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giovedì 4 giugno 2015

I CONTINUI RIFORNIMENTI DI SACRA CORONA UNITA E 'NDRANGHETA AL METAPONTINO

IL PARTICOLARE. DROGA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.6.15



“Nel Metapontino la droga che si spaccia è quella della Sacra corona Unita e della ‘ndrangheta. E non circolano nuove droghe. Noi abbiamo sempre sequestrato cocaina, eroina, hashish, marijuana”. Lo ha rivelato alla Gazzetta un esperto delle forze dell’ordine che ha dovuto mantenere l’anonimato per esigenze investigative. Anche per il nostro interlocutore il fatto che ci siano giovani dediti a fumare cocaina ridotta in granuli, dopo essere stata mescolata a bicarbonato od ammoniaca, è un campanello d’allarme. Il crack può portare alla morte. Così, la scoperta di due posti diversi dove fumare in otto mesi a Scanzano Jonico ha destato preoccupazione. La nostra fonte ha confermato che si sta indagando per individuare chi pratica questo sistema di drogarsi e, attraverso loro, risalire ai rifornitori di cocaina. Ed ha sorpreso anche il degrado verificato nell’assunzione dello stupefacente. “Da noi, però, l’uso del crack o di ecstasy o ketamina non è diffuso. Nelle nostre operazioni abbiamo trovato cocaina, eroina, hashish, marijuana. In qualche caso, metadone, quello fornito dai Sert del Servizio sanitario nazionale. Ecstasy o ketamina non le abbiamo trovate mai. Sono droghe di realtà con locali notturni, discoteche”. Le operazioni sin qui condotte, tuttavia, con l’arresto di numerosi pusher, sono da considerare il blocco dell’anello terminale, quello del piccolo spaccio, della catena? Il nostro interlocutore ha confermato il dato ricordando che le “piazze” di rifornimento, come dimostrato dalle operazioni “Neve tarantina”, “Gentleman” e “Walker” sono Taranto e la Calabria. Vale a dire Sacra corona unita e ‘ndrangheta con l’intermediazione di soggetti della costa metapontina.



IL SINDACO IACOBELLIS FA SUA L'IDEA LANCIATA DALLA GAZZETTA PER FRONTEGGIARE ANCHE ALCOOL E GIOCO PATOLOGICO

CONSULTA CONTRO LE DIPENDENZE LA PROPOSTA RACCOLGIE CONSENSI

“Si, accolgo la proposta della Gazzetta: costituiremo a Scanzano Jonico una Consulta contro le dipendenze da droga, alcool, gioco patologico, con associazioni culturali, sportive, istituzioni, forze dell’ordine. Più si parla di queste vicende meglio è”. Lo ha detto il sindaco, Salvatore Iacobellis (Pd), da noi interpellato dopo la scoperta di due bunker, in pochi mesi, dove decine di giovani si riunivano per fumare, in gruppo, il crack. Una violenza contro se stessi con due vasi di wc sporchi a far da base per confezionare la miscela di cocaina con ammoniaca o bicarbonato di sodio. Significa che non si ha rispetto neanche per la propria vita. “L’ultimo sito da voi scoperto – ha spiegato il primo cittadino – è stato chiuso dagli operai del Comune. Ma mi rendo conto che chi è dedito ad utilizzare questo sistema di consumare droga ne troverà altri. Ma perchè drogarsi in queste condizioni estreme? E’ vero, c’è stato un periodo di degrado sociale ed anche morale a Scanzano Jonico. Ma ora si è formata una nuova leva di giovani che vuole impegnarsi per una società migliore. In primis ci metterei i ragazzi della Pro loco e quelli del gruppo “Io non delinquo” contro le illegalità”. E qui siamo partiti alla carica. Si potrebbe istituire una Consulta contro le dipendenze da droga, alcool, gioco patologico, con associazioni di giovani, culturali, sportive, istituzioni, forze dell’ordine, in cui effettuare periodicamente “il punto”? “Si, mi sembra una proposta interessante. Oltre alla droga, infatti, è un pericolo anche l’alcool. Venduto senza regole ai minori di 18 anni. Ed è un pericolo il gioco patologico. E la repressione non basta. Si, la Consulta si può fare, sicuro”. Ma perché Scanzano Jonico sembra essere diventato “l’ombelico” della cronaca della Basilicata? Può essere che quanto individuato dalle Dda di Lecce, nell’operazione “Neve tarantina”, e Catanzaro, “Gentleman”, con personaggi del posto finiti all’attenzione della magistratura per associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di droga abbia favorito questa situazione? “Sicuramente ha influito. Qui sono girati troppi soldi. C’è anche, però, un dato oggettivo. In altre realtà questi fatti, magari, sono presenti ma non ne parla nessuno, c’è un po’ più omertà. A Scanzano Jonico, invece, grazie anche alla stampa, in questo caso alla Gazzetta, queste vicende vengono denunciate ed il Comune ne parla senza nascondere nulla. Così, sembra – ha concluso Iacobellis - che altrove non accada mai nulla”.

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