ALCUNI DEGLI STRISCIONI DI PROTESTA CON IL VASO DA BAGNO IN "BELLA VISTA" |
STRISCIONI DI PROTESTA SULLA CANCELLATA POSTERIORE DEL MUNICIPIO. IL VICESINDACO MARRESE: “OFFESE, INGIURIE E FAKE NEWS, CHE GRANDISSIMA DELUSIONE”. E MAIURI (POLICORO FUTURA): “COMUNE E REGIONE FACCIANO UN PASSO INDIETRO. IL MANCATO ASCOLTO DEI CITTADINI HA CREATO CAOS E DISORDINE. SI AL DIALOGO CIVILE E GARBATO”
POLICORO - L'ospedale da campo del Qatar si allontana sempre più dal centro jonico, salvo ripensamenti dell'ultima ora, ma le polemiche sono sempre accese tra il fronte del si all'ubicazione della struttura e fronte del no. L'ultima vicenda che ha rinfocolato gli animi è stata quella degli striscioni di protesta attaccati alla cancellata esterna del municipio, parte posteriore. Proprio quella che guarda l'area dove in un primo momento era stata ipotizzata la sistemazione delle tende militari sanitarie donate all'Italia dal Paese arabo. Striscioni, come definirli, un po' colorati con il “tocco d'artista” di un vaso da bagno posto in bella vista. Il “messaggio” sembra eloquente da parte dei suoi ideatori. Così, il vicesindaco Gianluca Marrese, a corredo del servizio fotografico dei tazebao, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Questa è la democrazia che è stata invocata nei giorni scorsi da parte di alcuni cittadini che animano il movimento contrario all’ospedale da campo qui a Policoro? L’iniziativa di pochi pregiudica l’immagine della nostra città. Policoro è sempre stata città dell’accoglienza e città solidale che si è sempre caratterizzata per civiltà del confronto, anche nel distinguo. Le offese, le fake news e le ingiurie di questi giorni, hanno segnato una brutta pagina per la nostra città. Naturalmente così come per il primo, anche questi striscioni non saranno rimossi, perché possiate ricordarvene. La democrazia è come la solidarietà, oltre ad invocarla bisogna soprattutto esercitarla. La Policoro che vogliamo e per la quale lavoriamo ogni giorno è un’altra”. E Giuseppe Maiuri (Policoro futura) ha dichiarato al nostro blog: “Noi abbiamo dato una sponda politica ad elementi tecnici che l'amministrazione non aveva considerato. Siamo stati e siamo per il no perchè mancano una serie di atti da valutare. Crediamo che sia il Comune sia la Regione faranno un passo indietro sulla scelta originaria. Atteso questo credo che gli animi debbano rasserenarsi. La mancata partecipazione ed il mancato ascolto della comunità ha creato un caos generale che ha portato la città al disordine e la civica amministrazione a difendersi in maniera sistemica chiudendosi a riccio e non permettendo ai cittadini di dire la loro. Poi, ci sono stati attacchi forti, è vero, da cui prendiamo le distanze perchè il dialogo deve essere civile e garbato”.
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