA STAMPA. UN DIRITTO NEGATO

SCANZANO JONICO – Povero il mio Comune rimasto senza voce. Povero questo ente locale afflitto da tanti problemi. Il più grosso quello della criminalità organizzata che cercava, secondo la Direzione distrettuale antimafia, di diventarne il padrone. Tanto che, è storia recente, il Governo ha sciolto il Consiglio comunale con l'infamante accusa di infiltrazioni mafiose. Per questo, forse, questa realtà importantissima, nonostante tutto, del panorama regionale per le sue pregiate produzioni agricole e per il suo fantastico mare, dev'essere messa in punizione? Già, mi sembra che Scanzano J. sia in punizione. Perchè? Per non aver saputo contrastare la malavita arrembante? Per non aver difeso la legalità al 100%? Per cos'altro ancora? DI FATTO, OGGI L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE È SENZA VOCE. Nessuno vuol parlare coi cittadini per il tramite della stampa. Come avviene dappertutto. Anche in altri Comuni commissariati. Perchè scrivo queste cose? Perchè dal 25 aprile sto cercando di parlare, nella mia qualità di giornalista che conosce la storia anche di una pietra del Metapontino, con la dottoressa Rosalia Ermelinda Camerini, viceprefetto di Matera. Invano. A nulla sono servite telefonate e messaggi Wathsapp reiterati anche ieri ed avantieri. Tanto, forse, da aver rischiato l'accusa di stalker. Allora? Allora ho aspettato le 13.30 di oggi per pubblicare questo post. Chissà, dopo i due giorni di festa di sabato e domenica, e ieri, lunedì, qualcuno poteva mettersi in contatto con me. Invece, no, non è accaduto. Ma io volevo informazioni dalla figura istituzionale che oggi amministra l'ente locale, insieme a Maria Luisa Ruocco, viceprefetto di Taranto, e Rosa Maria Simone, dirigente della Prefettura di Lecce, sull'importantissima delibera adottata giovedì scorso sulla realizzazione di un centro di accoglienza migranti nella "Città della pace" di Terzo Cavone. Ci poteva bastare quanto riportato nella deliberazione pubblicata nell'albo pretorio online del Comune? No. Noi volevamo, come in ogni realtà istituzionale che si rispetti, il confronto tra chi amministra ed i giornalisti. E' la stampa nel nostro sistema democratico che fa da intermediaria tra chi gestisce gli enti, o per elezione o per nomina prefettizia o statale, ed i cittadini. Un ruolo riconosciuto a livello di Costituzione. Ma qui, povero il mio Comune, si tratta di un ruolo negato. IL SILENZIO DEL COMUNE DI SCANZANO JONICO E' UN DIRITTO NEGATO. Non è possibile rifiutare il confronto con la stampa per informare i cittadini su una delibera, appunto quella sul Centro di accoglienza migranti a Terzo Cavone, che ha già diviso in due l'opinione pubblica. Senza contare che c'è stato chi ha minacciato clamorose azioni di protesta. Su argomenti simili, perciò, non c'è incarico che tenga. Sia se si tratti di amministratori eletti dal popolo sia se si tratti di commissari prefettizi il silenzio fa più rumore di un boato. COMMISSARIE PREFETTIZIE DI SCANZANO JONICO SE CI SIETE BATTETE UN COLPO!


PS. Nella giornata di ieri ho chiamato più volte il numero 370/1542079, quello indicato sulla vetrata di ingresso del municipio per le reperibilità urgenti dei vari uffici ma ho sempre ricevuto la risposta di “il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile”. Ho rifatto il numero delle emergenza anche questa mattina, alle ore 8,49, stessa risposta. Al che ho chiamato il centralino, e poi il segretario comunale, Giuseppe Ranù, a cui ho riferito della situazione. Breve verifica. Poi la risposta: “E' stato riattivato. Pare che il telefono, che dev'essere sempre disponibile, si era spento e non si riaccendeva non riuscendo a ricaricarsi. Adesso, però, la sua funzionalità è stata ripristinata”. Mi aspetto un encomio solenne dalle tre commissarie prefettizie in carica.

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