LA FRAZIONE DI CAPRARICO |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 20.10.18
CRACO - “Alle 14 di ieri mi è arrivata la comunicazione Arpab che nelle analisi del pomeriggio di giovedì l'emergenza coliformi nel serbatoio di Sant'Angelo, a servizio dell'omonimo quartiere di Craco vecchia, era rientrata”. Lo ha dichiarato il sindaco di Craco, Pino Lacicerchia, prima della comunicazione ufficiale della Regione, con la presidente facente funzioni, Flavia Franconi, dell'invito da parte della Asm a revocare le ordinanze di divieto di uso potabile dell'acqua erogata da Acquedotto Lucano (AL) anche ai Comuni di Craco e di Tursi. Lacicerchia, tuttavia, ha precisato che non tutto il territorio della sua cittadina era stato interessato dalla crisi ma solo un quartiere, quello di Sant'Angelo, in cui vivono 30 famiglie. Identica la situazione nella frazione Caprarico di Tursi servita dallo stesso serbatoio. “Anche a Caprarico – ha detto il primo cittadino Salvatore Cosma – vivono un centinaio di persone. Non abbiamo avuto, perciò, criticità particolari”. Ovviamente i due primi cittadini sono interessati a conoscere le cause della presenza di coliformi nella rete potabile. Per ora azzardano ipotesi. Lacicerchia: “Quanto accaduto a Matera non c'entra nulla. Il problema che ci ha interessato è locale e sarà stato determinato da qualche infiltrazione dovuta alle piogge dei giorni scorsi. Il serbatoio, poi, fornisce un numero molto basso di utenti e questo può essere una concausa. Io pretendo, però, di conoscere le cause di quanto accaduto”. Cosma: “Abbiamo già chiesto non solo come Comune ma anche con Alleanza popolare che bisogna risolvere il problema delle reti idriche e fognanti obsolete e che, oltretutto, viaggiano in parallelo, vicine fra loro. Chiediamo alla Regione e ad AL di intervenire per evitare il ripetersi di queste situazioni”.
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