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| IL CANTIERE EX SAIPEM DELL'ICPF BLOCCATO |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 16.10.18
ROTONDELLA – Il decommissioning riprende dopo la bufera dei sequestri preventivi operati dalla Procura distrettuale di Potenza il 13 aprile scorso nell'area dell'Itrec della Trisaia, il “bubbone nucleare” della Basilicata. Almeno per Sogin. “La rimozione della Fossa irreversibile 7.1 – ha spiegato Emanuele Fontani nel corso del nostro accesso a Rotondella – è propedeutica alla costruzione del capannone in cui sarà realizzato l'impianto denominato Icpf (Impianto di condizionamento del prodotto finito) destinato a trattare i 3,9 metri cubi di rifiuti radioattivi liquidi presenti qui. Eliminazione del monolite e realizzazione dell'Icpf sono essenziali per partire con lo smantellamento del sito. A tal proposito informo che già in questa settimana cominceranno i lavori di messa in sicurezza e di conservazione delle opere sin qui realizzate dall'ex appaltatrice Saipem. Saranno rimossi i ferri che escono dalla superficie della costruzione e quest'ultima sarà sottoposta ad una gettata che la renderà uniforme”. Ma come sta andando il contenzioso con la Saipem che ha bloccato i lavori? Fontani: “Lo scontro legale va per la sua strada. Noi, però, che siamo proprietari delle aree, entro dicembre procederemo al nuovo appalto per la costruzione del capannone. A prescindere dall'andamento della disputa. Fra un anno speriamo di rivederci qui con l'apertura del nuovo cantiere dell'Icpf”.
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