SCORIE
NUCLEARI. IL SITO DI ROTONDELLA
DOPO
LE ANALISI. SOGIN PRECISA CHE NON CI SAREBBERO RELAZIONI CON LE
ATTIVITA' PROPEDEUTICHE ALLA MESSA IN SICUREZZA
“SOSTANZE
CHIMICHE NON RADIOLOGICHE NELLE ACQUE DI FALDA”
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 5.6.15
ROTONDELLA
– Tornano le “paure” radioattive nell'ambito del sito atomico
dismesso Itrec. Ieri, alle 20.10, la Sogin, la spa pubblica
incaricata dal Governo per mettere in sicurezza i vecchi centri
nucleari italiani, ha reso noto di “aver rinvenuto nelle acque di
falda del territorio gestito dall'Enea, a monte dell'impianto Itrec,
valori di sostanze chimiche non radiologiche superiori ai valori
limite massimi di legge”. I dirigente della spa appena ricevuti i
certificati di laboratorio hanno attivato, nel pomeriggio di ieri e
prima di diramare un comunicato stampa, “le procedure previste
dalla normativa notificando, assieme ad Enea, agli enti preposti
quanto riscontrato: Prefettura di Matera, Regione Basilicata, Arpa
(Agenzia regionale per l'ambiente) Basilicata, Provincia di Matera e
Comune di Rotondella”. Sogin ha spiegato, altresì, che
“nell’impianto sono in corso le attività per
la realizzazione dell’Impianto di Cementazione del Prodotto Finito
(ICPF), che consentirà di solidificare i rifiuti radioattivi liquidi
presenti nel sito, per il loro successivo trasferimento al Deposito
Nazionale.
In tale ambito, il Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)
prevede, fra l'altro, campagne di monitoraggio sulla qualità
ambientale dell’area in relazione all’avanzamento delle attività
di realizzazione dell’ICPF.
Tra le componenti sottoposte a controllo vi sono le acque della falda
superficiale soggiacente l’Itrec, monitorate attraverso la
rete piezometrica concordata con Arpa Basilicata, composta da 10
punti di prelievo. Le
analisi di laboratorio sui campioni d’acqua hanno evidenziato in
alcuni punti il superamento delle Concentrazioni Soglia di
Contaminazione per alcuni parametri chimici, non radiologici
(trielina, cromo esavalente, ferro, idrocarburi totali), rispetto ai
valori massimi consentiti dalla normativa vigente”. Sogin ha reso
noto anche in quali punti è stata accertato il superamento dei
valori soglia: “Il
superamento è stato riscontrato per lo più nei piezometri
posizionati a monte idrogeologico dell’Itrec e ricadenti nell'area
dell'impianto gestita da Enea. I dati ufficiali di questa campagna di
monitoraggio indicano che le sostanze rinvenute nelle acque della
falda superficiale non sono riferibili, né direttamente, né
indirettamente, alle attività propedeutiche al decommissioning che,
dall’agosto 2003, Sogin conduce nell'Itrec”. L'interrogativo: da
dove derivano i rilasci superiori ai limiti di legge riscontrati?
Sogin: “Enea, appena ricevuti i risultati delle analisi, ha avviato
le azioni necessarie per determinare le origini del rilascio e
delimitare l’area interessata, allertando le proprie strutture
tecniche di bonifica e riqualificazione ambientale”. La
conclusione: “Sogin
ed Enea provvederanno a redigere il piano di caratterizzazione
previsto dalla normativa e a fornirne tempestiva informazione”.
“Io, tuttavia – ha aggiunto il sindaco di Rotondella, Vito
Agresti – pur avendo fiducia in una società di Stato, come Sogin,
oggi stesso chiederò una relazione approfondita all'Arpab, braccio
operativo della Regione Basilicata”.
Nessun commento:
Posta un commento