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martedì 9 giugno 2015

FURTO IN MUNICIPIO, PORTATO VIA SOLO UN TELEVISORE

POLICORO. A SOQQUADRO L'UFFICIO DEL SINDACO

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9.6.15


POLICORO – Ladri senza rispetto per nessuno. Dopo le scuole, di ogni ordine e grado, hanno preso di mira anche il municipio, la “casa del popolo” e, in esso, l'ufficio del sindaco Rocco Leone (FI). Un atto in se non tanto importante per la refurtiva portata via, pare solo un televisore, quanto per il suo “significato simbolico”. Atto avvenuto attorno alle 13.30 di domenica scorsa quando un testimone si è accorto di un uomo che fuggiva dalla casa comunale portando con se un tv color. Da qui l'immediato allarme. Sul posto sono prontamente arrivati gli agenti del locale Commissariato di polizia ed i carabinieri della locale Compagnia. Le indagini, tuttavia, sono state affidate ai primi. Che hanno effettuato i dovuti rilievi, anche “scientifici”, del caso. Il ladro sarebbe entrato da una finestra della sala consiliare. Da qui avrebbe “visitato” l'ufficio anagrafe, quello del segretario del primo cittadino, e lo stesso studio di Leone. Mettendo a soqquadro carte e portandosi via, al primo inventario, un apparecchio tv del valore di qualche decina di euro. Così, la Polizia di Stato indaga anche per dare i giusti contorni alla “portata” dell'evento che rientra, comunque, tra quelli definiti malavitosi. “Un atto brutto – ha detto ieri il sindaco alla Gazzetta. Le telecamere c'erano nel corridoio antistante il mio ufficio ma le ho fatte togliere per motivi di privacy. Non è escluso, però, nonostante abbiamo in servizio un custode, che si possa dotare il municipio, privo anche di antifurto, di un sistema di video sorveglianza esterno come si sta approntando per le scuole. Per me si tratta di un ladruncolo”. Leone ha smentito seccamente, altresì, quando riportato da alcuni blog secondo cui nel suo ufficio sarebbe stato lasciato dall'autore del furto un biglietto indirizzato a lui il cui contenuto sarebbe top secret. “Non è stato trovato alcun messaggio”, ha tagliato corto Leone. Rimane, tuttavia, il valore simbolico della “profanazione”. Non c'è più rispetto per le istituzioni.

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